Potenziamento Linea B: via libera ad alcuni interventi.
La storia della Linea B è paradigmatica: prima è arrivata la diramazione, poi sono arrivati i nuovi treni e solo alla fine arriverà l’adeguamento del sistema di alimentazione elettrica e del deposito… esattamente l’opposto speculare di quello che dovrebbe ragionevolmente accadere. I principi di rapidità, adeguatezza e risolutività ai quali un intervento di potenziamento, in quanto tale, dovrebbe essere chiamato a rispondere, sono ben lontani dall’essere stati onorati.
Però, come sappiamo, le cose si erano avviate per il meglio e già esisteva nel 2012 un programma di potenziamento nella forma di progetto definitivo approvato e finanziato per complessivi 42 milioni di Euro.
L’intervento prevedeva:
- il potenziamento del sistema di alimentazione, con la realizzazione di nuove sottostazioni elettriche e il potenziamento delle esistenti, laddove possibile, nonchè l’adeguamento impiantistico di tutto il sistema di trazione elettrica.
- La prima fase del potenziamento del deposito Magliana che prevede l’ampliamento dello stesso per accogliere il maggior numero di treni.
Successivamente, sguinzagliato il decreto 151/2011 in materia di prevenzione incendi, si è arenato come praticamente qualsiasi intervento in materia di trasporto su ferro metropolitano: dalla Linea C alla B1, dai potenziamenti ai prolungamenti, dai parcheggi di scambio alle aree commerciali legati alle stazioni.
Alcune settimane fa qualcosa si è finalmente mosso nell’intento di smarcarsi il più possibile dal veto dei Vigili del Fuoco. Infatti il capitolo che proprio non va giù alle fiamme rosse sono gli interventi di adeguamento su strutture esistenti che non risultano adeguate nemmeno alla vecchia normativa del 1988, per cui in pendenza di un progetto, perlomeno preliminare, di messa a norma complessiva della linea, non autorizzano nulla in tal senso. Questo problema è noto appunto fin dal 2011, ma il semplice progetto preliminare non può essere redatto finchè non viene aggiornata la vecchia normativa del 1988 in materia di prevenzione incendi nelle metropolitane, cosa che Ministero dei Trasporti, dell’Interno e gli stessi Vigili del Fuoco non sono riusciti a fare in ben 3 anni.
Uno spiraglio sembrava arrivato con lo sblocca Italia, ne abbiamo parlato qui, che poneva una scadenza di 60 giorni per approdare a questo aggiornamento, salvo magicamente diventare 6 mesi nel testo definitivo pubblicato. Probabilmente è anche questo ulteriore estenuante allungamento che ha spinto a vagliare nuove strade.
Per cui l’indirizzo risolutivo è stato quello di stralciare dal progetto gli interventi sulle strutture esistenti e autorizzare solo le opere realmente nuove. Quindi il via libera dei Vigili del Fuoco è arrivato per l’ampliamento del deposito e per la realizzazione delle sole sotto-stazioni elettriche nuove di Magliana e Garbatella. Queste ultime sono attualmente già esistenti, ma in comune utilizzo con la Roma Lido. L’intervento mira a rendere quelle vecchie interamente dedicate alla Roma Lido, quelle nuove alla Linea B.
Quindi da un lato, per fortuna, si va verso la risoluzione di problematiche ormai imprescindibili alla funzionalità della linea: l’indipendenza totale del sistema di alimentazione rispetto alla Roma Lido e il vitale ampliamento del deposito per fare spazio materiale all’incrementato numero di convogli; Spazio che si è infatti cercato anche con l’opinabile iniziativa di radiare tutti i convogli inutilizzati, per fortuna bloccata dalla Soprintendenza limitatamente a quelli di valore storico.
Dall’altro lato, è innegabile, che questo parcellizzazione dei progetti, quella che a Roma appare proprio come una “sindrome della fasizzazione”, non fa assolutamente bene alla visione complessiva dell’intervento: quell’obiettivo dei 2 minuti sulla tratta comune e 4 sulle diramazioni che bolle in pentola Atac già da tempo, sicuramente si allontana ulteriormente nel tempo in assenza delle opere stralciate.
