Programmi elettorali. Episodio3: De Vito
Terza puntata del nostro ormai famigerato format “critica al programma elettorale”. Oggi è il turno del candidato per il Movimento Cinque Stelle alla carica di primo cittadino. Confessiamo di esserci avvicinati a questa candidatura con un certo pregiudizio memori delle dichiarazioni del leader del Movimento contro la Tav o a favore della decrescita (più o meno) felice; linee di pensiero rivoluzionarie forse, e sicuramente molto distanti dalle nostre che, molto umilmente, ambiscono “solo” a migliorare concretamente la vita dei cittadini romani.
Con questo animo quindi abbiamo scaricato il sintetico programma dei grillini che dedica alla mobilità solo una paginetta.
Potete SCARICARE QUI il PDF.
Come al solito se vi servisse un reader potete trovarlo a questo link.
Ed ecco il commento:
Il programma del M5S forse conferma i nostri pregiudizi. O forse no. Una sola cosa è certa: non dice nulla. Ma nulla nulla. Non viene mai citata la parola metropolitana. Ma neanche la parola tram… o autobus. Una pagina che prescinde da tutto e da tutti. In due parole: vuoto siderale.
Nonostante questa iniziale delusione alla fine pensiamo sia andata meglio così. Probabilmente ci siamo risparmiati una lettura indigesta. E allora un sentito “grazie” ai cittadini.
Forse può interessare leggere quanto riportato al link Forse ti può interessare leggere quanto riportato al link http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/roma2013/2013/05/il-candidato-sindaco-del-m5s-marcello-de-vito-incontra-italia-nostra-roma.html
In risposta a Simone che dice di aver vissuto all’estero come me…
Non facciamo confusione su quello che ho detto…io non mai fatto nessun paragone tra il sistema delle linee metropolitane di Londra e Parigi con quello di Roma. Conosco benissimo il distacco…
L’unico paragone che ho fatto è quello sul numero di persone che vanno in bicicletta. A Parigi, Londra e Berlino, nonostante siano città con decine di linee metropolitane, i ciclisti sono il quadruplo di quelli di Roma…perché? Qualcuno ha detto che Londra, Parigi e Berlino sono più pianeggianti…è vero … ma io vivo sulla cima del colle di Belleville a Parigi, e tutte le biciclette del bike sharing che ci sono qui, la mattina alle 8 sono già terminate perché vengono utilizzate per scendere a valle…e anche io le utilizzo… al ritorno non le prende nessuno ovviamente… Il discorso comunque è che le piste ciclabili e il bike sharing (che ha Roma è stato un’altra grande offesa ai poveri cittadini romani)…se si utilizzasse la sponsorizzazione, come avviene a Londra e Parigi, i costi per rendere la città a standard europei sarebbero bassissimi… Le pubblicità che sfrutterebbero le postazioni delle biciclette finanzierebbero la maggior parte dei costi… ma a Roma la mafia cartellonara si è opposta a questo tipo di bando e oggi abbiamo lo schifo che tutti conosciamo ..una cosa indescrivibile agli occhi dei turisti del nord europa, ma diciamo anche agli occhi di tutti gli italiani …è un offesa alla dignità delle persone oneste che pagano le tasse. Con poco tempo, e non troppo denaro, si potrebbe avere una fitta rete di ciclabili… Mentre per raggiungere il numero delle metropolitane delle altre grandi capitali …ci vuole la lampada di Aladino….scherzo, chiaramente ci vuole “volontà”…ma ripeto, cerco di essere realista e comprendo che per i prossimi 5 anni nessuno dei sindaci candidati potrà fare molto…infatti proprio oggi Alemanno dice…”basta con le metropolitane”… tuttavia non voglio essere frainteso, io sono in prima linea per avere più metropolitane …ma se in questo sviluppo si hanno enormi difficoltà, beh in tanto dobbiamo fare tutto il resto che è possibile fare allora..ci vuole una visione globale del problema del trasporto pubblico…tram..metro leggere..biciclette…
in questo momento storico bisogna fare delle scelte.
Comunque ho l’impressione che Roma potrebbe diventare un comune che dichiari banca rotta nei prossimi due o tre anni… tuttavia non sono pessimista…perché non sono pessimista per natura ..L’Italia e Roma si riprenderanno…devono riprendersi… ma ci vuole un cambio di direzione radicale… altrimenti il limbo in cui viviamo durerà ancora per molto.
Il numero dei ciclisti e’ maggiore nelle citta’ riportate perche’ i tragitti che percorrono questi ciclisti sono tragitti ovviamente brevi.
Non sono contrario al Bike Sharing…ma non si puo’ pensare di risolvere la mobilita’ con la bicicletta.
Quando questo comitato chiede il potenziamento delle linee o la costruzione di nuove lo fa perche’ pensa a quei cittadini che quotidianamente devono affrontare l’inferno del traffico per l’attraversamento della capitale. Aggiungo che con nuove metropolitane molte persone probabilmente non utilizzerebbero piu’ l’auto per spostarsi…meno auto in giro significherebbe anche meno pericolo per i ciclisti..
I mezzi di superficie non hanno la portata che puo’ avere una metropolitana ed e’ questo che manca a Roma. Insisto nel dire che Roma Capitale deve puntare al Project Financing per risolvere una volta per tutte l’emergenza traffico con la costruzione di nuove linee.
La sponsorizzazione e’ un’ottima idea e a mio avviso, come fu proposto su questo sito tempo fa, dovrebbe essere utilizzata anche per il mantenimento e l’abbellimento delle stazioni della metro.
Sono d’accordo con Simone per la questione delle bici… conosco molti giovani che si spostano in bici in città e io sto cominciando a farlo anche per lunghe tratte… ma è un gesto disperato e dettato dalla semplice realizzazione che per assurdo per andare da casa mia (quartiere Don Bosco) all’università La Sapienza ci metto meno con la bici seguendo percorsi più rapidi, che con i mezzi pubblici!! Ed è un gesto anche suicida, visto in che condizioni un ciclista deve muoversi qui. E poi ripeto: io e questi ragazzi siamo volenterosi giovani tra i 20 e i 30 anni… non si può chiedere a un 50enne che deve andare a lavorare di inerpicarsi tutti i giorni per salite varie e arrivare a lavoro sudato in modo indecente.
