Il Governo sblocca 375 mln per la stazione Venezia
Finalmente una buona notizia, quest’oggi, per la linea C di Roma. Il Governo ha previsto e stanziato 375 milioni per la mini tratta Colosseo-Venezia della terza linea della metropolitana capitolina. Le risorse sono contenute nel cosiddetto “decreto del fare” che sarà varato oggi dal Consiglio dei Ministri. Secondo quanto riporta il quotidiano “Il Tempo“, però, questi fondi saranno attivati solo a due condizioni: la presentazione del progetto esecutivo al Cipe entro il 30 ottobre e la messa in esercizio della tratta Pantano-Centocelle entro il 15 ottobre 2013. Due condizioni che saranno probabilmente soddisfatte senza troppi problemi. L’apertura della stazione Venezia dovrebbe avvenire nel 2020, insieme o pochi mesi dopo al tratto San Giovanni-Colosseo i cui lavori sono appena iniziati (molto lentamente).
Il Tempo, ad onor di cronaca, afferma anche che la tratta successiva Chiesa Nuova-Clodio si farà solo con fondi privati. A noi sembra più che altro una considerazione personale del giornalista, o comunque un’affermazione basata sull’esistente e su quanto dichiarato dall’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in questi cinque anni, fino anche all’incontro con il ministro Lupi del mese scorso che aveva per tema priprio la stazione Venezia. Probabilmente oggi le cose stanno così, ma come si vede tutto può cambiare, soprattutto quando si ha un Giubileo 2025 che lentamente, ma inesorabilmente, avanza verso di noi. Insieme alla necessità di richiesta di fondi speciali.
Faccio una domanda al Comitato: sapete con precisione qual e’ il costo previsto per la tratta T2 ex Venezia ( visto che alla fine Venezia sara’ ricompresa nella T3 ). Ho trovato su web un preventivo di spesa che risale al 28/04/2010 di 1,7 mld di Euro per la tratta San Giovanni / Clodio-Mazzini.
Considerando che 792 mln costa la tratta T3 ( San Giovanni / Fori Imperiali-Colosseo ), 375 mln la tratta Fori Imperiali-Colosseo / Venezia..
Ci sono cifre ufficiali di spesa preventivata per arrivare a Clodio-Mazzini?
grazie
Non ci sono ancora dati ufficiali, ma solo le cifre che hai trovato (progetto preliminare) perchè per la tratta venezia clodio manca ancora il progetto definitivo. Tolti i soldi che sono stati finanziati ne rimarrebbero circa 600 da quel preventivo, ma ad occhio ce ne vorrà il doppio ecluso imprevisti
Grazie x l’info Andrea..
Mi auguro che a breve con i cantieri che avanzano verso Piazza Venezia e in vista del Prox Giubileo.. qualcuno prenda a cuore la questione del completamento di questa linea così fondamentale per la Nostra Città ..
Leggo l’articolo e mi viene da ridere. Dunque, io vivo a Pechino da 7 anni. In 7 anni a Pechino hanno aperto 13 nuove linee di metropolitana. Quest’anno ha aperto una nuova linea e due prolungamenti e l’anno prossimo apriranno altre nuove linee e prolungamenti. Ora, vero che per fare ogni linea ci mettono sempre 4-6 anni. Ma a Roma sta linea C e’ una specie di animale mitologico. Per fare una, dico una linea di metropolitana riusciamo a pianificare e ritardare e chiacchierare e rimandare e cazzeggiare, la data del 2020 mi fa tantissimo ridere, perche’ non ci fate un bel film di fantascienza “2020, l’anno del contatto”. Che paese di melma.
Infatti non a caso siamo ridotti come siamo ridotti, ossia una capitale di quarto mondo di un paese di terzo mondo.
Visto che non investiamo da 40 anni sul futuro, in questo caso su una mobilità efficiente, non ci dovremo lamentare se saremo tutti disoccupati; allora si che ci potremo muovere in bici.