Attualmente è in corso l’aggiornamento del progetto definitivo approvato nel 2012 proprio alla luce delle opere stralciate (potenziamento sotto-stazioni esistenti e adeguamento impiantistico) e delle prescrizioni dei Vigili del Fuoco su quelle da realizzare. Sarà poi fondamentale integrare anche le eventuali indicazioni della Soprintendenza a seguito alle indagini archeologiche preventive, che sono state affidate proprio recentemente. Sarà allora riformulato e adeguato il quadro economico e il tutto dovrà essere approvato nuovamente dalla Giunta Capitolina.
Quindi continueremo a seguire la vicenda, sperando che entro l’estate prossima si possa arrivare finalmente alla gara per la realizzazione di questi interventi.
Intanto cogliamo l’occasione per un augurio di buon Natale a tutti quelli che ci seguono.
Buonasera Comitato;
Volevo segnalarVi che la metro C esiste su google maps ma è configurata non come una linea metro (come le altre Metro A e B) bensì come una linea bus, denominata “MEC” e che ferma nei pressi delle attuali stazioni presso fermate configurate come “fermate bus”. Insomma, a tutti gli effetti è un autobus e non una linea metro, ecco perché non appare nella mappa delle metro di google maps insieme alle altre due linee. E’ possibile contattare qualcuno o segnalare questo errore sperando in una tempestiva correzione?
Grazie.
Ma come mai non scrivete più nulla sulla metroc? Il 31 dicembre il consorzio avrebbe dovuto consegnare ad atac la tratta fino a piazza lodi per iniziare il preesercizio… Abito a Piazza dei mirti, i lavori sembrano ultimati ma il cantiere non è stato ancora dismesso del tutto, c’è ancora il vigilante e ancora alcuni attrezzi ma non si muove nulla…. avete novità?
Intanto hanno fatto la “genialata” di aumentare le fermate del 50 “express” (nei fatti una copia del 105) aumentando quindi i tempi di percorrenza verso il centro e rendendo ancora più inutile questa prima tratta almeno nelle stazioni a ridosso di centocelle.
In tutto il mondo l’obiettivo è quello di ridurre i tempi di spostamento qui li aumentiamo.bravi
Io penso che a regime il 50 dovrebbe sostituire il 105 nella tratta Centocelle-Termini, riproducendo in parte il servizio dello storico autobus C1 della STEFER.
Questo visto che il 105 è oggi praticamente frequentato solo da zozzoni che non pagano il biglietto, e quindi dovrebbe essere limitato alla tratta fra Grotte Celoni e Giardinetti (Metro C, non la tramvia). Questo per vedere se agli zozzoni gli va di fare a piedi tutta la Casilina o se invece si degneranno di pagare il biglietto e di aumentare quindi l’utilizzo della Metro C.
E come al solito si penalizzano gli onesti? Gli zozzoni,in granparte stanieri ,via dell’italia
scusa, non capisco, ma in che senso si penalizzano gli onesti? credo che con l’operatività della Metro C il concetto di autobus “unilinea Casilina” (che poi è il 105 da Grotte Celoni a Termini) perda completamente di senso. Rimarrebbe solo come doppione per chi il biglietto non lo vuole pagare.
Intendevo che ad oggi l’aumento delle fermate del 50 express che nei fatti perde il suo essere “navetta” penalizza gli onesti che utilizzano già la metro. Allora meglio abolire del tutto 105 e pure 106 mantenendo il 50 come navetta express. Come alternativa c’è sempre il trenino
Anche io mi chiedevo la stessa cosa.
Io ho tre ipotesi:
1) non hanno consegnato perché ancora non sono pronti (e nessuno al comune si è chiesto come mai visto il loro silenzio)
2) non hanno consegnato perché erano giorni di festa (allora perché fissare il termine il 31 dicembre ?)
3) hanno consegnato e nessuno (incluso http://www.metrocspa.it) lo ha pubblicizzato.
Io spero che sia la terza ipotesi (quindi solo pessima comunicazione) ma temo che sia la prima quella giusta perché non ha senso annunciare il 30 Dicembre l’n-sima linea tram ( ricordiamo un pò gli altri annunci: “finiremo il percorso del 3 per l’estate del 2014”, “per fine 2014 sarà pronta la linea 1″,” per il 2015 inizio dei lavori di 7 nuove linee”, “nuova linea su via Cavour” etc.. ) quando hai un tratto della C pronta al pre-esercizio).