La mobilità sostenibile in una città come Roma non può prescindere dallo sviluppo di una rete su ferro. Quello che però sfugge a molti di quelli che commentano su questo sito è che non possiamo sperare di avere 10 linee metro nei prossimi 5 anni… E puntare SOLO a completare la C e a fare la D comunque NON risolverà i grandi problemi di traffico della città, perché ci saranno ancora tantissime zone non comodamente servite e nessuno per cui anche chi abita in zone che avranno la metro sotto casa preferirà comunque il mezzo privato a una metro e 2 cambi per infinite attese di autobus.
Quindi sì continuare a costruire la C, riprogettare la D secondo un tracciato utile. Ma contemporaneamente lavorare su tre livelli:
– per la piccola media-scala e in qualche caso come soluzione provvisoria, la progressiva sostituzione degli autobus con mezzi elettrici (tipo filobus) che viaggiano su linea elettrica nei principali corridoi per poi staccarsene ed entrare nei quartieri
– per la piccola-media scala, con in mente un piano completo di mobilità su tutta la città, realizzazione di tram MODERNI ed EFFICENTI e metropolitane leggere, totalmente svincolati dal traffico, soprattutto in periferia, e riprogettando i percorsi dei tram attuali (almeno del 3 e di quelli sulla Prenestina)
– INFINE migliorare l’offerta del trasporto pesante LAVORANDO SUL MEDIO-LUNGO termine. Come? Valorizzando i passanti ferroviari con l’istituzione di un vero servizio metropolitano, nuove stazioni e rendendo più accessibili quelle esistenti; migliorando il servizio sulle metro attuali e trasformando la Roma Lido e la Roma Nord in metro; progettandone di nuove con tecnologie moderne su percorsi studiati e soprattutto con stazioni meno invasive di quelle della B1.
De Vito non prende proprio in considerazione il terzo punto. In parte lo fa anche Marino… che però almeno ha la decenza di parlare di alcune cose che possono essere utili, come appunto il potenziamento delle linee ferroviarie ei collegamenti per interscambi che migliorano l’accessibilità delle stazioni. Di fatto, inserito in un programma che seppur debole è completo… mi spinge a orientarmi verso di lui.
Alemanno prende in parte in considerazione la mobilità pesante ma di fatto continua a proporre cose molto invasive (da bravo “ex”-mussoliniano qual è) trascurando cose che potrebbero essere invece molto utili e si potrebbero ottenere in meno tempo. (Poi come giustamente fa notare il comitato, con che faccia si ripresenta e ripropone le stesse promesse che non ha mantenuto?) E questi grandi progetti ovviamente si potranno finanziare solo attraverso nuova edilizia, che è inutile!! Il mercato immobiliario è in crisi! Mia madre lavora in banca e si occupa di mutui e concessioni edilizie, lo sa bene che la maggior parte dei nuovi edifici costruiti in periferia sono vuoti! Simone mi spieghi come puoi affermare che il project financing sia un buon modo per servire la città?? Se costruiamo nuove linee per servire quartieri nuovi si dimentica di servire i quartieri già esistenti e si giustifica solo un’ulteriore speculazione edilizia a scapito del nostro capitale verde di cui abbiamo già tanto abusato. Il prolungamento della B1, con la famigerata stazione Mosca è un caso noto. Ma prendiamo la linea Anagnina – Torre Angela. Vogliono farla passare in un’area verde che sta esattamente IN MEZZO ai due quartieri ora esistenti, per costruirci un nuovo quartiere, fighissimo, moderno… etc… ok, quello sarà servito dalla metro leggera, ma i due quartieri che oggi chiedono un collegamento saranno distanti dalle future stazioni e resteranno comunque dipendenti da linee autobus che li collegheranno alla stazione più vicina. Il Project Financing ha senso per una città che ha bisogno di espandersi. Ma Roma è già dispersiva così com’è e non ha senso costruire ancora.
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Per inciso: il primo punto, ossia quello dei mezzi di superficie tipo filobus non è che migliori realmente la mobilità (il 90 ne è un esempio), ma è pur sempre una soluzione ecologica da prendere in considerazione in una città tra le più inquinate d’Europa. Tra un autobus diesel e un mezzo elettrico, che mi fa lo stesso tragitto e che anche quando si stacca dalla linea elettrica ha una batteria o un motore ausiliario a metano… io preferisco proprio come scelta etica il secondo. Se poi questi mezzi servono a modernizzare la flotta autobus che abbiamo a Roma, mettere jumbo dove non ci sono e sarebbero molto utili, magari hanno capienza e comodità spiccatamente maggiori… allora diventa un’ipotesi ancor più allettante.
Adriano hai perfettamente ragione..
se tutti i project financing fossero come quello della “nuova centralita’ Romanina” o come quello del prolungamento B1 succederebbe proprio quello che dici tu: avremmo quartieri nuovi serviti dalle Metro e avremmo invece quartieri esistenti non collegati..
Ma chi ha detto che il project financing possa avvenire solo cosi??
Lavoro in Banca, mi occupo di Private Banking e conosco molto bene la situazione di crisi in cui si trova il mercato immobiliare..
Purtoppo, come ho piu’ volte scritto qua, Roma ha perso grandi occasioni in passato di validi Project Financing per colpa di amministrazioni comunali, che spesso vengono definite virtuose, che invece di chiedere qualcosa per Roma, nel momento in cui concedevano i famosi cambi destinazione d’uso, hanno preferito incassare le “famose stecche milionarie”.
