Chiesa Nuova è indispensabile: lettera aperta ai soggetti coinvolti e appello ai lettori
“Su detta tratta [T2 Fori Imperiali – Clodio/Mazzini] si deve rilevare con una certa preoccupazione, che si va configurando una soluzione progettuale per l’attraversamento del centro storico che implicherebbe l’eliminazione della stazione Chiesa Nuova […], che porterebbe ad una tratta senza stazioni intermedie da Venezia a San Pietro. Tale circostanza oltreché preoccupare in termini di fruibilità futura dell’infrastruttura, dà origine a serie preoccupazioni riguardo le tempistiche.”
Così si esprimeva il Commissario straordinario del sistema metropolitano romano nel 2010 e le sue parole, sottolineate e riprese anche dalla Corte dei Conti nel 2011 possono essere riproposte ora, tali e quali. Effettivamente questa proposta della tratta T2 che vede la realizzazione di sole tre stazioni (Venezia, San pietro e Ottaviano) non è sicuramente cosa nuova ma, semplicemente, una riproposizione dell’indirizzo progettuale sviluppato allora e poi rimasto bloccato per mancanza di decisioni (le tempistiche a cui allude il Commissario).
Oggi sicuramente la volontà e la forza decisionale in tal senso non mancano: è ormai evidente come ci sia la determinata volontà politica di andare oltre Fori Imperiali e Venezia. Questo a noi fa molto piacere, tanto più perché ci siamo schierati in prima fila ad appoggiare una decisione in tal senso quando, due mesi fa, non era per nulla scontata e rivendichiamo con orgoglio la condivisione da parte dell’amministrazione dell’importanza e inderogabilità ulteriore di realizzazione della tratta T2 fino a Ottaviano. Quello che invece continua a mancare è un serio ragionamento sui problemi di fruibilità della linea che, innegabilmente, insorgeranno continuando con la sciagurata idea di non realizzare neanche Chiesa Nuova.
Per questo ci ispiriamo alla passata esperienza, andata a buon fine, dell’appello ai lettori. Il futuro è adesso. Alcuni giorni fa è approdato al Ministero dei trasporti l’indirizzo procedurale per la tratta T2 che non prevede la stazione Chiesa Nuova. È un momento cruciale perché una decisione del genere, una volta presa, difficilmente sarà modificabile in futuro. In questi giorni il Comitato ha inviato una lettera aperta, tramite e-mail, a tutti i soggetti coinvolti (cliccare qui per visualizzarla) e vi invitiamo a prendere spunto dalle nostre idee, aggiungere le vostre e scrivere, scrivere più che potete per convincerli che Chiesa Nuova è indispensabile. Siate civili ed educati! Niente insulti, controproducenti e da cui ci dissociamo sempre. Questo appello si rivolge anche agli altri blog e alle associazioni che si occupano della nostra città.
Secondo il comitato Metro X Roma la stazione Chiesa Nuova deve essere inclusa nell’attuale proposta perché:
- Non esiste ancora un progetto definitivo, benché siano state portate avanti certamente serrate istruttorie tra gli enti a vario titolo coinvolto per studiare le soluzioni alternative al progetto preliminare. Questa mancanza di fatto limita la possibilità di valutare tempi e costi in maniera dettagliata e affidabile: escludere in via così preliminare la stazione Chiesa Nuova, proprio su presunte considerazioni di questo tipo, sembra a dir poco avventato.
- Chiesa Nuova si può fare: esiste uno specifico accordo tecnico-progettuale con le Soprintendenze per la realizzazione della stazione, la cui fattibilità è stata confermata più volte dalla stessa Roma Metropolitane.
- Manca una approfondita valutazione trasportistica e di efficenza complessiva della Linea C e della rete metropolitana nelle varie soluzioni proposte. L’eliminazione di Chiesa Nuova, dopo quella di Argentina, taglia completamente fuori dall’utenza l’asse di Corso Vittorio e non può essere sicuramente scevra da ricadute consistenti in ordine alle tematiche indicate; Rinunciarvi in assenza, allora come oggi, di tali valutazioni non appare serio e razionale.
- L’indirizzo a conseguire “un consistente contenimento dei costi e soprattutto, la certezza dei tempi di realizzazione” non sarebbe garantito in maniera più sicura con l’eliminazione di Chiesa Nuova: i pozzi lungo Corso Vittorio e perfino parte della stazione Venezia sorgono su aree non ancora esplorate archeologicamente, la stazione San Pietro sarà ricollocata in una zona mai presa in considerazione prima e mai indagata approfonditamente, senza considerare le implicazioni costruttive della vicinanza al Tevere e a Castel Sant’Angelo.