Se la B1 venisse prolungata dopo Jonio a VIGNE NUOVE e BUFALOTTA,altro che linea inutile come adesso….
Ma non ci vuole la diramazione della metro ci vogliono più linee metropolitane . Perche le diramazioni rovinano la tratta fondamentale della metro
Non solo: Montesacro, la zona di Val Melaina e tutto il Municipio III ex IV è una città nella città! 300mila abitanti, più popolosa di una media città italiana! La B1 fino a Porta di Roma, meglio se come linea a sé stante che come diramazione, la D, il tram Saxa Rubra – Laurentina e una nuova tranvia Piazza Sempione – Termini sarebbero il minimo sindacale per un TPL che serva degnamente il Municipio. Tra l’altro, e faccio pour parler tanto la D è un progetto sepolto, secondo me come è stato cincepito è sbagliato, perchè il percorso lungo via Salaria- Via nemorense ecc. lambirebbe zone scarsamente popolate, Villa Ada e dintorni, peraltro abitate da ricconi che non rinuncerebbro mai alla macchina. Meglio servire zone proletarie, quindi il percorso migliore sarebbe speculare a quello previsto. Cioè partendo dal deposito di Roma Smistamento, procederei lungo Prati Fiscali verso est (Ionio – Ojetti ecc.) E solo arrivato a Ojetti-Nomentana, scenderei verso sud lungo la Nomentana fino a Sempione e giù fino a porta Pia, piazza Fiume ecc. Inoltre la fermata Spagna prevista in coincidenza con la linea A sarebbe pura follia: già oggi è al limite del collasso tanto che spesso devono chiuderla, immaginiamo se ci passasse anche un’altra lunea! Meglionscambiare a Barberini e da lì scendere passando sotto via del Tritone a largo Chigi e piazza Venezia. Ma ripeto, è solo un pour parler
Alex, vorrei farti notare quando dici che i ricconi non lascerebbero mai la macchina esprimi una tua personale opinione. Infatti, come nella discussione che avemmo sui milanesi che non sfruttano come dovrebbero il loro superlativo TPL, io avrei un dato che ti smentisce e sarebbe il seguente. A New York la percentuale di possesso dell’auto è pari al 45%. Ecco il link
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_U.S._cities_with_most_households_without_a_car
I newiorchesi senza auto sono più di quelli che ce l’hanno e a Manhattan, la zona più ricca della città, credo si arrivi anche al 75% di persone senza auto. Interessante vedere come in quella lista i losangelini senza auto sono solo il 16% e non so se ti ricordi che secondo l’indice INRIX Milano batte anche Los Angeles in quanto a congestione
I romani ricconi non lascerebbero mai la macchina
Forse negli anni 60 quando la macchina poteva essere una estensione degli organi genitali ma le cose sono lievemente cambiate, fidati
Milanesi, Romani…. la verità è questa: http://mobilitaroma.blogspot.it/2014/05/meritiamo-tutto-questo-lasciate-piazza.html
Sono d’accordo con le conclusioni di quel blogger. Come non esserlo? Soprattutto dopo essere appena ritornato da milano, e aver visto il compimento di quel capolavoro di architettura moderna che è l’area delle residenze Porta nuova, il più esteso parco pedonale commercial-residenziale realizzato in città e forse in Italia, che fa sembrare di essere in un altro Paese, che so, in Scandinavia. I negozi fanno affari d’oro se *sottrai* spazio alle auto e lo restituisci alle *persone*
Secondo la Corte dei Conti (2012), solo il 28.2% della popolazione utilizza il trasporto pubblico, contro il 67.7% di Barcellona, il 63.6% di Parigi, il 47.7% di Londra ed il 47% di Milano. Questo dovrebbe mettere fine a ogni chiacchiera su romani e milanesi
E ti meravigli? Se in una città non c’è trasporto pubblico o è scarso, quella percentuale sarà inevitabilmente bassa…Mi sorprende il dato di Londra, io avrei detto il 60%/65%, mi sembra un po’ sottostimato il 47,7%. Secondo me una percentuale ragionevole di coloro che usano il trasporto pubblico dovrebbe essere tra 60% e 70%