Vivo all’Eur e ti posso riportare alcuni esempi: Eur Castellaccio ex terreno agricolo ( attuale sede di Euroroma 2, ministero della salute, Torre Eursky, Business Park ) cambio destinazione d’uso ad opera della Giunta Veltroni;
Torrino Mezzocammino ex terreno agricolo cambio destinazione d’uso ad opera della Giunta Rutelli; Tor Pagnotta-Tor Pagnotta 2 -Castel di Leva ex terreno agricolo cambio destinazione d’uso in parte Giunta Rutelli in parte Giunta Veltroni.
Quello che ti ho riportato e’ solo un piccolo esempio che riguarda il mio “vicinato”…in tutto questo Roma non ha mai incassato qualche nuova stazione della Metro..il motivo te l’ho dettagliato sopra ( stecche milionarie per i soliti noti ).
Adesso e’ vero che il mercato immobiliare sta affrontando una crisi molto importante ma e’ pur vero che esistono Fondi di Private Equity che vorrebbero investire in Italia e in particolare a Roma. Se si iniziasse con le dismissioni del patrimonio pubblico ( esempio vendita di caserme in quartieri centrali non piu’ attive da tempo) e si concedesse agli investitori esteri il cambio destinazione d’uso per la realizzazione di un complesso residenziale o alberghiero si potrebbe realizzare un valido project financing.
Il motivo per cui questi fondi non acquistano le caserme ( per fare l’esempio di prima ) e’ che nessuno poi concede loro il cambio destinazione d’uso..A questo punto dimmi..chi sarebbe cosi coglione da comprarsi una caserma se nn puo’ farci altro??
Ok, siamo d’accordo. Ma mi citi tutte situazioni relative ai decenni del boom dell’edilizia appunto. Ora come ora il patrimonio agricolo di Roma va protetto bisogna puntare ad uno stop dell’edilizia in quartieri periferici. Il project financing come lo intendi tu ha più senso… cioè finalizzato non alla costruzione ma alla riqualificazione e conversione di spazi oggi dismessi, un punto che è nel programma di Marino. Il primo esempio che mi viene in mente è la caserma vicino piazza Zama, che spezza il quartiere in due parti, e che potrebbe essere un buon territorio di scambio per una stazione dell’FR1 ad esempio.
Esatto Adriano, proprio cosi…e pensa oggi quante aree ed edifici dismessi ha Roma…io vorrei che qualcuno puntasse seriamente sulla riqualificazione anche come “merce di scambio” per ottenere rapidamente le infrastrutture che mancano alla nostra citta’..L’importante e’ avere un nuovo approccio alla cosa..mi spiego meglio..dobbiamo spiegare a chi grida a gran voce che il project financing e’lo strumento lecito che i politici usano per fare un favore agli amici che in realta’se ben argomentato non e’ cosi..
Solo in questo modo arriveranno capitali privati per la nostra citta’..e di conseguenza si potrebbero realizzare le infrastrutture mancanti e in tempi rapidi..
il numero delle metropolitane è sicuramente un problema, ma se tutto il ferro che abbiamo a Roma, compre le FR, si mettesse a sistema includendo anche bike sharing e quant’altro la situazione già migliorerebbe.
Faccio un esempio che vivo sulla mia pelle. Abito a viale Libia a 100 mt dalla metro, e mi ritengo molto fortunato, però, com’è possibile spendere tutti quei soldi per fare una stazione con una pensilina che non so quanto ti sarà costata e non pensare di collegarla con nomentana. Stanno rifacendo i lavori dello square del viale e invece di piazzarci una pista ciclabile fanno un marciapiede da circa 80 cm inaccessibile (classici lavori pre.elettorali) e soprattutto un po di comunicazione, ma cosa costa scrivere metro alla lido e alla nord, il termine ferrovia ex concessa è così obsoleto e deueto per noi che siamo italiani e figurati per i turisti.
Il problema è che non c’è comunicazione e programmazione
ALEMANNO OGGI A UNO MATTINA: ”FARE LA METRO C E’ UN CALVARIO. PUNTIAMO SU MEZZI DI SUPERFICIE E COMUNQUE CON ME ROMA HA IL 50% DI LINEE DELLA METRO IN PIU”’….
Ragazzi, che faccia tosta!
Meglio il Calvario, almeno esistevano le stazioni!!!
Inoltre non sapevo che i mezzi di superficie avessero le ali e guardassero il traffico dall’alto in basso.
Davvero vogliono farci credere che i mezzi di superficie risolvano il problema?
Ma siamo seri, che velocità commerciale si pensa possano avere! Ciò non toglie che debbano funzionare meglio.
Ci stanno “intortando” per prepararci al fatto che d’ora in avanti non si farà più nulla, rimarremo a vita nel traffico e Roma andrà sempre peggio anche a livello economico. Questa si chiama “gestione del declino”.
Comunque meglio lui che gli altri tre il che è tutto dire.
Ripeto l’Italia è un paese finito e Roma è la sua lapide.
Hai fatto 7 interventi solo in questo post, per dire sempre le stesse cose, abbiamo capito, mettiti sereno.
Ti stai sbagliando, gli Andrea sono più di uno.
Non mi sembra così grave che pensiamo le stesse cose, senza contare che puoi benissimo non leggerle.
Mi dispiace solo apprendere che siete più d’uno a pensare che ‘ l’Italia è un paese finito e Roma è la sua lapide’.
Non stiamo peggio del 1950, eppure a quei tempi hanno trovato la forza di tirarsi su, senza piangersi inutilmente addosso come fai tu / voi.
Leggendo i programmi di tutti e 4 i candidati non so se essere più esterrefatto, indignato o offeso nell’intelligenza.
Leggo anche da parte dei concittadini affermazioni quanto mai discutibili.
