Vodafone sbarca a Termini
Il brand Vodafone è stato applicato alla stazione Termini della linea A. Il nome adesso è affiancato dal logo e dalla scritta della compagnia telefonica. Nell’atrio principale sono stati installati numerosi pannelli pubblicitari.
Lo scopo – come vi avevamo anticipato a inizio anno – è quello di recuperare fondi per la manutenzione delle stazioni, affittando il nome e gli spazi delle stazioni a grandi compagnie. Una cosa simile è avvenuta recentemente fa alla celebre fermata Puerta del Sol della metropolitana di Madrid. In quest’ultimo caso si è proceduto a rinominare la stazione in Vodafone Sol, mentre la nostra Termini rimane così com’è.
Io vedo solo tappezzato ovunque con vodafone, ma mi sembra che lo sporco resti, i paraculi che fregano i turisti pure, il personale assente e manco c’è la copertura di rete…ma non abbiamo fatto beneficenza ad un privato e basta???
Grazie al cielo c’è ancora qualcuno che usa il cervello e non si fa raggirare come il mediocre italiota…Si abbiamo svenduto anche Termini ai privati…
A parigi, napoli, londra, atene ci sono stazioni museo, stazioni dove fanno mostre d’arte che ogni mese cambiano tema..a Roma invece c’è la stazione Vodaphone…grande motivo d’orgoglio per la città…forse quelle pubblicità sono opere d’arte e non ce ne siamo accorti…
Roma, una delle prime 10 città più visitate al mondo…chi non ricorderà che Termini è Vodaphone dopo avere visitato Roma? Quante persone passano per Termini all’anno? La Vodaphone ha fatto l’affare della sua vita…la stazione nel cuore di Roma con il loro nome… Ma può una operazione del genere avere un prezzo??? Apparentemente per il romano italiota si…come se poi a Roma non ci fossero abbastanza concessioni pubblicitarie in giro per la città e nella metro stessa…che città di merda…
io vivo a Parigi da tre anni..più vivo qui, e più mi viene la rabbia a vedere lo schifo che c’è a Roma..ma sopratutto a sentire i discorsi della stragrande maggioranza dei cittadini che vivono a Roma..faccio fatica a crederci quando sono lì…
Peccato che proprio TU, che hai capito tutto, hai pensato bene di esportare il tuo fantastico cervello a Parigi, ecco perché siamo dove siamo, perché i fenomeni come te espatriano mentre gli italioti come noi restano (magari poi si scopre che fai il pizzaiolo in nero nelle Banduelle periferiche).
Che tristezza che fa la tipologia dell’emigrante supponente (in costante aumento).
Per rispondere alle tue tesi strampalate… io conosco e frequento per lavoro la metro di Mosca (11 linee), le stazioni centrali sono belissime ..essendo decorate con stucchi e mosaici ….che convivono benissimo assieme a decine di cartelloni pubblicitari, che non danno fastidio a nessuno e portano soldi privati nelle casse pubbliche… ma di cosa stiamo parlando???
Guardi, mi lasci fare una premessa…
Sono 13 anni che non vivo più in Italia, ma non mi considero una persona emigrata…perchè quando lasciai avevo 18 anni e nessun problema a Roma. Lascia semplicemente per curiosità.
Tuttavia, lavorando e studiando all’estero, con il tempo la mia vita è cresciuta all’estero…
Dopo tutto questo tempo non creda che sia semplice tornare in Italia e inserirsi nel contesto sociale e professionale.
Eppure, nell’ultimo anno, mi era venuta la voglia di provare il brivido … contro ogni tendenza… perchè a me il mio paese di origine piace…e anche parecchio.
Ho fatto questa premessa per dirle che io non sono certo uno di quelli scappati all’estero…
L’esterofilia dell’italiota non la sopporto, ma devo dire che è comprensibile quando vivi tutta la tua vita sempre in Italia…
Però per esperienza, dato che ho vissuto in 4 paesi differenti, so che la vita sarà sempre complessa ovunque tu vada.