Io infatti non mi meraviglio affatto; è qualcun altro qui a sostenere che i Milanesi prediligono l’auto mentre noi Romani saremmo dei virtuosi utilizzatori del mezzo pubblico, non certo io che ho sempre sostenuto il contrario, evidentemente a ragion veduta, stante la relazione della Corte dei Conti
Mi sembra che anche i milanesi non siano grandi utilizzatori del mezzo pubblico…47%…
Per rispondere ad Alessandro: Milano come Londra, e comunque molto meglio di Roma
In una città come Milano, con mezzi pubblici ovunque, quel valore dovrebbe essere decisamente più elevato…Semmai sarà ‘meglio’ di Roma, non certo ‘molto meglio’…Barcellona o Parigi sono ‘molto meglio’…e comunque ci sono città (Monaco di Baviera e Berlino per esempio) dove confermo essere evidente un uso più limitato del mezzo privato rispetto a Milano e, ovviamente, rispetto a Roma. L’uso eccessivo (in certi casi in civile e scorretto) dell’auto privata è purtroppo un malcostume nazionale, anche al nord, seppure di meno
Ecco la “mia” linea D: Nuovo Salario, Prati Fiscali, Jonio, Adriatico, Talenti, Pugliese, Ojetti; qui potrebbe innestarsi una diramazione da Colleverde-Fonte Nuova (siamo abbastanza in periferia e una diramazione sarebbe sostenibile, non come a Bologna), quindi si proseguirebbe per Kant, Romagnoli, Sempione, Batteria Nomentana (fermata da realizzarsi nell’intercapedine del ponte con dei tapis roulant che, correndo parallelamente al rilevato ferroviario, colleghino la fermata con FS Nomentana), S. Agnese Annibaliano, Trieste (altezza liceo Giulio Cesare), Regina Margherita – Dalmazia, Fiume (sfruttando i sottopassaggi pedonali già esistenti), XX Settembre – ministero Finanze, Barberini, Tritone – Due Macelli (sfruttando i sottopassaggi pedonali esistenti), Chigi (sfruttando i sottopassaggi pedonali esistenti), Venezia, e da lì per il percorso originario
Ecco la mia linea D: da Rm smistamento per Prati Fiscali, Jonio, Ojetti, viale Kant, qui si potrebbe realizzare anche una diramazione per Fonte nuova (siamo abbastanza in periferia, non come a Bologna, e si potrebbe fare in superficie), quindi giù per Nome.tana,Sempione, BatteriaNomentanacon stazione nell’intercapedine del Ponte con dei tapis roulant che, correndo parallelamente al rilevato ferroviario, portino a FS Nomentana, poi Annibaliano, Trieste altezza Giulio Cesare, Regina Margherita-Dalmazia, Fiume (sfruttamento sottopassaggi), XX Settembre-Min. Finanze, Barberini, Tritone-dueMacelli (sfruttamento sottopassaggi), Chigi (sfruttam. sottopassaggi), Venezia, ecc
Poche ma semplici parole quelle di Ricky con le quali nn si puo’ che concordare.
Le diramazioni si possono anche fare, ma il più possibile in periferia, non a piazza Bologna, a valle della stazione Tiburtina
Si parla da una vita di realizzare nuove sotto-stazioni elettriche sulla Roma-Lido al fine di abbassare la frequenza massima sotto i 10 min, e adeguarla finalemte agli standard metro.
Se tutte le vecchie sotto-stazioni esistenti diventassero interamente dedicate alla Roma Lido come annuncia il post, sarebbero sufficienti almeno in linea teorica ad iniziare la trasformazione della Roma Lido in Metro E o se ne dovrebbero costruire comunque di nuove?
Mi auguro che con l’ampliamento del deposito lo si renda anche inaccessibile ai writers, come quello della linea A
Sarebbe doveroso, ma dubito fortemente che sarà così! La messa in sicurezza del deposito non fa parte del capitolato
E la Rebibbia Casal monastero? ???????????
Ma se non riescono a far funzionare una linea esistente…figuriamoci se la prolungano a breve termine. Incompetenti.
Si infatti! Poi ci meravigliamo quando un imprenditore sbattendosene di lacci e lacciuoli apre Eataly dando nuova vita a una struttura abbandonata da vent’anni costata soldi pubblici come l’ex air terminal Ostiense…cavaliere del lavoro dovrebbero farlo, altro che! Quanto alla B1, ennesima prova che ha provocato solo danni quella ridicola inutile diramazione
Perdonami ma la prova quale è?
