Potenziamento Linee A e B: si riparte con lo ‘sblocca italia’
C’è posto anche per le linee A e B nel decreto ‘sblocca italia’. Nel testo modificato dalle commissioni, su cui è stata votata la fiducia la settimana scorsa, compare infatti un nuovo articolo, il 16-ter, dedicato alle metropolitane in esercizio.
La disposizione riguarda l’ormai annosa questione del Dpr 151/2011, quel decreto che aggiorna la normativa sulla prevenzione incendi e che ha creato un corto circuito legislativo che oltre a rallentare le opere in costruzione ha praticamente imbalsamato qualsiasi intervento di potenziamento sulle metropolitane già in esercizio.
Ricordiamo infatti che il Dpr 151/2011 (“Nuovo regolamento di semplificazione di Prevenzione Incendi”) assoggetta per la prima volta le metropolitane ai controlli di prevenzione incendi di competenza dei VVF, in precedenza ricompresi nell’ambito delle più generali verifiche in materia di sicurezza di competenza del Ministero dei Trasporti a norma delle disposizioni del decreto ministeriale 11.01.1988 (“Norme di prevenzione degli incendi nelle metropolitane”). Per quanto riguarda le metropolitane in esercizio i VVF hanno deciso di rilasciare il parere positivo sugli interventi di ammodernamento e potenziamento in presenza perlomeno di un progetto preliminare di adeguamento dell’intera linea, oggetto dell’intervento, alla nuove normative antincendio subentrate dal 1988 ad oggi. Per redigere questi progetti si è in attesa da ben tre anni di un decreto ministeriale che aggiorni la vecchia norma di venticinque anni fa. Con lo ‘sblocca italia’, viene posta finalmente una scadenza a questo processo: entro 60 giorni dalla pubblicazione in gazzetta il Ministero dell’Interno dovrà emanare il decreto con le linee guida per l’adeguamento delle metropolitane già in esercizio.
Questo vuol dire, guardando a Roma, che entro il 2015 si potranno sbloccare interventi importantissimi per circa 100 milioni di euro, tra l’altro già finanziati; Questi interventi sono:
Potenziamento del sistema di alimentazione elettrica della linea B e del deposito Magliana – 1a fase. Prevede il potenziamento di 4 sotto stazioni elettriche (Laurentina; Magliana; Termini; Monti Tiburtini) e interventi sul Deposito-officina volti a incrementare l’accessibilità e la capacità di stazionamento dei convogli, e il potenziamento di alcune dotazioni impiantistiche. L’intervento, resosi indifferibile con l’entrata in esercizio della Linea B1 e il relativo aumento dei treni sulla tratta Bologna – Laurentina, era stato approvato alla fine del 2012 per un investimento complessivo di 42 milioni.
Ammodernamento e potenziamento dei sistemi di alimentazione elettrica della linea A. Nonostante si ameno evidente rispetto alla sorella B, anche la Linea A viaggia al limite delle capacità del sistema di alimentazione da quando sono entrati in servizio i nuovi treni CAF. L’intervento, anch’esso approvato a fine 2012, prevede il potenziamento di una sotto stazione elettrica (Arco di Travertino) e la realizzazione di una nuova (Anagnina), per complessivi 12 milioni.
AMLA 5 Substralcio 3 – interventi sull’alimentazione elettrica. Intervento complementare al precedente ma concepito molto tempo prima all’interno del vasto programma pluriennale di ammodernamento della Linea A (AMLA). Su 40 milioni complessivi, sono disponibili risorse per 22 milioni che permetterebbero di potenziare la sotto stazione elettrica di Vittorio Emanuele, realizzarne altre due nuove (pozzo “O” Re di Roma-Ponte Lungo; Numidio Quadrato) e sostituire/potenziare una serie di impianti che garantiscono la funzionalità del sistema di alimentazione (casse induttive; circuiti di protezione; interruttori extra-rapidi).
AMLA 4 Substralcio 1 – impermeabilizzazione delle gallerie profonde di linea e stazione tratta Termini – Flaminio. Intervento da 23 milioni che mira a tamponare e possibilmente risolvere gli imponenti problemi di infiltrazione nelle gallerie di linea e di stazione della tratta.
Ammodernamento stazione San Giovanni Linea A. L’intervento incluso nell’appalto per la realizzazione della Linea C, è necessario per garantire il collegamento tra le due stazioni del futuro nodo San Giovanni. Lo sblocco di questo intervento, unitamente ai probabili ritardi nel completamento di San Giovanni Linea C, potrebbe garantire la realizzazione dell’intervento in tempo per l’apertura all’esercizio ed evitare lo scomoda e ridicola necessità di mantenere chiusi per un certo periodo di tempo i varchi i collegamento tra le due stazioni come è previsto allo stato attuale delle cose.
Questo è sicuramente il modo più efficiente per permettere l’avvio dei fondamentali interventi a carico delle due linee della capitale, e non la sottrazione di risorse ad altri interventi parimenti importantissimi, la tratta Fori Imperiali – Venezia della Linea C, come qualcuno avrebbe voluto.
Oltre a questi già finanziati, sarebbe possibile riavviare anche l’iter progettuale di altri interventi previsti (tra substralci AMLA e potenziamento Linea B) per circa 400 milioni di Euro.
