Habemus cantiere, al via prolungamento tram 8
Il cantiere per il prolungamento del tram 8 da largo Argentina a piazza Venezia è finalmente partito. Questa mattina tutta via delle Botteghe oscure era letteralmente sbancata con operai e ruspe impegnati a scavare quei 40-50 centimetri circa necessari a porre la soletta che, a sua volta, sarà la sede dei binari.
Dopo tanta attesa c’è anche un’altra buona notizia: per completare il tratto in costruzione ci vorranno circa 9-10 mesi e non un anno: il cantiere, infatti, dovrebbe essere chiuso entro il 30 aprile 2013, “anche un po’ prima, i primi mesi dell’anno” si è augurato il sindaco Alemanno.
Il prolungamento del tram 8 non placherà comunque il dibattito sulla sede finale del nuovo capolinea. A piazza Venezia, tra qualche anno, l’otto farà nodo di scambio con la fermata della linea C. E forse un giorno potrebbe arrivare fino a Termini passando per via Cavour. Non sono pochi, però, gli estimatori del vecchio progetto: un prolungamento da largo Argentina a piazza dei Cinquecento, passando per via Nazionale. Con la chiusura dei cantieri sarà anche semipedonalizzata l’area di fronte al teatro Argentina.
Non è un prolungamento, è uno spostamento di capolinea. Non è chiara la differenza?
questo progetto, inutile e costoso, blocca lo sviluppo naturale del tram su via nazionale. C’è stato un referendum ma se la domanda fosse stata posta diversamente: sei favorevole al prolungamento a Venezia che preclude pero’ un futuro prolungamento a Termini?
Il risultato sarebbe stato molto diverso.
Ci ritroveremo con un tronchino di binari in piu’… circa 450 metri.. e un tram fondamentale di alleggerimento in centro che non vedra’ mai la luce. Solita poca lungimiranza di questi geni di amministratori
Penso che le gigantesche vetture dei tram che transitano attualmente davanti al teatro vanno deviate al più presto!
E’ un vero scempio per la sistemazione della piazza e un non-senso che dura da troppo tempo.
Il degrado della nostra città comincia dall’indifferenza con cui i responsabili gestiscono questi spazi e continua con l’insipienza degli utenti che non sanno indignarsi per l’incuria, il cattivo gusto, la sporcizia e il cattivo uso che se ne fa.
Sono da anni convinto che non si tratta di una questione di costi, ma di CULTURA della città; con persone più sensibili e con un poco di iniziativa si potrebbero risolvere in modo eccellente situazioni apparentemente drammatiche e senza soluzione. Andrea
Ti ricordo che questa soluzione era PROVVISORIA ovvero il tram avrebbe dovuto continuare verso via del plebiscito e non fare capolinea davanti al teatro. Io non ci vedo comunque nessun degrado in un tram che transita davanti al teatro anche a Milano il tram passa davanti alla scala ma nessuno si sogna di affermare che c’è degrado per il tram. Il tuo discorso è giusto ma lo applicherei ad altre situazioni e non ad un tram che è ecologico e pulito, ma alle centinaia di auto che insistono sulla piazza quelle si che creano degrado.
Non ricordo il caso della Scala, ma dubito che il tram a Milano passi a 2 metri dalla facciata del primo teatro lirico italiano; la piazza è ampia, pedonale e dotata di un bel giardino; non c’è confronto quindi con il nostro caso, uno spazio stretto già senza tram; esso dovrebbe essere completamente pedonalizzato e godrebbe di un’area simile a quella davanti a Feltrinelli, il minimo per un bel teatro settecentesco che fronteggia la più vasta e importante – e assai trascurata e inaccessibile – area archeologica romana di età repubblicana che si conosca.
Mi dispiace, ma su questi aspetti del decoro urbano sono categorico; ho visto troppi esempi in Europa di luoghi ben meno significativi sistemati con belle soluzioni architettoniche, moderne, economiche, funzionali, accoglienti. A Roma si fanno quasi sempre pasticci estetici e si buttano via quei pochi soldi impiegati per il decoro pubblico. Il ‘provvisorio’ dell’Argentina ne è una splendida testimonianza.
