Linea C, T2 (Venezia–Clodio) o piano B (Venezia–Flaminio)
Il 2014, lo abbiamo già scritto, e ce lo ricordano RomaMetropolitane e l’assessore Improta, sarà l’anno del riavvio della progettazione, e quindi del possibile finanziamento, dell’ultima parte della linea C, la cosiddetta tratta T2. Il percorso, già noto, prevede 4/5 fermate: Chiesa Nuova, San Pietro, l’incerta stazione di Risorgimento (che probabilmente sarà cancellata), poi Ottaviano, dove ci sarà il secondo nodo di scambio con la metro A, e il capolinea tra piazzale Clodio e viale Mazzini.
Si tratta della parte più centrale della linea C, forse la più affascinante, quella che consentirà un pieno utilizzo della linea per chi deve recarsi in centro ma anche per quei cittadini di Roma ovest che, senza questo pezzetto di terza linea (in caso di stop definitivo, come vorrebbero alcuni, a piazza Venezia) resterebbero tagliati fuori dai benefici della metro C, al contrario pienamente sfruttabili grazie al nodo di scambio con Ottaviano. La crisi economica, e la non facile conduzione dei cantieri fin qui aperti, però, stanno suggerendo ai tecnici di RomaMetropolitane un piano B, per evitare di concludere la linea a piazza Venezia. La notizia è una bomba (e diciamo subito che a noi non piace molto), ed è questa: è allo studio un piano alternativo alla tratta T2 che prevede la realizzazione di un tratto diretto tra piazza Venezia e piazzale Flaminio, dove la linea C avrebbe un nuovo nodo di scambio con la linea A.
Questa soluzione, rappresentata dalla mappa realizzata dal comitato, è la carta estrema che verrà giocata in caso mancassero le risorse per finanziare la T2 come la conosciamo oggi. In pratica il nuovo progetto è una tratta in linea retta che, più o meno sotto via del Corso, collegherà Venezia a Flaminio, senza fermate intermedie, ma solo con un necessario pozzo di ventilazione (più o meno a metà del percorso).
Si tratta di un’ipotesi progettuale che ci lascia perplessi, per una serie di motivi. La soluzione individuata ha il pregio, per lo meno, di riallacciare la linea C alla linea A, fornendo un nodo di scambio a quanti, da Roma Ovest, hanno necessità di raggiungere l’area di piazza Venezia e largo Argentina (e che evidentemente non avrebbero grossi benefici da una linea C monca a Venezia). Ma è vero anche che 1,8 chilometri in centro senza fermate intermedie sono uno spreco clamoroso. Ci permettiamo, quindi, di suggerire, nel caso venisse scelta questa soluzione, una fermata intermedia, più o meno all’altezza di piazza San Silvestro, o poco più giù, all’incrocio tra via del Corso e via del Tritone, dove esistono già delle gallerie sotterranee, oggi occupate da una libreria, pensate negli anni ’60 come possibili sbocchi di linee metropolitane.
Ed ancora, continuando un’analisi tra luci ed ombre. Il piano B ha comunque un altro pregio: crea un nodo di scambio robusto a Flaminio, tra linea A, metro C, tram 2, linee Roma-Nord e svariati autobus. Però rischia di sottodimensionare l’utilità dell’ultima parte della linea, che faceva affidamento, e molto, sul carico potenziale della tratta T2 con le sue stazioni in centro e in Prati. La linea era stata pensata per 560.000 passeggeri al giorno e 24.000 passeggeri l’ora, e così, almeno nella sua parte finale, si rischia di perderne un po’ per strada. Allora sarebbe indispensabile predisporre il prolungamento T1 verso la Farnesina e la Cassia, evitando di fare troppa concorrenza alla linea tranviaria 2 che segue un percorso simile, almeno fino all’Auditorium.
Naturalmente se il piano B di RomaMetropolitane fosse l’unica possibilità di proseguire oltre Venezia, ben venga, ma noi restiamo sostenitori della tratta T2. Perché il vero problema del piano B è banalmente la cancellazione stessa della tratta T2, che invece è l’asse portante del progetto originario della linea C. Cancellandola tutta l’ansa barocca del centro storico perderebbe uno straordinario mezzo di trasporto in grado di eliminare il traffico di superficie e di garantire future pedonalizzazioni. Verrebbe meno una stazione, Chiesa Nuova, indispensabile per far accedere al cuore del centro storico milioni di romani e turisti, attraverso la rete A-B-B1-C, da buona parte della città. Una perdita disastrosa che, solo in parte, potrebbe essere lenita dalla riattivazione del defunto progetto della linea tram TVA (Termini-Vaticano-Aurelio), o almeno della sua tratta Aurelio-Venezia il cui percorso era stato pensato su corso Vittorio. Insomma, i dubbi sono tanti. Noi, per questo, pur non demonizzando l’ipotesi progettuale che vi abbiamo presentato, tifiamo per la tratta T2, senza alcun dubbio. E se davvero non ci sono le risorse (che comunque potranno essere richieste come fondi speciali per il Giubileo del 2025) chiediamo almeno la realizzazione del minimo sindacale, ovvero di tre fermate: Chiesa Nuova, San Pietro ed Ottaviano. Avanti, a tutta T2!
Scusate se insisto ma, va bene che ci sono stati una marea di problemi con ‘sta benedetta Linea C, ma secondo me DEVE assolutamente arrivare al S.Andrea o, per lo meno a Piazzale Clodio con un mega parcheggio di scambio. Non serve la stazione a Piazza Venezia, ne Argentina, ne Chiesa nuova, tracciato sostituibilissimo con un bel Tram. Basta realizzare fermate a S. Pietro, Ottaviano (preferirei risorgimento ma capisco lo scambio), Clodio e S.Andrea. Stop. Possibile che i soldi risparmiati dalle stazioni in meno (sperando magari in tempi migliori) non consentano l’allungamento definitivo delle gallerie???
E secondo te dai fori imperiali per arrivare a san pietro facciamo passare un tram lungo 2 km per portare tutti i passeggeri della metro? Pensa la felicità della sovrintendenza. Oltretutto sarebbe lentissimo a causa della miriade di attraversamenti pedonali inevitabili. Secondo me non c’è alternativa a fare le fermate in centro, altrimenti non è ragionevole pedonalizzare alcunché, per cui è inutile perdere altro tempo, bisogna subito finanziare l’opera come progettato a suo tempo fino al S.Andrea.
Già Roma è ridicola come rete di metropolitana, se si vanifica anche quel poco che si fa allora stiamo freschi……
Che tristezza, però, Roma è pietosa persino rispetto a Milano ed il Comune non fa assolutamente nulla.
Guarda che non hai capito, intendevo proprio dire di fare la stazione della metro solo a San Pietro Piazzale Clodio e S.Andrea, per ridurre al minimo le spese, visto che come dite il grosso lo danno le stazioni, per poi realizzarne altre in tempi (regionevolmente rapidi) migliori. Un TRAM sarebbe ottimo dal Colosseo per portare a Piazza Venezia chi proprio non vuole andarci a piedi, poi potrebbe proseguire lungo Corso Vittorio e servire la zona Piazza Navona-Piazza Adriana-Piazza Cavour (per esempio) e, ti dirò, forse anche lungo Via del Corso fino a Piazza del Popolo/Piazzale Flaminio.
Una rete di tram servirebbe, a prescindere, per collegare tutto il centro e chiuderlo definitivamente al traffico privato: solo tram, ciclabili e isole pedonali! E chissenefrega della sovraintendenza, fino agli anni 60 Roma era piena di tram, e a porta Maggiore i fili passano sotto l’acquedotto, come mai lì la sovraintendenza non li fa togliere? Via Arenula è già servita, ora ci vuole corso Vittorio, via del Corso fino a p. del Popolo e poi da p. Venezia fino a Termini lungo via Nazionale, che alla sovraintendenza piaccia o no. Anche i rornimenti merci dei negozi potrebbero benissimo essere organizzati su tram, come fanno da anni in Germania
@Massimo: come già spiegato altrove qui, il problema è che il metodo costruttivo della metro C che è già stato intrapreso non permette di aggiungere stazioni in un secondo momento. Per fare questo avrebbero dovuto adottare il metodo Roma, con sezioni di galleria maggiorate, ma purtroppo la strada intrapresa è un altra. Non è quindi possibile aggiungere stazioni intermedie a posteriori. E fare una tratta di metro da Colosseo a Sant’Andrea con sole tre stazioni per una lunghezza di più di 10 km la renderebbe un’opera inutile.
Guarda che la parte costosa e lenta del costruire una metropolitana non è costruire le gallerie ma le stazioni, i pozzi di aereazione le sottostazioni elettriche.
Con una talpa che funziona senza interruzione 24h su 24 probabilmente in un paio d’anni attraversi tutta Roma. Poi non ci fai niente perché non hai le stazioni. 🙂
Appunto, è proprio quello che ho detto io, ridurre il numero delle stazioni ma arrivare a destinazione finale. Le stazioni in un secondo momento.
Io piuttosto farei tesoro dei finanziamenti ottenuti, che è già tanto difficile avere di questi tempi, per arrivare assolutamente a piazza Venezia che è il centro del centro della Capitale e sarebbe assurdo se vi passasse sotto la metro senza fare fermate, sarebbe cosa fuori dal mondo. Per il resto, penserei ad un un project-financing come si deve, non come si è fatto finora regalando colate di cenento ai soliti noti, cosa di cui questa città non ha assolutamente bisogno, ma cercando finanziatori internazionali, per esempio perché un signor mc donald non dovrebbe avere interesse a finanziare una metro che potrebbe portare migliaia di turisti ogni giorno in un suo fast food aperto proprio all’interno della nuova stazione s. Pietro? Penso che ci metterebbe subito la firma! E non rompano i maroni i soliti provincialotti che con la più provinciale delle scuse la menano sulla solita storia della colonzazione culturale. Ben venga il buon vecchio zio Tom se porta la grana e investimenti produttivi, a.s. roma insegna
Non mi trovi d’accordo sulla metro a Piazza Venezia, ma per tutto il resto assolutamente si.
La fantasia non ha limiti (nel senso che io avevo fantasticato che la tratta Roma-Nord si congiungesse con la B a Piramide passando per il centro…se mi fanno una cosa del genere vuol dire che SI PUò FARE (almeno in parte, almeno fino a piazza Venezia se ci stanno pensando). Io resto fedele al primo piano, e piuttosto si riesumi in qualche modo la linea D, che se non sbaglio prevedeva Venezia e San Silvestro!