Ma quando c’è qualcosa che non va, va detto. E non posso dissociarmi dalla mia esperienza personale quando faccio una critica. Se Lei non è d’accordo con me, è libero di trarre le sue conclusioni…Ma la mia analisi è la mia opinione, e non difficilmente la cambio senza una valida ragione..
Ho visto e vissuto in città con stazioni museali che preparano mostre d’arte contemporanea e poi ho visto Roma dove c’è la stazione della Vodaphone…
Ho visto e vissuto in città dove le persone per senso comune non vogliono solo viaggiare in macchina, e non parcheggiano sui marciapeidi, e poi ho visto Roma…
Ho visto e vissuto in città dove non esiste la speculazione del suolo pubblico e poi ho visto Roma…
Ho visto e vissuto in città dove le concessioni pubblicitarie sono rigidamente controllate in modo logico e poi ho visto Roma…
Lei dice che tutte le metropolitane hanno degli spazi pubblicitari, sono d’accordissimo…Infatti anche a Roma ci sono gli spazi pubblicitari nelle stazioni…ed è propio perchè ci sono già gli spazi pubblicitari che io mi domando perchè vendere tutta una stazione ad un solo brand allora? A Termini ci sono stato 10 giorni fa…è Termini ora è una stazione rossa con la scritta Vodaphone…qui no si tratta di spazi pubblicitari…quindi la domanda è: Ma non bastavano gli spazi pubblicitari che già c’erano?..evidentemente no…
Ma perchè no? …perchè non ci sono i soldi…okay, non ci sono i soldi…ma poi scopriamo che i dirigenti Atac guadagnano cifre impressionanti…(altra circostanza che in altre città dove ho vissuto non ho mai trovato).
Allora la mia domanda diventa: Ma perchè la gente a Roma non vede la svendita e la speculazione che c’è della propria città? … io ho anche una mia idea su questo …ma è un discorso troppo complesso da spiegare…
Detto questo, posso solo dire che se ne avete la possibilità viaggiate…viaggiate…viaggiate..guardate come si organizzano anche altre città…e scoprirete che Roma è una città oraganizzata come una città da terzo mondo…purtroppo è così, amo Roma, ma è il terzo mondo..bella Roma, ma è il terzo mondo..e va peggiorando..perchè ci sono sempre meno soldi e sempre più tagli…e quindi si è costretti a svendere…ma siamo proprio sicuri che svendere sia l’unica soluzione?
Questa è la mia opinione, e anche se ora scrivo da parigi..sento di avere tutto il diritto di poterla esprimere, sopratutto perchè sono molto legato emotivamente a Roma…altrimenti non starei qui a spendere il mio tempo…di cose da fare ne ho parecchie…
Ben vengano le sponsorizzazioni e la pubblicità, anche se dovrebbero essere tipo passivo e non invadente come i monitors sulle banchine.
Tuttavia i problemi di fondo restano. Continuo a vedere una marea di gente che non paga il biglietto, eppure mi risulta che il 70% del deficit dell’ATAC sia dato proprio dai mancati introiti.
Concordo con la sua analisi e mi associo al suo sentimento di amore ed odio per la nostra città.
Tuttavia e’ proprio lo scandaloso elenco di cose che non vanno a Roma che mi porta ad una sintesi diversa dalla sua…che trovo affascinante lo ammetto, ma veramente troppo fuori fase rispetto alla portata enorme dei molteplici problemi che degradano la qualità della vita del ns quotidiano.
Cordialità
Marco
Il mio precedente commento esi riferisce al post del sig. Riccardo.
Chiedo venia.
Dove arriveremo con queste sponsorizzazioni? Sponsorizzeremo la bandiera della nazione un giorno? Perchè non mettiamo un bel logo di vodaphone sul tricolore? Se ci danno i fondi per riequilibrare il 3% del patto di stabilità perchè no?
Sono contrarissimo a questo tipo di sponsorizzazioni..Non può una azienda privata rappresentare un luogo pubblico..è sbagliato per principio, punto.
Se lo fanno gli spagnoli mi dispiace per loro, ma credo che il 99% del mondo non segua gli spagnoli in questo.
