Metro C, tra 4 mesi apre la prima tratta ma fino a Lodi rischio ritardi
Il conto alla rovescia è partito da tempo. Ed ormai è questione di poco: l’apertura della linea C avverrà tra quattro mesi, alla fine dell’estate. L’ennesima conferma è arrivata dalle parole dell’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Guido Improta, poche ore fa. “Siamo impegnati- ha detto- per aprire il 30 settembre la tratta fino alla stazione di Centocelle della metro C”. Quello che però, ancora non è noto, è quando aprirà la tratta successiva, quella tra Centocelle e Lodi. Il rischio è un nuovo ritardo, questa volta di circa 90 giorni. Ma in questo caso sono pronte a scattare le penali nei confronti del consorzio Metro C. Vediamo di capirci qualcosa.
E’ stato lo stesso Improta a fare il punto della situazione. “La tratta della Metro C fino a Lodi- sono state le sue parole- deve essere consegnata entro il 20 agosto. Se non sarà così, scatteranno le penali a partire da quella data”. In teroria, dunque, il Campidoglio ha in mano un accordo con il consorzio Metro C, che sta realizzando l’opera, per avere la consegna della metro fino a Lodi entro il 20 agosto, cosa che permetterebbe ad Atac un mese e mezzo di pre-esercizio, in modo da aprire la linea da Pantano a Lodi a fine settembre, massimo inizio ottobre. Questo, appunto, in teoria. Il problema è che i noti rallentamenti al cantiere, tra agosto 2013 e dicembre 2014, hanno effettivamente bloccato l’attività per molto tempo, e per questo il cronoprogramma stilato prima dello stop ai cantieri rischia di saltare.
Gli operai stanno lavorando davvero a ritmi serrati in questi ultimi mesi. Ma il consorzio Metro C, forse per evitare di pagare le penali, ormai sempre più concrete, ha chiesto 90 giorni di tempo in più per consegnare l’opera ad Atac, scalando l’avvio del pre-esercizio dal 20 agosto al 20 novembre. Il Campidoglio, come detto da Improta, per ora non li ha concessi. Come andrà a finire? La nostra sensazione è che la tratta Centocelle-Lodi non aprirà al pubblico prima di dicembre 2014, con qualche settimana di ritardo, e di fatto 3 mesi dopo l’apertura della tratta Pantano-Centocelle. Vi aggiorneremo. Per il resto restano confermati i tempi per l’arrivo a San Giovanni, nel dicembre 2015 e quelli per l’apertura della tratta fino al Colosseo, nel 2020. Di positivo, almeno questo, c’è che il cantiere in via dei Fori imperiali procede bene e secondo i tempi. Ancora incerta la data di apertura della stazione Venezia, l’ultima ad essere coperta da finanziamento. Qui, come noto, i lavori non sono ancora iniziati. Ma si prevedono a breve novità interessanti.
[…] a Ottobre dal presidente del V Municipio Giammarco Palmieri, due mesi fa, si è passati a un generico “se si andrà oltre il 31 Agosto” di Improta, fino a questo più recente […]
Secondo me è importante che,per rendere la Metro C davvero utile e togliere almeno un po’ di traffico dalle strade ipercongestionate della Capitale , ci siano validi collegamenti di superficie da Lodi fino al Centro, dato che è possibile che la tratta fino a San Giovanni abbia qualche ritardo od addirittura possa diventare un’ incompiuta, con la facilità con cui ci sono problemi in sede di realizzazione di queste grandi opere. A mio parere, se fosse stata concepiuta come metriopolitana con conducente, come le linee A e B, i lavori sarebbero stati più spediti e la ase, lunghissima, di collaudo sarebbe stata molto più spedita
Caro Simone, magari i ritardi sulla realizzazione e la messa in servizio della linea fossero stati causati solo dalla lunghezza dei tempi di collaudo e preesercizio. Come sappiamo, invece, le ragioni sono state ben altre, ragioni che hanno fatto sì che i cantieri si fermassero per tempi lunghissimi e, oggi, come ribadito dal Comitato, l’unica ragione per cui non si vada avanri spediti con la prosecuzione dei lavori fino a Clodio è la copertura finanziaria assente. Piuttosto, l’occasione dell’odierno concerto dei Rolling Stones al Circo Massimo mi stava facendo riflettere su quanti considerino fondamentale completare la tratta T2 per il Giubileo del 2025: premesso che sarebbe umanamente impossibile, a meno quindi di un intervento divino, far sì che ciò accada in tempo nemmeno se miracolosamente si iniziasse da domani ad aprire i cantieri per la T2, ritengo in ogni caso che l’utilità di detta tratta in occasiine degli eventi programmati per il suddetto Giubileo sarebbe pari a zero, e questo per una ragiine molto semplice: a Roma le stazioni della metropolitana vengono sempre chiuse dove servono quando servono, caso IMHO unico al Mondo! E questo perché l’inettitudine di chi sarebbe preposto a tutelare l’ordine in occasione di eventi di massa è tale da non consentire una organizzazione efficace della cosa come viene fatto in tutto il resto del Pianeta, e si preferisce chiudere le stazioni proprio quando sarebbero