Se per risparmiare ed evitare complicazioni archeologiche dopo venezia si facesse la fermata L.go Chigi (come ipotizzato da metroxroma) la successiva a Piazza Cavour (sfruttando per quanto possibile le strutture del parcheggio) e quindi incrocio con la A a Lepanto?
Hai avuto la stessa idea di Andrea (mi pare), ammesso che sia “risparmiosa”, se attuata, taglierebbe comunque fuori S. Pietro (troppo lontano da p. Cavour) e Clodio (al massimo da Lepanto si potrebbe ripiegare verso p.Mazzini, ma a quel punto sei troppo a est). Ne varrebbe la pena?
Certo la proposta ha senso unicamente a condizione che l’utilizzo del parcheggio consenta un significativo risparmio di tempo, denaro ed elimini i rischi di ritrovamenti archeologici. Considerando che è un parcheggio da 700 posti profondo 3 livelli ho immaginato fosse così, ma è un’idea buttata lì. Ci vorrebbe la valutazione di un tecnico. Il percorso alternativo secondo me non sarebbe male: L.Go Chigi, Cavour, Lepanto, Mazzini (se ci sono i soldi), Bainsizza (come già previsto) e poi il percorso già individuato.
Non sarebbe male, l.go Chigi e Cavour sopperirebbero IMHO egregiamente alla mancanza di Chiesa Nuova (Parlamento, Fontana di Trevi, Galleria Colonna, s. Silvestro a un passo dalla prima, e piazza Navona facilmente raggiungibile dalla seconda), ma ne resterbbe escluso s. Pietro, che, ribadisco, rimarrebbe troppo distante dal percorso: verrebbe a mancare così uno degli obiettivi della T2. Certo sempre meglio di andare dritti a Flaminio… allora la butto lì: e se da Cavour, anziché tirare diritto per Lepanto, si ripiegasse per Risorgimentonpassando sotto a v. Crescenzio? Recuperando così una fermata prevista nel progetto preliminare, strategica per s. Pietro e Musei Vaticani e per lo scambio metro-tram (linea 19 e futura linea della cultura) nonché con numerose linee di autobus. Da lì si proseguirebbe per il percorso originario
Ciao a tutti, vorrei aggiungere il mio piccolissimo contributo. Chiarito e condiviso che la priorità è quella di ampliare la fruibilità della metropolitana nel centro di Roma, raccordando nodi di scambio e creando nuove linee/fermate, vorrei spezzare una lancia in favore di alcune periferie che avrebbero grande bisogno di un servizio di questo tipo. Nello specifico mi riferisco al settore ovest/sud ovest, dalle zone di Boccea Casalotti, dove il traffico paralizza quotidianamente l’intera zona, al mattino in direzione centro e la sera viceversa, e il quartiere Portuense, assolutamente privo di collegamenti rapidi sia con il centro che con l’Eur. Pensate che paradosso, per andare all’Eur, distante in linea d’aria circa 2 km. si deve fare un giro di 12-15 km, e per andare in centro bisogna percorrere molti chilometri in autobus facendo il giro di Monteverde / S.Camillo. Collegare adeguatamente queste zone alla rete metropolitana consentirebbe di liberare le strade da migliaia di veicoli privati, a vantaggio dell’aria, dei tempi di percorrenza e non da ultimo della qualità della vita dei residenti. Saluti a tutti.
In effetti una semicircolare a ovest servirebbe come il pane, almeno quanto il metrò leggero sulla Togliatti, ma nella zona dei Colli Portuensi il sottosuolo è pessimo, quindi si può solo immaginare un collegamento rapido in superficie
Nel caso del “piano B”, perché non collegare la Metro C con la Roma Nord, facendola divenatare una unica linea, prolungandola oltre Piazzale Flaminio?
Tecnicamente non è fattibile per come stanno realizzando la stazione della Roma Nord che è terminale.
Inoltre congiungere la Roma Nord con la C non farebbe conseguire quasi nessuno dei risultati inizialmente prefissi per la C.
Impossibile tecnicamente, oltre che poco utile trasportisticamente. Due tecnologie completamente diverse, una metro automatica alimentata a 1500 V cc, che richiede per ragioni di sicurezza lamprotezione alle banchine mediantebporte automatiche che si aprono solo in corrispondenza dell’arrivo delle vetture, l’altra una ferrovia tradizionale con alimentazione a 3000 V cc. Inoltre come già ti hanno risposto, per come stanno realizzando il nuovo capolinea a Flaminio non sarà possibile neanche un prolungamento della nord come tale
Qualche anno ho assistito ad una tesi di laurea in cui si ipotizzava un progetto di unificazione delle due ferrovie in concessione Roma-Lido e Roma-Viterbo con fermate intermedie a Bocca della Verità, Venezia, S.Carlo al Corso. Il materiale rotabile già presente e quello in acquisizione avrebbero coperto anche la tratta comune, attestando i treni da Ostia a Flaminio e quelli da Vt a Piramide; le due ex stazioni di testa di Flaminio e Piramide avrebbero perso la funzione di stazioni terminali potendo riusare le aree. A vedere i numeri che uscivano fuori, con il rinforzo di qualche treno di tipo Caf, sarebbe stata una bella soluzione, servendo la tratta centrale con una frequenza paragonabile alle altre linee
Come si ipotizzava di risolvere il problema delle diverse tensioni di alimentazione sulle due linee?
Buongiorno a tutti, secondo me quest’ipotetico “piano B” sarebbe una porcata incredibile perché inutile, fatto male ed infine chiuderebbe PER SEMPRE la possibilità di far proseguire la C verso qualsiasi altro posto.
Per questo motivo la mia proposta sentite qual’è: proseguire gli scavi interamente verso il S.Andrea secondo tracciato originale (magari obbligando le famigerate soprintendenze a chiudere un occhio perché se no a Roma non si fa nulla) che ad oggi potrebbe benissimo essere considerato un terminale, nonché ottimo nodo di scambio per chiunque venga da Nord e rinunciare a diverse stazioni per abbassare i costi nell’immediato, ma che si potrebbero, a quel punto, sempre realizzare in un secondo tempo. La cosa mi sembrerebbe di più facile attuazione e credo accontenterebbe molta più gente. Ovviamente parliamo della sola linea C, perché è ovvio che a Roma serve anche tutto il resto.
Sarebbe un’ottima idea e che appoggerei alla grande ma c’è un MA.
Per come sono impostati i lavori della metro C, non è purtroppo possibile creare le stazione in un secondo momento a tunnel già scavato.
Sarebbe stato possibile con il metodo Roma ma tale metodo è stato abbandonato per tutta la tratta centrale.
C’è una cosa che però non ho capito: se per la tratta T2 (comunque e dovunque venga fatta) si è deciso di non utilizzare il metodo Roma (mi piacerebbe anche capire perché, visto che questo metodo sarebbe stato proficuo proprio nella tratta più centrale), vuol dire chenper questa tratta si scaverà con la talpa non “maggiorata”; ma allora la talpa “maggiorata” che sta per essere calata nel pozzo a via Sannio dove sarà estratta?
Non verrà calata la talpa maggiorata, ma le due che si stanno smontando a San Giovanni
Ma quindi il metodo Roma è stato abbandonato anche per la tratta T3?
Non solo tratto T2 originario ma anche linea D tratto Trastevere — Piazza Fiume, altrimenti Sotto-Marino & Co. subito a casa……..
La linea D se si farà bisognerà farka arrivare da subito a Salario perché il deposito dei treni è stato previsto nell’area di Roma Smistamento. Comunque la tratta centrale della linea D è stata accantonata e mooooolto difficilmente il progetto verrà riesumato
Concordo con chi piuttosto che passare per Flaminio preferisce nella peggiore delle ipotesi stoppare a Venezia, e in una situazione meno estrema prolungare anche solo fino a CHIESA NUOVA che e’ a tutt’oggi la prima fermata prevista dal progetto T2. Piuttosto c’e’ qualcuno che mi saprebbe dire perché non chiedere una parte dei capitali all’UE? Con tutti i fondi che spettano all’ Italia e non vengono usati sprecandoli…..sai quante stazioni in piu’
Concordo sul fermarsi a Venezia, perché realizzare il “piano B” significherebbe più di tutto il resto mettere una pietra tombale sulla metro verso posti del calibro di San Pietro, Tribunale, S.Andrea ed ovviamente tutto il resto.
Sopratutto concordo sul non capire perché si continua a non chiedere fondi all’UE visto che ci sono e sarebbero pure tanti.
Ma non si potrebbe allora ipotizzare:
Venezia, fermata intermedia sotto i muraglioni del Tevere in posizione strategica a servizio di Piazza Navona e Pantheon ed altro (tipo Ponte Umberto I), Flaminio, Auditorium, Clodio, Farnesina?
Secondo me è meglio. Il cambio a Piazzale flaminio sarebbe ottimo molto di più di ottaviano (utilita 0 ).
Scusate, vedo molti ot in cui si parla d’altro, vorrei tornare in tema.
Se il problema è quello dei possibili ritrovamenti archeologici in corrispondenza delle possibili stazioni, ed in virtù di ciò sembra cancellata la fermata di Torre Argentina, allora non si potrebbe proporre una variante C , più corta della A e molto meglio della inutile e ridicola variante B? Si tratterebbe di sostituire Torre Argentina con una fermata a Piazza della Minerva, e chiesa Nuova con S. Salvatore in Lauro. Due piccole stazioni, con impatto mini, un paio di uscite e basta, e poi si prosegue con la fermata San Pietro vicino a Castello. In questo modo hai uno scavo della talpa più breve (ossefvate voi stessi) servi il Pantheon e la zona Coronari . Altra alternativa, chiamiamola D, più conservatrice ma che risparmia una stazione e quindimpuò contenere i costi: da Venezia a Piazza del Parlamento e poi direttamente a Castel sant’Angelo. Forse è quella che presenta meno rischi, anche se non è ottimale. Del resto, dove sta scritto che il percorso sotto Corso Vittorio debba essere un paradigma inviolabile? Non è neanche il percorso più corto, e comunque tutto dipende da DOVE esattamente vuoi fare la fermata San Pietro. Se è attaccata a Castello (come penso abbia molto più senso) allora quello che ho scritto io sta assolutamente in piedi.
