MXR intervista Policastro: “Subito una commissione per Chiesa Nuova”
La scorsa settimana abbiamo incontrato Maurizio Policastro, consigliere Pd di Roma Capitale, vice-presidente della commissione Mobilità e presidente della commissione speciale Metro C. Una persona giusta con cui parlare di trasporti. La dice lunga infatti la mappa di Roma con le quattro linee metropolitane e tutti i prolungamenti previsti che campeggia al lato della sua scrivania.
Proprio prendendo spunto da quella mappa cominciamo a parlare di metropolitane e prima fra tutte la grande protagonista di questi ultimi mesi: la Linea C. Il presidente ha appena letto il nostro appello riguardo la questione di Chiesa Nuova e ci confida:
“Condivido pienamente le vostre perplessità, anche perchè sono le stesse domande che ho fatto io a Roma Metropolitane quando ho saputo della nuova proposta. L’assessore Improta, che conosco bene, è una persona molto attenta a questi dettagli, dubito che se non ci siano dati specifici e definiti prenderà decisioni di alcun tipo su Chiesa Nuova. Ma l’attenzione su questo tema resta”.
Segue il resto della nostra intervista. Policastro ci parlerà ancora di Chiesa Nuova, in vista di una specifica riunione della commissione speciale su questa stazione, ma anche alla linea D e del tram sulla Togliatti..
Noi alla luce dei fatti i nostri dubbi su Chiesa Nuova ce li teniamo stretti. Perseguire l’obiettivo finale di arrivare ad Ottaviano, per quanto condivisibile e stimabile, non può passare sopra a tutto il resto indistintamente. Non crede?
“L’obiettivo principale è accelerare i tempi al massimo e arrivare perlomeno per il 2024 ad Ottaviano. Se Chiesa Nuova dovesse richiedere uno slittamento di due o tre anni penso si propenderà per non farla. Permetteremo comunque ai cittadini che arrivano dalla zona nord-ovest di Roma di raggiungere velocemente e comodamente San Pietro e piazza Venezia”.
Non capiamo sinceramente perchè non si debba arrivare velocemente anche a Chiesa Nuova, visto che Chiesa Nuova vuol dire Piazza Navona, Campo de Fiori, e tante altre mete tra le più importanti del centro storico.
“Da quello che mi hanno detto ci sono rilevanti problematiche soprattutto dal punto di vista archeologico, ma come giustamente avete scritto voi nella lettera, vorrei capire se queste problematiche siano insormontabili, come Argentina, o se invece sia solo un fatto di costi. In tal caso se ne può assolutamente discutere e trovare una soluzione. In questi giorni sentirò l’assessore e Roma Metropolitane per cercare di convocare una commissione ad hoc su questo tema, così che possano essere chiarite le nostre e le vostre perplessità al riguardo”.
Come stanno andando questi primi giorni di linea C? E condivide la visione dell’assessore Improta che ha voluto aprire il primo segmento della linea anche se ancora senza collegamenti con il resto della rete?
“L’infrastruttura c’è e funziona, quello che più ci premeva era far vedere ai cittadini il lavoro che è stato fatto fino ad oggi e i soldi che si sono spesi. Avrà un grande impatto psicologico. Sicuramente questa prima tratta non permetterà di vedere pienamente realizzate le potenzialità e i vantaggi della Linea C, le lamentele e le critiche non tarderanno a farsi sentire ma sono sicuro che se diamo tempo alle persone di abituarsi alla nuova infrastruttura ci potranno comunque essere risvolti molto positivi sulla viabilità dell’asse Casilina”
Alle sue spalle vediamo una bella mappa di Roma con le quattro linee romane. Quella gialla rappresenta la metro D, la quarta linea metropolitana della Capitale. C’è speranza di sbloccare questo progetto nei prossimi anni?
“In questo momento il progetto è ancora valido ma non ci sono finanziamenti. La realizzazione della quarta linea andrà valutata e inquadrata anche nell’ottica della nuova rete tram che è allo studio dell’Agenzia Mobilità”.
Parla delle 7 nuove linee annunciate da Marino ad inizio mandato?
“Si, ma io personalmente ho sempre guardato con interesse anche a una linea tram sulla Togliatti che permetta di collegare le tre linee della metro a Ponte Mammolo, Parco di Centocelle e Subaugusta. Sarebbe un opera fondamentale e rivoluzionaria”.
A che punto siamo con il potenziamento delle Linee A e B? Sappiamo che ci sono fondi bloccati che probabilmente potrebbero essere liberati dallo Sblocca Italia.
“Gli interventi di messa in sicurezza sono necessari, così come il potenziamento per la riduzione delle frequenze e l’ammodernamento delle stazioni. Sono interventi in parte già finanziati ma non ancora partiti. Ma le nostre parole d’ordine per il trasporto pubblico sono: adeguato, pulito, efficiente, puntuale. E non dimentichiamoci anche il prolungamento della Linea C, che deve arrivare fino alla Cassia. Nulla, però, impedisce di portare avanti insieme le due cose (potenziamento tram/Linee A e B e prolungamenti metro, ndr). Questo però dipenderà dalla disponibilità dello Stato a cofinanziare opere così imponenti dal punto di vista finanziario”.
E’ tempo di salutare. Ma Policastro, dopo aver ricordato anche che tra gli obiettivi dell’amministrazione c’è anche “la chiusura dell’anello ferroviario con la riapertura della stazione Vigna Clara“, ci tiene a dire un’ultima cosa.