Partendo da dati incontrovertibili come:
1) lo sfacelo della mobilità di Roma dipende dalla mancanza di una RETE DI METROPOLITANA adeguata come avviene IN TUTTE LE CITTA’ DEL MONDO SVILUPPATO
2) I TRAM non sono minimamente paragonabili come velocità commerciale alle metropolitane per cui NON POSSONO SOSTITUIRLE ne surrogarle
3) Sia per le distanze in gioco sia per l’orografia A ROMA purtroppo NON SI PUO’ ANDARE A LAVORO IN BICICLETTA come, ad esempio, a Ferrara
Pertanto se fossimo in un paese civile un qualsiasi candidato sindaco direbbe:
a) Il piano regolatore prevede la metro C, la metro D, la trasformazione della Roma-Lido nella linea E, il prolungamento della A, della B1 e della B, ,,,,,
b) al Giubileo del 2025 mancano 12 anni, dunque il tempo c’è per implementare il tutto
c) lo Stato Italiano per risolvere l’EMERGENZA DELLA PROPRIA CAPITALE si deve far carico di erogare circa 400 milioni l’anno per 12 anni (visto che ne spreca almeno 500 volte tanto)
d) in qualità di sindaco, a prescindere dal colore del mio successore, mi farò garante del regolare svolgimento dei lavori e degli appalti in modo che tra 12 anni il problema sarà pressochè risolto
E invece siamo in un paese ignobile ormai malato terminale, di cui Roma è il perfetto paradigma.
Addirittura il programma migliore, almeno sulla carta, è quello di Alemanno, quello degli altri è il “vuoto pneumatico” ed addirittura hanno il coraggio di sostenere che le metro non servono!!!!!!!!
Come possono pretendere da noi cittadini uno scatto di orgoglio se i primi a rassegnarsi sono loro ed il bello è che cercano di prenderci anche in giro! Che spudorati!!!!
Ma la cosa che più mi addolora è che ci sono concittadini, a cui hanno fatto il lavaggio del cervello, che ormai sostengono che tanto visto che non si può far niente, “sic stantibus rebus” allora va bene così.
Il declino che stiamo vivendo è colpa anche loro, che forniscono a questi inetti il più comodo degli alibi.
Ti quoto al 2000%.
Ma veramente lei crede che questi signori metteranno in pratica quello che scrivono sui loro programmi? Per votare il sindaco bisogna considerare nel complesso chi sono questi signori e da dove vengono… Alemanno può scrivere quello che vuole sul programma ma è semplicemente invotabile…
Io anche vorrei che i candidati dicessero quello che dici lei sulle metropolitane…ma dobbiamo fare i conti con la crisi economica, il fiscal compat e il debito pubblico…non è bello da dirsi ma purtroppo è così…è colpa degli incapaci che che hanno amministrato fino ad oggi…csx e cdx in primis…
Assolutamente no. Tuttavia il fatto che nemmeno provino a programmare interventi risolutivi a lungo termine dal mio punto di vista è ancora più preoccupante. Troppo comodo dichiarare in 5 anni di volere qualche pista ciclabile, una fermata della metro C e qualche tram; tra 5 anni saremo nella stessa identica situazione mentre le altre capitali vanno avanti.
Poi non ci meravigliamo se nessuno più viene ne a visitare ne ad investire su Roma. Circa le risorse, il mio sarà qualunquismo, ma se continuiamo a finanziare la fiera di paese di Canicattì, il circolo bocciofilo di Monfalcone, gli Alpini di Conegliano Veneto, ….. ovviamente per motivi elettorali, non ci meravigliamo se poi non ci sono soldi per quello che serve veramente. Non ci dimentichiamo che è stato certificato che degli 800 miliardi di spesa pubblica, almeno 100 sono dispersi da sprechi e corruzione, per cui non capisco questo fatalismo. LA NOSTRA RASSEGNAZIONE E’ L’ OBBIETTIVO DEL POTERE.
Qui, purtroppo e forse non credo molti lo capiscono, è in gioco il futuro economico e di qualità della vita di Roma e Provincia e se non facciamo qualcosa il traffico si ridurrà si, ma per colpa della depressione economica e del calo di turisti.
Andrea se ti candidi ti voto. 🙂
Sottoscrivo
@Riccardo
Stai mischiando e mettendo tutto nel calderone. La metro C non toglie nulla agli altri investimenti come la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’esistente. Questa linea è finanziata solo per il 18% dal comune vale a dire che su 2,6 miliardi investiti fino ad ora “solo” 460 sono a carico del comune che per le metro opera al di fuori del patto di stabilità e sono dilazionati in molti anni ovvero non li ha tirati fuori tutti insieme. Quindi come vedi nel bilancio del comune la spesa per la metro C è altamente sostenibile, si tratta di capacità politica nel portare avanti progetti difficoltosi si, ma che poi porteranno benefici enormi alla popolazione tutta. De Vito a mio modo di vedere non è assolutamente preparato in materia e parla di metropolitana leggera di superfice termine questo in perfetto stile politichese di colui che non sa di cosa sta parlando. A Roma si devono costruire metropolitane e tram e lui nel programma non ha scritto una parola su questo tema. Secondo lui dovremmo tutti armarci di bicicletta e pedalare, quando su queste cose si deve investire certo, ma mica ci puoi basare l’ossatura il tpl.
Beh..a prescindere dal fatto che è vero che il comune contribuisce alle spese della metro C con un 18%…mi sembra che il resto delle sue informazioni siano del tutto fuori dalla realtà…
L’importo iniziale per l’intera tratta di 25,5 Km, già ampiamente mutilata di derivazioni e collegamenti
periferici nonché di stazioni nell’area centrale, era di 4 miliardi e 153 milioni di euro con un costo
unitario per Km pari a 163 milioni, al di sotto della media europea di 175 milioni/Km.
Ma nel frattempo i costi sono aumentati e già il CIPE si era dovuto pronunciare sui nuovi aumenti
dovuti ad opere di salvaguardia di edifici storici e monumenti, a nuovi sistemi costruttivi per la
realizzazione di pozzi e stazioni, a migliorie impiantistiche, a materiale rotabile, a spese tecniche.