Capisco quella che chiami variante D, un po ‘ meno la C, perché due fermate al Patheon e a via dei Coronai dovrebbero comportare meno problemi di impatto archeologico piuttosto che una fermata in piazza Chiesa Nuova? Argentina non la cosideriamonperché già cancellata
Beh, intanto recuperi una fermata che con l’altro percorso hai perso…
Semplicemente un’alternativa che POTREBBE presentare meno rischi archeologici…
Passare per il campo marzio e la zona di Piazza della Rotonda è purtroppo inconcepibile. A parte che ci sarebbe una stratificazione archeologica probabilmente peggiore di Corso Vittorio. A parte che non c’è proprio lo spazio fisico per fare gli scavi (visto che non useranno il metodo Roma). Aggiungi le riserve che ci sono state per fare passare la metro C a 100 metri dal robusto Colosseo, e rapportale ad un edificio delicato come il Pantheon…
Per capire, che metodo userebbero invece? Scavo a cielo aperto? Non credo. Se fai due ministazioni, penso a san Jordi a Barcellona, lo spazio ci sarebbe, quel che trovi sotto non lo sai, potresti fare i test. A quel punto, l’ipotesi che ho chiamato D potrebbe avere un senso?
Potrebbe, ma perché no la T2 allora?
Buongiorno a tutti, ho letto già molte risposte quindi non ripeterò quanto già detto.
La cosa che a me fa più rabbia è che ogni qual volta si faccia un progetto (di qualunque tipo sia) interessante bello funzionale importante utile o quello che sia, succede che si tende a far sparire la maggior parte dei soldi, il progetto viene realizzato, quando va bene, all’80%, poi si pretenderebbe che funzioni tutto a dovere come se fosse stato fatto tutto alla perfezione. Pùo accadere secondo voi?
Il discorso dei soldi del nord ormai trito e ritrito ha abbastanza stancato, la realtà è che Roma (città) ha subito per vent’anni l’ostruzionismo della Lega il cui unico scopo (Salvini docet) era togliere soldi a Roma che è la città in assoluto che paga più tasse pro capite di tutte, in Italia. Si fa sempre l’errore di paragonare una singola città (che comunque racchiude Ministeri, Enti Pubblici per non parlare del Vaticano che personalmente donerei volentieri al Veneto in formato Pacchetto-famiglia) e che comprende il territorio più vasto d’Europa seppur poco densamente abitato, figuriamoci cosa succederà con la Città Metropolitata, a tutto il Nord. Va bene se paragoniamo Lombardia e Veneto a Marche ed Umbria (per esempio), ma con Roma il discorso non può reggere. Io penso che noi Abitanti di Roma (quindi Romani e non), fruitori dei suoi servizi dovremmo spingere sempre perché le cose vengano fatte nel miglior modo possibile. Niente piani B, tra l’altro assurdi come quello di cui stiamo parlando. La linea così come è progettata mette in comunicazione luoghi di interesse pubblico, nazionale nonché mondiale se parliamo di San Pietro e dei Musei Vaticani (proprio per questo credo sia meglio fare la fermata a Piazza Risorgimento e magari attestarci sopra dei capolinea di Tram).
In conclusione trovo che fermarsi a Piazza Venezia sia assurdo ma realizzare il “piano B” sia addirittura sconcertante. Pazzale Clodio (e non solo) ha bisogno della metro come il pane, non solo per il Tribunale, e tra l’altro c’è lo spazio per realizzarci un bel mega parcheggio di scambio che farebbe solo bene alla zona.
Sinceramente l’unica cosa che non capisco della linea C è perché sia così decentrata. Assurdo anche solo pensare di fermarsi a Piazza Venezia se poi si arriva a Monte Compatri. Tra l’altro mi chiedo perché laggiù si e Casalotti no (prolungamento linea A che era stato progettato e finanziato dalla giunta Veltroni, poi è arrivato Alemanno…).
Qualcuno ha detto che il piano B sarebbe allora meglio al contrario, cioè prolungando la Nord e su questo sono d’accordo.
Qui mi fermo se no scrivo un libro emi scuso per la lunghezza del messaggio.
Spingiamo tutti per l aT2 originale, per portare tutte le metro a ridosso del raccordo e per l’unione di Nord e Lido, magari anche per la realizzazione di una bella linea circolare stile Mosca.
Scusa ma cosa intendi per “si tende a far sparire la maggior parte dei soldi”, ovvero, potresti personalizzare la forma verbale specificandone il soggetto? Mi risulta che per questo come per quai tutte le grandi opere realizzate in Italia lemspese siano *lievitate*
Non andiamo un’altra volta fuori dal discorso, sappiamo bene tutti come funziona in Italia, una cosa che costa 100 te la fanno costare 300 ma te la realizzano con 80. Chi secondo te? Se non tutti almeno una buona parte dei “costi che lievitano” sono per le infiltrazioni malavitose che stanno dentro tutte le grandi opere, lo sappiamo tutti ormai. Se non succedesse tutto ciò tante situazioni sarebbero molto più avanzate, anche la metro e la famosa C arriverebbe tranquillamente fino al S.Andrea, come sarebbe giusto che sia.
Buona Giornata.
Scusa ma hai introdotto tu l’argomento della “sparizione dei soldi”, che mi sembrava avere piuttosto il senso di dire che si promette 100 e poi si eroga 50, specie se si tratta di Roma, perché quei nordisti che sono al governo da vent’anni fanno di tutto per ostacolare lo sviluppo di questa città favorendo il nord. Evidentemente avevo capito male. Buona giornata a te
Voto per il mantenimentto della tratta T2, è quello che meglio si integra con il resto delle linee e favorisce il flusso dei passeggeri da e verso San Pietro e Prati. La galleria sarebbe sotto il tevere e la fermata credo a Largo Tassoni: in poche parole basta atttraversare il tevere e sei a via della Conciliazione.
Dispiace invece, che in questo blog che si occupa di trasporti, trovino luogo polemiche pretustuose ed inutili come quelle di alex69alex, che la butta sul padanesimo o altro per avvalorare l’ipotesi che Roma, essendo stata amministrata male, vada affossata. E’ una schiocchezza totale che Roma sia stata amministrata peggio delle altre città del nord, vero è invece che Roma, per volere della lega che era al governo in questi ultimi anni, è stata fortemente penalizzata da una certa politica che aveva tutto l’interesse elettorale a proseguire su questa strada per avere soldi per comprare le mutande verdi.
Semmai è l’Italia intera che è stata amministrata male, con sprechi inverosimili che, nel tentativo di arricchire pochi, hanno tolto a molti, soprattutti in termini di infrastrutture e trasporti. E mi sembra che invece sia il caso di recuperare il tempo perduto, e anche velocemente. Per cui avanti tutta con la T2 per il 2025, e magari anche con la tratta centrale della D, la trasformazione della Roma Ostia in metropolitana vera e propia, con frequenze nelle ore di punta, di 5 minuti, e con le idee di integrazione con future tranvie moderne, che non vedo affatto male se studiate a completamento di una rete di metro pesanti di almeno 4 linee.
“Per cui avanti tutta con la T2 per il 2025, e magari anche con la tratta centrale della D, la trasformazione della Roma Ostia in metropolitana vera e propia, con frequenze nelle ore di punta, di 5 minuti, e con le idee di integrazione con future tranvie moderne, che non vedo affatto male se studiate a completamento di una rete di metro pesanti di almeno 4 linee.”
Sottoscrivo e aderisco pienamente!
Gli interventi sopra elencati non sono affatto faraonici, eppure ci permetterebbero di passare a 5 linee e raggiungere finalmente l’effetto-rete
“la butta sul padanesimo” non mi sembra proprio. Senza polemica, ma tornando a Roma dopo dieci anni mi sembra proprio che a Roma abbiano tutti gli occhi foderati di prosciutto per non voler capire le giustissime ragioni di milioni di cittadini. Se nemmeno con la “parabola” dei fratelli non la si vuole capire, allora mi dispiace dirlo, ma vuol dire che Roma merita proprio la secessione del nord. Che Roma sia amministrata peggio di qualunque città del nord è un fatto, andate a vedere Milano Torino Brescia Verona Mantova e chi più ne ha più ne metta e poi riparliamone. La mia era solo una considerazione scaturita da affermazioni come “i soldi si devono trovare” quando tutta l’Italia, da nord a sud, sta tirando la cinghia per non sprofondare nel baratro. Non mi sembra che far passare una linea di metropolitana sotto castel sant’Angelo sia una priorità per il popolo italiano, questo era semplicemente il concetto, ma evidentemente la devo piantare qua perché sembra proprio che sia così difficile da capire. Mentre noi discutiamo su quanti altri soldi il Governo dovrebbe spendere per questa opera che a Milano chiamerebbero “la fabbrica del Duomo”, il Veneto ci sta lasciando, e potrebbe trattarsi solo di un precedente. L nave sta affondando e qui parliamo di quale vernice adoperare per riverniciare iol ponte
Che Roma sia amministrata male non ci piove ed è un fatto vero. Ma questo non vuol dire che la città deve essere lasciata morire nello specifico di traffico. E’ come dire la mano mi fa male allora la taglio. Ma che discorso è, casomai la curo!! I soldi si devono trovare perchè ci sono eccome e in questo caso è proprio lo stato e il paese in generale che spendono male. La metropolitana a Roma è un’opera fondamentale, non parliamo di un ponte in più una strada in più o un parco in più. Far funzionare bene la propria capitale significa far funzionare bene tutto il paese con l’aggiunta che Roma come pure Venezia visto che l’hai citata in un altro post riguardo il Mose è anche lei patrimonio dell’umanità. Quindi lotta agli sprechi e finanziamento delle opere pubbliche fondamentali per il paese. Rimanere nelle condizioni di oggi equivale a crollare definitavemnte
Faccio veramente una gran fatica a spiegarmi, santo Dio, tutta sta polemica padana è nata solo perché mi è sembrato sensato rispondere a chi imho con totale leggerezza afferma che basta togliere qualche auto blu per trovare qualche miliardo di euro per finire la C, come se sessanta milioni di italiani non esistessero ed esistesse solo Roma. Immaginate un “padano” che legga questi commenti, magari appena messo in cassa integrazione dalla sua fabbrica, e ditemi come farebbe a non correre a votare Bossi. Navighiamo nell’oro? Oppure per salvare l’Italia un certo Ministro Fornero ha creato un esercito di esodati? Dopodiché se si tornerà ai Comuni e Roma dovesse tornare, come Dio vuole, sotto il dominio del Papato, vorrà dire ci dovrà pensare il Vaticano con lo IOR a finanziare tutte le linee di metropolitana di cui giustamente Roma avrebbe bisogno, e credo e spero che poi non sia tanto fantapolitica uno scenario simile
Scusa, solo per esser chiaro: il Mose era una mia risposta a chi non ricordo lo avesse citato, non per dire che Roma non sia patrimonio dell’umanità quanto Venezia, ma perché mi sembra arduo affermare che la linea C e la tratta T2 in particolare siano fondamentali per salvaguardare l’integrità di Roma, mentre il Mose dovrebbe, nelle intenzioni di chi lo ha concepito, risolvere per sempre la piaga dell’acqua alta. C’è una sfumatura tra le due… 🙂
La sfumatura è talmente lieve che non esiste.