fondamentali. Considerate quel che è stato fatto oggi per il concerto dei Rolling Stones, che viene fatto ogni anno a piazza di Spagna nelle sfilate, ecc. e rapportatelo a un evento della dimensione del Giubileo, e converrete con me che avere una stazione a s. Pietro per tenerla chiusa in tutte le occasioni in cui la piazzandel Colonnato dovrebbe riempirsi di pellegrini sarebbe una beffa. Molto, ma molto meglio allora chiudere la maglia portando la C a Flaminio, come oramai è quasi certo che si farà per evitare di lasciare il capolinea a Venezia, e utilizzare al massimo i soldi che ci saranno, sempre se ci saranno, per realizzare assolutamente la TVA, che almeno, quella sì, non verrebbe chiusa proprio quando servirebbe di più
Ma qualcuno piuttosto mi spiega come sia possibile che oltre a essere la capitale europea piu malmessa in fatto di trasporti pubblici non si riesca a fare delle metropolitane che siano disponibili fino a tardi? Cioe in altre citta si sente la liberta di muoversi ANCHE perche le metropolitane sono aperte fino a sera/notte inoltrata. Abito nella periferia romana, ho 21 anni e mi sento un poveraccio quando mi vedo costretto a prendere la macchina per qualsiasi spostamento. Io AMO muovermi con autobus e metropolitane allestero e sfido chiunque a preferire il traffico asfissiante di roma con annesso fattore economico per quanto riguarda la benzina. A questa eta si vuole guardare all’indipendenza ma come si fa? Vi prego spiegatemi come puo fare uno studente universitario a trovare un appartamento anche da condividere se poi si trova costretto per i prezzi degli affitti a guardare alla periferia, dove sara letteralmente recluso e preda dell’uso selvaggio dell’automobile. Per andare all universita che dista 30 km a volte posso metterci anche un ora un ora e mezza, spendendo quasi DIECI euro per andare e tornare..fin quando questa citta non dara priorita ASSOLUTA alla mobilita le nuove generazioni continueranno a vivere nei limiti dei propri quartieri senza la possibilita di vivere la citta nella sua pienezza ed estraniandosi cosi da quello che e lo standard europeo, dove vivere in periferia puo voler dire molte cose ma non che si e costretti all’immobilita.
Amo Roma per la sua storia, per la sua bellezza e per i suoi abitanti, e come me molti altri la pensano cosi, ma il tradimento e dietro langolo se visiti citta che ti fanno sentire libero di muoverti, e cioe di vivere senza limiti dettati da una gestione classista dello spazio urbano
Ringraziamo il cielo che almeno venerdì e sabato sera le metropolitane prolungano l’orario di servizio, che anni fa non era nemmeno così. Senza voler guardare troppo lontano, a Milano la notte di Capodanno i mezzi di superficie viaggiano fino alle tre! Altro che fuggi fuggi delle venti per non fare tardi al cenone… Caro amico, forse non te ne sei accorto ma Roma è una città molto provinciale, costretta da altri (e scusate se insisto su questo tasto) ad assolvere un ruolo, quello di Capitale di uno Stato straniero, il regno sabaudo, che non le competeva
Se vogliamo prendere ad esempio Londra che probabilmente possiamo considerare la capitale delle metropolitane, mediamente il primo treno della mattina lascia il capolinea alle 05:00 del mattino e l’ultimo alle 24:00.
Alcune linee alle 23:30 hanno già chiuso i cancelli d’ingresso. Sperimentato sulla mia pelle.
Perdonami ma il paragone in questo caso non è molto calzante. Italia e UK sono paesi con abitudini molto differenti. La vita notturna è un must in Italia… se si esce durante la settimana è facile fare mezzanotte e nei weekend capita di fare anche le 2… In Inghilterra come in molti altri paesi del mondo si cena alle 18 e si esce per un dopocena alle 19.30/20… A parte qualche locale, alle 22 si avviano alla chiusura e a mezzanotte è praticamente notte fonda.
La Francia ha già delle abitudini più simili alle nostre… non a caso mi pare che la metro parigina rimanga aperta anche durante la notte.
C’è ancora qualcuno che ha il coraggio di difendere il disastroso duo Marino&Improta?
Risultati conseguiti:
1) Metro C fino a Lodi – ancora latitante
2) Metro B1 Jonio – contenzioso in corso
3) Prolungamento B1 oltre Jonio – cassato
4) Prolungamento B Casal Monastero – forse avvio lavori solo fino a San Basilio
5) Prolungamento linea A a Torrevecchia – cassato
6) Passaggio di proprietà Roma – Lido e Roma -Viterbo al Comune con denominazione in linea E ed F – non pervenuto, anzi si lascia la proprietà alla Regione in modo da non dover pagare i costi per gli investimenti e scaricare la colpa su altri
7) Metro C a Venezia – lavori non avviati
8) Metro C oltre Venezia – non pervenuta
9) Metro D – cassata
10) Tasse più alte d’Italia
11) Dipendenti pubblici a gogo
12) Città allo sfascio
Speriamo Renzi sbaracchi presto questa ignobile giunta in modo che si possa pianificare una rete di metropolitane civile.