“Questa amministrazione- spiega- sta facendo e farà di tutto per favorire il trasporto pubblico, il Pgtu recentemente approvato ne è una dimostrazione. E’ vero che adesso si sente parlare solo di tridente pedonalizzato e rivalutazione della sosta tariffata, ma se quelle sono misure veloci da mettere in campo e attuabili a breve termine, non vuol dire che non stiamo lavorando su tutti gli altri fronti. Cerchiamo di andare verso un sistema dei trasporti veramente integrato e cercheremo di farlo a tappe forzate. Speriamo in un progetto di grande trasformazione e penso che alla fine di questi cinque anni di amministrazione i cittadini potranno rendersi conto che qualcosa è veramente cambiato”.
La nostra impressione al termine del colloquio è che le priorità dell’amministrazione, dopo la chiusura del capitolo metro C, che lo ricordiamo entro l’anno dovrà trovare una definizione conclusiva, siano principalmente opere di adeguamento dell’esistente e di potenziamento della rete tram. Il rischio che non si metta più mano a nuovi tratti di metropolitana è alto. Il presidente riconosce che tutti i progetti avviati (Linea D, prolungamenti a Torrevecchia e Bufalotta, Metro leggera A-TA) sono di fatto privi di finanziamento. Siamo però soddisfatti che qualcuno in Campidoglio la pensi come noi su cosa servirebbe alla città, il prolungamento della linea C sulla Cassia, Chiesa Nuova, il tram Togliatti, la metro D. Purtroppo non si potrà fare tutto a breve termine.L’amara sintesi è che bisognerà fare i conti con una realtà di vacche magrissime ancora per molto tempo.
Altra grande assente dalle dichiarazioni d’intenti di Policastro, nonché da quelle della Giunta, è la TVA. Come pensano di liberare dalla morsa del traffico Corso Vittorio, se neanche è sicura la fermata della metro?
Credo che in primis occorra prolungare le già esistenti metro.
La linea A direzione Battistini, fino a Monte mario in maniera da renderla vicina ad un ipotetica futura fermata della linea C a Vigna Clara.
Completare con qualsiasi prolungamento la tratta Anagnina – Torre Angela sempre sulla linea A.
– La linea B oltre Rebibbia prolungandola verso la centrale del latte / nomentana Bis
Sempre la linea B prolungarla oltre zona Vigna Murata.
Creare sempre in quella tratta una diramazione come fatto con la B1 diramando la B da una parte verso Tor di Valle e dall’altra con il prolungamento verso Vigna Murata.
Personalmente non mi convince l’ipotetico tracciato della Linea D, poichè sembrerebbe riproporre un simile percorso della linea B.
Si potrebbe ipotizzare di utillizzarla come interscambio fra le linee B (laurentina / Vigna murata), cinecittà (linea A), Alessandrino /Centocelle (linea C), sempre la linea B (Pietralata) e la linea B1 (con l’attuale fermata Conca D’oro).
Come ultimo punto strategico continuo a vedere assai importante l’unificazione dalla Roma lido con linea Flaminio /Viterbo
Il Tram/Metro Leggera sulla Togliatti in sede protetta va fatta subito!! La Metro C andrebbe cantierizzata con uno sforzo anche enorme subito tutta fino alla Cassia parallelamente al prolungamento Metro B fino a Casal Monastero. Non c’è tempo da perdere, lavorare a testa bassa su questi punti e subito!
io aggiungerei anche B fino a spinaceto e A per i suoi due lati…..ma proprio a voler essere generosi con i politic……e con queste cose che abbiamo detto, non arriveremmo ancora ad una sufficenza nel sistema metro, tram, bus treni….
secondo me, appunto, cantierizzare subito, ma proprio mo mo, C fino a Cassia, prolungamenti A e B per i loro rispettivi attuali estremi…..raggiunte queste cose,da 0 a 10, potrei dare un 4 al servizio trasportistico romano….
Sulla Togliatti ci vuole una metropolitana da Subaugusta a Ponte Mammolo che prende tutte e 3 le linee metropolitane. Per la metro C spero che le stazioni Argentina, Chiesa Nuova e Risorgimento si faranno anche perché Le prime due stazioni servono per le piazze Navona, Campo de fiori e il Panteon , la terza citata serve per i musei Vaticani e per il lato nord della basilica dì San Pietro.
La presenza di una linea metro muta completamente l’aspetto urbano di una città. A breve, penso, la zona Casilina subirà positive influenze con l’avvio della metro e rifacendomi ai vs commenti, ben vengano idee e progetti di “intersecazione” delle linee (io pure vorrei unire utopicamnete tutta la città con una grande circolare sottorranea: vd la ciruclar a Madrid).
Tornando alla C, non capisco perchè il progetto iniziale non abbia previsto un collegamento o fermata tra Torre Angela/PTV e zona universitaria (ad esempio) e magari fino alla zona della Banca d’Italia dove sarebbe dovuto sorgere l’avveniristico complesso “Calatrava”.
Altro opzione sarebbe avrebbe potuto prevedere l’unione tra Anagnina a tutta la zona universitaria
La seconda opzione esiste già come progetto definitivo ed è la metropolitana leggera Anagnina-Torre Angela, anch’essa come tutti gli altri progetti di prolungamenti e nuive linee, destinata a rimanere una chimera, per mancanza di copertura finanziaria
Ops. Volevo dire preliminare, non definitivo
Con le scarse disponibilità economiche un tram in sede protetta su Viale Togliatti servirebbe per … ieri!!!
scarse disponibilita economiche siccuramente…pero, scarse idee ancor di piu…….io dico che se volessero, potrebbero!!!
