Alemanno e Marino a favore della conclusione della linea C
Entrambi tiepidi. Ma tutti e due a favore della conclusione della linea C fino a piazzale Clodio, e comunque “almeno fino a piazza Venezia”. I due principali candidati a sindaco di Roma, Gianni Alemanno e Ignazio Marino, stanno piano piano facendo sapere le loro intenzioni per la tratta Venezia-Clodio della terza metropolitana della Capitale. E danno il ben servito ai soliti noti dell’associazione Italia Nostra, che stanno approfittando della campagna elettorale per instillare le loro pericolose idee nel dibattito politico, tra candidati consiglieri senza arte ne parte alla disperata ricerca di due voti in più e troll che si aggirano sui forum, fino anche ad inquinare il confronto con sms inviati ai candidati sindaci che si alternano in interviste sulle varie radio cittadine.
L’ultimo a parlarne, questa mattina, è stato il candidato del centrosinistra Ignazio Marino. “Il rischio di danni al patrimonio archeologico è stata una mia preoccupazione- sono state le sue parole-. Ma il capogruppo della mia lista civica, la sovrintendente del parco dell’Appia antica, Rita Paris, ha studiato da scienziata le carte e mi ha assicurato che non ci sono rischi strutturali per il Colosseo per i lavori della metro C. Sui costi evidenziati dalla Corte dei Conti chiederò le carte e le studierò con molta attenzione. Ma è evidente che l’opera è inizata e dovrebbe arrivare a conclusione o almeno fino a piazza Venezia“.
Qualche giorno fa ne aveva invece parlato il sindaco uscente Gianni Alemanno. “La metro C va avanti, nonostante l’opera di diffamazione in atto- aveva detto il primo cittadino– Le risorse per arrivare fino al Colosseo ci sono tutte. Mancano le risorse per avviare la tratta T2 da piazza Venezia in poi, ma le troveremo con uno sforzo grande nei confronti del Cipe e dello Stato che ci devono aiutare o con un project financing. Basta con la cultura del No. La linea C deve andare avanti fino a Clodio e di sicuro fino a piazza Venezia“.
A questo punto tra i due le differenze sembrano essere quelle sulla metodologia di realizzazione. Marino in un’intervista rilasciata sui terreni dove dovrebbero sorgere le palazzine garantite ai privati in cambio del prolungamento della linea B fino a Casal Monastero ha detto che “le metro si devono costruire solo con risorse pubbliche“. Alemanno pensa ancora al project financing, ovvero alla cessione del diritto a costruire ai privati in cambio della linea, anche se recentemente ha aperto ad un ritorno al finanziamento pubblico via Cipe.
Noi, comunque, registriamo positivamente la doppia presa di posizione. Secondo noi porre piazza Venezia come eventuale limite è un grande errore. Ma sia Alemanno che Marino hanno comunque parlato della necessità di concludere l’opera. Superiamo con pazienza il grande frullatore della campagna elettorale, dove ogni cosa, come anche l’utilissima ultima tratta della linea C, può essere usata in modo propagandistico da politicanti da strapazzo e ambientalisti in auto blu. Poi le cose si metteranno a posto da sole, perché ci sono troppi motivi per i quali la linea C non potrà che andare avanti fino alle stazioni Clodio o, meglio ancora, Farnesina.
ma perchè quando la comunità europea ha finanziato la metro C non ha fatto i controlli adeguati , invece di finanziare i soliti pagliacci …
Perchè non estendere l’interesse anche ad altre figure politiche che dimostrano maggior interesse alla mobilità romana, invece che concentrarci solo su queste due figure?
tipo?
Perchè queste ci propinano i partiti ed una delle due purtroppo vincerà.
Mi assale un dubbio:
Perchè ci sono i soldi per l’inutile TAV (15 miliardi), per gli inutilissimi caccia (23 miliardi) e persino per la digitalizzazione dell’esercito (3 miliardi) e per le metro no?
Non sarà che i nostri soldi sono spesi malissimo?
E intanto la nostra qualità della vita fa schifo….
Dicono che la scheda elettorale alle prossime comunali sarà lunga 95 cm, vuol dire che la scelta non si estende solo a due. Su che punti si basano i programmi elettorali delle altre fazioni politiche? Almeno le prime 3-4 date per favorite.