- L’indirizzo adottato, di calibrazione della opere da realizzare in base ai limiti del contratto e del progetto in essere, è l’opposto di quella che invece sarebbe una posizione ragionevole alla luce dei trascorsi, ovvero: cercare di rimodulare il contratto in maniera condivisa e approfondire le tematiche progettuali, ferma restando un’impostazione minima indispensabile della tratta, che è quella che prevede almeno Venezia, Chiesa Nuova e San Pietro prima di Ottaviano.
Un’oculata gestione di tempi e costi dovrebbe invece, secondo noi, mirare a:
- Valutare la possibilità di aprire la tratta per fasi distinte; Sarebbe possibile ammortizzare eventuali ricadute temporali degli imprevisti legati agli specifici contesti. Si potrebbe privilegiare in una prima fase l’attivazione di Venezia, San pietro e Ottaviano e in un fase successiva l’attivazione di Chiesa Nuova.
- Valutare la possibilità di scaglionare il reperimento dei finanziamenti su tempi più lunghi, magari approvando il progetto definitivo per fasi e in tempi successivi in base al reale avvio delle prestazioni (opere civili, impianti e materiale rotabile). Ne sarebbe agevolata la programmazione finanziaria, in particolare di Comune e Regione.
- Valutare la possibilità di accedere a forme specifiche di finanziamento (fondi per il Giubileo 2025) o alternative (“project bond” o “credito d’imposta”)
- Vagliare proposte tecniche alternative, come la realizzazione della stazione Chiesa Nuova a canne sovrapposte, confinando la struttura sull’asse di Corso Vittorio, in buona parte già compromesso dal punto di vista archeologico per la realizzazione del collettore fognario. Oppure valutare la possibilità di localizzare la stazione in un altro punto lungo il tracciato.
Di seguito trovate gli indirizzi a cui inviare il vostro messaggio. Vi chiediamo gentilmente di metterci in copia (info@metroxroma.it) ai messaggi che invierete.
Ignazio Marino
E-mail: sindaco@comune.roma.it oppure info@ignaziomarino.it. Sappiamo che il sindaco legge sempre la posta.
Account Twitter: @ignaziomarino
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/pages/IGNAZIO-MARINO/63360159216
Nicola Zingaretti
E-mail: info@nicolazingaretti.it
Account Twitter: @nzingaretti
Profilo Facebook: https://www.facebook.com/nicolazingaretti
Guido Improta
E-mail dipartimento mobilità: mobilita@comune.roma.it
Account Twitter di Roma Capitale: @romacapitaleTW
È il momento di farci sentire nuovamente e più forte di prima. Confidiamo in ognuno di voi.
Fatto! Ho scritto a tutti e quattro… speriamo bene!
Mi raccomando, bene sollecitare Chiesa nuova, ma chi dice che senza quella fermata il prolungamento della metro C non serve alza una palla pericolosa a quelli che vorrebbero affossare tutto e che non aspettano altro che un appiglio. L’obiettivo principale è chiudere la rete con Ottaviano e avere l’asse venezia – s.pietro. Quindi la proposta del comitato di prevedere chiesa nuova con predisposizioni da realizzare successivamente mi sembra ottima.
Fondi Giubileo 2025 e uno piccolo obolo dal vaticano in cambio di sponsorizzazione non farebbero male.
Una domanda: la metro di varsavia è stata costruita in pochi anni anche con fondi europei, ma in Italia non sono capaci di farne richiesta?
Sì ma quello della predisposizione deve essere un MUST, altrimenti a un obrobrio come quello che vogliono fare preferisco niente. Una cosa o si fa come si deve oè meglio che non si faccia. Un’opera fatta a cazzo di cane cosata 5 miliardi griderebbe vendetta davanti al mondo, e farebbe pensare che è stata fatta solo per dar d mangiare alla cricca dei costruttori, se deve essere così allora preferisco che si fermino al Colosseo. Quanto ai fondi europei hai ragione, l’unica cosa che mi viene da pensare è che non si chiedono perché hanno paura che poi l’Europa verrebbe a controllare come vengono spesi quei soldi. Qui tra varianti che spuntano ad ogni angolo e tangenti a gogò, si preferisce fare da noi, a buon intenditore….