Peccato che a una tranvia sulla Nomentana non pensi nessuno. Abbandonati dalle metro, ostaggio degli autobus strapieni e del traffico di auto per sempre
Col passare dei giorni mi sto sempre più convincendo che un’unica stazione su Corso Vittorio sarebbe più giusto farla a piazza S. Andrea della Valle, visto che, soppressa Argentina, Chiesa Nuova, quand’anche si dovesse fare, rimarrebbe troppo lontana da Venezia e troppo vicina a S. Pietro. Inoltre piazza S. Andrea della Valle è più vicino a tutto ciò che conta nell’area: piazza Navona, il Senato, il Pantheon. Torno a dire che Corso Rinascimento, frutto dello sventramento di inizio secolo scorso, presenterebbe meno problemi e potrebbe ospitare l’atrio della stazione, che così potrebbe avere un’uscita direttamente davanti Palazzo Madama e l’altra di fronte alla chiesa di S Andrea della Valle
caro Alex, una cosa è certa: una fermata tra Venezia e S. Pietro va fatta in ogni caso.
S. Andrea della Valle avrebbe certamente il vantaggio di essere vicina a Largo Argentina, al Senato, a Piazza Navona e non lontana da Campo dei Fiori.
Aggiungo che la fermata S. Pietro si potrebbe chiamare Castel S. Angelo, per non confondere ulteriormente i turisti (già disorientati tra Risorgimento, Ottaviano – S. Pietro – Musei Vaticani, Cipro – ex Musei vaticani…)!
Concordo con tutto quel che hai scritto. Aggiungo che trovo desolante constatare ancora una volta come in Italia manchi la volontà di pianificare alternative nonché di riesaminare i progetti preliminari alla luce delle mutate condizioni e/o esigenze. Alla bocciatura di Argentina, risalente oramai ad anni orsono, Romametropolitane avrebbe dovuto ripensare il progetto della tratta Venezia-S. Pietro (o come giustamente scfivi tu, Castel S. Angelo): bastava fare quello che ho fatto io, che non sono un esperto, e cioè guardare una cartina dell’ansa barocca con il tracciato della futura metro, per accorgersi che una fermata proprio a S. Andrea della Valle (dove, peraltro, è previsto comunque lo scavo per un pozzo di aerazione) avrebbe riequilibrato lo sauilibrio creato proprio dalla soppressione di Argentina, di cui non si sarebbe più sentita la mancanza, e reso vana la realizzazione di una stazione in piazza cella Chiesa Nuova. E invece no: si va avanti come i somari per la strada oramai tracciata, col rischio che poi salti pure Chiesa Nuova
Argentina e Chiesa Nuova sono perfette devono solo che farle e non sopprimere altrimenti come si va a piazza Navona?Al Panteon?A Campo de fiori?
In tutti i posti che hai citato ci si andrebbe benissimo se solo si realizzasse una fermata a piazza S. Andrea della Valle. Guarda anche tu su una cartina ome no fatto io, quanto vicini sarebbero tutti i siti che hai indicato, senza bisogno di altre fermate lungo Corxo Vittorio
A piedi!
E a largo torre argentina come ci si arriva?
A ROMA ci vogliono 12 linee metropolitane per servire tutta la capitale soprattutto Prima valle, Torrevecchia ,Gregorio 7imo, Trastevere, colli Portuensi, Portuense, Trullo , mostacciano,spinaceto, tor de cenci, Trigoria dove basta prolungare la B e Montesacro,fidene, monteverde sono completamente scollegate dal centro dì roma
D’accordo con tutto il resto, ma a piazza Argentina, se si facesse la fermata a S. Andrea della Valle, ci si andrebbe a piedi!
E’ vero Alex ha ragione,pensandoci bene ritengo che questa fermata di Sant’Andrea sarebbe un’alternativa ancor piu’ valida del progetto originale . Magari ci fosse modo e tempo per progettare questa fermata.
Secondo me, mai come ora c’è modo e tempo, visto che dakke dichiarazioni di Policastro verrà istituita una Commissione per decidere sulle sorti di Chiesa Nuova,nl’alternativa di S. Andrea della Valle potrebbe essere immediatamente sottoposta all’attenzione dei Commissari affinché venga portata al tavolo della Commissione stessa
Ragioniamoci (mi piacerebbe conoscere anche il parerevdel Comitato sulla questione): a piazza S. Andrea della Valle, così come a piazza dellavChiesa Nuova, si dovrà scavare, che la stazione si faccia o meno, per realizzare i necessari pozzi di areazione. Quindi la mia proposta è spostare indietro la prevista stazione andando a realizzarne l’atrio longitudinalmente sotto il piano stradale di Corso Rinascimento, mentre in piazza della Chiesa Nuova verrebbe realizzato solo un pozzo di areazione. Avremmo a portata di “piede” largo Argentina, della cui fermata non si sentirebbe affatto la mancanza, piazza Navona, il Pantheon, piazza Campo de Fiori, il Senato, piazza Farnese, e sarebbe molto più baricentrica rispetto allo stesso Corso Vittorio di quanto non possa esserlo Chiesa Nuova, che, ribadisco, era prevista lì assieme ad Argentina
finanziamento: perchè non si possono usare i fondi europei? sono in cofinanziamento, ma significa coprire una quota notevole. Metro D: almeno l’idea dovrebbe restare in piedi, una città senza visione del futuro diventa arida. Certo andrebbero accorciati i tracciati, ad esempio: Nuovo Salario – Venezia e poi Venezia – Portuense (con fermata nella zona ospedaliera come a Napoli).
Crediamo che i fondi Ue saranno usati da Marino per i tram
Infatti a Marino non ha spiegato nessuno che la velocità dei tram non è per nulla competitiva con l’auto privata, anzi sono persino più lenti degli autobus in quanto non possono svicolare!
Davvero Marino crede con 7 fantomatici tram migliora il traffico a Roma?
Il problema è che il grosso del traffico viene dalle periferie estreme ed oltre il GRA, dove non ci sono metro (tranne la C) e neppure ferrovie metropolitane.