Le cose diciamole tutte:
Pechino è la città con più alto tasso di inquinamento da auto al mondo, applicassero le stese regole che ci sono da noi il traffico sarebbe fermo un giorno si e l’altro pure.
Inoltre in China (ho lavorato a Shanghai alla Fudan University, dipartimento Infrastrutture) ci mettono molto poco a realizzare una infrastruttura, non hanno problemi di espropri o ricorsi, se serve far passare una strada / allagare una valle etc.. fanculo chi ci sta in mezzo punto e basta.
Pro e contro … non tutto cio che brilla è oro…
E’ vero, solo che loro il problema lo risolveranno e noi no, loro si predisporranno al futuro e noi no, loro si svilupperanno sempre più mentre noi diverremo la retroguardia del mondo, quindi loro avranno un futuro e noi no.
Ma si abbattiamo i fori! Che ci frega. Passiamo dall’immobilismo al super-attivismo. Sempre sti paragoni sterili si fanno..
Il paragone con Pechino è impietoso. Stai parlando di un Paese in cui i diritti civili e il diritto del lavoro non esistono, che ha una crescita del pil di 8 punti annuali, un Paese in via di sviluppo che diventerà ancor di più una potenza economica ma a che prezzo? Paragonare Italia e Cina è come mettere a confronto il gelato con uno stinco di maiale.
Volevo fare un’osservazione circa la nostra mentalità. Spesso si parla del fatto che la metro si deve costruire per continuare a far lavorare i 2200 operai e le aziende fornitrici, un po’ come accade per i 42000 forestali in Calabria, regione peraltro con il più alto numero di incendi. Invece la motivazione principale dovrebbe essere che è un’opera vitale per la città. Anche da ciò scaturisce la totale perdita di credibilità che Roma gode, purtroppo giustamente, da parte del governo centrale.
Ed è questo il motivo per cui prima di erogare i finanziamenti per la stazione Venezia vogliono vedere prima che l’opera funzioni, almeno parzialmente, e poi che ci sia un vero progetto esecutivo; il tutto entro il 30 ottobre.
Visti i precedenti, la disonestà, l’incapacità e la cialtronaggine, temo purtroppo che perderemo anche questi finanziamenti, e vedremo ancora una volta l’olimpiade dello “scaricabarile”.
sono d’accordo….ma a proposito di “lavoratori” e di trasporto…vedete cosa succede quando una volta tanto un’azienda, fa le cose seriamente
http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/1238252/Dipendenti-delle-Fs-assenteisti–reintegrati-e-pagati-dalle-toghe.html
Libero è proprio un giornale per trogloditi.
Dubbio tecnico: se la metro si ferma a piazza Venezia devono trovare un punto dove fare il pozzo di estrazione delle talpe. Visto che hanno scavato ovunque per capire dove potevano fare le uscite senza interferire con lo strato archeologico, dove pensano di fare il pozzo?
Altro dubbio, se non ricordo male da Colosseo a Venezia la metro viaggerà a gallerie sovrapposte e cosi dovrebbe proseguire in un ipotetico futuro. Come pensano di fare il tronchetto di manovra ed inversione?
Mi sa che fermarsi a Venezia sarà un incubo tecnologico che potrebbe pregiudicare definitivamente il proseguimento della stessa. Sarebbe meglio arrivare direttamente ad Ottaviano o Clodio.
Invece questi saranno punti che faranno gioco alla prosecuzione fino a Clodio. A quel punto saranno costretti ad andare avanti. E credo che a questa situazione ci si arrivi anche solo arrivando fino al Colosseo
Non vorrei fare il guastafeste ma lavoro a stretto contatto con alcuni fornitori tecnologici della Linea C e sono tutti concordi che l’apertura a ottobre 2013 è praticamente impossibile, è più realistico l’esercizio nel primo trimestre 2014.
