Il (mediocre) futuro del ferro per il Comune
L’Agenzia per la mobilità ha presentato qualche giorno fa un interessante documento sulle prospettive del trasporto pubblico nell’area metropolitana di Roma. Potete visionarlo a questo link.
Pur condividendo buona parte delle cose scritte in questo documento ci amareggiamo molto di più delle cose NON scritte.
Le metropolitane sono state escluse dal documento (e, quindi, immaginiamo anche dall’orizzonte delle prospettive della Agenzia e del Comune). Se ne rinviene la presenza, limitatamente alla C, in un altro documento ritrovabile sul web in cui viene data per certa solo la tratta Pantano – Centocelle. Tutto il resto è visto o come medio periodo (Centocelle – S Giovanni) o lungo periodo (cioè chi-vivrà-vedrà, da S Giovanni in poi).
Tornando al documento dell’agenzia si prospetta uno scenario di lungo periodo per le FR che richiederà investimenti per 2 miliardi di euro con un modello di esercizio che prevede un moderato miglioramento delle frequenze. Constatiamo che alla fine di questo periodo il servizio che verrà migliorato di più è il Leonardo Express, che nulla ha a che vedere con la mobilità quotidiana dei romani. Inoltre rimaniamo un po’ scettici nell’apprendere che l’attuale sistema delle FR risulti essere già così il migliore possibile dato che si abbandona l’idea dei passanti ferroviari che per molti anni hanno tenuto banco nei ragionamenti attorno alle ferrovie regionali. Come sempre viene proposto il completamente dell’anello ferroviario e per la prima volta compaiono delle stime di traffico sul tratto nord che ci appaiono modeste. Non si sa però se è modesta l’offerta (sicuramente dato che si parla di 2 treni l’ora) o la domanda (altrettanto possibile visto la bassa densità delle zone interessate, il tracciato tangenziale per sua natura meno carico dei tracciati radiali, l’assenza della metro C nella simulazione). Questa prima parte del documento appare più completa della seconda: non ci sorprenderemmo se si trattasse di un riassuntino degli studi fatti da FS (sicuramente più imponenti rispetto a quelli di Atac per i tram), il che spiegherebbe perché si parla anche di servizi che non sono di competenza della Agenzia della mobilità di Roma (ad esempio l’esercizio ferroviario delle ferrovie dei castelli).
Nella seconda parte del documenta ci si dedica ai tram: dopo una disamina sulla storia dei tram romani, vengono proposte diverse mappe con tracciati di tram. Alcune sono commentate, altre no. Si ha la sensazione che sia una lavoro finito in fretta e in maniera superficiale. Le proposte sono:
1. trasformazione della ferrovia concessa Laziali-Giardinetti in tram (operazione sacrosanta) e
2. la creazione di una linea circolare tra la Prenestina e la Casilina (un modello di esercizio discutibile che non sembra casuale il fatto che manchino alcuni dati importanti sul carico della linea)
3. La creazione del tram sulla Togliatti di cui si parla da decenni e che aspettiamo tutti con impazienza
4. La realizzazione della circolare tramviaria (vengono dati pochi dettagli e si percepisce chiaramente che non sono sicuri neanche loro della proposta di far passare il tram sul lungotevere)
5. Una tramvia su viale Jonio ricalcando il tracciato della linea D. Un modo elegante per dirci che la linea D si può anche non fare
6. L’installazione dei binari del tram su via Tiburtina dal Verano alla stazione Tiburtina. Anche qui mancano i dettagli del modello di esercizio ma sommessamente facciamo notare che i binari sarebbero ancora più utili tra la stazione Tiburtina e la stazione S Maria del Soccorso.
In definitiva il documento mostra varie idee già note su cui si discute da anni e su cui temiamo si continuerà a discutere per anni. Anche perché pare improbabile che a fine mandato e col serio rischio di non riuscire ad approvare il bilancio il sindaco e la sua giunta riusciranno a fare anche solo una delle cose che abbiamo letto. Se invece l’agenzia spera di dare una direzione anche alle prossime giunte speriamo sinceramente che fallisca il suo obiettivo: il piano per ciò che riguarda le FR sembra costruito, con poche concessioni, attorno ai bisogni di FS, mentre per ciò che riguarda Atac sembra troppo timido e, accantonando le metropolitane, si allontana decisamente dalla mission che dovrebbe avere: far abbandonare l’automobile ai romani.
Innanzitutto l’idea di parlare di questo documento è stata sicuramente ottima e vi ringrazio per averlo fatto. Seguo il vostro sito di tanto in tanto e credo che da iniziative come queste possa partire un corretto processo di partecipazione alla pianificazione della nostra città: cosa che ritengo sempre più utile e necessaria (purtroppo)!
Ho letto il documento e devo dire che l’unica cosa interessante è la volontà di realizzare un’interscambio “FM1 – Metro C” in corrispondenza della fermata della metro Pigneto. Se poi però la metro C rimarrà “mutila” senza il proseguimento verso Colosseo credo che questa rimarrà una fermata veramente poco sfruttata.
Dovrebbero dare più voce al popolo dei pendolari…
La cosa più triste è quanto riportato:”….non ci sorprenderemmo se si trattasse di un riassuntino degli studi fatti da FS”. Una grande agenzia pubblica, pagata con i soldi pubblici, non fa altro che mettere la firma agli studi di un’azienda.
visto che la D è cosa certa che non si farà, io farei partire da ponte mammolo il proseguimento della B, con le seguenti fermate Marx, Ojetti, Bufalotta,conti (interscambio B!) , Talli e Fidene. interscambi quindi, Line B Ponte mammolo, cotral ponte mammolo, con la B1 , Fr2 orte fiumicino.
la tratta potrebbe viaggiare aerea nelle parti libere (viale Kant e viadotto dei presidenti) e interrata dove non c’è spazio.