Per migliorare il traffico servirebbe:
1) La tratta della B Rebibbia- Casal Monastero
2) La tratta della A Battistini – Torrevecchia
3) Una tratta della B che vada da Laurentina al GRA invece dell’inutile Corridoio dell’Immobilità (altri soldi sprecati)
4) Una tratta della B che da EUR Magliana vada a Tor di Valle, ma poi prosegua per Muratella e Magliana quartiere fino al GRA
5) Una tratta di ferrovia che vada da Santa Palomba a Pomezia e Tor Vaianica
6) Una tratta di ferrovia che copra Mentana ed i comuni dell’alto Lazio
Altrimenti cosa fare se non usare l’auto privata e parcheggiare dove capita?
Mica una persona può permettersi di metterci fino a 6 ore al giorno per andare a Roma a lavorare?
Ma Marino & Improta dove vivono?
Prima se ne vanno meglio è, anzi speriamo che il PD riproponga come sindaco Gentiloni, quello che voleva anche la metro D, almeno è una speranza al posto della certezza dell’inutilità di questo sindaco.
Immagino che tu riferisca al nuovo ministre degli Esteri, Gentiloni. Mi da che tocca sceglierne un’altro…..
Se la 6) me la fai passare lungo la Nomentana e fino a Termini, ti voto e ti faccio votare da parenti e amici! 🙂
Fa benissimo Marino a puntare sul tram. Sette linee di tram si fanno nello stesso tempo e con gli stessi soldi di tre chilometri di metro. Le metro sono roba da europei e noi siamo una città del terzo mondo, per risorse e capacità di progettazione. Spero che vadano fino in fondo e sciolgano Romametropolitane, che senso ha mantenere un carrozzone pubblico nellla stessa città che, per ammissione dello stesso assessore Improta, non ha bisogno di metropolitane? Sarebbe come aprire una fabbrica di frigoriferi in Antartide! Che si facciano i tram allora, meglio degli autobus che portano meno passeggeri all’ora, inquinano e durano in media un decimo della vita media di un tram
Andrea, tu continui a sbagliare pensando che l’obiettivo di un tpl efficiente sia la velocità, invece è la puntualità e la comodità. La macchina sarà sempre più veloce di QUALSIASI mezzo pubblico ad eccezione del taxi, quindi se il criterio per scegliere di lasciare la macchina a casa fosse la velocità, stai sicuro che continuerebbero tutti a usare l’auto, perché tra un mezzo che mi porta dal punto A al punto B quando lo dico io e qualunque altra soluzione, il primo sarà sempre più veloce. Poi però devo considerare: lo sbattimento per trovare parcheggio, la benzina e i costi di mantenimento dell’auto, e altri fattori che potrebbero indurmi a scegliere il mezzo pubblico. Sicuramente uno di questi è la comodità che deve essere un must, poi la puntualità e la certezza delle attese alla fermata. Credimi, se io vado a lavorare coi mezzi pubblici è solo perchè non ho la macchina, altrimenti non la lascerei un sol giorno a casa! Se poi avessi al posto degli autobus un tram dove non dovrei stare schiacciato come una sardina e che passasse ogni due minuti alla fermata, un po’ come fa il 2, allora forse ci ripenserei, fermo restando che impiegherei sempre meno con l’auto
Che l’idea della metro D debba restare in piedi sono d’accordissimo.
Vorrei però suggerire, sul discorso dei tracciati, che la vera, assoluta urgenza di Roma sono le tratte centrali. Guarda cosa abbiamo imparato dalla linea C: partire dalla periferia ci ha garantito tempi rapidi?? No di certo: il risultato è che, dopo anni di attesa, diciamocelo francamente, abbiamo una nuova linea al momento sotto-utilizzata, che non compare (ancora) nella mappa unitaria e che, forse, nel 2020 raggiungerà il centro. Forse.
Se realizzare una tratta centrale necessita del doppio, o il triplo del tempo (per i problemi che conosciamo bene…), non serve aggirare il problema iniziando i lavori (nel caso della D) da Nuovo Salario, o dalla zona Magliana/Portuense.
Bisognerà armarsi nuovamente di tanta pazienza, proseguire con più forza una campagna per la realizzazione di nuove Metro ma dando priorità, una volta per tutte, all’obiettivo di alleggerire il centro, liberarlo dalla morsa del traffico privato. Ecco, dieci anni per realizzare 5/6 fermate centrali, veramente strategiche, per me sono ben spesi.
a me la linea D non mi convince… è una fotocpia della B, troppo parallela e secondo me di minore impatto… molto meglio a mio avviso sarebbe una linea circolare che facesse grosso modo Bologna – Auditorium passando per i Parioli per poi andare verso Gemelli, e scendere a Trastevere e quindi collegare a sud B e A per poi risalire verso San Lorenzo… Insomma una linea che intersecasse due volte ogni altra linea coinvolgendo zone iper trafficate di semi-centro.
Perfettamente d’accordo con te Fabrizio sul discorso della necessita’ di una linea circolare del tipo da te descritto. Ma anche una linea D, anche in versione ridotta, magari dalla stazione Trastevere al la stazione salario e’ altretanto necessaria.
A dire il vero una linea che collega il Gemelli con Trastevere già c’è, è la fl3, la linea di ferrovia regionale che collega Roma Ostiense con Viterbo passando per Bracciano con molte fermate nel quadrante Nord della città (Balduina, Ottavia …..)con frequenza buona (una ogni quarto d’ora, credo) e treni a due piani, di grande capienza e in ottime condizioni…….