In un caso (MOSE) salvi Venezia per un periodo di tempo inferiore ai 100 anni (da progetto) e non è che elimini l’acqua alta ma solo i fenomeni standard dell’acqua alta. Per intenderci, ogni anno Venezia potrebbe finire sott’acqua comunque ma con minor frequenza. Secondo le previsioni attuali. Se si accelerasse il fenomeno di innalzamento marino globale il MOSE ce lo stoppiamo.
Nell’altro caso abbiamo un centro storico che se non viene pedonalizzato muore. Economicamente e fisicamente (grazie alla corrosione derivata da smog che distrugge il travertino). E l’unico modo per pedonalizzarlo è la T2 insieme con la tratta centrale della D. Per cominciare.
Oppure altra soluzione per salvare Roma facciamo come aveva detto Hausmann e la ricostruiamo da qualche altra parte e Roma diventa un luna park pedonale a pagamento.
E’ più chiaro ora?
Per me RomaMetropolitane ha fatto benissimo ad appprontare un piano B e se lo ha fatto significa IMHO che ha avuto sentore che il Governo risponderà picche sul finanziamento della tratta T2, ergo piuttosto che rinunciare definitivamente al prolungamento oltre Venezia, meglionallora avere una alternativa da giocarsi, ragazzi, nella vita bisogna accettare compromessi, o siete forse tutti così giovincelli? Beh, se è così (buon per voi), presto imparerete che nella vita bisogna saper fare anche un passo indietro quando le necessità lo impongono, e sapersi accontentare. Il piano B, con le dovute correzioni qui suggerite (una fermata intermedia sarebbe *obbligatoria* e l’idea di sfruttare le gallerie tra l.go Chigi e p. Colonna è buona), non mi sembra poi così da buttar via, specie se elaborato in prospettiva di un futuro prolungamento verso nord, aspettando tempi migliori. Dire come fatto qui da molti: fermiamoci a Venezia aspettando che ci siano i soldi, significa sine die rinunciare alla T2 e a qualunque sviluppo della C oltre Venezia non solo per il Giubileo del 2025 (scordiamoci di vedere la metro a s. Pietro per quel periodo!), ma anche per quello del 2050
Alex, non sono giovincello nemmeno io e quello che vedo è solo una politica al ribasso. Nemmeno al compromesso.
Il problema è che in questo caso il compromesso sarebbe così devastante da mettere una bella pietra tombale sullo sviluppo di metro a Roma.
Perdonami, ma ai miei figli non voglio lasciare un vicolo cieco progettuale e trasportistico. Preferisco che si fermi a Venezia e in futuro si trovino politici più illuminati…
Guarda, se speri che arrivino politici illuminati allora spera in una invasione dallo spazio, perché dopo averne viste di ognim se il futuro ora è nelle mani di gente come i cinquestelle, c’è da rimpiangere Berlusconi, s che dico, Andreotti! Che almeno era romano e si poteva sperare da lui che avesse un occhio di riguardo per la sua città
a l.go Tassoni, per quel che ne so io, dovrebbe esserci solo un pozzo di ventilazione, mentre la stazione sarebbe proprio all’imbocco di viale della Conciliazione quindi a Tevere già attraversato, più o meno a Piazza Pia
Veramente una sciagura questa ipotesi del Flaminio. Speriamo venga rapidamente cestinata. Al limite, se fossero disperati per tagliare i costi non potrebbero ipotizzare il percorso Piazza Colonna (recuperando le discenderie esistenti), Piazza Cavour (sfruttando le discenderie e infrastrutture realizzate per il parcheggio) e infine Incrocio con la A a Lepanto, per poi proseguire verso nord come previsto? Sarebbe lo stesso un compromesso, ma molto meno assurdo della C che dopo aver bruciato miliardi va a suicidarsi a piazzale Flaminio
Potrebbe essere un’idea, ma resterebbe taglaiata comunque fuori la strateguca fermata di Clodio (a Lepanto si è oramai troppo a est e al più si potrebbe raggiungere piazza Mazzini) e alla fine della fiera, non so quanto si risparmierebbe al di là del fatto di sfruttare discenderie esistenti
…e comunque, perdendo s. Pietro e Chiesa Nuova, verrebbe in ogni modo snaturato lo scopo della T2, solo in parte recuperato da Cavour, che sarebbe non molto distante da p. Navona, ma sempre troppo da S. Pietro
Questo piano B secondo me è terribile, ma non per il progetto in sé (che può anche avere la sua validità), ma perché chiude le porte a una rete decente in futuro. Ho sempre pensato che la tratta Flaminio-Venezia fosse la prima cosa da fare, ultimata la C. Guardando la mappa completa (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/8/83/Roma_MetropolitanaC_e_Ferrovia.svg) è evidente: trasformare la Roma nord in una vera metropolitana e prolungarla fino a Venezia (e magari Circo Massimo ad incrociare la B). Fermata a San Silvestro o no, si creerebbe finalmente una vera rete metropolitana, ad un costo relativamente contenuto (ingrandire 3 stazioni e scavare i tunnel).
L’ipotesi proposta potrebbe parzialmente realizzare questo collegamento, il problema è che anche la tratta Venezia-Clodio è indispensabile, non solo per il collegamento con castel Sant’angelo e San Pietro, ma soprattutto per avere la possibilità concreta di arrivare al Foro Italico in futuro. Purtroppo, una volta deviata la C verso Flaminio, la Venezia-Clodio non sarebbe più realizzabile in nessuno scenario (una linea “monca” che si ferma a Venezia? Non avrebbe senso). Una rete e una futura espansione verso ovest sarebbero defunte per sempre. E, a meno di grossi lavori per “fonderla” alla C, sarebbe morto anche il prolungamento della Roma Nord: avremmo la prima rete metropolitana con due linee che finiscono nella stessa stazione, su binari diversi.
Insomma, la nuova ipotesi è meglio di niente nell’immediato, ma in futuro rischia di diventare un macigno pesantissimo per l’espansione delle metro romane.
La possibilità di raggiungere il Foro Italico non sarebbe per nulla preclusa da una eventuale deviazione della C a Flaminio, anzi; quanto alla necessità di collegare p. Venezia con p.le Clodio, francamente mi sfugge, e in generale quando parli di espansione verso ovest della rete metropolitana, visto che più a ovest di Clodio non si andrebbe comunque, in quanto secondo i progetti da Clodio la futuribile tratta T1 ripiegherebbe proprio verso il Foro Italico quindi verso nord, non verso ovest, zona, peraltro, già sufficientemente coperta dalla A. Il prolungamento della Roma nord non è in nessun progetto, peraltro in un altro thread è stato chiaramente spiegato che il costruendo nuovo capolinea della Roma Nord sarebbe sulla stessa quota della linea A con i binari ortogonali a quest’ultima, il che farebbe tramontare ogni possibile ipotesi di prolungamento. Quanto al fatto di avere una rete metropolitana con due linee che terminano nella stessa stazione su binari diversi, non sarebbe poi milto diversa da tante stazioni del metrò parigino, per esempio Nation, dove terminao la linea 2 e la linea 6 ortogonalmente alla linea 9 e a due linee di RER
purtroppo, e lo dico da uomo di sinistra, questo disastroso sindaco sarebbe capace di partorire un aborto simile…. Ma come si puo’ solo pensare di alterare o meglio snaturare fino a questo punto il progetto iniziale di cui la T2 e’ il cuore nevrealgico? e intanto il tempo passa e il giubileo del 2025 si avvicina, nonche’ la possibile organizzazione delle olimpiadi per cui Roma si e’ candidata per i, 2024…. Il Governo deve RAPIDAMENTE prendere in mano la situazione della piu’ importante opera nazionale e sbloccare SUBITO i fondi per. La tratta T2 originale.
Ecco vedi, è proprio questo che intendo, quando affermi che la metro C sia la più importante opera nazionale, ti attiri le (giuste) ire dei “nordisti” … Dai, su, capisco il tifo, ma un po’ di obiettività…. A questo punto allora persino i siculi potrebbero incazzarsi, che sono più di cinquant’anni che svengono presi per i fondelli con la storia del ponte sullo stretto, quella, sì, opera di importanza nazionale e oserei dire addirittura europeo
Se il ponte di Messina fosse in realizzazione e non scelleratamente cancellato sarebbe senz’altro l’opera più importante in Italia.
E quindi? Cos’è una gara a chi ce l’ha più lungo?
Le cose necessarie vanno fatte e la T2 lo è.
Non è una gara a chi ce l’ha più lungo ma una cosiderazione su quanto è corta la coperta, il ponte sullo stretto è stato, purtroppo, giustamente accantonato dal governo Monti, che altrettanto giustamente non ha voluto dare il patrocinio alla candidatura di Roma per le Olimpiadi, perchè entrambe le cose, se fossero state fatte in quel periodo (che, ahinoi, è ancora *questo* periodo) sarebbe stato come dare uno schiaffo, anzi due, agli esodati e ai pensionati ai quali è stato negato l’adeguamento delle pensioni al costo della vita
Guarda, la decisione del governo Monti è stata così illuminata che adesso lo stato Italiano deve pagare la bellezza di almeno UN MILIARDO di euro di penali al consorzio Ponte di Messina. Per non vedere nemmeno realizzata l’opera. Scelta illuminatissima.
Dai, trovamene altre…
E’ così difficile concepire un infrastruttura pesante di trasporto come un investimento necessario e (redditizio nel tempo) invece che come una spesa superflua? Boh…
Monti e il suo Governo hanno avuto la dignità di mettere la parola FINE a una farsa che si protraeva da una ventina d’anni almeno. Le penali le avemmo dovute pagare comunque, prima o poi. Loro hanno avuto gli attributi per prendersene la colpa
Scusa ma come fai a dire che il Ponte di Messina sarebbe di importanza nazionale se non europea se nemmeno i messinesi lo vogliono visti i posti di lavoro che toglierebbe?!