A meno che non si inventino qualche escamotage in stile metro B1, ovvero l’apertura a lavori/collaudi non ancora ultimati.
in fondo qualche mese in più non fa la differenza … basta che ci si arrivi … quando poi si affrontano questioni veramente importanti sembra sempre cha l’amministrazione fa la figura dello studente pluribocciato eternamente impreparato. Provate a chiedere della stazione Pigneto: vi diranno “eh noooo, quella ci vorrà chissà quanto, mancano i progetti cantierabili, i permessi, i fondi, il tempo, la voglia … etc etc”. E’ davvero desolante
La differenza la fa eccome. 375 milioni di euro, per l’esattezza.
premesso che spero che ci si sbagli,
purtroppo non è questione di essere guastafeste o pessimista…
l’articolo di oggi di repubblica roma, credo rappresenti la triste realtà
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/06/19/news/metro_c_dal_governo_una_clausola_capestro_aprite_la_prima_tratta_o_perdete_300_milioni-61385412/
comunque, ribadisco, speriamo di sbagliarci entrambi
Sollecitiamo il nuovo sindaco affinché faccia pressione su tutti i responsabili dell’apertura della prima tratta della metro C al rispetto della scadenza di fine Ottobre.
Il finanziamento contenuto nel cosiddetto ” decreto del fare” e’ un’occasione da non perdere..La stazione Venezia deve essere realizzata e aperta nel 2020 insieme alla Fori Imperiali/Colosseo..
Vediamo se Marino si impegna o scarica le colpe su Alemanno..
Io sono fiducioso entro Ottobre la prima tratta sarà aperta..DEVE essere aperta!!
Ma c’è poco da fare pressioni, non è che in 3 mesi puoi recuperare il gap di anni che ti sei trascinato dietro. Per la B1 a un certo punto i lavori sono continuati 7 giorni su 7 e di notte, e nonostante questo è arrivata in ritardo.
Speriamo bene. Io sono perplesso sulla data di ottobre 2013, ma ovviamente ci spero-
Passandoci quotidianamente noto che, anche contrariamente a mesi addietro, almeno esternamente, NON vi è più presenza di operai. Eppure anche esternamente sembrano ancora molti, i lavori da fare.
Nel frattempo oggi sul corriere della sera – edizione romana, viene dichiarata come prossimo il rebranding di alcune fermate, al fine di promuovere nuove entrate derivanti da sponsorizzazioni.
Io non sono affatto contrario, anzi ritengo che le potenzialità di raccolta pubblicitaria sia ad oggi sfruttata solo in parte.
Certo l’importante che queste nuove entrate, come d’altronde si sospetta nell’articolo, siano destinati a nuovi investimenti a nuovi servizi (o a migliorare quelli esistenti) e NON a coprire buchi derivanti da sprechi, o…. peggio ancora… ridurre tali potenziali ricavi affidando agli sponsor manutenzione ordinarie e straordinarie…
I contratti di manutenzione esistono, ma, spesso, NON vengono rispettati….
La data credo sia concordata con RomaMetropolitane. Ma se anche non fosse ricordo che sono stati propriom mi tecnici di RomaMetropolitane che in tempi non sospsetti, circa 6 mesi fa, avevano indicato in ottobre 2013 la vera data buona per inaugurare la prima tratta della linea
Ma la stazione Venezia, non è eccessivamente viciana a quella colosseo?
Magari mi ricordo male, ma uno dei motivi per cui non si fece la stazione a via XXI Aprile sulla linea B! era che era troppo vicina a quella di Annibaliano e il treno troppo lungo.
In centro è giusto che le stazioni siano ravvicinate
Ricordi male Barnaba: quella stazione è saltata per colpa dello stato sabbioso dei terreni
Ricordi male Barnaba: quella stazione è saltata per la composizione sabbiosa dei terreni dove doveva sorgere
Si si… infatti i palazzi la intorno tutti in pericolo… 🙂 non avevano fatto le indagini prima?
Non si è voluta costruire perché così hanno potuto costruire la fermata Ionio facendo credere di compensare la mancata costruzione di quella fermata ed aumentando i costi.
