Chi ha fermato i treni della linea A durante lo sciopero?
Gettiamo un po’ di luce sui motivi che hanno portato al grave blocco dei treni in corsa sulla linea A alle 8:30, termine della prima fascia di garanzia. I passeggeri (giustamente) inferociti se la presero (a torto) con i macchinisti, insultandoli e minacciandoli. Ma è stata una loro scelta? Il documento che è emerso mostra una realtà peggiore di quella che molti hanno pensato.
Sono necessarie due premesse. La prima è che sono incorso indagini sia interne sia da parte della procura e solo al loro termine si saprà chiaramente la dinamica e di chi sono le responsabilità.
La seconda premessa è necessaria solo per i lettori che non conoscono la modalità con cui è gestita della circolazione dei treni. Le linee A e B sono regolate dalla Dirigenza Centrale Operativa (DCO), situata da alcuni anni nei pressi della fermata Garbatella. Il sistema di segnalamento lungo la linea (i “semafori”) è automatico ma, quando interviene la DCO, i macchinisti hanno l’obbligo di eseguire ciò che viene impartito loro. Anche di proseguire la corsa nonostante il semaforo rosso (via impedita) – come talvolta può accadere per un guasto – azione che se fosse presa dal macchinista sarebbe “procurato disastro”, reato penale. DCO e macchinisti comunicano tramite apparecchiature poste direttamente nella cabina dei treni e ogni conversazione è registrata.
Veniamo al punto: un macchinista ha ripreso il momento in cui lo sciopero della linea A è iniziato, paralizzando i treni già partiti; ecco il video con l’audio, ascoltiamo:
Il comando di fermare tutti i treni è arrivato dalla Dirigenza Centrale Operativa e, seppur con riluttanza («questi me menano!») il personale ha dovuto obbedire senza poter replicare.
Qualcuno sa se tt bn a Jonio stamattina?
In rappresentanza della giunta ? Mi sa di no…….
Intendevo dire si e’ presentato qlcno in rapp. del Comune di Roma ? A quando i prossimi cantieri?
assumete me cavolo al posto di questi nullafacenti. Faccio qualsiasi cosa. Io voglio lavorare. Nel privato non ce la faccio piu’ e’ un casino, casse integrazion, licenziamenti.
Se va be….. Nn penserete veramente che er sor Marino passi veramente all’azione? Vedrete che dopo qualche scaramuccia tutto questo polverone verra’ messo sotto il tappetto……. come al solito.
Adesso se ne fa un gran parlare per sviare l’attenzione da quelle che sono le azioni da intraprendere in questo frangente per la prosecuzione ed in quale forma della linea C, B ed adesso nuovamente A.
Oltre che ai soliti tranvetti risolvi traffico.
Ed intanto le altre capitali vedi Londra e Parigi stanno progettando nuove linee metro pedante, pesantissime.
L’allegro chirurgo (o il barbiere di Siviglia) doveva licenziare anche i vigili assenteisti. Si ciao
Forse potrebbe fare un bel gesto dignitoso nonché un gran regalo a noi tutti licenziando se stesso
Il dipendente pubbluco , sono milioni ( perché si dimenticano le varie partecipate statali , tipo eni acea enel finmeccanica fino alle più poccole tipo zetema del comune di Roma ) costano più dell’evasione fiscale ,della corruzione ,della mafia messi insieme producono un decimo rispetto a quello che costano
…e votando compatti sono complici (tranne eccezioni) dello sfascio di questo paese
Adesso però occorre prendere l’operatore del DCO, se non da spiegazioni sufficienti o non dice chi ha impartito l’ordine prima gli si strappa il ditino che ha attivato il microfono e poi lo si manda a manovrare gli scambi sotto la pioggia ed il sole.
Questa è solo una ennesima prova del fatto che la “Capitale” di questo ridicolo paese è una nave senza nocchiero in gran tempesta! In questo vuoto comandano delle “bande” (i tassinari, gli ultrà…) che possono paralizzare una città, quando non addirittura metterla a ferro e fuoco. Basti pensare a due recenti episodi da stadio, la guerriglia urbana seguita alla morte di Gabriele Sandri e il derby interrotto per la falsa notizia diffusa del bambino ucciso. In entrambi i casi le “autorità” (la squadra mobile che ha dovuto evacuare la caserma, cosa INAUDITA che in qualunque altro Paese del mondo civile equivarrebbe a un atto di guerra e autorizzerebbe l’uso di QUALUNQUE MEZZO per riappropriarsi del controllo, e la Federazione nel secondo, che ha dovuto sospendere la partita) si sono arrese a una banda di depinquenti che hanno dimostrato di poter fare il buono e il cattivo tempo. E poi diciamo che “ar sudde ce sta a mafia”… ma se non è mafia questa, cos’è? In questo vuoto di potere l’ISIS avrà gioco facile ad invaderci senza sparare un sol colpo, cosa questa che auspico avvenga al più presto, almeno così finalmente un ordine costituito potrà tornare a regnare su questa città, come ai gloriosi tempi del Papa Re
Con le autostrade A3 Salerno Reggio Calabria e A19 Palermo Catania collassate (oltre, ben inteso, alla scorrimento veloce Palermo Agrigento da tempo interrotta; quella, per intenderci, del noto viadotto crollato a pochissimi giorni dall’inaugurazione), i cui tempi di ripristino sono prudenzialmente quantificabili, nella migliore delle ipotesi, in anni luce (alla faccia delle ottimistiche previsioni e dell’attivismo manifestato dal neo ministro Del Rio), sfido qualsiasi agguerrito gruppo terroristico o sedicente tale che manifesti intenzioni belligeranti nei nostri confronti, a intraprendere un viaggio via terra alla volta della capitale su tali primarie vie di comunicazione.
Se non si perde prima, non gli crolla davanti l’ennesimo viadotto, non gli piomba addosso l’ennesimo consistente movimento franoso lungo le trazzere con le quali da qualche tempo si vanno sostituendo le autostrade nel sud Italia o non incorre nel solito sciopero con relativo blocco autostradale messo in atto da casellanti / benzinai / autotrasportatori (tutte categorie professionali notoriamente e perennemente incazzate nere con l’universo), qualora, dicevo, riesca fortunosamente ad arrivare al casello di Roma Sud incapperà certamente nel solito chilometrico quotidiano ingorgo causato dall’immissione sul GRA carreggiata interna in direzione Anagnina EUR.
Per poi soccombere definitivamente, qualora abbia incautamente deciso di prendere la metro A da Anagnina sino a Ottaviano per appuntare la propria bandierina nera sull’obelisco di piazza San Pietro, di fronte al solito sciopero da fine settimana messo in atto da quegli indefessi lavoratori della metropolitana romana di fronte ai quali qualsiasi grande stratega militare della storia avrebbe certamente alzato bandiera bianca; con la beffa di venire pure rinchiuso nelle stazioni della metro romana e per giunta al buio insieme a centinaia di altri poveri disgraziati sino al termine dell’agitazione sindacale.
Cone diceva Cicerone … mala tempora currunt.
Una sola parola sintetizza tutto ciò: MAFIA. Quella dei colletti bianchi, quella della politica e quella dei cittadini che svendono il proprio paese
🙂 🙂 🙂 🙂 mi sto sentendo male dal ridere 🙂
Allucinante
Sarebbe utile sapere in che minuto preciso è stato dato questo ordine e comunque ora il Sindaco Marino può sapere facilmente chi era di servizio alla DCO e realizzare quello che ha promesso, licenziamenti!