Caro Sir Ace, che non lo hai ancora capito??
Il problema x Alex e’ che non passa per la nomentana. Non dico percorrendola fino al GRA ma almeno passando per Pzza Sempione, Vle Adriatico , Ojetti etc etc , allora si che sarebbe stata una grande opera. Chissà cosa ne avrebbero pensato i cittadini interessati dall’attuale traciato.
La B1 a sotratto corse alla tratta toburtina-rebibbia e tiburtina sta diventando più importante di Termini come stazione ferroviaria ed è anche capolinea di moltissimi bus urbani nonché terminal di quelli extraurbanibe internazionali. Grazie alla B1 la frequenza su questa stazione e sulle successive è scesa ulteriormente. Non ci vuole un genio a capirlo. Senza la B1 i treni (magari ripuliti perché a me fa schifo anche salirci) e le frequenze attuali sarebberonanche potute bastare
Secondo me ogni tratto di metro a Roma è positivo.
Il problema non è aver fatto la diramazione B1 ma non aver aumentato la frequenza (come spiegato nell’articolo).
Si spera che ciò avvenga prima possibile come si spera che la B1 continui oltre la fermata Ionio.
La B1 è nata male e proseguita peggio. Doveva avere più stazioni che sono state cancellate, storua arcinota sulla quale non torno, ma è nata già male come concezione, in quanto le diramazioni vanno fatte il più possibile in periferia, mentre farla partire da Bologna tagliando fuori Tiburtina avrebbe penalizzato, come sta penalizzando, il più importante scalo ferroviario della capitale, ceteris paribus. La mia proposta, già esposta nell’area dedicata e che qui ribadisco, sarebbe una nuova linea che partendo dalla B1 e reistituendo le due fermate FONDAMENTALI a Val d’Aosta e Nomentana-XXI Aprile, si distacchi poi dal percorso della B sottopassando la stazione Bologna e facendo un percorso semicircolare, verso Province, Verano, S. Lorenzo, Porta Maggiore, Lodi, Re di Roma, via Latina (raccordando così 3 linee)e da lì prendendo la Colombo (arteria fondamentale prima di linee metro) fino all’Eur, andandosi a ricongiungere con la B, e gettando le basi per un prolungamento verso Tor de Cenci, Spinaceto, ecc.
La B1 inutile ma scherziamo? Parlate perchè non sapete le cose o solo perchè “che mi frega io mica vivo a Montesacro”. Cominciamo a mettere i puntini sulle i, è risaputo che quando fu deciso di prolungare la Linea B oltre Termini già allora si pensava di portarla nel Quartiere Monte Sacro (si la grafia corretta è staccato) poi misteriosamente (mica tanto: qualche amico di amico avrà avuto dei terreni edificabili da valorizzare) il progetto cambiò e si lasciò senza metro una zona che solo grazie alla metropolitana poteva sperare di veder migliorare il congestionamento del traffico nelle ore di punta. Monte Sacro soffre di un condizione unica è incuneata tra due fiumi, l’Aniene e il Tevere e i ponti su questi fiumi sono dei micidiali colli di bottiglia. La Metro da Conca D’oro a Termini ci mette circa 14 minuti, in un qualsiasi giorno lavorativo che si faccia la Nomentnaa col 90 o che si prenda il 38 si è fortunati a farcela con 40 (quindi anche nella peggiore delle ipotesi, di aspettare la partenza dle treno 10 minuti, purtorppo capita, si irsparmia tempo) . Ma la B1 sarebbe inutile. Ripeto: parlate di cose che sapete.