Carissimo Paolo, il problema non e’ tanto avere una linea Ferroviaria che mi collega i due estremi ogni 20 minuti( se ti va bene) considera che da Ostiense verso l’ areoporto di Fiumicino se ti sposti per lavoro ma anche i passeggeri che partono con i vari voli quando perdono la corsa petche’ soppressa , (credimi accade su base quotidiana) comprende che anche se disagevole x evitare le inevitabili reprimende ed iniziare la giornata con il piede sbagliato deve organizzarsi e prendete la corsa precedente, ovvero 20 minuti prima. Questo solo per capire di quale servizio parliamo. Ma x tornare al problema della mobilita’ interna di Roma, un conto e’ avere una metro con copertura capillare come da progetto linea D ed altra cosa e’ andare solo dal punto X all’estremo Y senza avere la possibilità di scendere in un punto qualsiasi intermedio decisamente i due sistemi non sono neanche lontanamente paragonabili.
Secondo me sono necessarie tanto la Linea D quanto una o più Linee circolari. Prendendo in considerazione lo schema in parentesi (http://www.metroxroma.it/wp-content/uploads/2011/06/roma-schem2.jpg), la Linea D coinvolge zone semi-centrali (Verbano, Buenos Aires, Fiume) dove attualmente non sono presenti metropolitane, produce molteplici interscambi (B1 – Jonio, FR1 – Salario, A – Spagna, C – Venezia, FR1, FR3, FR5 – Trastevere, B e Lido – Eur Magliana) e attraversa alcune zone centrali (Spagna, Venezia, Trastevere). Altrettanto importanti sarebbero le Linee circolari, che io renderei il più possibile ‘esterne’, in modo da alleggerire gli spostamenti tra le periferie ed evitando di passare per il centro dove, se verranno rispettati i tracciati originari delle Linee C e D, la presenza della metropolitana sarà a quel punto capillare. Pertanto, sempre facendo riferimento allo schema di cui sopra, proporrei una Linea E (Baldo degli Ubaldi-Gregorio VII-Bravetta-Monteverde-Portuense-Villa Bonelli-Eur) e una Linea F (Eur-Appia Pignatelli-Cinecittà-Torre Spaccata-Tor Sapienza-Rebibbia-Ojetti). Sarebbe poi auspicabile, come qualcuno aveva precedentemente sottolineato, una Linea circolare che corrisponda più o meno al GRA.
Per quanto riguarda la FR3, non sono molto d’accordo sulla sua efficienza. Nel 2012, per circa 8 mesi, ho utilizzato quel treno per lavoro. Ogni settimana c’erano ritardi o corse soppresse. Non parliamo poi del periodo in cui è nevicato…i treni da Viterbo non erano pervenuti (?!?!)
Raramente ho trovato la FR3 in ottime condizioni. Riguardo alla tempistica, solo nei giorni feriali il treno passa ogni 15 minuti, le domeniche e i festivi l’intervallo è di 30 minuti. In ogni caso dopo una certa ora (non così tardi) le corse si riducono drasticamente…
Sono necessari mezzi pubblici più veloci, funzionanti e funzionali, e con minori tempi di attesa.
Una sola linea circolare lungo il GRA è impossibile perchè dovrebbe essere lunga ben 70 km!!
3 linee periferiche di superfice che formano un triangolo coi vertici a Ciampino Aeroporto, Pisana e Ospedale S. Andrea potrebbero andare. Per quanto riguarda FL 1, 2 e 3 sono ottime infrastrutture purtroppo inspiegabilmente sottoutilizzate: andrebbero dotate di molti più parcheggi di scambio e i treni dovrebbero essere di almeno 6 carrozze come a Milano e passare ogni 5 minuti.
Naturalmente intendevo, in senso generico, una Linea circolare, composta per esempio da tre Linee, più o meno come la Linea E e F. Sarebbero 20/25 km a testa, è impossibile??? Hai idea di quanti km sono le Linee metropolitane in altre città europee??? 200, 300, 400…etc., e tu ti sconvolgi per 70 km in più???
Che poi in Italia non le vogliano costruire queste metropolitane, e addirittura le vogliano sostituire con tram lenti e inefficienti, questo è un altro discorso. Allora io direi meglio che è improbabile. In ogni caso il discorso delle linee circolari GRA (che, una volta verificatisi i prolungamenti delle Linee A, B, e C potrebbe comportare un’ulteriore riduzione del traffico stradale, anche per chi viene da fuori Roma/oltre GRA) non era una mia idea e la ritengo al momento non prioritaria rispetto al completamento della Linea C fino a Grottarossa, alla Linea D, alle eventuali Linee E e F da me proposte e al miglioramento delle Linee A e B ma anche dei treni metropolitani già esistenti.
Le FR1, FR2, FR3 sarebbero ottime infrastrutture se funzionassero e se fossero più veloci, basterebbe che transitassero ogni 7/10 minuti, che non fossero costantemente in ritardo e che fossero sottoposte di tanto in tanto a regolare manutenzione e sarebbe già meglio.
Un po’comelamaggioranzadellepersone che scrivono,anch’iorimangoincredulodifronteal fatto che non ci sianomodi emaniere perpoter fare metro a Roma e metodi per convivere con l’archeolgiasin che essa sia limitante e limitata……voglio continuare a sperareche sia pigrizia mentaledei politici, incapaci di trovare imetodiemodi giusti………………
I capitali necessari potrebbero esserci come non esserci, questo non ci verra’ mai detto per nn incoraggiare le nostre sacrosante richieste. Una cosa pero’ e’ sicura… c’e’ ne sono molti ma molti meno di solo 10 anni fa.
A questo punto bisogna spingere e far pressione petche’ la linea C arrivi prima a Ottaviano e poi a Farnesina. La linea B da quello che si e’ letto e detto in questi ultimi mesi fino S. Basilio, la A fino a Torrevecchia, la B1 di un paio di fermate fintanto che la talpa si trova ancora nel tunnel x poi completarla. Infine quando questi cantieri saranno attivi tornare sul discorso Linea D. A differenza di quanto fatto fino ad oggi questi cantieri vanno attivati simultaneamente e non attendere che finisca una linea x aprire i cantieri delle altre come sin qui sempre avvenuto.