Andrea
caro amico, dubiti della realtà perchè il tram passa proprio a 2 metri dal teatro della scala
http://www.ilmondodeitreni.it/RomaBus/Milano/Tram/1877_1scala.jpg
http://tinyurl.com/7zdqym7
Mi dispiace il contraddittorio, ma dalla fotografia è evidente che tra il tram e il portico passano due autovetture comodamente (almeno 4 metri). il portico inoltre distanzia la facciata di almeno altri tre – con grande e comodo spazio per il passeggio – infine il tram è piccolissimo, quasi una carrozza; se fosse ‘un treno’ non andrebbe bene neanche quello là.
Andrea
il prolungamento e’ cosa buona e giusta.
non sopporto piu’ il disfattismo di alcuni espresso in commenti forzatamente contrari ad ogni forma di sviluppo (che si allontani dal loro pensiero).
il tempo dei no e’ finito.
il tempo dei no ha portato al nulla odierno.
Forse non hai capito che il progetto che si va a realizzare compromette il futuro del tram in centro e con la scusa di portare benefici (limitati) non si relizzerà il tram su via nazionale vero scopo della tranvia. Se per te è essere contrari ad ogni forma di sviluppo non hai capito lo scopo delle proteste.
A Roma si protesta per ogni sasso mosso. Perche’ quel sasso qualcun’altro lo vorrebbe mosso in modo diverso.
Questo ha portato ROMA, citta’ eterna, ad essere eternamente priva di un futuro.
No, quello che ha portato Roma alla attuale situazione di disorganizzazione sono i progetti come questo fatti a “cazzo di cane”… sempre in sostituzione di altri interventi ben più mirati e strategici, bloccati perché vanno contro l’interesse privato di qualcuno. Purtroppo la storia di questa città, ci insegna come quel qualcuno trova sempre facile sostegno nel popolino ideologizzato.
Questa citta’ e’ stata bloccata dal partito del NO.
Grazie al partito del NO, la politica ha trovato terreno fertile per il suo non fare nulla.
fabio:
NO, NO ,NO, NO, NO….
ma non lo dite sempre voi di destra?
ma non lo dicono sempre i bottegai che non vogliono che cambi nulla?
chi è che dice sempre NO?
eh, me lo spieghi, fabio?
il primo No è stato quello dei fascisti di alemanno alla realizzazione del progetto, già pronto, per portare ikl tram da termini a via gergorio settimo, istradandoci pure l’otto.
ma già, il primo No ai tram lo disse il vostro amico mussolini, quando decise che roma andava liberata dalla “stolta contaminazione tranviaria”.
eccovi accontentati, niente più tram a roma, tenetevela così
Giustissimo: è indegno che tutti i vari progetti sulla mobilita’ romana siano tenuti sotto scacco dai commercianti che guardano solo ai loro porci comodi ( ignorando che un’area ben servita da metropolitane o tram è un’area riqualificata e quindi meglio fruibile dalla cittadinanza) e dai residenti che non possono parcheggiare la loro macchina sotto casa.
Ignorarli: questa dovrebbe essere la parola d’ordine
Concordo pienamente!
Concordo pienamente con Fabio.
Questi discorsi sono abbastanza fuorvianti. Primo: non si trattava di far arrivare l’8 a Termini, ma di costruire una linea Termini-Vaticano-Aureliano con passaggio su via nazionale, vittorio emanuele, ecc… Inutile stare qui a ricordare l’importanza di una infrastruttura simile: l’8 si doveva innestare su questa linea. Secondo: nodo di scambio con la futura linea C? In base all’attuale ipotesi di fermata della Linea C, di scambio ci sarà ben poco. Come si pensa di far attraversare la piazza, vista la vicinanza dall’altare, con la nuova sistemazione? Terzo: il “prolungamento” per Piazza Venezia apre alla possibilità di arrivare a Termini attraverso via Cavour? Quest’ipotesi è stata solo ventilata (mai neanche fatto uno studio preliminare) per nascondere quello che è purtroppo evidente a chi segue la storia dei trasporti a Roma: questo “interventino” con la scelta di Botteghe oscure al posto di plebiscito, serve solo a mettere una pietra tombale sullo sviluppo e l’interconnessione del sistema tranviario romano. Nella migliore delle ipotesi (come dovremmo augurarci), verrà alla fine realizzato il tram TVA seguendo il percorso ormai definitivo per via del plebiscito… e il prolungamento attuale sarà del tutto inutile.