Le cose io le so benissimo perché ABITO proprio a Montesacro, e la B1 me la do sui denti perché mi è ASSOLUTAMENTE INUTILE a me come a tutti gli abitanti di Montesacro che non è Conca d’Oro ma Piazza Sempione, il cuore del quartiere
Prima di accusare leggi i post, tu parli di cose che non sai! 14 minuti? Con le attese diventano 25 se ti va bene, cioè se abiti attornona Conca d’Oro. Altrimenti aggiungici pure il tempo di arrivarvi, e alla fine capirai (visto che le cose tu le sai) perché 90 e 60L continuano a viaggiare oltre il limite della saturazione. Monte Sacro sarebbe Conca d’Oro…. puah! La città Giardino è nata attorno al nucleo di piazza Sempione
Poichè,secondo la regola del project financing,le cubature richieste dai privati erano troppo elevate in merito ai pochi soldi avuti in cambio(circa 100 milioni di Euro dati dai privati per un’opera che ne costerebbe sui 600 in cambio di oltre due milioni di metri cubi),il Comune pare avviato a fare la giusta scelta di strappare il precedente accordo e trovare altri modi di finanziarsi.Seppellire di cemento la città,aumentare ulteriormente il carico sulle strade intasate ed i pochi mezzi pubblici è proprio ciò che non si dovrebbe fare(al contrario di quello che verrà attuato con la costruzione dello stadio della Roma).
In tal modo Marino, come al solito, non farà nulla di utile per la città.
Stoppa la Rebibbia-Casal Monastero ed autorizza la speculazione sullo stadio della Roma.
Speriamo se ne vada prima possibile.
Lo stadio della Roma sarà un’occasione per avere, come tutti i Club del mondo e come solo la Juventus in Italia, uno stadio di proprietà, realizzato interamente, lo ricordo, con i soldi della Società, senza un solo euro pagato con danaro pubblico. Ti rammento che Roma e Lazio non possono nemmeno beneficiare di uno stadio comunale adeguato e devono essere ospitate dallo stadio del Coni, non certo gratis. Inoltre lo stadio della Rpma sarà anche un’occasione per adeguare la via del Mareve la Roma -Lido, nonché una (inutile per me) per ora non meglio s9ecificata diramazione della linea B, tutto, lo rammento, con i soldi di Pallotta! In un’area lasciata all’abbandono… ne venissero di stadi della Roma! Così come di Eataly
Concordo con quanto scritto da Alex69alex: aggiungo solo che, da quanto ho capito, la diramazione della linea B partirebbe da Eur Magliana, comprenderebbe la stazione di Tor di Valle (aggiungendosi in parallelo alla stazione della Roma Lido) e terminerebbe con in capolinea Muratella, nodo di scambio con la stazione della FR1 per l’aeroporto. Se, come pare, dovesse essere interamente finanziato da Pallotta … beh, si è visto di peggio!
Non ho approfondito molto il discorso sulla proprietà dello stadio, ma mi pare che le cose siano diverse dall’estero. Lo stadio a quanto ne so non sarà della Roma.
Ma a parte questo, lo stadio è il cavallo di Troia perché la maggior parte delle cubature approvate (con le solite varianti al piano regolatore) sono per uffici. In una città dove se c’è una cosa che non manca sono gli uffici vuoti.
Lasciando perdere questi particolari e tornando alla viabilità, se la linea B è stata devastata dalla diramazione della B1, come si può accogliere favorevolmente una ulteriore diramazione? L’unica cosa logica da fare per come la vedo io è potenziare al massimo la Roma-Lido trasformandola in metrpolitana.
Infattil per rispondere a Emanuele, ho scritto che per me la diramazione che vorrebbero fare sarebbe inutile, aggiungo qui dannosissima. Dubito comunque che alla fine verrà fatta, piuttosto si potenzierà la Roma-Lido, cosa buona e giusta
Anche secondo me allungare la B non serve a molto visto la presenza della Roma Lido che va trasformata in vera metropolitana ( la famosa linea E ) aggiungendo magari qualche altra fermata oltre Acilia Sud (in costrizione !?).
Se inoltre si rende standard le dimensioni dei vagoni può tornare a interagire con la linea B.
Ho l’impressione che uno dei motivi che spingono ad allungare la B è che la Roma Lido non è del comune.
Per me Roma Nord e Roma Lido devono passare al comune e il comune stesso deve accedere direttamente a finanziamenti senza passare dalla regione.
Non ci sarà mai nessuno stadio della asr. Forse, fra chissà quanti anni, ci sarà lo stadio di una società di cui pallotta è socio, dato in affitto alla società. Infatti solo lo stadio, per l’ok alla sua agibilità, ha bisogno come da accordi sottoscritti che TUTTE le opere pubbliche (alcune delle quali demenziali, non solo la diramazione B2 ma anche e soprattutto l’unione tra ostiense e via del mare però solo per un pezzo, il resto rimane così com’è da tdv fino a viale marconi) siano terminate e accessibili. TUTTO il resto, le centinaia e centinaia di migliaia di mc con torri ecc. da destinare a uffici, commerciale ed entertainment NON hanno alcun vincolo.