Io vorrei sapere cosa abbiamo fatto di male noi cittadini romani.
Pure MIlano tra due anni avrà 5 linee di metropolitane ed a noi quel ridicolo di Improta dice che non servono.
Pure per i fondelli ci vogliono prendere!
Il mio disgusto per questi inetti per non dire altro è ormai infinito!
Mi spiace passare da antidemocratico, ma io oramai da tempo mi sono arciconvinto che l’unica salvezza per Roma e per l’Italia tutta, e non parlo solo di trasporti ma di tutto ciò che riguarda la P.A., sia che Roma sia scorporata dallo Stato Italiano e torni sotto la sovranità del Pontefice. L’Italia si scelga un’altra Caoitale, e ai Romani sia restituito il Papa Re!
Sono d’accordo.
Vi giuro che i papalini mi mancavano.
Leghisti, neoborbonici, indipendentisti veneti… ma i papalini mi mancavano.
Ma perché, Roma forse ci avrebbe guadagnato a diventare capitale dello Stato Italiano? Da paesotto di 250mila abitanti, in solo mezzo secolo ha visto quadruplicare la sua popolazione, senza che venissero realizzate le infrastrutture necessarie. Il Fascismo ci ha provato e per un po’ ci è riuscito, non dimentichiamo che la prima metropolitana e per trent’anni l’unica, esiste in quanto voluta da Mussolini,che ha fatto fare anche l’EUR che non ha proprio nulla da invidiare a qartieri come La Defense e che resta purtroppo l’ultimo progetto architettonico degno realizzato in questa città. Tornare col Papa significherebbe tornare alla dimensione umana di Roma, in quanto la gran parte dei suoi attuali abitanti dovrebbero essere deportati nella nuova Capitale d’Italia, pena la disoccupazione. A quel punto le metropolitane non servirebbero più, in una città di 250mila abitanti
Vediamo se questo commento va nel posto giusto, non capisco perché il tasto non compare.
1) Roma era naturalmente capitale, per ovvi motivi storici. Come sarebbe diventata Roma se non fosse mai divenuta capitale è impossibile da dire, ma che una città non riceva vantaggi una volta che diventa capitale è innegabile. (così come è innegabile che si becca anche parecchie grane, vedi cortei a ripetizione)
2) La popolazione di Roma ha variato moltissimo nel corso dei millenni, perché dovremmo prendere solo il dato della prima metà del 1800? Quando c’era più gente non vale? E no, vale, eccome se vale.
3) nel 1861 Milano e Roma avevano più o meno le stesse dimensioni. Due paesotti. Napoli invece aveva circa 500.000 abitanti. Cosa dovremmo ricavare, che Napoli era il doppio più figa di Roma e Milano?
4)Non confondere i piani “a rimorchio” di urbanizzazione del secondo dopoguerra, spesso fatti col culo, con l’urbanizzazione post-porta pia.
5) Il fascismo ha iniziato il progetto di una tratta, da cosa tu deduca che non si sarebbe fatta altrimenti non si sa. Le metropolitane all’epoca si costruivano in tutto il mondo, non si capisce perché a roma sarebbe dovuto essere diverso. Ancora più misterioso poi perché la volontà di un tizio che era stato appeso per i piedi qualche anno prima sarebbe dovuta essere considerata. (voglio sorvolare su queste infrastrutture che avrebbe fatto solo il fascismo)
6) Tu non sei mai stato alla Defense, vero? Non c’entra nulla con l’Eur. L’Eur è un progetto di architettura che rispondeva ad una idea politico/artistico in vigore all’epoca. La Defense non è stata pensata come un blocco unico, non ha una idea politico/artistica dietro.
7) Ma quale dimensione umana! cosa è una dimensione umana? l’idea iperuranica di città? Le città crescono e si contraggono, non possono avere una dimensione “ottimale” a priori. La loro dimensione ottimale è quella data dal periodo storico. L’attuale periodo storico di Roma è quello di capitale d’italia, e questo ha portato ad una crescita indipendente dalla presenza degli uffici dello stato. Sembra che tu creda che più di due milioni di romani siano dipendenti dei ministeri!
Detto questo, non mi interessa la risposta di un troll con tendenze al “quando c’era lui”, ho risposto solo come “manifesto” per gli altri commentatori.
Ciao.