A maggio 2009 il costo complessivo del percorso era salito a 4 miliardi e 465 milioni. Dopo c’è stato
l’ulteriore aumento dei costi della tratta T3 da San Giovanni al Colosseo che aveva portato quella tratta
di 2,5 Km ad un costo dichiarato di 1 miliardo e 300 milioni di euro, ben al di sopra dei 600 milioni
previsti.
Quel costo per la tratta T3 è poi diventato di 792 milioni di euro per il depennamento di alcune opere di
riqualificazione alla Stazione Colosseo-Fori Imperiali.
Il costo totale stimabile ad oggi per tutto il percorso dei 25,5 Km si attesta quindi intorno ai 5 miliardi
di euro. Quindi, nella situazione più ottimistica, il costo unitario per Km per tutta la linea attualmente prevista è pari a 196 milioni/Km ben al di sopra della media europea di 175 milioni/Km.
Il costo dell’opera è a carico del Comune per il 18%, della Regione per il 12% e dello Stato per il 70%.
Per far fronte a queste spese avremo tagli di linee periferiche, annullamento di importanti nodi di
scambio, sottrazione di risorse per il Piano della Mobilità Sostenibile del Comune, le cui linee
strategiche sono ancora ferme o sono continuamente contraddette da stupefacenti delibere comunali
come quella dei pullman turistici o da opere come quella del mega parcheggio sopra i binari della
Stazione Termini. Detto questo, è stato lo stesso Alemanno a dichiarare che per costruire l’ultimo tratto della metro C, c’è bisogno che sia lo stato a finanziare l’opera, dato il comune non ha più un centesimo… E vorrei aggiungere che io sono il primo a voler vedere Roma con 20 linee metropolitane … ma purtroppo bisogna essere anche realisti e comprendere che costruire metropolitane nella più grave depressione economica del dopo guerra non sia così semplice come si possa credere.
E comunque, se proprio non crede nella osservazioni che ho riportato, definendole un gran calderone, mi spieghi lei perchè negli ultimi 5 anni c’è stato un netto calo della qualità del servizio delle altre linee metropolitane?
Hai rifatto il solito calderone invece.
Punto 1) La linea C è stata approvata con il costo di 3,047 miliardi ad oggi ne sono stati spesi compresa la tratta san giovanni colosseo 2,6 miliardi circa, Da dove esce il dato di 4 miliardi e 465 non si sa. Io mi affido alla gazzetta ufficiale dei fondi erogati, tu forse li hai presi da Tamburrino & co magari me lo spiegherai
Punto 2) Il tracciato è sempre quello si è deciso di prenderne quello fondamentale e realizzarlo e si è detto da sempre e l’unica stazione non fattibile e per altro dichiarata in sede di progetto preliminare è Argentina. Dove sarebbero le stazioni cancellate?
I soldi che il comune ha speso fin ora sono poco più di 400 milioni cifra sostenibilissima dal comune.
Il resto sono tue idee non sta scritto da nessuna parte che questa spesa ricade sulle altre opere. In tutto il mondo linee metropolitane vengono finanziate dallo stato nessun comune ha le risorse per costruirla tutta in proprio.
Che cosa centra poi il parcheggio sopra la stazione Termini quello è un progetto di Grandi Stazioni e paga Grandi Stazioni, anzi il comune ci guadagna con gli oneri concesssori.
C’è un calo nella qualità del servizio specie sulla B perchè Alemanno e i suoi collaboratori sono degli incapaci. Hanno ritardato il bando per l’acquisto dei nuovi treni per la b1. Non hanno lavorato sulla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le infrastrutture, ma non perchè non ci sono i soldi ma perchè tra parentopoli e sprechi se li sono letteralmente pappati.
La gazzetta ufficiale dei fondo erogati? Potrebbe essere più preciso per favore? Chi è che fornisce questa gazzetta? Ha un link a cui fare riferimento?
Le mie informazione sono relative a quello che dice la corte dei conti..ecco il link di un articolo del corriere della sera che ne parla: http://roma.corriere.it/roma/notizie/politica/12_febbraio_2/20120202NAZ17_09-1903107531608.shtml
Non fare manutenzioni perché si è solamente incapaci mi sembra un osservazione molto poco realistica quando si parla di una azienda come l’ATAC…le manutenzioni non si fanno perché non ci sono le risorse…gli operai non possono essere pagati…altra ragione per cui i cantieri hanno tempi infiniti. Ecco qui un altro articolo che parla proprio di questo: http://www.paesesera.it/Cronaca/Disagi-metro-B-l-Atac-si-difende-Sulla-linea-poca-manutenzione
Guardi io non sto cercando di convicerla a credermi..semplicemente mi sono fatto una mia opinione basata su ricerche e fatti ..se per lei la corte dei conti non è attendibile…beh per me lo è.
Il candidato del movimento 5 stelle ovviamente appartiene alla corrente di pensiero di chi denuncia complotti…sprechi…e fin qua niente di male se non fosse che al momento di fare proposte concrete per un cambiamento radicale…’il vuoto più assoluto’..
La mia paura è che siamo di fronte nuovamente ad un Sig. No..
No alle metropolitane, no a Fiumicino 2, no alle autostrade..
Tutti in bicicletta !!
Penso si commenti da solo!!
Meglio la politica del “si” e tutti più poveri, indebitati e disuccupati ovviamente …
Ma secondo il tuo ragionamento dove sarebbe l’equazione più infrastrutture quindi metro tram ecc e tutti più poveri… Sono altri gli sprechi che vanno cancellati di certo non la costruzione di servizi pubblici decenti che migliorano la qualità della vita di migliaia di persone e di conseguenza il benessere!
Andrea,
Forse non hai letto bene quello che c’è scritto di sotto. De Vito non vuole cancellare la costruzione di nuovi mezzi di trasporto pubblico..per lui il problema sono proprio i mezzi di trasporto privato e quindi vuole incentivare il trasporto pubblico.