È presto detto. PD e pdl li abbiamo visti. Grillo sappiamo tutti che è NO TUTTO e pappa e ciccia con Italia nostra. Poi c’è marchini e c’è un articolo su questo sito se scorri tra i post precedenti. E poi si sono finiti i candidati che hanno qualche chance.
gentiloni voleva fare un tram su via dei fori imperiali, collegano l’8 al 3, marino cosa vuole fare lasciarci andare gli orrendi autobus carri bestiame?gentiloni ci avrebbe messo anima e corpo nel finire la C e la D. ho visto il videoforum di marino su repubblica, e mi sembra che guardi molto al passato, a tutti questi beni archeologici, alle gesta di marc antonio, e non al futuro, spero che non abbia in fondo l’intenzione di far finire la metro C a colosseo per paura di rovinare i resti delle gesta di marc antonio, tanto il traffico immondo, la mancanza di metropolitane, le macchine in doppia fila, ce le becchiamo noi….purtroppo non mi convince per niente, e non mi convincono neanche gli altri
A me addirittura non convincono ne Marino, ne Alemanno, ne il 5 stelle. Volano basso e sembrano terrorizzati dall’intraprendere qualsiasi cosa. Sicuramente vorranno limitarsi all’ordinario amministrazione: qualche buca, qualche senso vietato, un pò di assistenzialismo, un pò di clientela e così altri 5 anni andranno in fumo.
Inoltre bisognerebbe capire perchè si possono spendere 15 miliardi per un inutile TAV, 15 miliardi per i nuovi caccia, 3 miliardi per digitalizzare l’esercito ed i soldi per le metropolitane non ci sono.
Ma che bravi!
Ma perchè pensavano anche di non finirla? Già il fatto che il traffico di scambio sulla b si concentri solo a Colosseo è un problema…ma almeno con la a scambiamo su due fermate
Purtroppo c’è chi, in questa fase, vorrebbe non solo non concluderla, ma addirittura fermare i lavori in corso nella tratta San Giovanni-Colosseo… Siamo davvero il Paese delle banane, dove esistono i gruppi di ambientalisti meno attenti all’ambiente del mondo… (e te lo dice un ambientalista convinto!)
…banane marcie e andate a male!
Infatti anche per me è incomprensibile, le metro non le vogliono, le automobili si!!!!!!
Voglio essere malizioso, per me per questa gente l’ambientalismo è solo di facciata. Chissà cosa si nasconde dietro e di quali interessi (occulti?) si fanno interpreti.
Ciao a tutti,
temo che stiamo sopravvalutando i nostri politici. Solo degli scellerati potevano appaltare prima il tratto periferico della linea C e poi quello più importante, ossia quello centrale, col rischio di mandare in tilt almeno per 7 anni (se va bene) le linee A e B. Non ci scordiamo che lo sport nazionale dei nostri amministratori è posporre i problemi e lasciarli a chi verrà dopo (vedi derivati, rifiuti e simili).
Non ci dimentichiamo che per un attimo si era proposto di fare la linea C senza stazioni nel centro (caso unico al mondo).
Io mi immagino Alemanno e Marino come dei piccoli uomini schiacciati dalle lobby, dalle mafie, dalla corruzione e dalle imposizioni di partito.
Secondo me l’unica soluzione è quella di controllali molto da vicino denunciando ogni malefatta
Il primo tratto della C quello periferico è stato giusto appaltarlo prima per 2 motivi principali. Il primo è stato per non perdere i finanziamenti visto che è stato deciso di fare la linea a tratte man mano che venivano erogati i soldi in base ai progetti definitivi, quello periferico era pronto e sono partiti i lavori. IL secondo motivo è il deposito dove ricoverare i treni. La storia sulle mancate stazioni del centro non c’è mai stata soltanto Argentina è saltata ed è stato comunicato. Per il resto gli accordi con la sovrintenza ci sono e le stazioni si faranno. I dubbi erano sul come non sul si o no. Sull’ultima parte concordo bisogna prestare attenzione sul loro operato
Hai perfettamente ragione, ricordo anche io così.
Infatti proprio questo testimonia che proprio l’iter burocratico è sbagliato, oltrechè contorto e bizantino. In Italia neppure una progettazione razionale si riesce a fare.