Il tasto non compare perché c’è un limite imposto alla nidificazione dei commenti dall’applet sviluppata per questo sito, comunque si capisce lo stesso a chi si risponde anche se non è “indentato” a dovere. Cmq ti rispondo punto per punto
1) “naturalmente capitale per motivi storici” o me la motivi con argomentazioni convincenti, altrimenti resta una frase vuota di significato e alla quale potrei risponderti con tutto e il contrario di tutto (perché non Firenze, culla del Rinascimento e della lingua, e perché non Napoli, o la stessa Torino, o Nizza….) quanto alle grane d’accordo, però in quasi tutti goi altri Paesi del Mondo questo maggior onere viene compensato da uno Stato che investe sulla sua Capitale e per le sue infrastrutture gran parte del suo gettito, cosa che in Italia non viene fatto: smentiscimi su questo, e smentirai la quasi totalità dei frequentatori di quest’area (poi sarei io il leghista)
2) non ho le statistiche demografiche sotto mano, ma permettimi di dubitare che in tutta la sua storia Roma abbia superato il mezzo milione di abitanti (e sto esagerando) prima della breccia
3) cosa c’entra l’essere “figa” (cit.)? Il mio ragionamento era evidentemente riferito all’adeguatezza delle infrastrutture rispetto alla popolazione, e visto che l’hai citata, sappi che Napoli è in fatto di trasporti locali superiore persino a Milano, come poi funzionino è zltro discorso purtroppo
4) qui ti do ragione, in effeti se si fa eccezione per qualche “porcata” come la distruzione di storiche ville (Patrizi, Ludovisi tanto per citarne un paio, ma lì è stata colpa dei proprietari, o meglio degli eredi, che per fame di danaro hanno permesso la lottizzazione dei loro terreni avvenuta sulle ceneri delle loro ville) e robe come i muraglioni o il Vittoriano, l’urbanizzazione di inizio XX secolo è stata assai criteriata, Nathan poi è stato un ottimo sindaco, poi però i piani regolatori sono stati da quasi subito derogati e i risultati sono sotto i nostri occhi
5) il fascismo non ha solo iniziato la costruzione di una tratta, ma ha scavato tutta la galleria da Termini all’EUR, non far finta di non saperlo, e allora non c’eranonle TBM! Dopo la guerra sinsono trovati il lavoro già fatto, galleria e stazioni, e non credo proprio che con la fame che c’era dopo la guerra si sarebbero mai neppure sognati di iniziare la costruzione di una metropolitana a Roma, se solo non si fossero trovati metà dell’opera già compiuta. Prova ne è il fatto che per vedere realizzata la linea A, che pure era nei progetti sin dagli anni 60, sono dovuti passare altri venticinque anni. Sul seguito non commento perché proprio non mi interessa rispondere alle provocazioni, solo mi domando se siansensato che a settant’anni dalla morte di quel “tizio” ancora non si riesca in questo maledetto Paese malato di ideologie a ragionarne senza partigianerie
6) io alla Dé fense ci sono stato eccome, e infatti ho detto che non ha niente a che vedere con l’Eur, ma l’ho portata come termine di paragone perché come l’Eur, o per meglio dire come quello che poi l’Eur ha significato nel dopoguerra, è un esempio di quartiere direzionale; peraltro l’Eur è stato completato dopo la fine della guerra, variandone anche la sua realizzazione definitiva rispetto al progetto originario, in quanto ovviamente era venuta meno la sua destinazione d’uso originaria; tuttavia, anche nella sua versione post-bellica, resta tutt’oggi un bel quartiere dove peraltro lavoro quindi lo conosco abbastanza bene
7) tu hai ragione, ma ribadisco, se una città cresce, le sue infrastrutture devono stare al passo, altrienti diventa un inferno come è Roma. Per la sua dimensione, Roma avrebbe bisogno di almeno quindici lineee di metropolitana
Per finire, troll sarà tua sorella, poi dici di non essere interessatona commentare quel ce scrivo dopo aver risposto con un poema? Della serie: l’ultima parola è la mia! Se cadessi nelle tue provocazion7, visto che insisti per ben due volte su quel tasto, potrei “berkusconianamente” rispinderti che questo è il senso di democrazia che avete voi comunisti, ma sono sicuro che prendederesti tutto alla lettera non cogliendo l’ironia e allora meglio lasciar perdere:-)
roma è governata da caste assurde. nessun amministratore di nessun colore politico porterà mai benefici, efficienza e competitività con altre metropoli europee (già milano è 30 anni avanti). il papa re che si proprone è contestualizzato ormai nei poteri forti trasversali della città. il medioevo e il rinascimento, nonchè le opere del fascismo sono ormai solo un ricordo.
Questo Papa venutobda lontano sta già tentando di riformare la Curia, per me sarebbe un ottimo Capo di Stato di una Roma tornata sotto la sua sovranità
Il Papa Re…. ma per carità di…. “DIO”.