Anch’io spero molto chiaramente che si faccia la fermata Chiesa Nuova (sarebbe la fermata più importante del centro di Roma), ma la sua mancata realizzazione non mi sembrerebbe un dramma incredibile perché si può comunque pensare a un tram o altro per collegare corso vittorio… invece il dramma sarebbe stato non arrivare a Ottaviano, lì si sarebbe stata veramente una metro monca.
Ma se non faranno Chiesa Nuova (o, come sarebbe ancora più sensato, S. Andrea della Valle), non faranno neanche il tram, perché la motivaziine per cui non vogliono fare Chiesa Nuova è che “non ci sono i soldi”, figurati come possono pensare a un tram. Detto questo, io sono stufo di dovermi sempre accontentare di aggiustamenti al ribasso, che ribasso dopo ribasso alla fine diventano sempre NIENTR. Un esempio? Linea B1, salta la stazione Nomentana, vulnus gravissimo che rende l’opera inutile. Dicevano che avrebbero fatto un tapis roulant sotto via S. Costanza per collegare la Nomentana alla stazione Annibaliano: bene, meglio che niente. Ebbene, nn hanno fatto neanche quell8. Allora hanno istituito la linea 84 che almeno collegava la Nomentana alta con piazza Annibaliano, anche se con frequenze assurde; beh, vuoi sapere l’ultima? Dal 27 ottobre l’hanno soppressa. Così dopo promesse da marinaio, alla fine noi abitanti della Nomentana, che dovevamo trivarci finalmente anche noi la metro, non abbiamo NIENTE! L’ho detto e li ripeterò fino alla nausea: èun film già visto. Non voglio sentir parlare di tram che poi diventeranno autobus che poi diventeranno niente tanto a Roma è bello passeggiare: Chiesa Nuova deve essere fatta E BASTA, altrimenti si fermi tutto al Colosseo!!!!!
Ribadisco che è meglio fermare tutto al Colosseo (perché a questo punto nn avrebbe nessuno scopo nemmeno il ramo Colosseo-Venezia) che realizzare un mostro che chiuderebbe defitivamente e per l’eternità la possibilità di avere una metro che serva l’ansa barocca. Quindi con tutta la forza che ho mi opporrò al fatto che uno scempio così scandaloso venga compiuto ai danni della città e con i soldi dei contribuenti
Ma quando si è fatta la metro A, trentacinque anni fa, che passa, e appena sotto il piano strada, luoghi come piazza di Spagna, piazza Barberini, piazzale Flaminio, ma che forse eravamo ricchi sfondati, oppure ci si faceva molte meno pippe mentali? Non posso pensare che scavando sotto Trinità dei Monti non sia spuntato fuori nemmeno un coccetto della Roma imperiale
la metro A, in centro, non passa “appena sotto il piano strada”, ma molto profonda. probabilmente non sei mai stato a Roma (beato te)…
il problema però non è il tracciato ma le stazioni: quella di Spagna in realtà sta più o meno sotto via di porta Pinciana lato giardini di villa Medici https://goo.gl/maps/EepKR e Flaminio sta sotto villa Borghese: lo scavo è stato fatto quindi in due aree aperte e non sotto gli edifici. e le uscita di Spagna sono una sul fianco della collina e l’altra su via del Muro Torto.
Barberini, Flaminio, Repubblica, tutte queste stazioni sono immediatamente sotto il piano strada. Chissà cosa trovarono all’epoca. Adesso siamo all’eccesso opposto, al primo mattone romano scattano gli allarmi aerei. Come ho scritto altrove, se è quello il problema, facessero la stazione subito sopra la galleria, al di sotto dell’area archeologica, e andassero su nella fascia a rischio solo coi tunnel in diagonale per le scale mobili
Infatti. Mi chiedo sempre perché debbano fare quegli atri giganteschi sotto il piano stradale, cioè nel punto più critico dal punto di vista archeologico, quando si potrebbero limitare i danni facendo passare solo ascensori e scale mobili in quello strato.