E poi devono lavorare su 3 turni 24 ore su 24! Succede così ovubqye nei paesi più progrediti. Perchè qui lavorano solo 8 ore al giorno e si fermano il sabato e la domenica? Ovvio che così non si finisce mai!
Il problema dei cantieri per la metro è secondo me non tanto la disponibilità ai turni, quanto il fatto che la maggior parte di essi sono sotto le finestre delle abitazioni di decine di famiglie, che dubito gradirebbero avere escavatrici che lavorano anche di notte!!!
Sarà qualunquismo, ma mi devono sempre spiegare perché con tasse astronomiche non ci sono mai soldi per investimenti., mentre all’estero con tasse minori si, persino a Madrid ed in Grecia.
E la Rebibbia-Casal Monastero???????
Perché hai 2ndo il debito pubblico al mondo che viene usato per pagare miliardi di euro in pensioni e interessi sul debito stesso.
In più il PIL è negativo e quello che una volta facevano le fabbrichette del nord ora lo producono cinesi e indiani.
Ah, prima che lo dici: non è colpa dei politici, è colpa dei tuoi genitori che si compravano i bot al 13% senza chiedersi chi avrebbe dovuto tirare fuori quei soldi. La risposta è: noi, 30 anni dopo.
Leggere un libro ogni tanto non fa male, sai? Almeno evita di fare commenti idioti in rete.
Innanzitutto non ti permettere mai più di fare altri apprezzamenti simili; in secundis basterebbero i 100 miliardi di euro e passa di evasione fiscale annua per smentire tutto quello che dici.
Basta dare alibi ai politici, perché, sarà pure qualunquismo, ma se siamo stati malgovernati da 40 anni sia dalla sinistra che dalla destra non credo sia colpa ne mia ne tua, ma semplicemente di un sistema non meritocratico che porta ai vertici per cooptazione i peggiori. E questo, credimi, succede anche nelle grandi aziende private, per questo in Italia vanno decentemente solo le PMI.
Per cui, meno polemiche inutili, ed unisciti a tutti noi che chiediamo solo di avere infrastrutture decorose. Il secondo debito pubblico del mondo è stato creato sprecando i soldi non per infrastrutture, ma per spese improduttive per un’imponente quota parte.
Purtroppo in quedto tempo ci vacche magrissime, come ha giustamente scritto il comitato, se anche per miracolo da domani si cambiasse regime azzerando sprechi e spese improduttive, quel che si risparmierebbe non basterebbe a coprire l’un per un milione di quello che serve in Italia, e che cosa serve? Servono ospedali, servono case per i senzatetto, servovo asili nido, serve mettere in sicurezza il territorio che si sta sbriciolando sotto ai nostri piedi, serve welfare per chi è senza lavoro, servono aiuti per i disabili,ndevo andare avanti? Non mi sembra che, davanti alla Nazione, le linee metropolitane di Roma siano in cima alle prorità delle cose che servono e che non si riesce a fare perché le vacche sono magrissime
Tu confondi quello che sarebbe giusto con quello che è possibile. Il debito l’hai fatto tu, perché vivi in una democrazia dove le cazzate dei governanti sono a carico dei governati.
Tu ne sei responsabile, tu devi rinunciare alle metro per pagare gli interessi. E’ proprio colpa tua, che c’è scritto sul passaporto, cittadino a mezzo servizio?
I politici hanno fatto quello che hanno voluto perché gli italiani glielo hanno fatto fare.
Quand’è che impareremo che essere una nazione vuol dire essere illimitatamente e solidalmente responsabili tra noi e da una generazione all’altra?
Chi non ha mai comprato un bot al 13% scagli la prima pietra, tutti gli altri occhi palla a terra e pedalare che tra un mese c’è un’altra emissione. E se va deserta chi la paga la pensione di nonna?
Piuttosto pensate che nonostante tutti i sacrifici, il degrado in cui viviamo eccetera il debito non diminuisce manco per niente, anche i nostri figli vivranno così.
D’altronde ci siamo tenuti un renzie e abbiamo mandato via uno come Cottarelli…
Espressi i concetti in questi termini sono d’accordissimo con te.
E’ vero in fondo siamo tutti colpevoli, quantomeno di girarci dall’altra parte. La politica ha dato quello che i nostri padri hanno chiesto in cambio del silenzio alle malefatte. Però ora c’è una nuova consapevolezza, siamo a picco e qualcosa occorrerà pur fare. Io ricordo anche ad altri amici che i trasporti non vengono dopo agli ospedali, alla sicurezza del territorio o altro, ma assieme. Perché i trasporti sono la pala ed il piccone con cui si costruisce il nostro benessere. Se a Roma non ci si muove, le aziende chiudono e se ne vanno o quantomeno diventano improduttive, aumenta la disoccupazione e non ci sono i soldi per il welfare, per cui è il gatto che si morde la coda. A sentire altri amici sembra quasi che le metro siano un vezzo radical-chic ed invece sarebbero il volano per l’economia romana e quindi italiana. Ripeto: in Italia non c’è la cultura dell’investimento, ma solo dell’assistenzialismo.
Le metro non sono un “vezzo radical-chic”, ma la metro di UNA città (lascia stare che è la capitale, perché a sentir gli “amici” del nord si spende anche troppo per la capitale!) non è certo in cima alle priorità del Paese tutto che sta sprofondando, e nel vero senso della parola! Altrimenti chi glielo spiega agli alluvionati di Genova (solo per fare un esempio ne avrei potuti fare altri mille) che trenta miliardi di euro delle loro tasse servono per fare le metro a Roma che e loro possono aspettare?