Perché Milanonè Milano, e unanvolta cheb”Roma” glibdà i soldi eble opere partono poi vanno avanti come un treno! Perché se non ci fosse Romacapitale a quest’ora a Milano di linee di metropolitana ne avrebbero dieci o quindici. Perché Cavour prese un grosso abbaglio e doveva lasciare la Capitale del suo regno a Torino e lasciare Roma allo Stato Pontificio, e se non fosse passato a miglior vita 9 anni prima che il suonprogetto si realizzasse, si sarebbe pentito del suo grosso sbaglio! Perché a Roma in tutti i suoi duemilacinquecentobe più anni di storia è stato ampiamente dimostrato che ilmpopolo, che vuole solo panem et circenses, quanto meno viene coinvolto nelle decisioni importantinper la città, tanto meglio è. Perché la democrazia è la peggior forma di dittatura, come diceva Platone, in quanto dà potere alle maggioranze che, inesorabilmente, sbagliano e perseverano nell’errore, e questo a Roma si dimostra sempre in tutta evidenza
Bhè, non so di dove sei ma andiamoci piano, difendiamo un po’ di Storia Romana per favore, siamo tutti d’accordo che la città attraversa un secondo MedioEvo, ma le colpe sappiamo benissimo tutti dove sono. La mentalità romanaccia imbruttita esponenzialmente negli ultimi tempi è laprima ma certo 5 anni di Alemanno e sopratutto 20 lunghi anni di Lega Lombarda al governo non hanno certo aiutato (tuttoquesto ovviamente senza risalire al PRG del ’62 se no qui facciamo notte), diciamo che la città anche se molto lentamente sta ripartendo e prendiamo quel che c’è di buono per andare avanti ed oltre.
Poi finiamola con ‘sta storia di Roma e Milano per piacere perché sono due realtà imparagonabili. Lo facessero davvero il Federalismo, ma quello vero, così tutti i soldi di Roma restano a Roma, i soldi di Milano restano a Milano, i soldi di Napoli restano a Napoli e così via, così tutti i napoletani siciliani pugliesi bengalesi senegalesi che lavorano nelle fabrighete al Nord si ridistribuiscono sul territorio (per non dire che se ne vanno tutti). Poi vediamo.
Sono almeno vent’anni checsento dire che Roma sta risalendo e cge si volta pagina, non so di dove sia tu, ma almeno da Rutelli non si fa che dire che a Roma si sta per voltare pagina. Nel frattempo, tanto per tornare in tema, Milano è passata da due linee di metropolitana a quattro più un passante ferroviario che è come una quinta linea e un’altra in costruzione, Roma da due a due.
Amico hai ragione in assoluto, ma le colpe ti ripeto lo sanno tutti dove sono. Ho amici all’estero (Francia) che hanno riconosciuto quel che è stato fatto in 15 anni di Rutelli-Veltroni contro tutto e tutti (Lega Lombarda in primis, Rutelli si lamentava spessissimo per i salti mortali che doveva fare per ottenere finanziamenti per qualsiasi cosa), penso anche a chi c’era prima di loro ed a chi c’è stato dopo. Di Rutelli e Veltroni almeno abbiamo ancora qualcosa in ballo, di Alemanno cosa? In 5 anni ha fatto fermare TUTTO. Indicami un solo risultato ottenuto dalla giunta Alemanno. Poi ripeto che questo discorso si sta allargando e comunque che è stato fatto poco per La Capitale d’Italia è un dato di fatto su cui siamo assolutamente d’accordo.
A parte che non ho mai detto che Alemanno abbia fatto qualcosa di buono, ad ogni modo una cosa te la trovo: era riuscito a trovare un’area per le attività artigianali di via Camposampiero per poter liberare finalmente il sedime ferroviario su cui posare i binari della chiusura dell’anello. Alemanno non mi piace, ma questi qui….
1) c’è scritto chiaramente NELLA news come è la situazione di Lodi. Se questa non è malafede…
3) e con quali soldi lo volevi fare, al momento?
4) E quindi? quale sarebbe il problema?
5) Di nuovo, con quali soldi si faceva, ora 2014?
6) Questo è un progetto, non l’unico possibile. Le linee in questione fanno già ora da servizio pendolari.
7) Come scritto dal comitato in un post precedente, i lavori vanno finanziati. E non li finanzia in toto il comune.
8) idem come sopra.
9) la metro D è stata cassata da tempo, da prima che arrivasse Marino. Un po’ come buona parte dei contratti che riguardano la costruzione delle metro, stipulati da amministrazioni precedenti.
10) ammesso e non concesso, che c’entra quando si parla di metro?
11) eh sì, li ha assunti tutti Marino, il mese scorso. Infatti lo sciopero di domani lo fanno per fare una festa a sorpresa a Marino. Lui crede che sia uno sciopero, in realtà è una burla.
Una riorganizzazione dei dipendenti si fa nel tempo, non di botto con licenziamenti.
12) E non ci sono più le mezze stagioni!
p.s. il punto 2 è stato saltato perché è l’unico in cui non c’è molto da dire.