Passando con la metro a quell’altezza si vede che una struttura è stata costruita…
Quella fermata poteva essere molto utile con un bel tapis roulant che portava l’uscita all’incrocio con la Nomentana catturando passeggeri dalle linee di autobus che ci passano.
Concordo. Un bell’interscambio con il 90 ad esempio! e poi al momento la zona è servita solo da autobus. Un’assurdità se consideriamo che è molto popolosa e che la metro passa lì sotto! Bologna e Annibaliano sono troppo distanti! Se facessero delle stazioni di dimensioni NORMALI una fermata lì avrebbero potuto farla tranquillamente.
Quando dici ” passando con la metro a quell altezza si vede che una struttura l’anno costruita” Vuoi dirmi che hanno costruito una parte della stazione Nomentana per poi cancellarla dal progetto??
Chiedo perché non ne sono al corrente ..
No, credo sia tipo un pozzo.
Teoricamente è un pozzo tecnico, in superficie ci sono le uscite. Sotto passando si vede un grosso camerone…
Infatti al posto della metro ora ci fanno dei box…nemmeno parcheggi di scambio..BOX!
Esatto, davanti la Finanza che aveva fatto problemi per il percorso della metro…
Sono d’accordo con chi la valuta finalmente una buona notizia. Spero che Marino, parlando di linea C fino a piazza Venezia, più che individuare un limite, si sia posto un traguardo realistico per il suo mandato: se non sbaglio significa portare la linea da Parco di Centocelle (primo capolinea … se tutto va bene) a Piazza Venezia, realizzando ben tre nodi di scambio (Pigneto, S. Giovanni, Colosseo). In 5 anni? Entro il 2018? Con questi chiari di luna io ci metto la firma
Intanto un grazie per la passione e impegno con cui seguite i lavori della metro c, a mio parere fondamentale per la mobilità di tutti i cittadini del quadrante della capitale che va dalla casilina fino a pantano. Concordo con l’importanza di arrivare quanto prima fino a san giovanni per avere un interscambio con la linea A ma anche con la necessità di realizzare subito lo snodo ferroviario del Pigneto per consentire l’utilizzo dei treni regionali dalla stazione metro del Pigneto. Tempo fa era stato annunciato anche lo stanziamento dei fondi necessari dal comune di roma, poi più niente.
Caro F. è molto facile oggi essere disfattisti e pessimisti. Questo arteggiamento unito con l’accoppiata fantastica demagogia-pubblicaingoranza non ha fatto altro che fornire ai sindaci scuse su scuse per giustificare ritatdi su ritardi.
Con questo decreto dovrebbero essere liberati trA le altre cose anche 1.3 miliardi per ferrovie et similia….lo vedo come un buon inizjo sicuramwnte migliore delle mirabolanti promesse ed illusioni di Passera
ma invece la pantano san giovanni quando si inaugurerà?almeno si potrà arrivare alla liea a,altra domanda,sul nodo di scambio pigneto si sa nulla?
Sul nodo Pigneto ci documentiamo e ti facciamo sapere presto. A San Giovanni nel 2015 (nel 2013 Pantano-Centocelle, nel 2014 Pantano-Lodi)
Spettabile Comitato,
avevo letto però che relativamente alla tratta Pantano – Centocelle c’erano problemi con le norme antincendio, e che quindi la messa in esercizio prevista per ottobre 2013 sarebbe slittata al 2014.
Si sa nulla?
C’è questo problema. Ma la data del 2014 non è stata mai pronunciata ufficialmente da nessuno. RomaMetropolitane parla, non a caso, di ottobre 2013. Le date coincidono
Eh è quello che avevo detto nel post precedente. Poi è evidente che se usciremo e come usciremo dalla crisi, se lo stato avrà soldi per finanziare il resto, allora si farà. Ma “fondi privati” significa semplicemente che la metro si fermerà lì.
Sono ottimista, c’è tempo fino al 2025. Credo che alla fine, almeno il tratto Chiesa Nuova-Ottaviano, sarà finanziato con fondi pubblici