Carissimo Andrea, Madrid e la Spagna intera hanno avuto finanziamenti a pioggia nel periodo in cui l’Europa era quella dei “dodici” (ah, che bei tempi quelli!) e dei cui dodici la Spagna, assieme a Portogallo e Grecia, rappresentavano i cugini poveri. In quel noi eravamo fra i “ricchi” e quindi anche allora fra quelli che pagavano. Spagna, Portogallo e Grecia fra quelli che incassavano; purtroppo l’ultima delle tre ha esagerato credendo che la pacchia potesse perdurare indefinitamente, poi è successo quel che è successo. Detto questo, io penso che l’allargamento dei confini UE si saerebbe dovuto fermare all’Europa dei quindici, invece poi abbiamo aperto ai Paesi dell’est ex patto di Varsavia, e ora siamo ventisette, ventotto… quanti siamo? Ho perfino perso il conto! Sta di fatto che la coperta invece di crescere si E pure ristretta, e quindi anche la Spagna è dovuta rimanere a bocca asciutta e ne ha profondamente risentito, avendo per troppi anni confidato nei famigerati aiuti. Se hanno chiuso i rubinetti per la Spagna è perché sono entrati nell’Unione Paesi tutti più poveri e disastrati. Concludo con la considerazione che questa Europa c8n le fronitere troppo allargate, da sogno di noi adolescenti degli anni ’80, ha finito per essere percepita come un fastidio di cui liberarsi. Troppi popoli, lingue, religioni ed economie diverse finiranno per scatenare tensioni, e da sogno di una pace duratura come era nelle menti di Altiero Spinelli si trasfomerà in incubo di una nuova guerra. Evidentemente l’esempio duplice di Sarajevo, nel 1914 e 1992, non ci ha insegnato niente
Alex se vivi l’appartenenza all’ attuale UE pensa come sarai messo quando intorno al 2020 ci allargheremmo verso i Balcani, la Turchia e ……. l” Ucraina
E’ un fatto che negli anni ’80 vivevamo tutti la prossima unificazione europea come un sogno, ed è altrettanto un fratto che oggi la stragrande maggioranza delle popolazioni europee la vive come qualcosa di “altro da sé” da cui liberarsi: non sono stato certo io a far stravincere la Le Pen, e non ci sono solo i Francesi a odiare questa Europa. Forse l’averla resa una babilonia di razze, religioni ed economie differenti, governata da un’oligarchia di banchieri, l’ha fatta percepire sempre più distante dai Popoli. Nulla a che vedere con il sogno di Spinelli e Rossi, né con quello di una generazione, la mia, che negli anni ’80 si era illusa che sarebbe nata una nuova Nazione. Questa Europa somiglia sempre più all’impero Austro-Ungarico nel periodo della sua decadenza, e temo che farà presto la stessa fine. Magari arrivasse al 2020!
Caro Luigi, proprio i Balcani con le loro ferite ancora aperte (ti basta la partita Serbia-Albania) sono lì ad ammonirci che unire forzosamente popoli diverso significa preparare la guerra. Le stragi della Bosnia sono ancora nei miei occhi, troppo fresche per essere così facilmente dimenticate. Non comprendo poi come si possa aver accettato come membro la Serbia ed escluso la Bosnia-Erzegovina. Si vede proprio che questa Europa è governata da banchieri che non sono eletti e non hanno la benché minima considerazione dei Popoli
Caro Alex, nn mi risulta che la Serbia sia uno Stato membro. Questo paese ha appena iniziato l’iter necessario per chiudere circa 25 file relativi ai vari aspetti social-economici, non concluderanno il percorso prima del 2020/22. Mentre la Bosnia nn ha ancora avuto modo di iniziare questo percorso in quanto le tre communita’ che la compongono nn hanno ancora aderito completamente agli accordi di Dayton finalizzati a rimuovere le ultime follie del nazionalismo. Ma qui la storia e’ un pochino piu’ complessa di cosi e questa nn mi pare la sede piu’ appropriata x parlarne.
Sì appunto è complessa, come complessa è questa Europa nella quale nessuno si riconosce. E che presto si dissolverà come si è dissolse l’Impero Asburgico
Su Chiesa Nuova una cosa proprio non mi è chiara. Al di la dei costi mi pare che sia sopratutto una questione di principio. Vogliono arrivare a Ottaviano entro il 2024 passando anche sopra ai cadaveri. Ora però abbiamo un esempio a Napoli di una linea 1 le cui stazioni intermedie, in piena zona archeologica come Duomo e Municipio, sono in cantiere e forse le apriranno fra un anno o due senza per questo aver interrotto il funzionamento della linea stessa che infatti è in funzione fino a Garibaldi, passando attraverso le due stazioni in cantiere. La stessa stazione Toledo è stata aperta in un secondo momento. Se il tempo di allungo per Chiesa Nuova è quello, allora non vedo proprio il problema a completare quella stazione un paio di anni dopo…
Sono d’accordo col principio. Se ci vuole di più aprirà dopo ma intanto si iniziano i lavori.