In amicizia:
1) Non è malafede, mi riferisco al fatto che ho letto che la tratta fino a Lodi possa slittare. Forse non è chiaro che se si risolvono i problemi il primo ad essere contento sono io.
3, 5, 8 e 9) Per esempio con i soldi sprecati per Alitalia (4 miliardi, per ora); ma si possono fare innumerevoli altri esempi. E’ chiaro che della mancanza di finanziamenti il grosso delle colpe le ha il governo nazionale, ma perché, tuttavia, non si prova a trovare strade alternative, tipo i project financing (lo stato ha anche incluso la linea D nelle opere finanziabili anche con credito d’imposta).
8) C’è un’aggravante: è urgente far partire prima possibile i lavori oltre Venezia direzione San Pietro, pena il collasso della A
4) Il problema è che se non si arriva a Casal Monastero, il nuovo deposito, il parcheggio di scambio e l’attestazione oltre il GRA vanno a farsi benedire inficiando i benefici dell’opera. E’ un po’ come se la linea C dovesse finire davvero a Venezia. L’impressione è che Marino cerchi l’exit strategy per non pagare penali ad un contratto firmato, ma dando origine all’ennesima opera incompiuta
6) Finchè non si avranno una proprietà ed una gestione unificate ci sarà sempre il solito scaricabarile (la proprietà da la colpa alla gestione e viceversa); inoltre questa cosa era stata promessa in campagna elettorale
7) La stazione Venezia è stata finanziata con il Decreto del Fare, ma mi sembra che ci sia ancora un’istruttoria del progetto definitivo e la solita burocrazia che incombe
10) Centra, perché se pagando le tasse più alte d’Italia non si hanno soldi per i finanziamenti di piccole tratte anche svincolandosi dallo stato o opere di manutenzione vuol dire che qualcosa non va. E comunque l’ha dichiarato Marino: “Dopo Venezia basta metropolitane a Roma” segno che non c’è volontà di investire ulteriormente
11) Certo che non è colpa sua, Roma paga le malefatte di 40 anni, ma tu hai visto un’inversione di tendenza? Nel senso di dismissione di municipalizzate e riduzioni del personale come fanno le società private.
12) Prova a smentirmi. Se Roma non è una città allo sfascio, cos’è? E credimi ogni volta che vado all’estero e vedo come funzionano le altre capitali europee faccio paragoni e ci sto male .
Hai osato parlar male di una giunta di sinistra e ti sei beccato pure tu il manifesto in 12 punti… (a me tutto sommato è andata meglio, me ne sono beccati solo 7); almeno non hai nominato Mussolini, se no anche a te avrebbe risposto di non essere interessato a risponderti 🙂
Sul punto 12 io i paragoni ho smesso di farli venticinque anni fa dopo aver visto la metropolitana di Madrid ALLORA cioè con le sue sei linee (e la Spagna era, allora, rispetto a noi, terzo mondo); inutile dire come mi sia sentito quando, dopo vent’anni, ho rivisitato Madrid constatando che le linee erano diventate quattordici. Roma? Due ne aveva, due ne ha.
Sul punto 10 posso portare la mia testimonianza diretta. Proprio questo mese ho dovuto, come tutti, pagare il saldo IRPEF sui redditi percepiti nel 2013. Siccome il CAF si era sbagliato, mettendo come residenza del 2013 Roma, risultava che il saldo, addizionali regionali e comunali comprese, sarebbe dovuto essere a debito col fisco di 420 euro. Corretto l’errore, con la residenza a Cernusco sul Naviglio provincia di Milano, dove ho risieduto per tutto il 2013, il saldo è sceso a 280 euro!!!!!!!!! Quasi la metà! Alché ho dedotto che in Italia l’efficenza dei servizi è inversamente proporzionale alle tasse che si pagano (Cernusco s. Naviglio è attraversata da una delle 4 linee di metropolitana milanese, che nel Comune di cui sopra effettua ben due fermate)
A parte che Renzi non può sbaraccare proprio niente, ma credi veramente che Renzi, cioè il Governo, non veda l’ora di aprire il portafogli per spendere soldi pubblici per le metro di Roma, e mannaggia a Marino che non glielo a fare? No perché da come la metti, sembrerebbe proprio che il tuo ragionamento sia questo
No, non sembra nemmeno lontanamente quello. E’ che sei un troll, e do not feed the troll, quindi ciao.
Forse non mi sono spiegato. Il mio scopo non è quello di agitare nessuno, ma solo di sensibilizzare noi cittadini al fatto che non possiamo rassegnarci a vedere il TPL della nostra città a livelli da terzo mondo.
Bisogna reagire democraticamente votando, spero prima di 4 anni, chi si prenda impegni precisi. Per esempio Gentiloni se li era presi, ma è stato sconfitto alle primarie. Ma almeno era una speranza. A me del colore politico non me ne frega nulla.