Vedrete che a Termini non cambierà nulla. Perchè è già tutto cambiato, cos’altro vuoi cambiare? – (Oddio, ancora non ho capito perchè non ci sono le poltroncine sulle banchine della metro A) –
Tuttavia per 60 anni la metrò non ha mai avuto bisogno di queste strategie…oggi se l’azienda è in perdità ci sarà un motivo? Sarà forse per la malagestione? Questa sponsorizzazione va a mettere una toppa, ma non risolve nessun problema alla radice (il problema sono le persone e non il denaro)….E poi ci sono centinaia di spazi pubblicitari sotto la metrò, ma perchè sponsorizzare in questa maniera? Non c’è più misura ne dignità. Roma è martoriata dalla pubblicità. C’é ne una in ogni angolo della strada e dei palazzi(ora trovi le pubblicità anche con i nomi delle vie – in questo abbiamo fatto prima degli spagnoli), ci mancano solo le sponsorizzazioni sulle fontanelle e sui segnali stradali…
Questo paese è in svendita ..ogni giorno un pezzettino se ne va. Tra cent’anni al posto dell’Italia ci sarà la vodaphone sui libri di storia e l’atlante..e vedrete, che come degli imbecilli, dovremo anche chiedere grazie.
Io invece sono d’accordo se queste iniziative portano miglioramenti , a Londra hanno chiamato una linea intera di metropolitana agli arabi e posso assicurare che gli uenti si dimenticano subito il nome della linea ma ne godono il beneficio .Tra l’altro lo stato sappiamo bene che il comune non è in grado di offrire eccelenza in quanto gestisce soldi non suoi e subisce mille influenze , dunque non esercita nessun controllo sui sui dipendenti o sulle ditte esterne che dovrebbero garantire i servizi di manutenzione e pulizia , dunque viva i privati basta che ci fanno fare le metropolitane
Grazie alla sponsorizzazione Dalla Valle restaureranno il colosseo che cade a pezzi.
Più umilmente, grazie a sponsorizzazioni di vivai, ultimamente le rotatorie di talenti hanno delle bei palmizi ed essenze arboree (ben innaffiate) in luogo di erbaccia e spazzatura.
La pubblicità prende i soldi dalle tasche dei consumatori, e quindi anche da chi non paga le tasse perché evade … per cui direi che questo è forse il modo più democratico di fare le cose.
Rinominare la stazione come hanno fatto in Spagna sarebbe stato orrendo, sono contentissimo che non sia stato deciso lo stesso per Termini. Per il resto ben vengano le sponsorizzazioni, purché ben gestite
Mi aspetto che le altre stazioni diventino uno specchio adesso..
Atac che è un’azienda pubblica dovrebbe comunicare i termini dell’accordo.
il problema è questo. Atac è una Spa. O meglio il problema è di come è avvenuto il processo di “privatizzazione”
Tutte le aziende dello stato sono delle SpA…ciò non vuol dire che non siano aziande gestite dallo stato e quindi di dominio pubblico…
Met.ro SpA, che oggi si chiama Atac, è una azienda di dominio pubblico perchè il comune è il suo azionario maggioritario…e il comune sono i cittadini…quindi i cittadini possono, e devono, pretendere il massimo della trasparenza, e Atac non può fare giochi di prestigio..deve garantire e pubblicare ogni suo atto per dare ad ogni singolo cittadino l’opportunità di visionalro, nel caso ci fosse una richiesta.
Ben venga se poi i soldi incassati vengono investiti per il decoro delle stazioni
daccordissimo
Personalmente la vedo come ina forzatura..si sono allocati in una stazione frequentatissima trovandola ristrutturata.Non conosco i “termini” dell’accordo ma io gli avrei imposto..ed imporrei..una del centro + una della periferia che mi risistemi a gratis!
Se non ricordo male, con questa sponsorizzazione entreranno nelle casse societarie abbastanza soldi da poter ristrutturare tutte quelle stazioni nel piano straordinario, come lepanto, ottaviano, Furio Camillo, Piramide, Colosseo, e un’altra decina.
E’ un segno dei tempi. Non mi fa piacere si debba ricorrere a questo.
Ad ogni modo sono già contento che non abbiano rinominato la stazione…