Completamente d’accordo, non c’è niente da festeggiare. Questo spostamento di capolinea (non prolungamento) è stato covato dalla destra romana fin da quando era nata la linea 8: un sucesso (neanche troppo visto le difficoltà iniziali) dell’avversario politico. Anche il fatto di far passare il tram a via delle Botteghe Oscure (davanti alla sede del partito che guidava la città) era uno smacco agli occhi dell’opposizione: dopotutto il tram era considerato non un mezzo di trasporto ma uno strumento di dregado, e che rubava posto alle sacre automobili. Aggiungo che piazza Venezia già oggi è un non-nodo di scabio in quanto le fermate dei bus sono troppo lontane tra loro e per il futuro è già previsto l’eliminazione del capolinea di bus (altro tema caro all’attuale amministrazione che ha già distrutto piazza S. Silvestro) mentre le uscite della metro C saranno lontanissime dal capolinea del tram. E “sognare” un tram a via Cavour vuol dire non conoscere Roma: la linea TVA serve proprio per eliminare i disagi che si hanno a corso Vittorio e a via Nazionale (dove oltretutto sono già presenti corsie preferenziali per gli autobus, quindi il tram non “ruberebbe” spazio a nessuno!)
via gli autobus dal centro storico! e dato che fare le metropolitane è così difficile, facciamo le linee tranviarie su tutte le strade costruite dopo la presa di roma: via nazionale, corso vittorio, corso rinascimento.
Farlo cambiare a Termini è pura follia.
Bisogna creare NUOVI nodi di scambio, non concentrare tutto su un nodo già al collasso.
Perche non sono solo 2 linee di metro ora, ma treni e ferrovie regionali.
Usiamola un po la testa: non si incontrano tutte le linee a Piccadilly circus a Londra, o a Alexanderplatz a Berlino.
Ottima idea decentrarlo a piazza Venezia (che altrimenti sarebbe rimasta isolata dal trasporto su ferro) e interessante l’idea di prolungarlo fino a via dei Fori imperiali. Ma intanto facciamo la C, e subito.
Ma se l’8 arriva a Termini si sopprimono molte linee di bus che dalla stessa Termini percorrono Via Nazionale col risultato che la decongestioni! Pensaci
secondo me fai una valutazione sbagliata @Andrea. Termini come dicevano prima è al collasso far arrivare altro è pure follia. creare un interscambio con la futura metro C che se Dio vuole un giorno arriverà fino a Roma Nord è un ottima cosa poichè la c da la comunque ti da la possibilità di raggiungere molte posizioni di Roma.. poi ci vuole un anno per farlo muovere di 300 metro e 10 per progettarlo figurati farlo arrivare a termini..puntiamo sulla c fidati
A termini ci deve arrivare il tram in sostituzione di 4 o 5 linee di bus. metti una cosa a media capacità e ne togli 5 di piccole e inquinanti che significa decongestionare. Il tram da vecchio e giusto progetto ci passa comunque in piazza venezia per scambiare con la metro c in modo anche migliore. Invece questo capolinea si trova esattamente dalla parte opposta della piazza dove ci sono le uscite della metro, ovvero per prenderla devi attraversare la piazza a piedi creando solo casino. Il progetto fino a termini è pronto dal Giubileo basta indire la gara e fare i lavori non c’è nulla da progettare.
sono comunque tempi biblici per iniziare i lavori..da questo sindaco credo sia il massimo..speriamo un in sindaco capace per le prossime elezioni..a roma manca veramente da tanto.
Su via nazionale sono molte le linee veloci che passano con possibilità di scambio in piazza venezia. Far passare l’8 per via dei fori e su fino a cavour collegherebbe la linea anche con la metro B.
L’idea, quando tra 20 anni si realizzerà, non mi pare per nulla errata!!!
beh anche passando per via nazionale l’8 collegherebbe con la B… a termini!
Affollando ulteriormente termini… Passando per via Cavour ci deve prendere la b sfrutterebbe questa fermata. 😉
sì, ma sono autobus, purtroppo!