Se Marino o chi per lui avvia i progetti da piano regolatore io gli faccio un monumento, ma, sarò tardo io, ma non ho ancora capito cosa voglia fare. E’ chiaro che le colpe di questo sfacelo vengono da lontano, ma, perdonami, un paio di tram per di più su sede promiscua è come dare un’aspirina ad un malato terminale. Lo so che noi veniamo da un sindaco che ci ha fatto passare per un successo 300 metri di tram in più in 5 anni!
Ma quando mi si dice che le metropolitane non sono risolutive, se permettete io mi indigno perché mi sa tanto di presa in giro, senza contare che nelle sue interviste si capisce che il dramma del traffico non è tra le sue priorità.
La cosa che mi lascia senza fiato è che tutti noi ci siamo abituati al fatto che “siccome non ci sono i soldi” allora questo schifo deve continuare e Roma va ineluttabilmente alla paralisi.
Io non pretendo che lui risolva problemi atavici, ma che almeno abbia una visione di insieme, che anche il governo ci dica: finora abbiamo fatto schifo, Roma è alla paralisi, di qui al Giubileo risolveremo il problema, questa è la programmazione dei fondi.
Così è stato fatto per Madrid, così per Vienna, perché da noi no?
Poi se i concittadini sono rassegnati che all’estero ci si possa spostare da un capo all’altro delle città in 20 minuti ed a Roma in due ore e mezzo, io mi arrendo e ci meritiamo il declino che stiamo vivendo.
Speriamo bene!
Vuoi un consiglio spassionato? Evita di rispondere ad Al, che si è dimostrato essere o un provocatore, cioè un TROLL, o un arrogante presuntuoso pieno di sé e dei suoi pregiudizi. Io ho fatto l’esegesi della tua frase “speriamo che Renzi sbaracchi… ecc.” ovviamente con ironia socratica, le elezioni prima di 4 anni possono solo farsi se la Giunta cade, e al di là di quanto io e te possiamo tifare perché ciò accada, è evidente che Renzi non potrebbe scatenare questo evento. Se poi speri che parta proprio da Renzi un rilancio della spesa per “grandi opere” tutta cincentrata su Roma, allora scusa senza polemica, ma vivi su un altro pianeta! Dovrebbe essere proprio la giunta della Capitale a battere i pugni sul tavolo del Governo per chiedere fondi, figuriamoci se può accadere il contrario. Solo questo era il senso del mio ragionamento. Buona notte
Senti mo co sto troll hai rotto! Tu sei un arrogante maleducato che ti credi il Verbo e sei pieno di pregiudizi, scendi dal tuo piedistallo e abbassa la cresta, e impara il rispetto e l’educazione, che non sei depositario della verità. Ma chi ti credi di essere?
?…e poi MA CHI C..O TI HA INTERPELLATO? Io ripondevo ad Andrea! Chi è il troll ora?
Bisogna dire che se Marino non andava di persona nei cantieri della metropolitana qualche anno fa- con l’spressione preoccupatissima dei responsabili a far capire quanto avessero tutti la “coscienza pulita”- i lavori sarebbero probabilmente ancora bloccati, dato che Alemanno, che mi risulta non sia mai salito su un mezzo pubblico, non sembrava molto interessato alla cosa. Tanto è vero che la tratta più periferica è stata consegnata, non era scontato, anzi, in molti nel 2011 pensavano alla Metro C già come un’incompiuta che non si sarebbe mai potuta realizzare, e la tratta fino a Lodi lo sarà, presto o tardi. Sono traguardi importanti, impensabili sotto la gestione targata centrodestra,che, per motivi “culturali”, considera il TPL come roba da poveracci sfigati ed ama le automobili alla follia. Bisogna vedere a che punto sono i lavori per arrivare a San Giovanni e se il Consorzio avrà davvero intenzione di finire i lavori
Senza voler difendere minimamente la gestione disastrosa di Alemanno, quello che intendeva dire Andrea, credendo di interpretare correttamente il suo pensiero che, per parte mia, sposo in pieno, è che questa Giunta purtroppo ha ampiamente dimostrato, dichiarandolo spudoratamente per bocca dell’Assessore Improta e dello stesso Marino, di non considerare una priorità il problema del traffico, che invece è, è sempre stato e sempre sarà, IL problema dei problemi in questa città, in cui in vent’anni, sotto Giunte di destra centro e sinistra, non è stato fatto niente per risolverlo
Per il comitato….ci mancavate…visto il mese di assenza:) quanto alla notizia…che dire tutto sommato è una “buona notizia” (purtroppo siamo in italia e bisogna ponderare). se davvero si aprisse fino a lodi anche a dicembre che dire sarei comunque contento. teneteci aggiornati
….certo però….non prima di dicembre 2014, ma entro ….?
sono troppo perditempo sto consorzio. Hanno perso 10 anni della loro vita lavorativa non continuando a scavare la galleria fino a Clodio senza interruzioni quando avevano tutti i fondi stanziati per la tratta completa fino a Clodio. La mancante T 1 è rimasta senza denaro liquido perché nemmeno chiesto il denaro per farla. Per T 1 intendo Clodio-Grottarossa-Vignaclara.
