MXR intervista Policastro: “Subito una commissione per Chiesa Nuova”

La scorsa settimana abbiamo incontrato Maurizio Policastro, consigliere Pd di Roma Capitale, vice-presidente della commissione Mobilità e presidente della commissione speciale Metro C. Una persona giusta con cui parlare di trasporti. La dice lunga infatti la mappa di Roma con le quattro linee metropolitane e tutti i prolungamenti previsti che campeggia al lato della sua scrivania.
Proprio prendendo spunto da quella mappa cominciamo a parlare di metropolitane e prima fra tutte la grande protagonista di questi ultimi mesi: la Linea C. Il presidente ha appena letto il nostro appello riguardo la questione di Chiesa Nuova e ci confida:
“Condivido pienamente le vostre perplessità, anche perchè sono le stesse domande che ho fatto io a Roma Metropolitane quando ho saputo della nuova proposta. L’assessore Improta, che conosco bene, è una persona molto attenta a questi dettagli, dubito che se non ci siano dati specifici e definiti prenderà decisioni di alcun tipo su Chiesa Nuova. Ma l’attenzione su questo tema resta”.
Segue il resto della nostra intervista. Policastro ci parlerà ancora di Chiesa Nuova, in vista di una specifica riunione della commissione speciale su questa stazione, ma anche alla linea D e del tram sulla Togliatti..

Noi alla luce dei fatti i nostri dubbi su Chiesa Nuova ce li teniamo stretti. Perseguire l’obiettivo finale di arrivare ad Ottaviano, per quanto condivisibile e stimabile, non può passare sopra a tutto il resto indistintamente. Non crede?
“L’obiettivo principale è accelerare i tempi al massimo e arrivare perlomeno per il 2024 ad Ottaviano. Se Chiesa Nuova dovesse richiedere uno slittamento di due o tre anni penso si propenderà per non farla. Permetteremo comunque ai cittadini che arrivano dalla zona nord-ovest di Roma di raggiungere velocemente e comodamente San Pietro e piazza Venezia”.
Non capiamo sinceramente perchè non si debba arrivare velocemente anche a Chiesa Nuova, visto che Chiesa Nuova vuol dire Piazza Navona, Campo de Fiori, e tante altre mete tra le più importanti del centro storico.
“Da quello che mi hanno detto ci sono rilevanti problematiche soprattutto dal punto di vista archeologico, ma come giustamente avete scritto voi nella lettera, vorrei capire se queste problematiche siano insormontabili, come Argentina, o se invece sia solo un fatto di costi. In tal caso se ne può assolutamente discutere e trovare una soluzione. In questi giorni sentirò l’assessore e Roma Metropolitane per cercare di convocare una commissione ad hoc su questo tema, così che possano essere chiarite le nostre e le vostre perplessità al riguardo”.
Come stanno andando questi primi giorni di linea C? E condivide la visione dell’assessore Improta che ha voluto aprire il primo segmento della linea anche se ancora senza collegamenti con il resto della rete?
“L’infrastruttura c’è e funziona, quello che più ci premeva era far vedere ai cittadini il lavoro che è stato fatto fino ad oggi e i soldi che si sono spesi. Avrà un grande impatto psicologico. Sicuramente questa prima tratta non permetterà di vedere pienamente realizzate le potenzialità e i vantaggi della Linea C, le lamentele e le critiche non tarderanno a farsi sentire ma sono sicuro che se diamo tempo alle persone di abituarsi alla nuova infrastruttura ci potranno comunque essere risvolti molto positivi sulla viabilità dell’asse Casilina”
Alle sue spalle vediamo una bella mappa di Roma con le quattro linee romane. Quella gialla rappresenta la metro D, la quarta linea metropolitana della Capitale. C’è speranza di sbloccare questo progetto nei prossimi anni?
“In questo momento il progetto è ancora valido ma non ci sono finanziamenti. La realizzazione della quarta linea andrà valutata e inquadrata anche nell’ottica della nuova rete tram che è allo studio dell’Agenzia Mobilità”.
Parla delle 7 nuove linee annunciate da Marino ad inizio mandato?
“Si, ma io personalmente ho sempre guardato con interesse anche a una linea tram sulla Togliatti che permetta di collegare le tre linee della metro a Ponte Mammolo, Parco di Centocelle e Subaugusta. Sarebbe un opera fondamentale e rivoluzionaria”. 
A che punto siamo con il potenziamento delle Linee A e B? Sappiamo che ci sono fondi bloccati che probabilmente potrebbero essere liberati dallo Sblocca Italia.
“Gli interventi di messa in sicurezza sono necessari, così come il potenziamento per la riduzione delle frequenze e l’ammodernamento delle stazioni. Sono interventi in parte già finanziati ma non ancora partiti. Ma le nostre parole d’ordine per il trasporto pubblico sono: adeguato, pulito, efficiente, puntuale. E non dimentichiamoci anche il prolungamento della Linea C, che deve arrivare fino alla Cassia. Nulla, però, impedisce di portare avanti insieme le due cose (potenziamento tram/Linee A e B e prolungamenti metro, ndr). Questo però dipenderà dalla disponibilità dello Stato a cofinanziare opere così imponenti dal punto di vista finanziario”.
E’ tempo di salutare. Ma Policastro, dopo aver ricordato anche che tra gli obiettivi dell’amministrazione c’è anche “la chiusura dell’anello ferroviario con la riapertura della stazione Vigna Clara“, ci tiene a dire un’ultima cosa.
“Questa amministrazione- spiega- sta facendo e farà di tutto per favorire il trasporto pubblico, il Pgtu recentemente approvato ne è una dimostrazione. E’ vero che adesso si sente parlare solo di tridente pedonalizzato e rivalutazione della sosta tariffata, ma se quelle sono misure veloci da mettere in campo e attuabili a breve termine, non vuol dire che non stiamo lavorando su tutti gli altri fronti. Cerchiamo di andare verso un sistema dei trasporti veramente integrato e cercheremo di farlo a tappe forzate. Speriamo in un progetto di grande trasformazione e penso che alla fine di questi cinque anni di amministrazione i cittadini potranno rendersi conto che qualcosa è veramente cambiato”.
La nostra impressione al termine del colloquio è che le priorità dell’amministrazione, dopo la chiusura del capitolo metro C, che lo ricordiamo entro l’anno dovrà trovare una definizione conclusiva, siano principalmente opere di adeguamento dell’esistente e di potenziamento della rete tram. Il rischio che non si metta più mano a nuovi tratti di metropolitana è alto. Il presidente riconosce che tutti i progetti avviati (Linea D, prolungamenti a Torrevecchia e Bufalotta, Metro leggera A-TA) sono di fatto privi di finanziamento. Siamo però soddisfatti che qualcuno in Campidoglio la pensi come noi su cosa servirebbe alla città, il prolungamento della linea C sulla Cassia, Chiesa Nuova, il tram Togliatti, la metro D. Purtroppo non si potrà fare tutto a breve termine.L’amara sintesi è che bisognerà fare i conti con una realtà di vacche magrissime ancora per molto tempo.