Linea A: Torrevecchia, Casal Selce e oltre…
Cinque-sei anni dalla posa della prima pietra per il prolungamento della linea A da Battistini a Torrevecchia. E poi la realizzazione di un people mover, sull’esempio di quanto gia’ fatto a Perugia (vedi foto), per collegare Torrevecchia a Casal Selce. Si inizia a fare sul serio per quanto riguarda il prolungamento ovest della linea A. Anche se i tempi saranno comunque molto lunghi.
Le novità sono state illustrate ieri sera nel corso di una affollata assemblea partecipativa in una chiesa in zona Boccea dai tecnici di Roma Metropolitane. Noi c’eravamo.
Il primo progetto ad essere stato discusso e’ stato quello del prolungamento Battistini-Torrevecchia. L’intervento prevede la costruzione di circa 2,5 km di gallerie e di due stazioni: Bembo, nel cuore di Primavalle a due passi da via Federico Borromeo e Torrevecchia, alle porte del Gra lungo la via Boccea. Le criticità del progetto, secondo noi, sono due: l’incertezza sull’entità dell’inevitabile cementificazione, visto che l’intervento sara’ pagato ai privati con la formula del project financing basato sulla valorizzazione immobiliare, e soprattutto la collocazione della fermata Torrevecchia. Su questo il comitato MetroXRoma ha proposto di spostare la stazione più a sud dentro il quartiere Monte Spaccato. Dall’apertura dei cantieri, la cui data non e’ ancora prevista, per veder concluso questo intervento ci vorranno 5-6 anni.
Poi è stato il turno della novità della giornata: la presentazione del progetto della mini metro a fune Torrevecchia-Casal Selce. Il progetto è solo un’ipotesi e se ne discuterà meglio prossimamente. Intanto ecco i dettagli: l’intervento prevede un tracciato di circa 4,5 km, di cui la meta’ interrati e la meta’ in esterna. Sette le stazioni previste per un carico stimato in circa 2000 persone l’ora: Torrevecchia, dove ci sarà il nodo con il nuovo capolinea della linea A, Belvedere-Montello, Boccea-Gra, Casalotti, Borgo Ticino, Cellulosa e Casal Selce.
Prima dovevano fare la linea D, poi rinunciano e ora esce fuori che intendono prolungare nuovamente la A, realizzando due misere fermate in ben 5-6 anni (cioè 10-12) con tanto di people mover, quando abbiamo una delle reti di autobus più capillari (anche se lente) d’Europa. La C resta in sospeso perchè non hanno soldi e la B1 non si capisce quando aprirà.
In compenso, vediamo palazzine nuove e centri commerciali spuntare come funghi nelle zone più remote e mal collegate di questa città.
E’ proprio vero: tutte le opere pubbliche che vengono fatte a Roma (ma bisognerebbe generalizzare a tutto il paese) servono ad arricchire il palazzinaro di turno, e non a fare il bene della collettività.
Il vero problema è la nostra legge sul project financing che, diversamente da quanto accade nei paesi normali, sembra fatta apposta per favorire la cementificazione. Fin quando non cambierà, ne vedremo di cotte e di crude.
Parole sante!!
Ma qualcuno le ascolterà?
praticamente se la fanno in sei anni fanno 114cm al giorno di metro!!!!!!!! ahuauhauhahuauhauhauhauhauhauhauhahuauhauhauhauhauahauhauhauhauhauhahuauhauhauhauhauhauhauhauhauhauhahuaauh cose’ lavora un solo operaio????
E comunque, a sto punto, se si prevedono in ogni caso 5/6 anni di lavori, non è meglio fare una diramazione della linea A come fatto per la B1?..mini metro, peple-mover..ma per favore, siamo seri….