Certamente nutre dubbi sulla metro C, a causa dei suoi costi…ma allo stesso tempo sta cercando di pensare ad una prospettiva che racchiude tutta la città di Roma…e quindi ad alternative come metropolitane leggere di superficie in periferia, per esempio …o ad avere un migliore servizio delle linee come la Ostia – Roma e la Roma Nord… Va benissimo costruire la C, ma se poi tutte le altre linee non ne risentono forse bisognerebbe ripensare le modalità e i criteri di sviluppo…non mi sembra che il servizio di Roma sia migliorato negli ultimi 5 anni … Non ho mai visto la linea B subire così tanti disagi prima dell’arrivo di Alemanno..perché? Io credo perché tutte le risorse sono impegnate in una sola direzione…e la manutenzione non esiste più … Lo stesso è avvenuto per la linea del mare e per la linea nord..il servizio è peggiorato in maniera significativa. In pratica bisogna fare i conti con le casse vuote… e se portare la metro C fino a Piazzale Clodio, vuol dire distruggere il servizio di tutte le altre linee, beh allora bisogna riflettere… questo discorso da parte di De Vito mi sembra un ragionamento responsabile e onesto …
No guarda..
La politica del si non fa impoverire tutti e nn crea disoccupazione..
Anzi, la costruzioni di importanti infrastrutture crea nuovi posti di lavoro ..
Debiti che crescono?
No se per la costruzione di utilizza il project Financing ..
Ovviamente è più semplice dire no a tutto che provare a fare infrastrutture importanti come le metropolitane..
Come ho detto per Marino sono d’accordissimo nel trasformare la Lido e la Nord in metropolitane ma poi bisogna procedere e in tempi brevi nel completamente della C e nella costruzione della D e dei prolungamenti previsti..
Non scambiamo per favore una metropolitana con una bicicletta, Rome non è un paesino di provincia !!
MI scusi ma costruire tram e metro leggere non crea lavoro?
Vede, questa di De Vito non è la politica del “no” ma la politica della realtà…la politica di prendere delle scelte.
Io capisco che fa piacere sentirsi dire che le metropolitane continueranno ha essere costruite…ma purtroppo ho l’impressione che nei prossimi cinque anni, chiunque sarà il sindaco di Roma, la metro C non vedrà nessun finanziamento per il suo ultimo tratto..al massimo si arriverà a Piazza Venezia…
Tutti i candidati non vogliono toccare troppo questo tasto nella loro campagna elettorale…Ma De Vito, che neanche lui vuole toccare questo argomento…almeno ha cercato di dire che ci vuole una visione che guardi al complesso del trasporto romano e non solo alla metro C, in modo direi realistico..cosa che purtroppo in Italia spesso non ha consenso.
In oltre, per tornare a parlare di biciclette..io direi che se tutti i romani andassero in bicicletta non potrebbe che essere una cosa positiva e un vantaggio per tutti …e mi lasci dire, dato che ho vissuto per 9 anni a Londra e da quasi 4 vivo a Parigi… che nelle grandi metropoli eccome se si va in bicicletta…il paesino casomai e proprio Roma, che ha una utenza di ciclisti tra le più basse d’Europa… Berlino, Londra, Parigi hanno circa il quadruplo dei ciclisti di Roma…
Per lei queste città fanno una politica da paesino?
Ripeto, parlo per esperienza personale, dato che vivo da circa 12 anni fuori dall’Italia…ma mi rendo conto che per chi è abituato a Roma, e non ha mai vissuto più di 1 o 2 anni fuori di Roma (magari in un’altra grande capitale europea)…sia un discorso quasi surreale…
Parigi e Londra sono molto più pianeggianti di Roma. Io vivo a Tokyo che ha una orografia simile a Roma e la bici la usano tutti. Ma solo per raggiungere la più vicina stazione di metro…
Gentile Riccardo,
vivo a Roma ma ho vissuto per anni all’estero anche io dove ancora oggi continuo a recarmi sia per lavoro che per piacere..
Il discorso surreale lo sta facendo Lei..
Londra, dove Lei ha vissuto 9 anni, ha 13 linee di metropolitane (460km) , 382 stazioni ; Parigi, dove Lei vive da 4 anni, ha 16 linee di metropolitane + quelle di RER ( 220km ) con 303 stazioni; Berlino, che Lei ha citato, ha 10 linee di metropolitane ( 146 km ) e 173 stazioni..
Ora vogliamo affermare che se queste citta’ sopramenzionate non avessero queste linee di metropolitana i Loro abitanti si muoverebbero in bicicletta??
Per favore non scherziamo…
Roma ha per il momento 2 linee ( 40 km) e 52 stazioni..Le sembra normale il paragone che ha fatto?
De Vito non vende favole…questa è la sua forza…
Sa che Roma ha un debito di 13 miliardi e che le cifre dei derivati tossici, che Alemanno mantiene segrete, saranno una bella botta che alzerà ancora di più l’indebitamento dei cittadini.
Gli altri candidati non ne parlano di queste cose perchè preferiscono parlare di tutto ciò che gli da consenso…fantasie e fanatasie …praticamente il solito fumo negli occhi…
Sono 20 anni che funziona così, mi stupisco di chi ancora vuole dare fiducia a questo tipo di sistema.
Sulla mobilità De Vito è stato chiarissimo..il M5S è la forza più ambientalista che c’è oggi in politica..con De Vito i trasporti pubblici sostenibili sono al centro della sua visione di città … Con toni realistici dice che vorrebbe puntare di più sulle metropolitane leggere che su quelle sotterranee per il suo mandato. Qui c’è una sua dichiarazione ad Adnkronos:
“Sul traffico ci sono state politiche sbagliate, che ci hanno spinto solo a usare l’auto, il trasporto locale e’ solo al 28%. Bisogna potenziare il tpl, realizzare tram, metro di superficie più che sotterranee e puntare alla mobilita’ ciclabile”.
