Linea B: 60 milioni per treni (come) nuovi. Cosa aspetta Atac?
Nel Novembre 2010 entrava in esercizio il primo (poi si dimostrerà l’unico) convoglio MB100 totalmente revisionato e “revampizzato”: aria condizionata, nuovi arredi interni e nuova livrea.
Affidabilità e sicurezza prossimi alle condizioni “a nuovo”, incremento di confort e look competitivi con i più moderni prodotti: sulla linea B quasi un miraggio… e di fatto tale è rimasto; Questo convoglio, tra l’altro misteriosamente scomparso negli ultimi anni, è rimasto l’unico della sua specie, orfano dell’ambizioso programma di Revisione Generale e Revamping di tutti i 31 rotabili Ansaldo della serie MB100/300 entrati in servizio nei primi anni ’90. L’intervento concepito nel lontano 2004, associato al necessario acquisto di ulteriori treni, avrebbe dovuto portare alla fine del 2013 a disporre di un parco rotabile adeguato alle necessità di esercizio programmate:
Con i prolungamenti oltre Jonio e Rebibbia si arriverebbe addirittura a 48 treni in esercizio in ora di punta.
Certamente per garantire queste frequenze non basta solo il numero di treni (abbiamo analizzato qui tutti gli aspetti) ma oggi ci vogliamo concentrare se questa attività di manutenzione straordinaria che pare caduta nel dimenticatoio.
La mente non può che andare a quelle Officine Grandi Revisioni (OGR) che dovevano essere il fiore all’occhiello dell’industria metropolitana; Nate nel 2006, specificamente per portare avanti questi interventi di manutenzione straordinaria, non sono mai veramente decollate e, appena pochi mesi fa, sono tornate nel pancione di Atac. Su questo clamoroso fallimento è stato detto tanto, forse anche troppo. Quello che invece merita di essere messo in evidenza è la reale possibilità di portare avanti un programma del genere, possibilità valida e attuale tutt’ora.
La necessità urgente, oggi più che mai, di far partire questo intervento sembra essersi persa infatti tra ritardi burocratici, blocchi ingiustificati, utilizzo improprio della manodopera e sconvolgimento del piano industriale di partenza. Una storia che merita di essere raccontata.
Il programma, concepito nel 2004, trovò concreto via libera solo due anni dopo e furono necessari comunque ulteriori tre anni per far realmente partire le attività causa, si vociferava al tempo, difficili rapporti tra i vertici di OGR e Met.ro. Sta di fatto che solo nel 2009 cominciarono le operazioni sul primo convoglio. E qui dobbiamo sottolineare una prima cosa importante: l’intervento fu portato avanti totalmente da OGR sia per i lavori che per l’acquisto dei materiali e vennero perfettamente rispettati i tempi e i costi programmati. Poi tutto si bloccò e la chiarezza, notoriamente latitante in casa Atac, contribuì allo spargersi delle più ridicole superstizioni:
Gli impianti di condizionamento non si potevano installare perché piegavano il tetto dei vagoni – FALSO. Effettivamente queste presunte flessioni furono il motivo del blocco di un anno, salvo rivelarsi poi, oltre che fisiologica, ininfluente sulla sicurezza. D’altronde dalla parte del mondo – Metropolitana di Lima – lo stesso lavoro fu fatto sugli stessi identici treni…
L’intervento ha un costo simile ai convogli nuovi, quindi non è conveniente – FALSO. Per quel primo treno realizzato furono spesi 280.000 € a vagone, esattamente quanto ipotizzato preliminarmente. La cosa vera è che siccome la commessa era in stallo e la maggior parte della manodopera fu utilizzata per svolgere riparazioni ordinarie, si tentò un salvataggio in calcio d’angolo con l’esternalizzazione delle attività al costo di 4.000.000 € a convoglio (+138% rispetto a OGR); Procedura vinta dalla Bombardier ma per fortuna mai aggiudicata.
La commessa non ripartì mai realmente per una serie interminabile di curiosi corto-circuiti di pianificazione principalmente dovuti al conflitto tra attività di officina ed esercizio; Tra manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel 2011 si riuscirono così a sfornare solo altri 3 treni revisionati ma non revampizzati: né nuovi interni né aria condizionata. E quell’anno sancì la chiusura definitiva del programma. Su 31 treni ne sono stati revisionati solamente 4
Ad oggi i restanti 27 convogli hanno accumulato un debito manutentivo esorbitante arrivando a macinare più di 1,7 milioni di chilometri (la revisione andava fatta a 800.000) e ad accumulare un tasso di guasti in linea tale da rendere sistematicamente impossibile garantire le 30 uscite del mattino. Nonostante l’arrivo degli 8 CAF (2010) la situazione è drammaticamente precipitata: I dati Atac sullo scostamento del servizio erogato rispetto a quanto contrattualizzato danno un immagine impietosa: -15,69% nel 2012; -6,17% nel 2013. Il consuntivo del 2014 non sarà sicuramente migliore.