Il Comune di Roma, deve riprendere il progetto della Metropolitana in superficie da Rebibbia a Setteville, che permette di servire ben 600 000 passeggeri al giorno. La metro è realizzabile in 2 – 3 anni, con costi molto bassi.
Solo così avremmo una mobilità intelligente.
Probabilmente molti di voi avranno già visto queste foto ma è sempre interessante confrontare vere opere d’arte con lo squallore e la mediocrità dal punto di vista architettonico delle stazioni della metro di Roma
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/che-bella-citt-sottoterra-pi-belle-stazioni-metro-mondo-88175.htm
A Roma oltre alle metro attuali, la c e la d servono altre 8 metropolitane perché tutta Roma ovest è Roma nord sono scoperte anche se ci sono le ferrovie ma non bastano . La metro C è la metro D sono ottime linel che risolveranno il problema della mobilità romana ma se tagliano stazioni importanti come Argentina,Chiesa Nuova è Risorgimento e la D non la fanno la viabilità rimarrà uguale
ma della Linea D quando si ritorna a parlarne in Campidoglio e dentro Roma Metropolitane?
Il sito l’ha posizionata tra i progetti
AMLA 4 Substralcio 1: benvenuti! Proprio sabato sera aspettavo la metro A a Reoubblica e pioveva sulla banchina… ninostante non piovesse fuori 😮
Caro Comitato, per quanto riguarda il potenziamento della Linea A, è realistico immaginarsi la conclusione dei lavori entro l’inaugurazione di Metro C a S. Giovanni, in modo da riuscire a fare fronte al flusso previsto?
Nessuno ha notizie dei 17 treni CAF nuovi acquistati nel 2011 per la Metro B e che sarebbero dovuti entrare in servizio a partire dal marzo 2014, al ritmo di un unità al mese? Grazie.
ho visto passare a Cavour un treno in collaudo, quindi secondo me stanno collaudandoli tutti per immetterli tutti in blocco
Se li mettono in circolo tutti si spegne la metropolitana. Non ce la fanno con la corrente…
E’ il motivo per cui nonostante l’hanno promessa da anni non è mai stata messa l’aria condizionata su tutti i treni della linea B. I CAF consumano molto di più degli attuali scassoni.
Non credo che l’attuale sistema di alimentanzione non sia in grado di sostenere qualche treno CAF in più. Secondo me ci sono problemi o con i pagamenti della commessa o con il deposito della Magliana (non in grado di ospitare altri treni). Inoltre, non è chiaro per quale motivo l’unico (a quanto pare) CAF nuovo non sia ancora entrato in servizio nostante siano passati oltre 4 mesi dalla consegna.
Da fonti certe al 100% vi posso dire che i primi 2 treni nuovi Caf sono gia in esercizio,a breve il terzo treno e man mano gli altri che stanno passando i collaudi,per un totale di 18 treni 😉
I primi 2 / 18 sono in circolazione. Sul mio blog i dettagli
Ne ho visto uno ieri. Quale blog?
Clicca sul mio nome^^^
domanda curiosita per tutti i lettori e il comitato, che saluto e al quale chiedo se puo dir(mi)ci quali sono le domande cui voi comitato rispondete, perche c sono state molte domande fatte da me e altre cui non rispondete….assolutamente non e’ una critica, specifico, solo volevo sapere su cosa deve avere a che fare la domanda perche rispondate, senza che stiamo a riempi il sito de domande non attinenti….
cmq, la domanda e’ questa:
da ignorante in materia quale sono, un comune, come in questo caso Roma, per esempio, deve per forza fare un bando per costruire una metropolita e quindi affidarsi a imprese,o puo essa stessa costituire una impresa e costruirla?con addetti tecnici etc etc etc……
scusate la domanda, chissa forse banale, ma non essendo il mio campo, ne ho la curiosita….
Per Comitato. ancora nessuna data ufficiale per apertura primo tratto metro c?
Marino ha trascritto qualche data o è ancora impegnato in altre trascrizioni
a quando l’allungamento della A? è impossibile ormai arrivare al capolinea di battistini, ci vogliono anche 40 min per fare 3 km!!!!
Roma in questi anni è diventata una colata di cemento e rm nord est è cresciuta a dismisura, senza un minimo adeguamento della viabilità (e purtroppo, anche se qui è fuori tema, neanche delle fognature… vedremo al prossimo diluvio cosa accadra!! altro che le piscine a casal del marmo).
Nell’ultimo decennio più che mai Roma è in balia dei palazzinari.
E che scherzi? Non penserai mica di essere in un paese avanzato. Purtroppo siamo in Italia, il quarto mondo.
questi soldi se li magneranno dopo il primo giorno e al massimo sarà sostituita una presa elettrica
vero… roma è una città a misura di palazzinari con la complicità delle giunte che si alternano, città da quarto mondo, invivibile.
Cara Pina, non so se il tuo sia stato un lapsus (Battistini è nord ovest, non est), ma sbagliando, hai scritto comunque una cosa giusta: anche Roma nordest è cresciuta a dismisura e urge al più presto un intervento strutturale che risolva il gravissimo problema di mobilità quotidiano che soffrono tutti gli abitanti dell’asse di via Nomentana
ma le date per l’apertura del primo tratto della linea C (il 2 nov)
e la fermata Jonio della linea B prevista a marzo verranno mantenute