Tu insisti che al nord non vogliono che si spendano soldi per Roma (la Capitale) ma magari è vero anche il contrario. La verità è che lo Stato Nazionale dovrebbe occuparsi appunto di tutta la Nazione ma non certo con una legge assurda e scellerata come il Patto di Stabilità che non ti fa usare i soldi quando ci sono! Se parli della Sicilia anziché il Ponte forse farebbero meglio a realizzare un acquedotto, quello si che sarebbe una opera importante e che noi tutti Italiani dovremmo pretendere. Ben venga il Mose (anche se personalmente lo vedo l’opera più inutile in quanto non fermerà proprio niente), e tutto il resto per far crescere Tutta l’Italia, ma si sa l’itaGliano vive di “ognun per se e Dio per tutti”.
Vorrei riportare entro i giusti confini sta discussione che è deragliata (tanto per rimanere in tema… ferroviario) su argomenti nord-sud ma che era solo e semplicemente una mia risposta ad argomentazioni del tipi: i soldi si devono trovare, basta volerlo. ecc. Siccome da almeno tre anni ci stanno raccontando altro, mi sembra qasi ovvio dissentire da tali argomentazioni. Vogliamo che Marino o chi oer esso chieda a Renzi una tassa pro metro C come gece Prodi con la famosa Eurotassa? Poi però non meravigliamoci se un giorno dovessimo vedere i carri armati con ke bandiere della Serenissima Repubblica davanti Palazzo Chigi, non più a piazza san Marco
Ma non diciamo fesserie, quali carri armati, la verità è che i soldi in Italia ci sono, nonsono da trovare per la C, ma per tutto ciò che serve, anche per la C, per il Mose, per l’Expo e tutto il resto. Marino non deve chiedere una tassa per la C, deve fare quello che deve fare un buon sindaco, ovvero chiedere allo Stato Centrale, fondi per tutto ciò che è necessario per il proprio territorio di competenza, cosa che dovrebbe fare ogni sindaco d’Italia.
Comunque torniamo alla metro, sta costando un patrimonio? Forse si, ma è necessaria come un mare di altre cose, quindi farne mezza o fare una stupida alternativa mi sembra stupido. spero che su questo siamo d’accordo.
Buona giornata.
È che l’alternativa a me non sembra tanto una fesseria, a patto che si realizzi una fermata intermedia, e sarebbe comunque meglio che fermarsi a piazza Venezia, ma evidentemente sono l’unici a pensarla così mentrevka maggior parte preferisce spezzarsi che piegarsi
Alex, scordati che faranno una fermata intermedia.
Primo non è stata proposta da Romametropolitane ma è solo un’ipotesi del comitato Metrox Roma.
Secondo in questa città le ipotesi sono sempre e solo state al ribasso economico.
Terzo, aggiungendo una fermata a metà significherebbe raddoppiare il numero degli scavi per i pozzi. Risultato spesa quasi uguale alla T2.
Ti pare anche solo lontanamente ipotizzabile che possano scegliere per fare una fermata a metà tratta? E’ impossibile.
Massimo, quello che dovrebbe fare un buon Sindaco, questo Sindaco e questa Giunta purtroppo non possono permetterselo: http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/04/16/news/campidoglio_l_assessore_morgante_lascia_la_delega_sul_bilancio_passa_al_sindaco-83777006/
Ti pare che questa Giunta abbia le carte in regola per andare a battere i pugni sul tavolo di Renzi per chiedere altri fondi? E non venirmi a rispondere anche tu che per le città del nord i soldi si trovano, per favore.
Se aspettiamo che finiscano la linea C diventano vecchi i nostri nipoti…
Mi sono convinto che, rispolverando il progetto accantonato della linea D si potrebbe ricavarne qualcosa di buono.
L’idea sarebbe: se Marino ha promesso di impegnarsi sino alla fermata Venezia, perché non lavorarci innestando, contemporaneamente, un tratto di linea D tra Spagna e Trastevere FS (6 stazioni in tutto, 3 già esistono) che si collega alla C proprio a Venezia (formando una T), e creando un minimo di effetto-rete che decongestiona il centro?
In fondo si tratterebbe di realizzare 10 fermate in tutto a partire da oggi (S.-Giovanni, Amba Aradam, Colosseo, Venezia per la C, Spagna, S.Silvestro, Venezia, Sonnino, Nievo e Trastevere FS per la D), con il vantaggio di far sbarcare la metro finalmente a Trastevere, in un punto ben collegato come la stazione ferroviaria
Scusa Gianlux ma se il problema per far andare avanti la C sono i soldi lo stesso vale per la D e la tua ipotesi. Quindi bisogna lavorare affinchè questi soldi si trovino e contemporaneamente portare avanti gli altri iter progettuali per la D
Andrea, premesso che il tuo discorso fila e che sono d’accordo sul fatto che in entrambi i casi il problema è relativo ai fondi, in realtà il mio era una valutazione strategica, che tiene conto di quanto realizzato ad oggi della linea C (praticamente fino a S. Giovanni, lavori fino a Colosseo, promesse della giunta fino a Venezia dopodiché la nebbia più fitta).
Ovvero: a parità di mancanza di fondi e nell’unica certezza di tempi biblici, sarebbe meglio lavorare ANCHE su un primo segmento di metro D gravitante intorno alla stazione Venezia (tra 10 anni o giù di lì) in modo da alleggerire l’enorme carico proveniente da Anagnina e Pantano gravante su S. Giovanni e Colosseo, con altre due direttrici verso Spagna e verso Trastevere.
Resta comunque il fatto che la mancanza di fondi dopo Colosseo rischia di creare una situazione micidiale sulla già stracolma linea A, e questo già tra un anno, per parecchio tempo.
Purtroppo c’è il problema del deposito treni che renderebbe impossibile realizzare la tua idea in merito alla mini tratta della D. Il deposito è stato individuato in zona salario il che rende assolutamente obbligatoria la realizzazione del ramo nord della D (prima ancora di un eventuale tratta centrale). A mio parere, sotto questa condizione, la tratta migliore sarebbe venezia-jonio con ben tre scambi con le altre linee.
Sulla questione T2 vs piano B, il mio voto va assolutamente alla T2. Trovo il piano B uno scempio inutile. Preferisco francamente il capolinea a piazza venezia fino a quando non si troveranno i soldi per portare la linea a clodio.
E’ ora di accelerare e tagliare il traguardo del centro storico,vero scopo della linea c e di tutte le metropolitane.
In tutto il mondo le metropolitane vanno a collegare le periferie al centro e non vedo perchè la capitale dopo 40 anni finalmente arriva al centro e che fa…si ferma.
La cosa assurda è che è nata per decongestionare il centro e per favorire quel famoso turismo di cui tutti parlano.
“A me… ma pare ‘na strunzata” [cit.]
Questa soluzione bucherebbe metà del significato della metro C senza aggiungerne alcuno. Perchè per andare in zona Prati, per chi viene da est, scendere a San Giovanni sarebbe sempre più conveniente. Non era un caso che il secondo scambio A/C era stato concepito dopo San Pietro, cioè dopo la zona più calda.
Scambiare a Flaminio non scarica un bel nulla. Inoltre non credo proprio costerebbe tanto di meno rispetto alla T2. Peggio ancora per questo, se mai decidessero di prendere questa scriteriata decisione, non farebbero MAI una stazione intermedia.
Ottimo risultato con questa scelta. Si ammazza la A, si affossa la C si cancella definitivamente la D.
Sei proprio così sicuro che per andare in zona Prati proveniendo da est sarebbe comunque più comodo scendere a san Giovanni, passando le forche caudine di Termini, piuttosto che a Flaminio, dove la metro A sarebbe già sgravata del grosso del suo carico?
Si, sono sicuro. Cambiare a San Giovanni converrebbe decisamente per chi viene da Est. Non è che la linea C con i suoi innesti è stata concepita a casaccio come questa nuova proposta a Flaminio. Ci sono stati 10 anni di studi dei flussi per capire dove era meglio scambiare. Inoltre chi sale a San Giovanni, a Termini se vuole si può sedere grazie al forte scambio tra A e B. A Flaminio è ormai troppo tardi.
Scusa, io non sono d’accordo. Se devo esprimere un opinione, come abitante della zona Est , dovendo raggiungere Prati con la metro C preferirei nettamente scendere a Flaminio (da S. Giovanni 5 stazioni: Ipponio, Colosseo, Venezia, Colonna, Flaminio) piuttosto che cambiare la metro A a S. Giovanni, trovarla probabilmente molto più affollata, e raggiungere Flaminio con 7 stazioni (Manzoni, Vittorio, Termini, Repubblica, Barberini, Spagna, Flaminio).
Diverso è il discorso sui flussi che sono alla base della progettazione e delle scelte strategiche. Il ventilato Piano B, se fosse l’inizio di una nuova verifica dei flussi, ed in particolare di quello che interessa la zona Nord (innesto Cassia Bis, Ospedale S. Andrea, Corso Francia, Auditorium e Flaminio), sarebbe una cosa estremamente seria.
E’ proprio quello che intendevo dire e mi trovi perfettamente d’accordo. Non capisco come si possa affermare che, un ipotetico viaggiatore diretto in Prati e proveniente da est, possa preferire cambiare a s. Giovanni, facendo anche più fermate (pur contando la ipotetica fermata di p. Colonna sperando vogliano realizzarla) e, soprattutto, salendo su una linea A stracarica, potendola trovare a Flaminio già abbondantemente svuotata a Termini. Perché non mi si racconti la favoletta che la stragrande maggioranza degli utenti della linea A e della futura C siano diretti a San Pietro, e non piuttosto a Termini
Siamo tutti d’accordo che scambiare ad Ottaviano sarebbe l’ideale, non devi convincermi di questo né del fatto che la proposta di deviare su Flaminio sia un gioco a ribasso, io dico che la accetterei come compromesso se l’alternativa fosse fermarsi a Venezia, il che significherebbe fermarsi per altri cento anni, lo sappiamo tutti, anche se non vogliamo ammetterlo, altro che futuri sviluppi della rete, e non parliamo nemmeno di linea D! Sul fatto che, una volta portata la C a Flaminio, sia più comodo scambiare a s. Giovanni dissento: preferirei scambiare a Flaminio trovando una A più scarica (perchè da Anagnina a Termini la mattina sono più quelli che scendono di quelli che salgono), anche se rischierei di restare comunque in piedi per il resto del tragitto, e comunque giovando di un tratto di C anch’esso sgravato pesantemente tra s. Giovanni e Colosseo, che gettarmi nella mischia a s. Giovanni, viaggiando per le successive 3 fermate schiacciato come una sardina, solo nella speranza di vincere un posto a sedere nel “gioco della sedia” a Termini 🙂
Diverso evidentemente il caso di chi, proveniendo da est, debba raggiungere Termini, per il quale T2 o piano B non farebbe alcuna differenza
Questo piano B non è altro che un’ipotesi e Roma metropolitane non ha in mente modifiche di tracciato??