Non sono mai statl a roma??? Ci vivo da 45 anni (tranne una parentesi di 11 vissuti a Milano) e vado al lavoro in metro tutti i giorni!!, ma cosa dici? La metro A ha una massima profondità di 15 metri dico massima, nulla a che vedere con la costruenda linea C e nemmeno con la B1. A piazza di Spagna l’ingresso della stazione è stato ricavato scavando un lungo tunnel dalla fine di vicolo del Bottino, quindi SUL PIANO STRADALE. Forse a Roma non ci sei stato mai tu
beh io ci vivo da 58: mica staremo a fare le gare (e c’ero anche la mattina dell’inaugurazione a febbraio 1980).
l’uscita del tunnel di accesso a via del bottino è sul piano stradale, ma aperta sul fianco della collina, quindi non è spagna quella col problema, ma caso mai gli atrii di barberini e repubblica (in quest’ultima ci sono in mostra anche dei reperti), come commentato altrove.
poi, se vogliamo polemizzare, fate voi.
nessuna polemica per carità, era solo per risponderti quando hai detto che non sono mai stato a Roma 🙂 Quanto alla profondità, ripeto che la massima è di 15 metri sulla tratta storica, cioè Ottaviano Anagnina. Tanto? Poco? Certo più profonda della B anche perché a termine gli deve passare sotto, ma sempre molto meno della C che poi era il termine di paragone. Quindi per la maggior parte del tracciato attraversa pienamente lo sfratto archeologico.Il discorso per le stazioni è diverso, visto che in quel caso è inevitabile l’attraversamento dello strato archeologico che le gallerie siano profonde 30 metri 15 5 o immediatamente sotto il piano strada
La linea A è talmente profonda che tra Flaminio e Lepanto passa SOPRA al tevere 😮
Poi sono io quello che non è mai stato a Roma …. 😉
La metro A come tracciato, nel centro storico è profonda e parecchio anche. La scala mobile di pza di Spagna oppure ancora di più quella di pza Barberini, l’hai mai vista?
Tra Flaminio e Lepanto passa sopra il Tevere, si, questo non significa che prima di raggiungere il fiume il tracciato attraversi il centro a raso.
Ripeto: 15 metri. Prova a prendere la B1 a Libia
chiedo scusa per i numerosi errori di battitura dovuti alla correzione automatica del mio smartphone Android che devo assolutamente disabilitare
sposo pienamente quanto detto da Marcoboh: sul sito http://www.cityrailways.it ci sono studi approfonditi e valide alternative al tracciato “tradizionale” della linea C, oltre che una vision più globale della mobilità capitolina. Una metro senza fermate, soprattutto in centro, non ha senso.
Senza Chiesa Nuova verrebbero meno tutte le ragioni della T2: perché mai dovrei prendere la linea C anche solo per andare a S. Pietro, quando Ottaviano sarebbe comunque più vicino rispetto a Castel S. Angelo visto che hanno azzoppato Risorgimento, che sarebbe stata la VERA porta verso il cupolone e i musei Vaticani,e per di più se ho la A che farebbe molte più fermate in centro? Quindi anche uno dei principali obiettivi, cioè scaricare la A, verrebbe meno, in quanto verrebbero meno le motivazioni per scegliere la C invece della A. L’idea di mandarla verso Trastevere e l’asse Colli portuensi-Newton invece è affascinante, ma la vedo dura
Fatto, ma ci credo poco, anzi zero, che possa servire a far cambiar loro idea. Giuro davanti a Dio che se dovessero perseguire questa scellerata strada, passerò immediatamente dalla parte dei grillini e arriverò persino ad incatenarmi davanti ai cantieri o a compiere atti terrorostici stile no-tav pur di fermare un obrobrio che non potrei sopportare la metro senza fermate!
Ho aggiunto alla lettera che piuttosto si fermino al Colosseo e che si spendano meglio i soldi per un Tpl sostenibile, invece di fare una metro senza le fermate più importanti
Scusate tanto ma vado controcorrente, a prescindere dal fatto che ‘sta metro C fa acqua da tutte le parti (letteralmente, visti gli ultimissimi eventi), partendo dal discorso che, almeno io, proprio non capisco come si possa parlare di difficoltà economiche per l’attraversamento di Roma dopo che si è partiti da così lontano, forse qualcuno saprà darmi delucidazioni in merito. Non me ne vogliano gli amici di Monte Compatri ma non sarebbe stato più intelligente non dico partire dal centro, ma almeno da più internamente e rinunciare alle stazioni più periferiche per poi proseguire con i prolungamenti? Sono certo che tale questione sia già venuta fuori ma è proprio su questo che dovremmo insistere e spingere sul “visto che non ci avete pensato (si fa per dire) prima, ora recuperate”.