De Vito vuole far diventare la Viterbo – Roma e la linea del Mare due metropolitane a tutti gli effetti .. poi è molto preso dal progetto di realizzazione di una metropolitana leggera tra Anagnina e Tor Vergata.
Percepisco che non vorrebbe continuare la linea C..anche se credo che consulterà i cittadini e lascerà decidere a loro…però si percepisce che lui i soldi della metro C vorrebbe investirli sui tram, sul potenziamento delle linee di superficie già esistenti e magari per cominciare a costruire la metro leggera tra Anagnina e Tor Vergata.. che poi diventerebbe un treno di collegamento tra Linea A e C. É una scelta…diciamo che anche io credo che sia un peccato bloccare la linea C a Colosseo…ma se mi garantisce più tram e più servizio efficiente sulla linea del mare e la linea nord…potrei anche capire.
Tuttavia con De Vito le società che gestiscono il TPL Romano verranno anche completamente ripulite a fondo in termini di trasparenza e competenza.
Mi stupisce devo dire come su questo blog si parli sempre di volere più stazioni e più linee metropolitane, ma poi non si consideri mai il modo in cui vengono gestite le società del TPL romano… Non ho mai letto un’osservazione sul fatto che i manager di Atac prendono circa 800 milioni di euro all’anno più 200 di bonus. De Vito è l’unico candidato che vuole che la differenza di salario tra operaio e manager sia 1 – 12 … quindi vuole tagliare gli stipendi dei manager di circa 400/500 milioni, e quindi portarli a standard europei… Immaginatevi con 400 milioni in più all’anno cosa si potrebbe fare per il trasporto … Forse avere nuovi treni in metro B? Forse più manutenzione? Per me è indecente che una linea come la metro B sia 2/3 volte al mese ferma e che i suoi manager prendano bonus da 200 milioni di Euro quando già guadagnano più di Barak Obama…semplicemente inaccettabile.
In un blog come questo queste ruberie al servizio pubblico dei cittadini dovrebbero essere denunciate quotidianamente..perché questa è una anomalia tutta romana. Se, per esempio, i tempi di cantiere sono lenti( e sempre in ritardo) …è proprio perché i manager intascano le risorse che potrebbero invece essere utilizzate per aumentare il numero degli operai in cantiere … ma queste risorse sottratte ingiustamente potrebbero essere anche utilizzate per comprare più treni con aria condizionata … o magari fare tutte le ristrutturazioni che servono alla metro A, B o magari alla linea Roma- Giardinetti (che è un tipico esempio di come il comune di Roma umilia l’utenza romana)
Le politiche dei 5S in senso morale sono molto chiare, coerenti e sicuramente meritano più fiducia di chi ha fallito e raccontato favole per ben due decenni…intascandosi soldi che dovevano essere utilizzati per i servizi di noi cittadini.
Tutte queste ragioni mi spingono a dare il mio voto a De Vito …poi giudicherò…ma sicuramente è il candidato che parla più di ogni altro di cose concrete.
Nulla da eccepire su quanto affermi rispetto alla trasparenza e più in generale alla “questione morale” di chi gestisce il trasporto pubblico romano. Non fosse altro che la questione del buco e dei debiti nascosti era già stata portata a galla dai Radicali un paio di anni fa, quindi non è certo merito di De Vito se lo sappiamo.
Tutto il resto però è aria fritta. Più tram? Metro leggera Anagnina-Tor Vergata? Roma-Viterbo e Roma-Lido trasformate in metro? Dove sono queste cose nel programma? Già non possiamo fidarci di quello che c’è scritto sui programmi dei candidati (vedasi Alemanno), figuriamoci se dobbiamo votare qualcuno per una frasetta buttata là in un’intervista.
Le piste ciclabili non risolveranno certo il problema della mobilità romana. Le ciclabili sono una conseguenza: se i mezzi funzionano e diminuiscono le vetture private, ci si sposta per tragitti brevi e medi con la bicicletta. Ma per andare da una parte all’altra della città mi serve la METRO, sotterranea e ad alta frequenza, non un tram. Ovviamente servono anche più linee tranviarie, ma da sole non possono sostenere i flussi che andrebbero deviati sottoterra.
Perfino il programma di Marchini è meglio di quello di De Vito.
I progetti elencati sopra sono dichiarazioni che De Vito ha fatto nei suoi comizi ed interviste televisive ..
Qui c’è ne una su sky TV per esempio:(http://tg24.sky.it/tg24/politica/2013/05/11/il_sorpasso_skytg24_marcello_de_vito_m5s_candidato_sindaco_roma.html)
…non capisco perché queste cose dovrebbero essere considerate aria fritta? o comunque più aria fritta di quello che dicono gli altri…sopratutto se guardiamo alla storia dei partiti da cui arrivano gli altri…
Sono d’accordo che le metro sono veloci e che Roma ha un disperato bisogno di metropolitane..ma qui bisogna guardare al quadro generale di tutto quello che sta accadendo…mentre si costruisce la Metro C, la linea nord, la linea del mare e la Roma-Giardinetti sono diventate le linee ferroviarie peggiori di tutta Italia, e quindi le peggiori d’Europa (e intanto il costo del biglietto è aumentato)…Forse lei non vive ad Acilia o a Roma nord, dove passano treni ogni 25 minuti e spesso saltano corse senza preavvisi… I politici della vecchia guardia sanno vendere bene le favole …ma una persona che appartiene ad una nuova generazione, ad una forza politica che sta risparmiando su tutto, e che ha investito 10.000 euro per la propria campagna elettorale..mi sembra molto più credibile, responsabile e fuori (più dei suoi avversari) da ogni tipo di conflitto d’interesse.