Vabbe’ sara’ la solita boutade estiva di qialche politico che vuole farsi un po’ di pubblicita’..Ovviamente finira’ tutto in un mare di polemiche e schieramenti opposti politici, come nelle migliori tradizioni…Poi vi raccomando i tempi…..Se gia si prevedono 5/6 anni per i lavori….be’ non vado avanti, ci siamo capiti….
io penso che bisognerebbe ripensare tutto il modello di trasporto pubblico della città, puntando su tecnologie collaudate e non tirando fuori dal cappello fesserie buone solo per stupire i gonzi.
tram e metropolitane come struttura portante, autobus e filobus in periferia e ai percorsi di adduzione: altro che monorotaie (vi ricordate l’uscita del professor coccia per viale togliatti?) e people mover (ma anche funivie…).
Io penso che bisognerebbe pensare a come fare le metropolitane senza “cementificare” Roma.
certamente, lo penso anch’io. mentre tutto il sistema che amministra la città, vedi gli assessori alemanniani ma anche il prg veltroniano, sembra pensato solo per favorire i costruttori e le proprietà immobiliari che fanno capo, in un modo o nell’altro, al vaticano e alle sue diramazioni (opus dei e simili). altro che interesse dei cittadini. la questione è che sono loro i padroni, e noi possiamo incazzarci quanto vogliamo, non gliene può fregare di meno.
Grazie per le info come sempre. Concordo che i problemi principali siano l’entità della cementificazione per ripagare l’investimento e il capolinea a Torrevecchia. E’ indispensabile che il capolinea sia fuori dal GRA per stappare lo stesso e via di Boccea. Un’altra mia perplessità riguarda il “people mover” fino a Casal Selce. Romametropolitane sta introducendo nei suoi progetti una quantità spropositata di diverse tecnologie con effetti disastrosi sull’economia di scala e la manutenzione. Mezzi diversi, depositi diversi, competenze e quindi personale specializzato. Abbiamo le metro con e senza automazione, il filobus ibrido, la futura metropolitana leggera anagnina/torre angela e forse un’altro tipo per la D, il tram, il people mover e si fantasticava anche di monorotaie. Una scelta su cui varrebbe la pena di riflettere.
Sì! Occorre fare ordine in tutta questa “insalata di mezzi di trasporto”.
Purtroppo posso solo dire che sognare è molto bello, io ho visto quanto c’è voluto in più rispetto ai tempi stabiliti per la metro ottaviano battistini e ora come ora posso solo sperare che mio figlio possa possa usufruirne per andare all’università. Certo poi che se il prezzo da pagare saranno più cemento …… non so proprio che pensare :(.
Cara Marisa, è molto semplice.
Se il prezzo da pagare è più cemento, non va proprio bene!
io spero fortemente che il servizio sia migliore del mini metrò di Perugia: io sono perugina e posso dire che il servizio FA SCHIFO. Spesso le persone rimangono “appese” per aria per guasti improvvisi e il comune con questa opera oscena (che causa grandi disagi a chi abita vicino alla linea, perchè è rumorosissima anche se chi ci sale non se ne accorge) sta fronteggiando delle perdite colossali..sarà un caso se tutte le altre città dove era stata fatta un’opera simile poi hanno deciso di “smantellarla”??
Credo proprio che non sia stato un caso!
Sono sgomenta nel constatare che Roma, invece, propone ipotesi fallimentari già scartate da altri.
Quindi questa mini-metro non è un prolungamento vero e proprio della A? Cioè a torrevecchia bisogna scendere e prendere questa mini-metro?
PS ma non è stato proposto il naturale prolungamento della metro oltre torrevecchia, almeno fino al raccordo anulare?
Pare proprio di no!
Ma posso immaginarne il motivo.
Probabilmente non basterebero le aree da cementificare!
La mole di ipotesi e progetti cui siamo da sempre sottoposti cozza con la realtà di un quasi totale immobilismo sul tema del trasporto pubblico locale. Se fosse stato realizzato solo l’1% di quanto ipotizzato, Roma sarebbe messa discretamente. Purtroppo non è così: io non ci credo. Fumosi progetti, ipotesi da vagliare… un collegamento con Casalotti, per restare all’articolo, ipotizzato non so quanto tempo fa….. bah.
Poi il tempo: 5/6 anni per due fermate? lo continuo a trovare scandaloso!
5/6 anni che diverranno sicuramente 7/8!
Ci puoi giurare!!