Alternativa al contante: anche in questo, ultimi in Europa
Sicuramente sarà capitato a tutti voi di andare all’estero almeno una volta, magari una vacanza, magari un week end; e sicuramente sarà capitato a tutti voi almeno una volta di prendere una metropolitana, magari in qualche città del vecchio continente: ebbene, immaginiamo che non abbiate avuto nessun problema nel reperimento dei biglietti, abbonamenti o mappe delle linee.
Questo perché in tutte le grandi città d’Europa (e del mondo), le società che gestiscono il trasporto pubblico danno la possibilità ai propri utenti di acquistare i titoli di viaggio con qualsiasi mezzo di pagamento (a qualsiasi ora e ovunque, a casa, nelle stazioni e non solo).
Bene, ora torniamo a Roma. Già, perché ovviamente da noi è tutta un’altra storia. A chi non è mai capitato di dover acquistare un biglietto ma di non avere appresso né monete né banconote? Beh, qui scatta il caos. Macchine automatiche che non accettano nulla che non sia contante (quando funzionano), idem per le varie edicole e tabaccherie che, generalmente, vanno poco d’accordo con bancomat e carte di credito. In questo caso c’è poco da fare: siamo costretti ad uscire dalla stazione per cercare uno sportello bancomat da cui prelevare, sperando che arrivi una banconota di taglio piccolo (poiché le emettitrici di biglietti non danno più di 6 euro di resto!) e poter acquistare finalmente il tanto desiderato biglietto. Perdendo tanto, tanto tempo in più (per non parlare della pazienza). E potrei dilungarmi per ore su tanti esempi, pardon, cattivi esempi del genere: acquistare un biglietto di notte, comprare un abbonamento o dover raggiungere l’altra parte della città per trovare una delle poche biglietterie che offrono un determinato servizio.
E cosa stia facendo l’ATAC per risolvere questo problema, è presto detto: niente. Ci correggiamo: assolutamente niente. È assurdo come, nel 2013 l’azienda che gestisce il trasporto metropolitano di una delle più grandi capitali d’Europa non abbia dato minimamente neanche un segnale a riguardo dell’implementazione per l’acquisto dei titoli di viaggio con moneta elettronica.
E questo con buona pace delle centinaia di migliaia di lavoratori e studenti che ogni giorno affrontano con coraggio (e rassegnazione) i mezzi pubblici, nonché dei poveri turisti che magari nella Città Eterna si aspettavano un servizio ben diverso.
La Roma che lavora ringrazia. E anche il Turismo, a dirla tutta
La gestione della metropolitana all’estero è quasi sempre affidata a società private, le quali hanno dei precisi livelli di servizio da rispettare, pena la decadenza del contratto e sono quindi interessate a migliorare l’efficienza del servizio e ad incassare di più e con facilità.
L’ATAC invece è soltanto l’ennesima municipalizzata incancrenita con dirigenza e personale ben poco capace e motivato visto che il posto di lavoro è garantito comunque e che il deficit di una gestione vergognosa è scaricato sulla collettività. Prova ne sia che nella metro di Roma c’è un’evasione del 50% e nessuno se ne preoccupa.
Che si aspetta a chiudere l’ATAC e dare il servizio in gestione ai privati ? Oppure si preferisce tenere il carrozzone dove sistemare politici trombati e amici degli amici, magari in cambio di voti ? Nessun sindaco, di nessun colore si è ben guardato dal cambiare nulla. Vergogna.
Buona norma vorrebbe che non si mischiassero richieste serie e importanti con piccoli fastidi marginali. Chiunque vive a Roma se non ha spicci può decidere di comprare più di un biglietto, tanto prima o poi li userà. Per i turisti forse si dovrebbero pensare abbonamenti per il numero di giorni di cui hanno bisogno. Non so se attualmente sono disponibili (forse solo 1 settimana o 3 giorni).
Non è che volete che vengano cambiate tutte le macchinette emettitrici? Immagino sarebbe una bella spesa!
a dire il vero tutte le emettitrici sono predisposte per il pagamento con carta: se fai attenzione puoi vedere la fessura e tastierino numerico. Casomai il problema è l’opposto: abbiamo speso soldi (in più) per delle macchinette con determinate caratteristiche che poi non usiamo?
ciò detto rivendichiamo la legittimità di tutte le nostre richieste: quelle “grandi” perché cambierebbero la vita a migliaia di romani e quelle “piccole” perché richiederebbe poco sforzo implementarle.
La libertà di acquistare un biglietto con un sms o con moneta elettronica non ha prezzo.ottima genova
C’è poco da dire….in Italia si è in recessione anche per questa arretratezza sia tecnologica che mentale. Il mondo corre e noi stiamo li…imbabolati fermi a cercare di capire dove va.
al di là del fatto che stare senza due euro in tasca anche per chi non vive in Lussemburgo è un sacrosanto diritto di chiunque sia in possesso di carta di credito (che in genere si paga) è una questione di credibilità per una città che dovrebbe e potrebbe essere al passo delle più grandi città europee e mondiali..la verità è che ci accontentiamo sempre..ma si che ci importa la macchinetta con gli spicci va bene tanto 2 euro in tasca ce li hanno tutti…si 2 metro vanno bene tanto traversano tutta la città…si gli autobus di notte non passano di frequente tanto a Roma abbiamo tutti la macchina..e basta con questo provincialismo e rassegnazione è un sacrosanto diritto di tutti PRETENDERE di più anche le piccole cose..può far comodo ad uno..si fa..punto..che non lo paghi l’abbonamento ai mezzi pubblici?!!
E poi nel 2013 e basta con queste monetine..riempiono solo le tasche e pesano troppo!!! Siamo il paese più arretrato per quanto riguarda l’uso delle transazioni elettroniche..ma siamo o no uno dei paesi più potenti del mondo..possibile che dobbiamo sempre fare la figura dei poveracci??!!!
Tantopiù che pure le emettitrici a bordo dei bus non danno il resto, mentre quelle a bordo degli autobus di alcune città anche medio-piccole in Germania, si!
ero a genova a settembre, e alla stazione metro de ferrari le macchinette emettitrici erano entrambe guaste, però c’era un avviso che spiegava come acquistare il biglietto con un sms; come è spiegato anche qui:
http://www.amt.genova.it/tariffe/amt_ticket_mobile.asp
Io invece penso che il problema prioritario sia quello di far finire lo schifo dei furbacchioni che, in vari modi, il biglietto non lo pagano, viaggiando a sbafo alla faccia dei cittadini onesti.
Centinaia di migliaia di studenti e lavoratori che escono di casa solo con la carta di credito senza due euro spicci in tasca? Ma dove, in Lussemburgo?
Questo indipendentemente dal fatto che, sì, non è normale che una persona non possa pagare i titoli di viaggio col sistema che preferisce.
Per non parlare di quanto spesso le macchinette (sia alle stazioni che sugli autobus) non funzionano per niente, quindi anche avere due euro in tasca non ti salva.
bancomat e prepagate non sono così infrequenti nei portafogli degli italiani (più o meno giovani). Di non avere spicci può capitare, e la risposta del servizio (!) pubblico non può essere quella di dare per scontato che si abbia sempre e comunque l’esatto importo in monetine. Siamo pur sempre nel 2013 e non chiediamo nulla di più di ciò che si fa ovunque nel mondo.
Va detto che per esempio in Olanda le macchinette elettroniche neanche prendono il denaro contante!!!