Purtroppo Lorenzo non è così. Anzi, magari fosse stata finanziata tutta fin dall’inizio, sarebbe stato sicuramente un fattore di pressione in più per portare avanti la progettazione e la costruzione. In realtà quando fu aggiudicata la gara era completamente finanziata solo la tratta da San Giovanni a Pantano (T4-T5-T6A-T7) e parzialmente finanziata la Colosseo – San Giovanni (T3). Era inoltre esplicitamente specificato che l’approvazione dei progetti definitivi delle tratte non finanziate o parzialmente finanziate sarebbe stata subordinata al reperimento dei relativi finanziamenti. L’esempio è lampante con la stazione Venezia, il cui progetto era già pronto da tempo e infatti, appena sono stati garantiti i finanziamenti con il ‘Decreto del Fare’, è stato prontamente consegnato ed ora è in fase di istruttoria da parte di Roma Metropolitane. Questo ovviamente vale anche per la tratta mancante fino a Clodio, e noi l’abbiamo ripetuto tante volte, che ormai l’unico vero ostacolo è il finanziamento e non altri fantasiosi e vari motivi perchè a livello progettuale già da tempo sono state trovate delle soluzioni di concerto con tutte le istituzioni competenti. Speriamo fortemente che venga dato seguito alla volontà di intavolare una discussione sui finanziamenti entro il 2014.
Riallacciandomi a qualche perplessita’ palesata gia’ da altri…..quanto ci vorra’ prima che le nuove stazioni/treni diventino fatiscenti e pieni di scritte come quelle delle linee A e B? Si accettano scommesse…..
A me piacciono i vagoni colorati.
Invece non mi piace: la sporcizia delle stazioni, le scale (im)mobili, il caldo e l’umidità (M A), i vagoni che internamente ed esternamenti sono lerci, la mancanza dei parcheggi auto adeguati all’utenza, le scale impossibili da superare x chi nn le può fare, le manutenzioni non fatte (pioggia che scende dalle gallerie, pavimenti lesionati), il cartello fuori dai cantieri della Metro C riportante: -“CONSEGNA DEI LAVORI PREVISTA DICEMBRE 2011”, quelli che credono che è l’utenza che guasta le cose.
Sii + attenta al mondo intorno a te. Ciao, Flavio
A me la cosa che piace di meno è la sequenza di zozzoni che passano i tornelli senza pagare il biglietto. Spero, ma ci credo molto poco, che la Metro C abbia controlli di ingresso adeguati, e che prendano finalmente a calci nel culo chi vuole fare il furbo.
Se per “vagoni colorati” intendi quegli scarabocchi insulsi che oramai non lasciano nemmeno un centimentro quadrato di luce ai finestrini e imbrattano dentrone fuori tutte le vetture cosa che neanche a New York fanno più da quarant’anni, beh, a me fanno vomitare. Detto da un utente quotidiano della linea B tratta Bologna-EUR Fermi
vedendo la bella foto della fermata di montecompatri mi chiedo quanti giorni (o forse quanti secondi) dureranno puliti i vetri che separano la banchina passeggeri dalla sede ferroviaria prima di riempirsi di pecette e scritte vandaliche
Non so se sia più sconcertante il “traguardo” Colosseo previsto per il 2020 (!) o che ci vuole la metropolitana per percorrere Via dei Fori Imperiali.
Per il resto, consideriamole buone notizie.
Pensa quelle brutte…….
Buonasera a tutti. Vivo a ridosso della fermata Bolognetta della futura(?) metro C. Era il lontano 29 giugno 1996 quando partì l’ultimo trenino per l’inizio dei lavori di costruzione… Avevo 23 anni, ed ero ricco di speranze, per me, per la mia città, per il mio paese. Oggi ne ho 41, di anni molti di più, di speranze molte meno… se, e sottolineo se, si riuscirà ad arrivare al Colosseo nel 2020 saranno trascorsi 24 anni per fare poco meno di 20 km di metro, 14 dei quali in galleria, quindi quasi 2 anni per chilometro e molti, tanti, troppi miliardi di euro… e in questi 24 anni la squallida, triste verità di questa enorme presa in giro non è stata rivelata, pubblicizzata, usata come inconfutabile prova che tutta la nostra classe politica ed amministrativa, manageriale e legislativa è da DISINTEGRARE!
Hai ragione quasi su tutto, tranne quando affermi che i lavori siano iniziati nel 96, perché in realtà allora non esisteva neanche il progetto preliminare di quello che è il tracciato della linea C così come è oggi, e questo, paradossalmente, è ancor più grave, perché i lavori di cui parli tu erano per l’ammodernamento della Roma-Pantano, che poi è stata chiusa da Giardineti e forse da quello che si vocifera verrà dismessa. Quindi anni di lavori e soldi spesi per migliorare un’infrastruttura che pochi anni dopo avrebbe chiuso. Questa è l’Italia