Se non si vuole sopprimere la fermata rebibbia (cosa secondo me auspicabile, visto che tutti quelli che vengono da fuori vanno a parcheggiare a ponte mammolo), questa linea dovrebbe fermarsi a ponte mammolo per non congestionare ulteriolmente la linea B ormai agonizzante da quando ha aperto la B1.
“io farei partire da ponte mammolo il proseguimento della B, con le seguenti fermate Marx, Ojetti, Bufalotta,conti (interscambio B!) , Talli e Fidene.”
L’idea è buona ma non fare un ulteriore diramazione che complica solo le cose, a Ponte Mammolo uno scambio con la B per poi proseguire a sud lungo la Togliatti per intersecare C ed A.
“Se non si vuole sopprimere la fermata rebibbia (cosa secondo me auspicabile, visto che tutti quelli che vengono da fuori vanno a parcheggiare a ponte mammolo)”
Certo abbiamo metropolitande da buttare… 🙂
“questa linea dovrebbe fermarsi a ponte mammolo per non congestionare ulteriolmente la linea B”
Forse non hai valutato tecnicamente la tua proposta, fatta più col cuore. A Ponte Mammolo che fai? La fai attestare sugli stessi binari? Ne costruisci altri? Dove? Se devi far arrivare un troncone a Ponte Mammolo tanto vale proseguire oltre.
Come ad esempio per la metro C doveva essere previsto l’interscambio con la FR1 (visto che non si sa quando la metro arriverà al colosseo) nella stazione di pigneto e che i lavori non sono mai iniziati …mi domando a cosa serva questa costosissima metropolitana se poi non incontra altre linee strategiche…
io integrerei questa bella brochure pagata fior di quattrini con 2 parole:
COMUNICAZIONE e INTERSCAMBI.
Cominmciamo a creare una comunicazione che integri in modo chiaro le linee metro con le tratte urbane degli FR e con i tram, la maggior parte dei romani non prendono i trenini (nome alquanto riduttivo) perchè non sanno dove vanno…
la cosa che mi chiedo sono varie. Due su tutte:
a) operativita’ del piano (essendo essoci stato proposto in varie salse e salsine)
b) quanto è da considerarsi medio e quanto è da considerarsi lungo termine.
Che la smettessero di far finta di lavorare sti tizi.
Il piano proposto e’ uno scopiazzamento,peraltro fumoso ed incompleto,di vari documenti gia’ circolanti sul web.Una presa per il culo.L’ennesima.
….che magari è pure costato qualche decina di migliaia di euro, tra stampe, “progetto grafico” etc.e consulenze varie
d’accordo con Paolo circa le valutazioni sulla linea giardinetti laziali, completamente abbandonata seppur tutt’ora essenziale
Io in linea di principio, sono d’accordo con l’idea che la famosa metro d, ormai un paradosso, venga sostituita con diversi km di tram, ma questo comporta 1) l’acquisto di nuovi mezzi moderni 2) un serio piano di sviluppo di 5-10 anni, che porti dai 40 km attuali ad almeno 80-90 km… Il punto più importante è però la cocciutaggine di chi non vuole capire che il servizio fr o come si chiama.. è il tallone d’achille del sistema.. per quanto riguarda i treni regionali, che vanno nelle localita del lazio e oltre si può mantenere il sistema attuale con i capilinea a Termini. Ma in aggiunta servirebbe un servizio di metro leggera passante simile a quello milanese o tedesco, quindi s1 s2 s3, il sistema che ho a mente potrebbe bene servire le tratte a breve, medio raggio (il comune di roma e quelli limitrofi) potrebbe essere svolto da treni tipo atr 125 e non dai taf e dai trs. Si potrebbe creare una società ad hoc che serva questo benedetto anello, da costruire, i paraggi di roma, la roma- lido e la sezione urbana della roma- viterbo. Facendo ciò si potrebbe arrivare ad avere un numero limitato di linee a forte utenza con forte efficenza con un cadenzamento medio di 15 min o al massimo di 30 min..
Perfettamente d’accordo.
Mi piacerebbe tanto sapere che cosa vi ha fatto di male il povero trenino della Casilina, che fa dignitosamente il suo lavoro, diciamo pure che non sfigura nel quadro generale del trasporto pubblico di Roma, la sua porca figura se la guadagna sia con i trenini nuovi con i vagoni interconnessi sia con quelli old style, modello retro non voluto magari ma imposto dalla necessità.
Si per montarci sopra le persone anziane necessitano di una gru, spesso capita che le porte non fungano, però visto che c’è e ti porta da qui a là senza farti aspettare troppo, tranne a Porta Maggiore, dove comunque guadagna tempo rispetto a chi (autobus) si deve sobbarcare il giro della piazza non capisco il motivo di dargli addosso.
L’idea poi di fargli allungare inutilmente il tragitto per farlo passare su Circ. Casilina e Prenestina mi sembra una cosa priva di senso.
Vostri Onori mi oppongo.
completamente d’accordo!
Non c’è mai stato un serio investimento sul trasporto pubblico, e continua a non esserci….
che buffoni!