Marchini parla bene ma sempre il costruttore ha fatto per tutta la sua vita…e chi saranno i suoi amichetti? 700 mila euro di campagna elettorale che lui prima dice di aver finanziato interamente di tasca sua…e poi si corregge dicendo all’80% di tasca sua (?) ..e da chi arriva il restante 20%? ex amichetti costruttori?..e siamo sicuri che è solo il 20%? io non ci credo che Marchini ha messo di tasca sua l’80% di 700 mila euro…..Vede, a me già tutti questi dubbi mi smontano sulla fiducia che gli potrei dare.
Ma okay se vogliamo continuare a credere alle favole facciamolo..basta che dopo non ci lamentiamo se i cantieri sono lenti, se i soldi se li spartiscono le classi dirigenti…e i conflitti d’interesse distruggono la qualità del servizio e l’agro romano…A me l’onesta che trasmette De Vito è quel valore che mi sta convincendo… la sua situazione è chiaramente fuori da ogni politica di palazzo e conflitto d’interesse…e questo non può che essere un bene per una città in cui il sistema clientelare è il principio fondamentale su cui si basa la sua politica; un sistema che ha portato Roma alle ultime posizioni di tutte le classifiche europee per la qualità dei suoi servizi e della vita in generale..
Non cambiamo le carte in tavola.
L’ho scritto chiaramente perché considero le dichiarazioni di De Vito aria fritta: sono dichiarazioni. NON SONO NEL PROGRAMMA. Che poi lasci interviste a destra e a manca promettendo questo e quell’altro poco me ne cale, se aprendo il suo programma trovo scritto “miglioramento del trasporto pubblico locale” e basta. Non fingiamo di ignorare il problema: De Vito ha lasciato qualche dichiarazione non impegnativa in qualche intervista, ma nel programma, quello che davvero impegna l’eletto nei confronti dell’elettore, non c’è niente di niente.
Né io né spero nessun altro ha mai pensato che basti costruire la metro C per risolvere i problemi di Roma. È chiaro che se si arriva a Clodio e il resto del sistema rimane quello che è, la situazione non migliorerà di certo, anzi. Sottintendevo che parallelamente alla necessaria linea di metro (e possibilmente anche della D) è d’obbligo incrementare l’offerta con più mezzi, tram, treni regionali. Non “tram al posto della metro”, ma “metro+tram”. Non ci possono volere due ore per attraversare la città da una parte all’altra, e questa cosa non si risolverà che con la metro.
Per la cronaca, io abito a Lunghezza, e noi in questo posto dimenticato dall’umanità un treno ogni 25 minuti CE LO SOGNIAMO. Quindi so bene di cosa sto parlando.
Quella su Marchini ovviamente era una battuta. Volevo sottolineare come persino il programma di una persona così impresentabile come Marchini contenga in 5 frasi più di quanto dice De Vito in una pagina (di supercazzole).
Riguardo all’onestà e alla questione morale, ripeto, niente da obiettare. I fondi che vengono letteralmente mangiati dai dirigenti (quando va bene) o dalla criminalità organizzata (nel peggiore dei casi) sono il principale motivo che c’è dietro la rovina del sistema di trasporto pubblico romano. Su questo siamo d’accordo. Ma non si possono recuperare questi soldi per fare solo ciclabili e tram…
Come fa una metropolitana ad essere in superficie?
Forse vola??????
Ma di che stiamo parlando?????
Se noi Romani facessimo in bicicletta 20 km andata e 20 km al ritorno per andare al lavoro, specie con il freddo e la pioggia, potremmo iscriverci tutti al Tour de France, almeno li correremmo meno pericoli.
Andrea,
Forse non hai letto bene quello che c’è scritto di sotto. De Vito non vuole cancellare la costruzione di nuovi mezzi di trasporto pubblico..per lui il problema sono proprio i mezzi di trasporto privato e quindi vuole incentivare il trasporto pubblico.
Certamente nutre dubbi sulla metro C, a causa dei suoi costi…ma allo stesso tempo sta cercando di pensare ad una prospettiva che racchiude tutta la città di Roma…e quindi ad alternative come metropolitane leggere di superficie in periferia, per esempio …o ad avere un migliore servizio delle linee come la Ostia – Roma e la Roma Nord… Va benissimo costruire la C, ma se poi tutte le altre linee non ne risentono forse bisognerebbe ripensare le modalità e i criteri di sviluppo…non mi sembra che il servizio di Roma sia migliorato negli ultimi 5 anni … Non ho mai visto la linea B subire così tanti disagi prima dell’arrivo di Alemanno..perché? Io credo perché tutte le risorse sono impegnate in una sola direzione…e la manutenzione non esiste più … Lo stesso è avvenuto per la linea del mare e per la linea nord..il servizio è peggiorato in maniera significativa. In pratica bisogna fare i conti con le casse vuote… e se portare la metro C fino a Piazzale Clodio, vuol dire distruggere il servizio di tutte le altre linee, beh allora bisogna riflettere… questo discorso da parte di De Vito mi sembra un ragionamento responsabile e onesto …
ma che c’entra la linea c col servizio delle linee esistenti. la linea C viene costruita perlopiù con fondi statali con fondi straordinari. se la gestione dell’esistente è insufficiente è perché Alemanno non ha stanziato fondi o non ha saputo gestirli. Non è che nel bilancio del comune manchino i soldi. semplicemente ci sono delle priorità e i soldi vengono destinati di conseguenza: se uno mette come priorità assunzioni e prebende anzichè il tpl mi pare una responsabilità personale (e non di un’opera in costruzione come la linea C)
Vuoto cosmico.
Questi qui non hanno la minima idea.
Il silenzio può essere colmato cercando sue interviste. Ad esempio questa, in cui asserisce di voler istituire un comitato di tecnici per capire come proseguire la metro C (?!) e che comunque reputa improbabile l’arrivo a piazzale Clodio (!?!): http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1242924/Roma–De-Vito–fare-commissione-di-tecnici-su-futuro-metro-C.html
Ecco, appunto, il problema è che cercando di riempire il vuoto del programma con le sue dichiarazioni estemporanee, si peggiora la sua già pessima posizione.
Bocciatissimo!