Non ci dobbiamo illudere che i 18 nuovi CAF acquistati risolvano la situazione perché permetteranno solamente di garantire il piano di esercizio attuale, provvisorio e inadeguato:
In esercizio saranno infatti 26 i treni spagnoli a cui si aggiungeranno i 4 MB100/300 già revisionati.
E’ ineludibile che per raggiungere frequenze di 2 minuti sulla tratta centrale e 4 sulle diramazioni servono più treni e oggi più di prima quel programma di Revisione Generale e Revamping è proponibile. Infatti con il progressivo arrivo dei CAF sarà possibile avere i vecchi convogli in fermo stabile, eliminando il conflitto con le esigenze di esercizio che esisteva prima. E inoltre la manutenzione ordinaria dei CAF sarà gestita direttamente dall’azienda spagnola e la maggior parte della manodopera Atac sarà completamente disponibile per questa tipologia di interventi.
Rivalutando ad oggi i costi stimati da Atac (Del. C.C. 34/2006) per una singola motrice:
Revisione Generale 138.000 €
Revamping 184.000 €
TOTALE 322.000 €
Intero convoglio 1.932.000 €
Considerando la Revisione Generale e il Revamping di 27 convogli e il solo Revamping di quei 3 già revisionati, l’investimento complessivo rientra in una cifra del tutto ragionevole:
55.476.000 €
L’eventuale acquisto di nuovi convogli – prendendo in considerazione il ribasso offerto nell’ultima gara – sarebbe invece di 7,8 milioni. Oltretutto noi riteniamo che sarebbe interessante prendere in considerazione anche la possibilità di rendere le carrozze intercomunicanti. Intervento sicuramente non indispensabile ma che contribuirebbe a rendere ancora più confortevoli gli spazi e a rendere il prodotto quasi totalmente sovrapponibili alle condizione attuali del nuovo.
Questi sono i fatti. Cosa intende fare Atac?
Per rendere civile la metro B occorre cambiare la segnalazione (necessario per scendere a 2 minuti sulla tratta comune).
Questo intervento, di per se non particolarmente costoso, andrebbe fatto subito perchè se domani ci fossero 100 treni a quelle frequenze non si potrebbe arrivare comunque…e si farebbero marcire nei depositi. Cambiare la segnalazione non è figo, non porta voti e non si vede….quindi non si fa.
Il TPL a Roma non è argomento politico: è funzionale avere un TPL da terzo mondo. Il costo delle abitazioni centrali o (presunte) pregiate, crollerebbe se con un TPL decente potessi raggiungere il centro o i quartieri con la più alta percentuale di uffici con costo e tempo accettabili.
Poi, se volte, ragioniamo quanto volete di RM_ GIARDINETTI, TRAM TOGLIATTI, CABINE DI ALIMENTAZIONE SULLA PRENESTINA (per i TRAM) e opere accessorie alla METRO C.
Se non succede niente da domani la linea C sara’ operativa fino le ore 21:00 da lunedì a venerdi.
Se non altro l’orario si fa piu’ consono alle aspettative degli utenti.
Adesso attendiamo la consegna del tratto fino a Lodi per il periodo di prova.
Si chiude l’anello ferroviario
http://www.giornalettismo.com/archives/1748025/trasporti-roma-si-chiudera-lanello-ferroviario/
Ottima notizia ma sarebbe ancora meglio se aggiungessero una dozzina di stazioni e lo trasformassero in un anello metropolitano invece che ferroviario con treni CAF con frequenze da metro, secondo me sarebbe possibile realizzare quello che si pensa si potrebbe fare con la Roma-Lido, e cioè trasformare quella tratta da ferrovia urbana a metro vera e propria. Tutti quelli che giungono a Roma con i regionali non gli si dovrebbe più permettere di scendere fino a Termini ma ai vari capolinea che si formerebbero al livello dell’anello “metropolitano”.