Quindi indovinate su cosa si lavorerà alacremente e cosa si andrà ad inaugurare (fra l’altro demolendo le tribune dell’ippodromo, sulle quale il sovrintendente potrebbe avere da dire) e cosa si lascerà dietro per anni e anni, tanto i gonzi che vanno a pagare soldi per visitare un cantiere se ne troveranno a pacchi. Per lustri.
Non credo proprio che Pallotta, che è americano e come tale disposto a prestarsi ai traffici nostrani, accetterebbe quello che dici. Lo stadio è un business e senza di esso tutto ciò che c’è al contorno perderebbe di valore. Le logiche dei palazzinari de noantri sono squallide piccolezze se paragonate al senso del business degli imprenditori a stelle e strisce, se Pallotta ha rilevato la as Roma non lo ha fatto per niente, o per far guadagnare qualche palazzinaro romano
La sovraintendenza sulle tribune dell’ippodromo… andiamo, su! Abbiamo superato il limite della decenza
“When in Rome do as the romans do”
A rigore di logica le tribune dell’ippodromo dovrebbero godere della stessa tutela che hanno le strutture dello stadio Flaminio. Sono strutture nate nello stesso anno, entrambe sottoposte a vincolo. Questo perché sono opera di un famoso architetto dell’epoca e sono un bellissimo esempio di architettura sperimentale
Qui si spiega meglio la cosa
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/04/22/news/non_demolite_il_tempio_del_trotto_gioiello_di_architettura_anni_60_quelle_tribune_ormai_sono_storia-84153428/
Mi ero dimenticato di specificare che la tribuna che si vede ora nella foto di Repubblica è stata modificata rispetto all’originale ma basterebbe poco per riportarla alla snellezza originaria che è visibile qui
http://www.lultimaribattuta.it/2087_per-tor-di-valle-ce-unalternativa-alla-demolizione
Senti, se ci aggrappiamo persino alle tribune di un vecchio ippodromo o di uno stadio ridicolo dove puo’ giocare solo la Lodigiani, allora mettiamoci l’anima in pace e rassegnamoci al fatto che in questa città di cariatidi non si potrà mai fare NIENTE! Ci vorrebbe un nuovo Futurismo a spazzar via questo vecchiume che puzza di muffa. Spero che con il nuovo anno si butti dal balcone questa italietta ammuffita e risorga un nuovo DVCE per una nuova avanguardia. Auguri littorii
Veramente da quello che leggo la proposta è di utilizzarle come tribuna del campo d’allenamento, non certo di bloccare la costruzione dello stadio.
Si ma pensare che la sovraintendenza possa attaccarsi alle tribune di un ippodromo all’abbandono mi fa cadere le braccia. Allora non si oppose alla demolizione della teca di Morpurgo dell’Ara Pacis
Secondo me la diramazione in se sarebbe utilissima, si creerebbe un collegamento diretto tra la FR1 e la linea B a Muratella, per chi dall’aeroporto va verso l’eur sarebbe una manna.
Quello che mi preoccupa è la mancanza di un piano complessivo di medio/lungo termine che può essere vincolato da questi interventi estemporanei e magari creare problemi dopo. Con la D (il cui tracciato per me andrebbe un po’ rivisto), la necessita’ di nuovi collegamenti con Fiumicino quando sarà costruito il terminal nord, il futuro della Roma Lido che potrebbe anche essere prolungata o deviata dall’attuale tracciato parallelo alla B….. Se non si ha chiaro dove si vuole andare si rischia di fare le cose 2 volte
Una diramazione sarebbe deleteria, sottrarrebbe corse alla già satura tratta Eur Magliana – Eur Fermi (hai idea di quanta gente scenda ogni mattina tra Eur Palasport ed Eur Fermi, e quale danno causerebbe il sottrarre corse a questa tratta?) Per quel che serve, tanto meglio realizzare una minilinea di metropolitana leggera da Eur Magliana a Muratelle, intensificandone le corse quando serve.