M5S e linea C: quante balle!

San Giovanni-Venezia definita “tratta fantasma”. I 300 mln di euro finalizzati alla costruzione della stazione a piazza Venezia indicati come “destinati a finanziare arbitrati o a sbloccare la talpa”. Leggiamo sgomenti l’ultima uscita del M5S sulla linea C, un campionario impressionante di imprecisioni e balle che non fanno onore ad un movimento che si dice essere “dalla parte dei cittadini” e che, invece, con la sua crociata anti linea C rischia di causare danni proprio ai romani.

Quella dei grillini contro la terza linea della Capitale sembra essere proprio una sorta di idiosincrasia patologica. Si confonde un’utilissima linea metropolitana con una centrale nucleare, un gassificatore sul punto di esplodere, una linea ad alta velocità che taglia montagne di amianto. E si scorda che alla fine, nonostante i costi alti (forse troppo alti, questo lo diciamo anche noi) ed i gravi ritardi, si parla solo di una metropolitana, l’unica arma nelle nostre mani in grado di sconfiggere il traffico romano. I grilli de’ Noantri forse sono stati contagiati da qualche comitato di quartiere o da anziani tecnici trombati anni or sono dall’amministrazione comunale per le loro idee bislacche. Fatto sta che il movimento di Beppe Grillo si scaglia contro i 300 mln stanziati da poco per la stazione Venezia lanciando accuse pesanti che meriterebbero una querela per diffamazione da parte dell’amministrazione capitolina.

Quelli del M5S devono essere un po’ distratti. Oppure proprio non desiderano un trasporto pubblico su ferro che si avvicini agli standard delle Capitali europee. Non si spiega altrimenti, ad esempio, come non abbiano capito che i 300 mln sono stati stanziati per finanziare la mini tratta Colosseo-Venezia. Ecco cosa scrivono in un loro post:

“La Commissione Trasporti alla Camera approva un emendamento che di fatto consentirà lo stanziamento di altri 300 milioni di euro per una tratta, quella che dovrebbe collegare il Colosseo con Piazzale Clodio, che di fatto non sarà mai realizzata.

Per quella tratta, infatti, non solo non esistono i fondi, non esiste il progetto, non esistono delibere, non esiste niente. Nel 2010 Roma Metropolitane aveva provato a presentare un project financing del ragguardevole importo di 10 miliardi di €, rigettato dalla Corte dei Conti per illeggitimità. Da allora, sul quel pezzo di metropolitana, è calato il silenzio.

E allora, a chi servono questi 300 milioni? Forse a finanziare il primo arbitrato con Metro C SpA, il gruppo di imprese che sta realizzando la metro, e che è stato chiuso con un accordo di 253 milioni di euro che sarannno pagati da Comune, Regione e Stato? O a pagare le imprese che stanno lavorando sulla tratta che arriva a San Giovanni (ma lì i fondi non dovrebbero essere già stati già stanziati)? O ancora a far sbloccare la “talpa”, ferma da ottobre 2011 sempre a San Giovanni? Intanto l’assessore Improta esprime «viva soddisfazione» per il finanziamento, anche a nome del nuovo sindaco Marino.  Sarebbe bello sapere a cosa serviranno”.

Questo post non è un capolavoro di disinformazione? Primo: i 300 mln contenuti nel Decreto del Fare non sono stati stanziati per la tratta Colosseo-Clodio, come si legge nel primo capoverso ma solo per la stazione Venezia. La tratta da Venezia a Clodio ad oggi non è stata ancora finanziata, questo è vero, ma affermare che “non sarà mai realizzata” è solo un’opinione del grillino che ha scritto l’articolo. Noi siamo invece convinti che ci si arriverà piano piano.

Secondo: l’ultimo capoverso è un capolavoro di complottismo, vittimismo, e disinformazione. Come detto, ma bastava leggere i giornali per capirlo, i 300 milioni appena stanziati serviranno alla stazione Venezia. E cosa fanno i grilli invece? Scrivono che serviranno forse “a finanziare il primo arbitrato con Metro C SpA, il gruppo di imprese che sta realizzando la metro, e che è stato chiuso con un accordo di 253 milioni di euro che sarannno pagati da Comune, Regione e Stato”.. o “a pagare le imprese che stanno lavorando sulla tratta che arriva a San Giovanni (ma lì i fondi non dovrebbero essere già stati già stanziati)”. “O ancora a far sbloccare la “talpa”, ferma da ottobre 2011 sempre a San Giovanni”…

Terzo, altra imprecisione: non è stata la Corte dei Conti a bloccare la proposta di project financing sulla tratta Venezia-Clodio ma l’ex sindaco Gianni Alemanno con uno dei pochi colpi di saggezza espressi nei precedenti cinque anni. La Corte dei Conti aveva solo denunciato l’aumento dei costi sulle tratte attualmente in costruzione salvo poi dare il via libera allo sblocco di ulteriori risorse per la San Giovanni-Colosseo. La disinformazione poi prosegue con i commenti degli utenti: un certo Paolo scrive “per effetto dei ritrovamenti archeologici, infatti, la fermata di p.Venezia è stata soppressa”. Falso, non è stata soppressa tanto è vero che i 300 milioni appena stanziati servono proprio a realizzarla.

Cari grillini un consiglio: la disinformazione che fate, che vi fa assomigliare tanto al Tg4 di Emilio Fede, non fa male solo al Movimento, che pur con tanta simpatia era stato inizialmente accolto un po’ da tutti, ma fa male soprattutto a Roma e a quei cittadini come noi che sognano solo una mobilità cittadina di livello europeo. Roma ha bisogno della linea C. Non di chi rischia di causare, speriamo almeno in buona fede, la negazione dei diritti alla mobilità di un’intera cittadinanza.