Linea C: a breve sblocco fondi per stazione Venezia ed altri aggiornamenti

Piccoli ma positivi passi in avanti sul fronte della tratta della linea C tra San Giovanni e piazza Venezia. E piccoli passi in avanti anche per il sindaco di Roma, Ignazio Marino, partito molto freddo sul tema “nuove metropolitane” ma oggi, a nostro giudizio, molto più “sul pezzo”. Due, in particolare, sono le novità da sottolineare.

Primo: la commissione Trasporti della Camera dei deputati ha approvato un paio di giorni fa un emendamento che di fatto sblocca i fondi per la stazione Venezia.

Secondo: Il sindaco Marino, intervistato da La Repubblica, ha indicato la data di inizio 2018, e non 2020 come andava dicendo Alemanno, come possibile apertura della San GiovanniColosseo.

Andiamo per ordine. Come detto venerdì mattina la commissione Trasporti della Camera ha approvato un emendamento che sblocca 300 milioni stanziati dal Cipe per la tratta ColosseoVenezia. In realtà il Governo per concedere queste risorse chiede al Campidoglio due cose: che entro il 15 dicembre venga presentato il progetto definitivo della stazione Venezia e che, per la stessa data, entri in pre-esercizio la tratta PantanoParco di Centocelle. E’ un ottimo passo in avanti rispetto all’indicazione precedente, per l’appunto emendata, che avrebbe sbloccato i fondi solo in caso di apertura effettiva della prima parte della linea il 15 ottobre. Una condizione molto difficile da realizzare. La cifra totale che servirà alla tratta ColosseoVenezia è pari a 375 milioni: 300 sono quelli in arrivo dal Cipe, 75 sono a carico di Comune e Regione. Noi non cantiamo ancora vittoria: lo faremo dopo il voto definitivo del cosiddetto “decreto del Fare”, che contiene questi fondi. Proprio oggi è previsto il primo passaggio definitivo, alla Camera. Quindi manca poco per stappare lo spumante.

Seconda notizia positiva. In questo caso parliamo della tratta San-GiovanniColosseo. L’ex sindaco Gianni Alemanno aveva indicato il 2020 come data di apertura della tratta. Marino, intervistato da Repubblica.it (guarda l’intervista, attenzione al minuto 4:21), ha detto che tale tratta sarà aperta tra fine 2017 e inizio 2018. Secondo noi si tratta di una notizia incredibilmente positiva anche se l’effettiva apertura della tratta PantanoParco di Centocelle è recentemente slittata all’estate del 2014 .

Infine una terza notizia. In occasione del discorso sulle linee programmatiche dei prossimi cinque anni Marino ha pronunciato le seguenti parole:

Manutenzione ordinaria per me vuol dire interventi sulla linea B e completamento della linea C. Deve essere chiaro ancora una volta che senza una sinergia con Regione e Governo Nazionale completare infrastrutture impegnative come queste diventa impossibile. Ma finora questa volontà di lavoro comune c’è stata e promette ulteriori sviluppi positivi.

Questo passaggio è sfuggito ai più ma non a noi. Fino ad oggi Marino aveva parlato di completamento della linea C fino a Venezia”; ora questa formula è stata sorpassata. Il sindaco è furbo: non indicando più né Venezia, né Clodio o Farnesina, lascia a chi legge il dubbio su cosa intenda, per non bruciarsi in un senso o nell’altro. Tuttavia aver superato la dicitura “fino a Venezia” è comunque positivo perché vuol dire che Marino ha inquadrato il problema, ovvero che la linea C deve arrivare almeno fino a piazzale Clodio. E “gli ulteriori sviluppi positivi” di cui parla, anche se probabilmente si riferiscono proprio alle risorse in arrivo per la Stazione Venezia, potrebbero anche suggerire novità future anche per la tratta fino a Clodio. Marino è uomo molto concreto che non fa promesse avventate. Ma siamo sicuri che alla fine a Clodio ci arriveremo.

Per ora, bisogna sottolinearlo, la riapertura del capitolo linea D resta un obiettivo di lunghissimo periodo. È inutile prendersi in giro: oggi, nella fase più delicata dei cantieri della linea C, con la necessità di trovare almeno un altro miliardo per arrivare a Clodio e con la crisi economica in cui versa l’Italia, parlare della quarta linea è un puro esercizio accademico. Noi la riteniamo indispensabile e chiediamo che in questa fase venga almeno riavviata la progettazione. In modo da poter partire con una nuova gara tra qualche anno.