Se a questo aggiungessimo la Roma-Lido che viene prolungata verso Flaminio e la D potremmo avere una utenza giornaliera metro di quasi 2,5 milioni, a Parigi attualmente sono sui 4 milioni di trasporti giornalieri
Tenete presente che un parigino che voglia muoversi esclusivamente coi mezzi pubblici spende in media ben oltre i 1000 euro l’anno di abbonamento e biglietto
Sicuramente una stazione a piazza Walter Rossi
Sono stradaccordo.
Facessero anche la fermata (prevista dal PRG) a Piazza Zama, per non lasciare un baratro di km fra Tuscolana e Ostiense, per consentire lo scambio con i capolinea degli autobus della Piazza, per consentire un miglior collegamento ai cittadini del quartiere, che soffrono solo del vallo ferroviario e non ne ricavano alcun beneficio.
Parliamo di un quartiere con decine di migliaia di residenti, più altre diverse migliaia di persone che ci lavorano. Poi, l’ottimo sarebbe tombare tutto il vallo e costruire sotto alla ferrovia la nuova tangenziale est fino a Tiburtina, e sopra giardini, passeggiate e un lunghissimo anello ciclabile che scambierebbe con treno, autobus e metro.
intanto vedere i vagoni dei nuovissimi CAF già tristemente e pesantemente vandalizzati lascia un amaro
senso di frustrazione
Ma non era anche un problema di sottostazioni elettriche che non ce la facevano a far funzionare i tremi climatizzati?
Oggi 26.2.15 a Piazza dei Mirti dopo che la piazza era stata ripristinata.
Hanno riaperto tutto il marciapiede davanti l ingresso della scuola elementare Renzo Pezzani!! vari scavi dell ITALGAS!! una cosa assurda prima sistemano poi risfasciano!!! Chiedo se questo comitato possa interessarsi a questa situazione che non solo blocca l ingresso e le striscie pedonali della scuola elementare……
Ma cosa ci aspettiamo da un Comune di Roma che rinuncia a riscuotere un miliardo di euro l’anno di affitti con cui potrebbe costruire una metropolitana ogni due o tre anni e poi ci dice che non ci sono i soldi nemmeno per tappare le buche.
A proposito: qualcuno ancora gli crede?
Ormai è chiaro: in Italia si rinuncia ad investire facendoci vivere nel letame in modo da stornare i fondi in assistenzialismo e clientelismo ed il bello è che neppure gli bastano e vanno in deficit.
La prossima volta che qualcuno dei nostri amministratori inetti ci dirà che non ci sono i soldi per la Rebibbia – Casal Monastero o simili ricordiamoglielo aggiungendo in dono un enzima secreto dalle nostre ghiandole salivari
Caro Andrea, con i soldi degli affitti non riscossi il Comune dovrebbe costruire LE CASE POPOLARI, che l’emergenza abitativa a Roma è altissima! Migliaia di famiglie vivono da anji nei residence, e altre migliaia entro quest’anno saranno in mezzo a una strada, grazie a Renzi e a Lupi. Nelle metropolitane ci abiteremo presto noi, in mezzo ai barboni
Lo ribadisco. In questo caso non c’è incapacità, ma un preciso progetto di distruzione del paese.
Svendite di aziende strategiche, alcun delle quali,in utile, immigrazione selvaggia (che costa miliardi di euro), depenalizzazione dei reati, povertà crescente, tassazione elevatissima, (ex) ceto medio, ridotto in povertà, corruzione crescente, etc.etc.
I miei ex colleghi milanesi rimangono sbalorditi quando gli spiego che a Roma non esistono tabelle orarie di passaggio dei treni alle fermate (cosa che da loro esiste anche per i mezzi di superficie!). Basterebbe leggere questo articolo per capire perché: qui non si sa neanche quante vetture al mattino usciranno dal deposito! E di queste, quante ci torneranno indenni alla sera!!!
Alex, basterebbe portare l’abbonamento universale metro/autobus a 450 euro e iniziare una seria lotta all’evasione da biglietto
Con i 3-400 milioni che uscirebbero fuori ci finanzi la revitalizzazione dei treni, l’adeguamento della potenza elettrica, un nuovo deposito, qualche stazione in più e in prospettiva arrivi anche a ipotizzare l’automazione di tutte le linee
Si certo, tutta colpa dell’abbonamento basso
Veramente da qualche parte occorre iniziare, se aumentassimo il costo dei trasporti, personalmente procederei con l’assunzione di personale di stazione, il che indirettamente porterebbe alla sensibile abbattimento dei portoghesi.
