Scambio a S. Giovanni: quando si farà?
Ieri Roma Metropolitane ha fatto sapere, con un comunicato, se fra due anni chi arriverà a S. Giovanni con la linea C potrà anche prendere la linea A. La cosa, apparentemente scontata, non lo è così tanto e vi spieghiamo perché.
Sebbene siano previsti e verranno realizzati i varchi che collegheranno le due stazioni, non è detto che essi saranno immediatamente accessibili all’utenza. Questo perché le normative sulla sicurezza nelle metropolitane sono cambiate un paio di anni fa (erano le stesse più o meno dalla fine degli anni ’80) e hanno obbligato la revisione di tutte le stazioni della linea C a cantieri già aperti. Ma se per la linea C si sta ovviando con delle varianti il problema rimane per la stazione S. Giovanni della linea A che, in teoria, non può essere interconnessa finché non sarà a norma.
Perché possa essere messa a norma di legge devono prima essere emanati dei decreti da parte del Ministero delle Infrastrutture e dell’Interno con le direttive tecniche in materia. Per la cronaca questi decreti si attendono da ben 2 anni. Il che vuol dire che se i due Ministeri non emaneranno (in tempo) questi decreti le due stazioni delle linee A e C a S. Giovanni rischiano di non poter essere connesse per l’entrata in esercizio della linea C. Detto in altre parole bisognerà tornare in superficie per passare da una linea all’altra.
Facciamo un appello ai prossimi Ministri competenti perché sblocchino la situazione.
Non è vero che nelle ore di punta la linea A è al massimo. Siamo sui 3 minuti (reali, non quelli da monitor). La frequenza nelle ore di punta sulle principali linee a Londra o Parigi è di 1 minuto (vero).
il segnalamento permette al massimo passaggi di 2 minuti e 30 secondi. Al di sotto si va in regime di rosso permissivo. Comunque la frequenza della linea A è ottima!
A Londra e Parigi come funziona se hanno frequenze di 1 minuto?
Il segnalamenteo lì presente permette treni più ravvicinati. Peraltro questo a Parigi avviene solo con guida automatica attiva.
Hanno il segnalamento che lo permette, oppure sono linee semiautomatiche cioè il conducente si limita soltanto ad aprire e chiudere le porte.
comunque roba da matti..per fare un opera pubblica sembra che ci stiamo rivolgendo a San Gennaro…assurdo pensare che socse scontate che nel resto del mondo sono la normalità ..qui hanon parvesta di vera grazia mistica..assurdo!!!
Grazie per la chiara spiegazione: mi auguro che la Repubblica ne venga messa a conoscenza, visto l’articolo dei giorni scorsi ove dalla cattiva informazione in merito si ricavavano i tipici suggerimenti deliranti – fermare tutto subito!
Sì l’atteggiamento è più o meno quello.
“non è ancora stato approvato un progetto per andare oltre Venezia” FERMATE LA C A SAN GIOVANNI!
“il cantiere per Amba Aradam – Ipponio occuperà temporaneamente l’area verde di Piazzale Ipponio” FERMATE LA C A SAN GIOVANNI!
“La sovrintendenza ha voluto la variante per lo scambio dei binari su via Sannio invece che prima di San Giovanni” FERMATE LA C A SAN GIOVANNI!
“La metro C è pensata male e porterà tanta gente sulla A a San Giovanni” FERMATE LA C A SAN GIOVANNI!
E via dicendo… Sembra che se fermi la metro a San Giovanni risolvi tutto, ma sono idioti?
Bingoooo!
Solo a roma e solo in italia. Ma ora ci pensera’ renzuscono….
No , solo a roms
Il problema è ancor più serio. La linea A è già satura. Nelle ore di punta un ulteriore forte carico farebbe esplodere il sistema.
Vai a spiegarlo ad Italia Nostra e grillini che abitano in zona Merulana e Labicana…ma loro continuano a dire che la C non carica nessuno, e che poi la gente se vuole andare oltre San Giovanni basterà che esca in superficie e prande dei rapidissimi tram che sicuramente miglioreranno la loro giornata…
Non sono d’accordo, il problema delle ore di punta potrebbe essere facilmente risolto con treni navetta vuoti che prendono servizio a S. Giovanni, nella fascia oraria mattutina di punta. La sera, nell’altro senso, non ci sarebbero problemi.
Impossibile, nelle ore di punta la frequenza alla A è già al massimo.