Inoltre, scusate se mi permetto ma personalmente ritengo che la metropolitana sia un mezzo per spostamenti di massa a lungo tragitto, non è possibile che ci voglia la metro per evitare una bella passeggiata ai Fori Imperiali (per esempio). Se è vero come ho letto che la stazione a Largo Argentina non è impossibile, e se sono vere le (clamorose) difficoltà economiche per cui bisogna rinunciare a qualcosa, io preferirei puntare alla fermata Argentina in sostituzione sia di Venezia che di Chiesa Nuova ma con un bel tram dal Colosseo a San Pietro ed uno fino al Flaminio, tanto i turisti quanto i Romani credo farebbero tutti volentieri una passeggiata nel Centro di Roma passando da un Monumento all’altro attraverso i vicoletti (bellissimi anche quelli) piuttosto che con la metro. Ovvio che più se ne fanno meglio è, ma sinceramente a me sembra che si esageri un pochino.
Ovviamente quando si richiedono fermate non piu’ distanti tra loro di 500 / 600 mt lo si fa perché quando ci si sposta x raggiungere i propri luoghi di lavoro nn si ha abbastanza tempo per farci anche amene passeggiate tipo colosseo-Venezia o venezia-san Pietro. Capita spesso di sentirsi dire da turisti e forestieri “beati voi che andando in ufficio potete passeggiare in mezzo a tanta meraviglia”…… Ma vi immaginate voi sotto elementi atmosferici estremi(pioggia o sole cocente) farsi questi tratti allegramente!!!!!!! Finché si scherza ok ma poi…….
Le fermate sono tutte utili, se proprio i capitali nn ci fossero adesso allora fermiamoci una fermata prima e poi prolungheremmo con calma.
“non sarebbe stato più intelligente non dico partire dal centro, ma almeno da più internamente e rinunciare alle stazioni più periferiche per poi proseguire con i prolungamenti?”
Ed il deposito dei treni e la centrale di comando dove la volevi fare?
Sarebbe bastato partire da Centocelle invece che da Pantano
Ancora con i tram? Ma che è una malattia?
Ma come si può solo concepire di sostituire una metro con i tram che vanno a un chilometro l’ora?
c’è pure, però, un’alternativa: http://www.cityrailways.it/studi-e-tecnica/2014/10/29/metro-c-e-il-momento-di-una-analisi-delle-alternative.html
forse è troppo tardi, dato che gli scavi a Fori Imperiali sono già incominciati, però quello che si legge nel pezzo linkato si appoggia su valutazioni che mi sembrano interessanti (come minimo).
In quel post si parla anche di valutare la fattibilità di realizzarebla stazione altrove per esempio a p. S. Andrea della Valle. Premesso che non capisco perché dovrebbe presentare meno problemi realizzativi farla lì invece che là, è comunque una proposta sulla quale sarei disposto a mettere non una, dieci firme! S. Andrea della Valle sarebbe preferibile per tanti motivi: molto più baricentrica rispetto a Corso Vittorio, più equidistante dalle due fermate adiacenti, più vicina a tutti i punti strategici (piazza Navona, Pantheon, Senato). Non dimentichiamo che Chiesa Nuova era stata prevista lì perché si sarebbe dovuta realizzare anche Argentina; cassata quest’ultima, sarebbe stato cosa buona e giusta da parte degli enti preposti alka progettazione (Romametropolitane in primis) rivedere il progetto nella sua interezza, ragionando sull’opportunità di ribilanciare il posizionamento delle fermate e un processo del genere non avrebbe potuto approdare che a una soluziine: realizzara la fermata (l’unica oramai) lungo Corso Vittorio nella posizione più centralr possibile e vicina ai siti strategici, quindi proprio a S. Andrea della Valle. Mi auguro che proprio questa occasione sia quella buina per rivedere il progetto e ragionare anche su questa ipotesi
Estremamente interessante anzi andrebbe indicata / suggerita nelle mail che stanno raggiungendo le persone che debbono valutare in questi giorni il da farsi.
Se si realizzasse l’atrio sotto corso Rinascimento, tanto oramai compromesso dagli sventramenti di inizio secolo scorso, con le uscite in prossimità di palazzo Madama, si farebbe un capolavoro
Le alternative si dicono tali petche’ ottengono il medesimo risultato in modo diverso. Questo ramo VENEZIA -NEWTON potrebbe essere sicuramente un’alternativa ma del ramo sud della linea D.