Poi aspetto risposte da esperti di vaglia, ingegneri del ramo ecc. sull’idea di costruire la stazione immediatamente sopra i binari, quindi sotto,lo strato archeologico, magari prevedendo grosse colonne di rinforzo del solaio, e arrivare poi in superficie solo con le due gallerie delle scale mobili e quella dell’ascensore. In questo caso i mq a rischio in cui scavare saranno decine di volte inferiori a quelli di una stazione, quindi meno rischi di incappare in uno show-stopper, e contemporaneamente la possibilità di scavare lateralmente da parte degli archeologi per avere una visione sotterranea di tutti i resti romani. Sarebbe una cosa di grande suggestione, sono sicuro che se fai un appalto mirato per questa stazione e fai una gara mondiale, una grande società di costruzioni americana o giapponese o tedesca che ti fa un lavoro coi fiocchi la trovi.
non sai quantocondivido la tua idea………….a volte mipiacerebbe essere politico e stare dentroi fatti per sapere se siamonoi a vederlacosi facile e possibile lacosa, o e’ effettivamente impossibile…..
buongiorno comitato, come state?
due domande risptto all’intervista:
1)policastro dice che la stazione Argentina ia stata cancellata per problemi insormontabili……e’ cosi?perche di qua e di la, e mi sembra che una volta anche voi lo abbiate scritto, Argenmtina e’ stata cancellata per ragioni economiche…..e, se sono insormontabili, quali sono questi provblemi insormontabili?
2)avete avuto modo di chiedergli se questa giunta abbia voglia di usare prject financing, bond e alternative varie invece di aspttare sempre e solo mamma stato?
ciao e grazie
Effettivamente Policastro ha ragione: Argentina è saltata per motivi archeologici insormontabili, ovvero per un veto della Sovrintendenza. Chiesa nuova rischia di saltare per motivi economici
Per quanto riguarda il project financing: non abbiamo chiesto se fosse intenzione della giunta usarlo, però mi sembra che per le metro questo metodo sia fallito: troppo costosa la metro, non la puoi ripagare ne con l’affidamento della gestione (project financing puro) ne con la moneta urbanistica (non basta)
grazie comitato…..speravo ….ma sembra proprio che Roma non sia per leMetro……!!!!…tra mentalita dei nostripolitic,imprenditori, archeologiaesovrintendenza…………………
Non capisco perchè non si pensi a cedere aree come ad esempio parte della stazione S. Pietro a titolo gratuito per scopi commerciali in cambio di una partecipazione ai finanziamenti delle stazioni stesse. Non ditemi che Mc Donald e Eataly non farebbero a gara per contendersele. Non basterà a finanziare tutta la metro, ma un aiuto lo darebbe. Perché nessuno ci pensa? Il ginepraiondi leggi e norme che ha il nostro Stato non lo consente? E allora cambiamole! Renzi se ci sei, batti un colpo
Renzi secondo te pensa alla metro c e alla situazione di Roma
E allora se ne vada anche lui. Una capitale nel degrado in cui è impossibile muoversi in maniera decente è il peggior biglietto da visita di questa sgangherata e ormai defunta e decaduta nazione.
Parlavo di Renzi riferendomi al cambio delle regole farraginose, non certo alle metro di Roma di cui se ne può sbattere altamente. Evidentemente non ero stato sufficientemente chiaro
Spero che si realizza la stazione dì Chiesa Nuova è in futuro anche le stazioni Argentina e Risorgimento
Lo spero anch’io. Sempre che l’administrator non mi banni anche questo …
Basterebbe una sola fermata a Piazza S. Andrea della Valle per rendere vane Argentina e Chiesa Nuova (quest’ultima potrebbe diventare un semplice pozzo di areazione)
Possibile che lungo tutto Corso Vittorio non si trovi un punto idoneo in cui fare una stazione? Magari sfruttando per le uscite i sotterranei già esistentidi qualche edificio, come hanno fatto a Londra e altrove.
L’intervista al Consigliere Policastro è interessante, ma non mi è chiaro a che punto si trovi il progetto del tram sulla Togliatti . Lui guarda a questo progetto con interesse, ma esistono atti ufficiali che possano porre le basi per una sua realizzazione?
Altra cosa che non dice è cosa penserebbe lui di fare dell’infrastruttura già realizzata lungo il Viadotto dei Presidenti e che sarebbe stata la sede del naturale prolungamento da Ponte Mammolo a Saxa Rubra di quel tram o metrò leggero, chi sa
Sicuramente è un problema di costi e non di tempi. Perché? A Napoli per la linea 1 hanno avuto notevoli problemi con la stazione Municipio. Ma questo non li ha mica fermati. Hanno continuato a costruire la linea verso la stazione centrale (Garibaldi) CONTEMPORANEAMENTE. Rimandare l’apertura di una stazione è possibile anche se attivi la linea nel tratto successivo. Nessuno si ricorda che anche Quintiliani è stata aperta molto dopo l’inaugurazione del tratto Termini-Rebibbia della linea B? Però i lavori devono iniziare contestualmente, altrimenti si perde l’occasione. Non possiamo rinunciare a Chiesa Nuova, soprattutto dopo aver dovuto rinunciare alla stazione ARGENTINA. Io non ci sto, non gli consentirò di cancellarla con un tratto di penna.
D’accordo su tutto, ma Quintiliani (e anche Ponte Mammolo) sono state aperte molti anni dopo ma non perché ci è voluto di più a farle (erano già finite quando hanno aperto la tratta), ma perché mancava tutto il resto intorno: strade di accesso e parcheggi, soprattutto Quintiliani era in mezzo al nulla, su un terreno privato che poi è stato espropriato solo molto tempo dopo
Tra Centocelle e SubAugusta bastava fare una e dico una fermata di metro c, creando quindi un effetto rete e scambio già in periferia evitando il potenziale collasso a san giovanni
Una fermata di C tra Centocelle e Subaugusta? E dove? E che sbilenco tracciato di C verrebbe fuori?
Una diramazione tra centocelle e subaugusta. Ad averci pensato prima…
Ma come dove! Sulla (sotto la) Togliatti che unisce casilina e tuscolana. In linea d’aria distano pochi km. circa 3 km. e aggiungo: 1 o 2 stazioni verso ponte mammola. così facendo si sarebbe creato in interscambio con la a e con la b creando l’effetto rete circolare caratteristica di ogni metro al mondo e nei fatti si sarebbe coperto circa un quarto del GRA.