Questo piano B è solo un’ipotesi, non c’è neanche un progetto preliminare, ma la chiave di lettura per così dire “politica” è IMHO forse ancor più importante, e da come la vedo e anche mettendo insieme delle voci che ho avuto, ne ricavo due conclusioni amare ma sulle quali dovremmo riflettere. La prima è che in Roma Metropolitane hanno oramai rinunciato, e da tempo, a portare avanti il progetto della linea D, almeno nella sua tratta centrale Venezia-Fiume, cosa del resto già dichiarato tempo addietro dallo stesso Ascarelli, Presidente di Roma Metropolitane ai tempi di Alemanno. La seconda, non meno importante, è che si dà praticamente per scontato che dal Governo non arriverà più un euro per finanziare la linea C che viene vista da tutti, a torto o a ragione, come una “fabbrica del Duomo” e mangiasoldi pozzo senza fondo, e lo stesso Marino è stremato e non ne vorrebbe più sapere, dunque meglio metterci una pezza, al minor costo, anziché far morire la C a Venezia e destinare al collasso la A senza uno sfogo a ovest
Cancellare Clodio – Venezia della linea C significa vanificare un’opera pensata troppo faraonica ma il cui pregio è soprattutto nei collegamenti est ovet Prati – Venezia- Colosseo – S.Giovanni. Pensate alle migliaia di turisti che dal Colosseo potrebbero andare direttamente a s. pietro. Un contributo lo potrebbe dare anche lo Stato Vaticano che vedrebbe una facilitazione nella gestione dei flussi dei pellegrini. E poi la C non avrebbe una funzione di rete come prevista.
Se poi proprio si dovesse optare per il piano B (che sarebbe un peccato e affosserebbe l’ipotesi linea D per sempre) allora concordo con il comitato, serve una campagna per avere una fermata intermedia a S. Silvestro o dove possibile. E’ il cuore della città con migliaia di cittadini che si spostano, il semplice collegamento Flaminio – Venezia non aiuterebbe a decongestionare il traffico “dentro” la ZTL..
Dobbiamo ricordare che una volta fatta una metro questa rimane almeno per cento anni.
facciamoci sentire
Mi dispiace fare il solito gufo, ma mi sembra ragionevole considerare già morto e sepolto il progetto della linea D da tempo. Quanto als fermata intermedia (S. Silvestro o Colonna) ci metto la firma
Dimenticavo: last but not least, potrebbe essere una occasione per risistemare la stazione Flaminio, che come già scritto in altro thread, fa *schifo*
Io che non capisco niente o quasi, mi permetto di cantare, unico finora, fuori dl coro, facendo però una doverosa premessa: il mio ragionamento parte dalla considerazione fatta dal comitato che “se il piano B di RomaMetropolitane fosse l’unica possibilità di proseguire oltre Venezia, ben venga”, e secondo me su questo presupposto ha senso ragionare, non se si debba preferire la tratta T2 come originariamente concepita, perché se è ovvio che anche io preferirei la Venezia-Chiesa Nuova-S. Pietro-Ottaviano-Clodio, e magari completata e fruibile per il 2025, francamente invece non comprendo chi, quasi volendo emulare il marito che per dispetto alla moglie si priva dei gioielli di famiglia, scriva “meglio allora fermarsi a piazza Venezia”. Sarà che sono uno che preferisce i due fustini al fustone, parafrasando uno spot pubblicitario degli anni ’80, e se l’alternativa a una C monca a Venezia può essere la C attestata a Flaminio, magari con la TVA, e con la prospettiva di un possibile, futuro prolungamento della linea verso nord, beh, allora ci metterei la firma, ma a una condizione: che si realizzi assolutamente la fermata di piazza Colonna. I vantaggi di una soluzione simile sarebbero anche altri, oltre a quelli ben spiegati dal comitato, cioè: intanto la possibilità di pedonalizzare definitivamente e completamente via del Corso, per tutta la sua lunghezza, cosa questa di cui, secondo la mia modestissima opinione, si sentirebbe il bisogno molto, ma molto più che di pedonalizzare corso Vittorio, cosa quest’ultima, peraltro, possibile con la TVA, in modo parziale tipo via Arenula o totale; secondo, la perdita della fermata S. Pietro, che a dispetto del nome, non disterebbe poi così tanto meno dall’omonima Basilica di quanto non disti Ottaviano, non sarebbe una gran perdita (sinceramente non condivido gli scenari apocalittici su orde di pellegrini che non si capsce perché nel 2025 dovrebbero accorrere numerosi, più di quanto non abbiano fatto nel ben più significativo Giubileo del 2000 o in occasione della morte di Papa Woitila, eventi che Roma ha dimostrato di poter gestire pur con tutte le difficoltà del caso); analogamente per l’ansa barocca, la cui fermata a Chiesa Nuova avrebbe una utilità prettamente turustica, e i turisti in questo caso per andare a Piazza Navona potrebero benissimo farsela a piedi da piazza Colonna; viceversa, un hub a Flaminio così strutturato sarebbe un potente nodo di scambio polivalente, di cui Roma ha finora gravemente sofferto la mancanza, che bilancerebbe il carico di Termini e soprattutto il prossimo nodo di S. Giovanni, spauracchio, giustamente, condiviso da molti, assorbendone parte del carico, a mia modestissima opinione in modo molto più funzionale di quanto potrebe fare uno scambio a Ottaviano. Ultima considerazione, ritengo pressoché impossibile che, qualora il CIPE finanziasse oggi stesso la T2 così come era nei progetti, si riuscisse a comopletarla entro il 2025, come del resto la variante “piano B”: questo per rispondere a chi lamenta che nel 2025 Prati avrebbe la stessa rete metropolitana dl 2000, cosa, questa, obiettivamente inevitabile a prescindere. Spero di aver suggerito sufficienti spunti di riflessione
se questo “Piano B” portasse ad una definizione di un “asse veloce” Venezia-Colonna-Flaminio-Auditorium-Corso Francia-Ospedale S.Andrea allora effettivamente potrebbe essere un’idea su cui ragionarci seriamente sopra.
Ecco, era proprio a questo che pensavo, d’altronde pensare di scavare un pozzo per l’estrazione della TBM sopra Villa Borghese sarebbe cosa fuori dal mondo (vabbè che Renzi a detto di voler abolire il CNEL…. 🙂 ), quindi, considerando anche la profondità delle gallerie di linea e conseguentemente lo sventato rischio di interferire con tutte le linee esistenti compresa la futura diramazione della Nord, strati archeologici e quant’altro, credo che la porta a un possibile polungamento verso nord resterebbe aperta
Sono sostanzialmente d’accordo con te, in particolare per quanto riguarda le riflessioni sul Giubileo.
Ovviamente questa è una delle solite soluzioni alla “mettiamoci una pezza” nel caso in cui non si trovino soldi per completare la T2. E tra l’altro non esclude che in futuro si possa comunque realizzare una diramazione che da San Giovanni, magari scambiando a Circo Massimo, vada a recuperare il tracciato da Chiesa Nuova in poi…
Ovviamente questo ad alcune condizioni:
– Che facciano prima di tutto il possibile per reperire i soldi per proseguire secondo progetto, dal momento che comunque portare la linea C a Flaminio sarebbe un fallimento! un piano B per l’appunto… mi hano fatto giustamente notare: non si trovano mai i soldi per questo ma per nuove autostrade, per le linee AV, per i centri commerciali, o residenziali in culandia, per gli F35 e compagnia bella… sì sempre. Su questo sono d’accordo e mi fa abbastanza rabbia. Perciò spero che si riesca a fare comunque la tratta prevista perché la C è nata per avere quel percorso.
– Se proprio questa fosse l’unica soluzione possibile, è essenziale che si faccia la fermata intermedia a largo Chigi (io ci vedrei bene pure una largo Goldoni, vista la vicinanza con il Mausoleo di Augusto che finalmente sarà recuperato… un bel PF per rimettere a posto la piazza e realizzare la stazione no?)
– ESSENZIALE far partire subito i progetti dei tram! Il tram su corso Vittorio da solo non potrà sostituire la T2 ma è già qualcosa!
Solo per risponderti alla consideazione “si trovano soldi per tutto ma mai per questo”, per ribadire un mio pensiero già più volte spiegato qui: capisco il senso di frustazione, ma on dimentichiamoci che qui si sta discutendo sul fatto che il *Governo* debba stanziare ingenti somme per finanziare una linea i metropolitana di Roma, che sarà pure la Capitale, ma non è tutta l’Italia. Mi seca ripetermi, ma provate un attimo a mettervi nei panni di un Veneto, e provate come lui a pensare perché mai e risorse che *giustamente* andrebbero drenate risparmiando qui e là poi dovrebbero essere convogliate per un’opera di cui ak cittadino veneto non gliene può fregà de meno. Per un romano può sembrare normale ragionare in questi termini, per un Veneto no
Giusto per spiegarmi meglio, gli F35 potranno non piacere e pure le autostrade, ma comunque sono sodli (prodotti dagli italiani, non dimentichiamolo) spesi per l’Italia, bene o male a seconda dei punti di vista, e non sol8 per Roma. Non è un discorso leghista, ma provate un attimo anche a mettervi nei panni di quella maggioranza di Italiani che non sono Romani e che chiedono ragione di come vengono spesi i soldi delle loro tasse. Detto da un romano, che ha vissuto dieci anni a Milano
Ma in tutte le capitali d’europa lo stato finanzia le opere per la propria capitale e la tratta come un gioiello. Hanno delle leggi proprio in questo senso e le popolazioni dei vari stati non hanno questa ideologia del Roma Ladrona o altro. Allora il romano dovrebbe incazzarsi per i soldi del expo di Milano o il Mose di Venezia (assai più costoso della metro c) o della Torino Lione il passante di mestre e cosivvia. Comunque tutte le grandi opere in tutta italia sono finanziate dallo stato in larga parte altrimenti i comuni da soli non avrebbero possibilità di intervento. Lo stato deve dare di più a Roma perchè è la capitale e svolge funzioni che altre città non hanno e che ricadono molto spesso sui suoi cittadini.
La costruzione delle linee metro di Milano chi le paga?