In attesa della D facciamo la muffa…. comunque la zona colli portuensi-newton presenta delle vere difficoltà realizzative, lì il sottosuolo è franoso e se inizi a scavare viene giù tutto il quartiere! Quelle sono vere problematiche tecniche, non il coccetto sotto terra
Appena scritto, speriamo bene!!
Dall’indirizzo di Improta togliete l’accento su mobilità.
Grazie della segnalazione, abbiamo corretto l’indirizzo!
Non so se puo essere utile,ma credo puo andar bene anche questa mail:
segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
Proviamo a fare Argentina/Chiesa Nuova in una unica Stazione? Potremmo farla all’altezza della Vallicella tanto sono pochi metri di distanza a piedi
Chiesa Nuova è Vallicella. Però sta a 700 metri da Argentina.
Cia Lorenzo come stai?spero bene…
a che pro accorpare le due fermate?a livello di utilita, due stazioni sono meglio di una, gia che ci sono 6/700 metri di percorso tra le due, e se lo dici per questioni economiche, io continuo a credere che se vogliono, i soldi li trovani……e se non sono soldi, e’ con altri metodi, project, accordi e trick ballack…..mi sembra che i politic stiano li per cercare soluzioni, e non solo aspettare mmama stato o miracoli dal cielo…..alla fine, sarebbero due stazioni, non mi sembra stiamo parlando della luna…….
ciao Lorenzo, stammi bene.
ma qualcuno vi ha risposto?
A me (e immagino anche agli altri) nella precedente occasione improta ha risposto con lettera protocollata e firmata…peccato che nel frattempo la prima tratta ancora non apre
A me la lettera protocollata è arrivata ieri
A me proprio nessuno!
Manco a me mi hanno cagato! E pensare che invece il tanto bistrattato Carraro mi rispose personalmente a una lettera che gli scrissi nel 91, alla quale addirittura seguì un invito presso gli uffici del dipartimento trasporti a via capitan Bavastro, dove venni ricevuto da un ingegnere dell’ufficio tecnico del dipartimento medesimo, che ascoltò con interesse le mie proposte
e??che ne fu delle tue proposte??
ciao amico mi..
Niente, ma almeno Carraro ebbe il buon gusto di rispodermi e adfirittura dedicarmi una mattinata per farmi ricevere dall’ingegnere. Rutelli invece rubò molte mie idee, tra cui il sottopasso di piazza della Rovere, e nemmeno si degnò di rispondermi con una lettera di circostanza
Le Metropolitane di Parigi, Berlino, Londra e New York hanno le stazioni distanti tra loro di 400-500 metri, solo in italia ci sono stazioni distanti 1 km da l’altra sbagliatissimo
Cosi come lo sono Argentina e Risorgimento, fate anche queste 2 che sono importanti
avete un messaggio standard da copiare e incollare?
Potete utilizzare la lettera scritta da noi!
http://www.metroxroma.it/wp-content/uploads/2014/11/lettera-Chiesa-Nuova.pdf
ok, fatto! 🙂
Buongiorno a tutti……
Comitato, siete semnpre ammirabili….ovvio che partecipero’….volevo chiedere se si potesswe fare la stessa cosa con la Stazione Argentina, declassata solo per motivi ecnomici, ove per argentina intendo dire se si possa far in modo che si possa predisporre l’eventuale costruzione in futuro, e non necessariamente che si faccia ora…che si proceda con chiesa nuova, e si lasci la possibilita di costruire argentina in futuro, quando amministrazioni nuove vorranno o la situazione economica sara migliore…
ciao a tutti e avanti cosi.
La stazione Argentina è stata eliminata per impossibilità tecniche, non economiche, quindi è sicuro che non si farà
Impossibilità… volere è potere! A me vien da ridere quando si parla di impossibilità a realizzare una stazione della metro a Roma solo perché sotto ai nostri piedi ci sarebbe qualche coccetto o per la stabilità degli edifici, se solo penso a Tokyo che ha un terremoto al giorno (e lì si parla di signor terremoti, mica cotica!) c’è la rete di metropolitane che c’è, o che a Dubai hanno costruito lo ski center! Ma piantiamola, facciamo ridere i polli co sta storia dell’impossibilità, tiriamo fuori le palle come Nazione, altrimenti se ci arrendiamo davanti a minime difficoltà poi non lamentiamoci se la Merkel ci tratta da pezzenti da terzo mondo
Quoto, Ri-Quoto e super straQuoto, in tutto e per tutto.