.
Giusto oggi una ragazzina tutta vestita carina arrivata davanti al tornello di circo massimo con un balzo fellino ha scavalcato senza curarsi dei presenti e con non sciallance si e’ posizionata sulla banchina in attesa del metro.
A quel punto risanata anche solo parzialmente le finanze si possono fare i dovuti e sacrosanti investimenti.
.
Tra l’altro cosi facendo si da lavoro a qualche cristiano che male non fa mai.
Non capisco perché il personale in stazione non debba effettuare anche i controlli di accesso. Sembra che il personale debba curarsi solo della sicurezza, infatti la gente entra senza biglietto davanti a questi senza curarsene. All’estero l’autista del bus ti controlla anche il biglietto, qui si sente dire “non è compito nostro” e per l’evasione si parla solo di assumere nuovo personale.
No, è colpa del combinato disposto dell’abbonamento basso e della mancata lotta all’evasione da biglietto.
A Barcellona pagano 600 euro l’anno per 110km di metro, con l’apertura della C fino a S.Giovanni è venuto il momento di rivedere le tariffe e iniziare a far pagare il biglietto un po’ a tutti
Ascoltate, è dal 1993, dai tempi di Rutelli, che non fanno che aumentare il biglietto perché “in Europa fanno così”. Direi che per uno standard di servizi a livello *europeo*, l’ora è giunta, e da parecchio anche. Sono stufo di farmi prendere per il culo da chi continua a cantarmele che si aumentano le tariffe per migliorare io servizio, quando poi ci tagliano le linee! E intanto devo pure vedermi lo schifo di parentopoli, mafiacapitale, e chi più ne ha. Cominciassero a licenziare metà del personale dell’ATAC, PERCHÉ IN EUROPA FANNO COSÍ, e vedi se i soldi si trovano. E annamo, va!
Ancora con questa storia di aumentare gli abbonamenti.
Si inizia prima con la lotta all’evasione, poi dalla riduzione dei costi, dallo sfruttamento pubblicitario ad oggi spesso assente, dal riconsegnare mezzi e stazioni decenti, dal far lavorare i nullafacenti
dal fare pulizia in tutti i sensi.
Aumentassero ora gli abbonamenti statene certi nemmeno un cents sarebbe destinato a servizi in più. I maggiori introiti servirebbero solo ed esclusivamente ad alimentare altre spirali di corruzione e magna magna.
Non è bastata la lezione della TASI (avete pagato per servizi INVISIBILI), o l’aumento dell’IMU,etc,etc
Sono d’accordo, diamo ATAC a Ferrovie che aveva 250mila dipendenti 40 anni fa e ora meno di 30mila. Implementiamo i trasporti urbani di massa secondo logiche di tipo privatistico visto che già oggi un sacco di aziende pubbliche sono costrette e farlo, ENI ENEL Ferrovie…
Ovviamente il corollario è che tutti pagheranno il biglietto e le tariffe verranno regolate secondo criteri di tipo capitalistico
Che io sappia, mentre sul primo convoglio era stato installato un condizionatore “industriale”, su questi saranno installati i sistemi di condizionamento progettati dalla AnsaldoBreda per questi treni: insomma basta pecionate.
Purtroppo le ultime notizie che ho risalgono a giugno 2014… Può anche darsi che, dopo il riassorbimento delle OGR, il programma sia stato interrotto :-/
L’MB condizionato non è più rientrato in esercizio perchè i condizionatori installati facevano uscire il treno dalla sagoma limite. Attualmente è fermo a Magliana Nuova.
Nell’estate dell’anno scorso, in visita alle OGR, vidi che era in lavorazione un secondo convoglio al quale sarebbe poi seguito un terzo.
http://tramromagiardinetti.blogspot.it/2014/06/i-comunicati-stumpa-dellatac.html
Grazie dell’informazione Carlo…. ovviamente immagino fosse una cosa totalmente imprevedibile in fase di progettazione 🙂
Se il problema è quello come pensano di risolverlo, soprattutto alla luce del fatto che stanno continuando ad istallarli su altri treni come dici tu?
Ma qualche giorno fa Improta non ha detto
“Al momento abbiamo ritirato parte del materiale rotabile per climatizzarlo, con l’obiettivo per l’estate 2015 di far girare sulla Roma-Lido tutti treni climatizzati”
Più o meno è da 15 anni che ripetono questa frase nei primi mesi dell’anno…. 🙂