Scusate se insisto e giuro che con questa replica chiudo con l’argomento, anche perché OT, ma le vostre considerazioni sono evidentemente vaoide solo dal vostro punto di vista (che poi è anche il mio) di romani, ma provate solo per un attimo a mettervi nei panni di un italiano magari del nord; sarà che a me riesce facile visto che quei “panni” li ho indossati per due lustri. Si dice: in tutti i Paesi si spende per la Capitale; ma io veneto (faccio un esempio) potrei replicare: in quale Paese li Stato deve ogni anno ripianare il deficit della sua Capitale? Non mi risulta che in Francia abbiano mai varato un decreto salvaparigi, ma posso sbagliarmi. Ora, in tutta onestà, come si può biasimare il cittadino veneto o lumbàrd che “laùra” da mane a sera, paga le tasse, lo Stato gli chiede sacrifici a oltranza, ecc. e poi vede delle schifezze come il salvaroma? E non dovrebbe nemmeno incazzarsi? La Torino-Lione non ci azzecca come paragone, perché stiamo parlando di una tratta di un corridoio strategico per la logistica dell’Europa intera, che non possiamo paragonare a una metropolitana a meno che non pensiamo di prolungare la C fino a Firenze 🙂 Idem per l’EXPO che è un evento di caratura internazionale e se fallisce l’Italia intera ci fa una figuraccia. Il Mose serveba salvare Venezia che è patrimonio dell’Umanità, anche qui il paragone non regge. Cerchiamo di uscire dal nostro guscio, se dieci milioni di “Padani” votano ancora Lega nonostante lauree in Albania, fondi in Tanzania e mutandoni verdi, non è perchè si sono bevuti il cervello, ma magari qualche ragione ce l’avranno pure. E con questo chiudo st’argomento
Perchè è la capitale… e gli stessi soldi, se non di più, vengono stanziati per il TPL di Milano
Alex69, con la Francia e Parigi hai proprio preso l’esempio sbagliato visto che la Francia è un paese totalmente Parigicentrico e la capitale grazie a leggi speciali, da sempre si ciuccia quasi metà dei fondi destinati a infrastrutture e sviluppo dell’intero paese.
Se in Italia si protesta contro Roma è perchè è amministrata male indubbiamente. Ma l’intero centro di Roma è patrimonio dell’umanità e sarebbe ora di pdenalizzarlo salvandolo. Non molto differentemente dal Mose a Venezia (che costa tre volte tanto la linea C).
Infine l’Italia non è mai stato un paese che ha ben visto la propria capitale ma vive unicamente di localismi. Anche se Roma fosse perfetta il veneto o il lombardo o il siciliano si lamenterebbero lo stesso dei fondi dati alla capitale.
Con lo schifo di amministrazione che abbiamo avuto a Roma tutti i torti non ce li hanno.
Ma stai sicuro che se Roma avesse avuto in proporzione i soldi ricevuti da Parigi, Berlino, Londra, Lisbona, Atene o Madrid a quest’ora avremmo linea C, D, E, F, G, H etc…
sir ace: non mi dirai che Roma non “ciuccia” 🙂 È che, a differenza di Parigi, spende male, anzi malissimo, i suoi soldi, in burocrazia inutile, parassitismo, clientele varie, ecc. ecc. E non bastasse, crea i buchi di bilancio che poi lo Stato è costretto a ripianare, cosa che non credo proprio Parigi faccia.
Visto che però nessuno riesce proprio a mettersi nei panni dell’italiano che romano non è, ci provo con una parabola, visto che ci avviciniamo alla Santa Pasqua, e stavolta è veramente l’ultima.
Un padre di famiglia di nome Matteo ha tre figli: il primogenito Romano, il secondogenito Lombardo e il terzogenito (non so se si dice così) Emiliano. Per l’anniversario dinonsochecosa Matteo dona diecimila euro a ciascuno di essi. Lombardo ed Emiliano si trovano un lavoro, sudano sette camicie, e cercano di far fruttare al meglio quel gruzzolo; mettono su famiglia, investono, finché Lombardo con i risparmi che riesce a mettere da parte si compra, a rate, una macchina e Emiliano accende un mutuo per la casa. Invece Romano per venti anni sperpera la sua parte in festini berlusconiani, puttane, e non contento, si indebita pure al gioco, contraendo un debito di 5000 euro. Trascorsi venti anni, Matteo fa una riunione di famiglia con i suoi tre figli, e constatata la situazione di Romano, dice agli altri due: ragazzi, purtroppo quest’anno gli affari sono andati non benissimo, quindi ho solo diecimila euro da dividere tra tutti e tre, ma vostro fratello Romano è nei guai ed è pure il primogenito, quindi cinquemila vanno a lui per estinguere il suo debito, altrimenti andrà in mano agli strozzini e per lui saranno guai seri, e noi siamo una famiglia e questo non possiamo permetterlo, per di più lui è il primigenito e merita più riguardo! Quindi voialtri dovrete dividervi i cinquemila restanti. Alchè Romano prende la parola: “e no, io sono il primogenito e quindi voglio una macchina come Lombardo! Quindi la vostra parte la date a me e anzi, ci mettete pure altri cinquemila euro a testa, che io voglio la Giulietta, mica la Panda come Lombardo! Ora fate finta di essere Lombardo o Emiliano, e ditemi pure che non vi incazzereste!
Alex69, perdonami ma non sai veramente di cosa parli.
http://www.cipecomitato.it/it/il_cipe/sedute/2014/
Leggiti bene tutti i link degli stanziamenti degli ultimi 13 anni di CIPE in Italia. Confronta quelli per Roma e quelli per il nord.
Dimmi se Roma supera il 10% del totale degli stanziamenti nazionali (te lo dico io, no, ed è abbondantemente sotto).
Poi chiediti in Francia, Parigi quanto si ciuccia sul totale. Chiediti come hanno fatto a ricostruire Berlino dal 1990 con fondi praticamente tutti pubblici. Chiediti chi abbia finanziato le 10 nuove linee di Madrid e quanto abbiano protestato le altre città principali spagnole.
Di altre capitali come Atene, Sofia, Vienna, nemmeno parlo perchè da sole rappresentano il 50% degli investimenti del paese. Nel caso di Atene credo arriviamo al 60%.
Poi torna qui e raccontami di nuovo la favoletta dei tre fratelli… ma raccontala meglio però e mettici tutti gli investimenti per il nuovo Nodo ferroviario e metropolitano di Torino, le opere dell’Expo di Milano, sia infrastrutturali che urbanistiche, le nuove autostrade che con i soldi di noi tutti stanno realizzando tra Veneto e Lombardia e le statali nuove come la Pedemontana. Parlaci del MOSE di Venezia (a opera non completata siamo già sopra i 5 miliardi), della metro di Brescia e di molto altro ancora.
Faccela questa lista, già che ti guarderai gli stanziamenti reali per le infrastrutture. E poi mettila a confronto con gli stanziamenti per Roma.
Infine non voglio sentire di cavolate come il MOSE che è più importante della metro C. Nessuno discute dell’importanza del MOSE ma la Metro C, come la D nascono per pedonalizzare il centro e salvare la più grande area urbana protetta dall’Unesco dallo smog che se la sta divorando. Tant’è che stanno risarcendo e ricostruendo le parti CORROSE dei materiali lapidei del Colosseo.
Roma che è anche capitale e come tale ha onori ma anche oneri. E lo stato deve tutelare la capitale e non definanziare regolarmente tutte le leggi per roma capitale da 20 anni a questa parte…
Per favore, fattela quest’indagine e quando torni ne parliamo. Per il resto mi fa poca importanza le chiacchiere di una nazione composta da popoli che si sono sempre odiati e hanno sempre trovato di che parlar male gli uni degli altri. Veneti per primi e io sono anche Veneto e non vivo a Roma da tempo. Quindi non mi parlare della tua esperienza che comunque vive del tuo personale vissuto quindi non fa statistica (quantomeno non quanto i numeri del CIPE).
Buone cose e buona pasqua.
sir ace: prometto che farò la ricerca, ma onestamente non solo contado i finanziamenti del CIPE perché non sarebbe onesto: sul piatto della bilancia ci metterò tutto quanto lo Stato ha speso per ogni cittadino di Roma tra trasferimenti agli enti locali, decreti salvaroma e quant’altro, in rapporto a quanto ogni cittadino romano ha dato allo Stato, negli ultimi vent’anni, e poi farò lo stesso con Milano, Torino, Venezia. Troppo facile e poco giusto paaragonare solo gli stanziamenti del CIPE senza contare anche quanto i cittadini di Roma e del nord hanno *dato* in rapporto a quanto hanno *ricevuto* le rispettive città. Perché che la stragrande maggioranza dei soldi che giungono a Roma si producano al nord è un *fatto* incontrovertibile. Quanto alle opere che hai citato, eccezion fatta per la metro di Brescia (che comunque è un ottimo esempio di come si possano far fruttare in modo eccelso i soldi: costata pochissimo, bella e funzionale….. tra l’altro non ha neanche i tornelli, pensa un po’, perché non c’è stato bisogno di metterli perché i Bresciani il biglietto lo pagano), tutte le altre che hai citati hanno una utilità nazionale se non europea, (le autostrade e i treni le prendono tutti non solo i padani) mentre la metro di Roma non serve al cittadino di Cuneo
Cito da te
“sul piatto della bilancia ci metterò tutto quanto lo Stato ha speso per ogni cittadino di Roma tra trasferimenti agli enti locali, decreti salvaroma e quant’altro, in rapporto a quanto ogni cittadino romano ha dato allo Stato, negli ultimi vent’anni, e poi farò lo stesso con Milano, Torino, Venezia. Troppo facile e poco giusto paaragonare solo gli stanziamenti del CIPE senza contare anche quanto i cittadini di Roma e del nord hanno *dato* in rapporto a quanto hanno *ricevuto* le rispettive città. Perché che la stragrande maggioranza dei soldi che giungono a Roma si producano al nord è un *fatto* incontrovertibile. ”
Si per favore, falla la ricerca e vedi esattamente quanto Roma dà e quanto riceve. Penso che avrai delle groooooooosse sorprese. Fidati.
Poi torna a rispondermi (visto che hai glissato sulla cosa) sullo stanziamento in proporzione dei fondi dati a Roma e quelli dati alle altre capitali europee.
Infine dirmi che il Mose, il nodo metropolitano di Torino o la pedemontana (ma lo sai qual’è?) hanno più rilevanza nazionale rispetto alla metro C, beh, che ti devo dire. Hai una curiosa percezione di cosa è rilevante in una nazione con una capitale ufficialmente riconosciuta e che contiene tutti i ministeri e una valanga di sedi di uffici di rilevanza nazionale. Certo con il tuo ragionamento ti posso assicurare che il nodo metropolitano di Torino o il MOSE non servono al cittadino romano, ma è un ragionamento assolutamente sterile visto che non siamo uno stato federale e i fondi vengono redistribuiti in maniera nazionale.
