Linea C a rischio se il Cipe non sblocca la San Giovanni-Colosseo il 13 dicembre
Potremmo essere ad una svolta decisiva per l’apertura dei cantieri della tratta della linea C tra San Giovanni e Colosseo. Il Cipe dovrebbe sbloccare definitivamente l’opera il 13 dicembre, quando la terza linea della metropolitana romana è iscritta all’ordine del giorno del Comitato interministeriale per la programmazione economica. In caso contrario, ha avvertito oggi il sindaco Alemanno “il rischio è il blocco dei cantieri”. Vedremo cosa succede, intanto vi ricordiamo che questi lavori dovevano partire circa un anno fa…
Ma come si è riusciti ad accumulare tanto ritardo? Le scuse, come vedremo, sono state tante, le cause un po’ meno. Il motivo principale che ha causato circa 12 mesi di attesa per l’avvio del cantiere è la mancata copertura economica delle tratte precedenti, soprattutto a causa della rimodulazione dei costi avvenuta più di un anno fa. La Regione continua a non mettere soldi. Ed il Comune la sua parte (circa 176 milioni) l’ha messa solo con il Bilancio approvato ad inizio novembre, nonostante i 792 milioni necessari alla tratta San Giovanni-Colosseo a carico dello Stato siano stati stanziati dal Cipe il 22 luglio del 2010.
Queste, nell’ordine, sono invece le scuse inventate dal Comune di Roma nel corso del 2011: “non si può aprire il cantiere al Colosseo perché vogliamo permettere un migliore svolgimento della via crucis”. “Non si può aprire il cantiere al Colosseo perché vogliamo permettere un migliore svolgimento della parata del 2 giugno”. “Non si può aprire il cantiere perché abbiamo bisogno dell’ok della Corte dei Conti” e, dulcis in fundo: “manca ancora il via libera dei Vigili del fuoco…”.
Ora, dopo tante balle e tanti buffi, siamo forse ad uno snodo cruciale della vicenda. Ne ha parlato oggi anche Alemanno. “La prossima riunione del Cipe, quella in cui si dovrebbe parlare della linea C- ha detto- e’ fissata al 13 dicembre. Se cosi’ sarà non ci saranno ulteriori ritardi per l’opera. Siamo molto pressanti nei confronti del Governo ma se il 13 il Cipe non stanzia le risorse c’è il rischio del blocco dei cantieri. Da parte nostra abbiamo stanziato le risorse- ha aggiunto Alemanno- Ora stiamo aspettiamo che il Cipe intervenga per pagare la transazione tra il consorzio, RomaMetropolitane e i vari e contraenti. Purtroppo questa riunione del Cipe viene rinviata di settimana in settimana”.
Indecenza senza fine….
E allora che dire della prima tratta??????
Alemanno ha dichiarato che sarà pronta a marzo, ma verrà inaugurata dopo le elezioni per correttezza e per evitare di sentirsi accusare di strumentalizzazioni………
….Come dire: la pasta è pronta, ma non ve la dò altrimenti mi dicono che vi ho corrotto……
Sono dei veri pagliacci!
fra le scuse avete dimenticato la maratona
Manco dovessimo fare 2 linee metro….Sono solo 2 fermate!
Che amarezza
Solo in Italia succedono certe cose ! Roma è una città che dovrebbe avere almeno 10 metro in media con le altre città europee invece non si riescono ad aprire dei cantieri di una tratta che servono per decongestionare il centro dal traffico! VERGOGNA
Sembra una barzelletta. Chissà all’estero le risate che si faranno. Ormai in Italia non si riesce neppure ad asfaltare una strada figuriamoci a costruire una metro. ma non sarebbe meglio finanziare le metro di Roma, Milano e Napoli invece di buttare i soldi nella TAV?
più importante del TAV
Arrivare al Colosseo è fondamentale, altrimenti la metro A verrà sovraccaricata a S.Giovanni. Certo, l’ideale sarebbe arrivare almeno a piazzale Clodio (almeno il centro guadagnerebbe una linea ella metro!)