Poi su una cosa ti contraddici: parli di rimborsi spese dei trasfertisti a Roma pagati dalla comunità nazionale e non dici che il costo di tali trasfertisti diminuirebbe con una rete di trasporti funzionante. Notare che questo costo non serve a Roma ma serve appunto all’abitante di Cuneo che così può essere rappresentato al parlamento o dove sia. Oppure vogliamo togliere il parlamento a Roma e dividerlo su tutti i comuni di Italia? Boh.
Ti dò un’altro indizio su quanto Roma sia mantenuta dallo stato. Il costo dei grandi eventi a Roma (vedi per esempio la prossima canonizzazione dei due papi oppure le quasi quotidiane manifestazioni nazionali che bloccano la città) vengono praticamente per intero pagate dal comune…
Infine una cosa sul Decreto Salva Roma perchè mi sa che non l’hai letto. Se l’avessi letto avresti capito che non sono soldi dati a fondo perduto. Sono solo norme che consentono a Roma di recuperare risorse già versate come prestito alla gestione commissariale utilizzando le tasse dei cittadini romani. Giusto per farti capire inoltre, nello stesso decreto ci sono si dei prestiti, ma non a Roma. A città del centro Nord. E altri fondi invece sono a fondo perduto come l’aggiunta dei 25 milioni per Milano per fronte a spese impreviste sull’EXPO. Pensa un po, tutto sul decreto Salva Roma. Che presa in giro…
Sulle altre capitali europee non sono preparato, la pedemontana la conosco benissimo ho vissuto da quelle parti, sgraverebbe e non poco il congestionatissimo tratto urbano Milanese della A4 (che se entri dopo le 6.15 dalla barriera di MI est non passi più perché trovi ul tappeto dei TIR che già booccano le corsie del telepass, molti di questi TIR solo in transito per l’Italia), lo dice uno che abitando e avendo base la sua azienda nell’hinterland est milanese (tra Cassina de’ Pecchi e Gorgonzola) quando doveva andare in trasferta a Torino era costretto a partire prima delle 6, proprio per evitare di rimanere bloccato in quell’inferno! Con la pedemontana si creerebbe una bretella a nord di quel tratto infernale a servizio delle valli a nord del Capoluogo, che non sarebbero più costrette ad attraversarlo. Importanza nazionale? Forse europea, visto il traffico sulla A4 corrodoio europeo (e qui prenderei simpaticamente a schiaffi tutti i no-TAV che non sanno di cosa parlano).
E’ grazie a questa nostra mentalità che Roma è oramai la retroguardia non solo dell’Europa, ma persino della stessa Italia.
Roma è al disastro, le altre città italiane no.
Il 35% del patrimonio turistico mondiale è a Roma, non altrove.
Quindi, al limite commissariamo il Comune liberandoci dall’inetto Marino, ma dotiamola in 10-12 anni di una dotazione infrastrutturale decente a partire dalle metro.
Altrimenti, spostiamo la capitale a Milano, e lasciamo morire Roma in pace.
Sarebbe fantastico anche largo Goldoni, ma temo che finirebbe per costare troppo e a quel punto non avrebbe più molto senso, tanto varebbe allora andare verso Clodio; inoltre dubito che la sovrintendenza darebbe parere positivo, attorno al mausoleo di Augusto ci sarà il mondo! L’unica speranza può essere giusto piazza Colonna, appunto perché lì i sotterranei ci sono già e bisognerebbe solo trovare i punti giusti da cui far partire le discenderie verso le banchine (cosa questa, peraltro, credo non banalissima, visto e considerato sempre dove ci troviamo)
Sono pazzi invece di aumentare le fermate le diminuiscono , ma licenziate i milioni di dipendenti pubblici inutili , se vi servono soldi , invece di rovinarci la vita
In caso di piano B, almeno facessero una fermata intermedia vicino Piazza Navona dove possibile.
In questo modo si potrebbe raggiungere facilmente anche Campo dei Fiori e pedonalizzare maggiormente il centro storico quasi come se ci fosse Chiesa Nuova.
O quantomeno predisporre le gallerie per una futura fermata. Andare direttamente da Venezia a Flaminio mi sembra una grossa vaccata.
Ma in Italia è troppo difficile fare un progetto e portarlo a termine?
Possibile che si debba sempre pasticciare?
Se la metro C non arriverà a Farnesina passando per Chiesa Nuova ed Ottaviano i pellegrini a San Pietro durante il Giubileo come ci vanno? A dorso di un mulo o camminando sopra il pantografo della linea A perché le carrozze saranno stipate oltre l’inverosimile?
Nemmeno è accettabile dire: fermiamoci a Venezia e quando ci saranno i soldi si proseguirà, perché la linea A nel frattempo scoppierà.
I soldi si devono trovare! Anche a costo di eliminare qualche ruberia e di ridurre l’assistenzialismo.
Se non ricordo male, la fermata Chiesa Nuova è stata espunta dal progetto della T2 per assoluta impraticabilità archeologica, così come nel progetto (cartaceo) della linea D è già saltata la fermata S. Silvestro per la presenza del Tempo del Sol Invictus nell’area.
Come al solito si cercano scuse per evitare di passare sul tevere, clodio la t2 originaria è molto piu utile con una vera fermata a san pietro e non la presa in giro di ottaviano e poi a piazzale clodio c’è il tribunale e cosa che nessuno ha sottolineato c’è lo stadio li vicino visto che il tram 2 è insufficiente per portare tutti i spettatori allo stadio
Perché si cercano scuse per il Tevere?
Non c’è nessun problema a sottoattraversare il tevere. Non costa una lira in più!!
ci sono costi in piu visto che bisogna fare un ponte o eventualmente adattare uno gia presente inoltre venire in superficie da problemi perchè si creano vibrazioni e visto che le strutture in centro sono molto antiche si creerebbero problemi a non finire, si creano molti problemi alla circolazione delle auto durante e dopo i lavori visto che il lungotevere è sempre trafficato.
Ma perché si deve venire in superfice?
Anche la B, perché hanno fatto il ponte, che ogni volta che la prendevo rallentava fino quasi a fermarsi per attraversarlo?
Volevo dire la linea A, non la B
Scusa Mario, ma la metro C passerebbe abbondantemente sotto il tevere. Quindi non esisterebbero ponti…
Guarda che la metro passa SOTTO al tevere
ma vi rendete conto di cosa state dicendo!!!!! costruire sotto un fiume!!!!!! i costi a quel punto esploderebbero davvero!!!!!!!! e poi se quando hanno fatto la linea a e la linea b sono venuti in superficie un motivo ci sarà!!!
Mario, scusa ma in che città vivi?
La B1 passa sotto un fiume, l’Aniene. Non l’hai mai presa?
Ragazzi, oggi ho avuto voce che la Giunta Marino sia determinata nel proporre al Governo il tracciato da Venezia a Flaminio, ovviamente senza fermate interedie, nella speranza di ottenere i fondi necessari e con la promessa fatta al Governo che con questo si metterà la parola FINE ad ogni ulteriore sviluppo della rete metropolitana entronle mura Aureliane. La fonte non posso citarla, ma è abbastanza attendibile. Che Dio ci aiuti da questi politici improvvisati
Purtroppo era quello che dicevo.
Un terrificante mix di gioco al ribasso dettato dal pensiero comune nell’Italiano medio (a tutti i livelli di potere) che l’infrastruttura per la mobilità che non sia su gomma sia solo un problema, un costo inutile e mai una soluzione.
Spero vivamente di no perché come hai detto sarebbe la parola FINE. Un buon progetto realizzato a metà e pure male, poi tra x anni ci lamenteremo di come mai il trasporto pubblico a Roma non funziona. Possibile che non si possa fare qualcosa? Petizioni, manifestazioni o quant’altro. Conosco gente che dice che “bisogna scenne ‘n piazza paaaaaa Roma”, non si può fare anche per i servizi ai cittadini? Lo chiedo anche alla Redazione.
Mario perdonami ma passare sotto al tevere con la talpa non costa un euro di più che passare da un’altra parte. Le tecniche di costruzione di un tunnel da parte della talpa non cambiano minimaente. E’ la talpa stessa che mentre scava isola e “congela” il terreno scavato cosa che si è fatta per esempio per sottoattraversare l’aniene con la B1. Non spaventarti di questa cosa succede anche quando i tunnel attraversano le falde acquifere.
Un progetto saggio sarebbe fermare la C a Venezia aspettando che arrivino i soldi per continuarla sulla T2 originaria e, al posto di spendere soldi per l’inutile e dannoso attestamento a Flaminio, utilizzare quelle risorse per la “famosa” TVA, così da garantire lo stesso un buon collegamento su ferro nel centro storico. Quando si avranno le risorse si continuerà la metro per il tracciato originario.
Ma no. Meglio partorire idiozie del genere! Bah..
a questo punto meglio fermare la C a Venezia e allungare la FL fino a Venezia con l’occasione rimodernando parte della linea.
Sarebbe un’ottima idea, ma come già detto in risposta ad altri, non esiste alcun progetto neanche preliminare di prolungamento della nord oltre il nuovo capolinea di Flaminio, che verrà realizzato su tronchino complanare e ortogonale ai binari della linea A, rendendo di fatto impossibile tale realizzazione anche in futuro
Meglio stopparla a Venezia allora, e continuare quando ci sono i soldi…
Questa alternativa non mi piace per niente, il passaggio della linea C da Chiesa Nuova e San Pietro per poi arrivare almeno sino a Farnesina è fondamentale per eliminare traffico e favorire la mobilità sostenibile!
PENULTIMA prego. Esiste la T1 che arriva a Sant’Andrea-Vignaclara passando per Grottarossa.
Si hai ragione, anche se quella tratta non fa parte del tracciato fondamentale della linea C, quello su cui c’è l’impegno di Governo, Regione e Comune.
La T2 è stata già ampiamente massacrata tra cancellazione fermate e ritardi. Passare solo sotto via del corso, per di più senza fermate intermedie, è una boiata pazzesca. I soldi spesi finora rischiano di essere stati solo sprecati, tutto il centro resterebbe senza metro e dopo 20 anni di chiacchiere sulla pedonalizzazione del centro staremo come prima (salvo aver speso svariati miliardi). Ritrovarsi prati nel Giubileo 2025 come nel Giubileo 2000 sarebbe semplicemente grottesco, complimenti…