Guasto sulla FR3, treni bloccati per ore
Ore di grande difficoltà ieri sulla ferrovia per Viterbo (FR3). La notizia pare essere stata bucata dai media online, però c’è la testimonianza online (anche fotografica) del nostro caro J. H. che riportiamo:
Dalle ore 18.15 guasto sulla fr3. Treni fermi in ambedue sensi di marcia. Il mio treni, fermo per un ora nella galleria tra Monte Mario e San Filippo, finalmente riesce a entrare con i due primi vagoni nella fermata (occupata da altro treno). Il personale cerca di fare il suo meglio ma non si hanno annunci, non c’ è sostitutivo. 500 persone di un treno per Viterbo fermi… sono le ore 20.00
Come si vede (nella foto ndr) il treno si accoda ad un altro già presente in fermata. Gli ultimi due vagoni sconfinano fuori marciapiede. Al capotreno è voluto un po’ di fatica a convincere la centrale operativa ad eseguire questa manovra, dopo che siamo stati fermi nel tunnel per ca.un ora. Il personale sembrava “abbandonato” dal dirigente di servizio come noi passeggeri. Infatti, gli altoparlanti che solitamente ci riempono con messaggi inutili di non aprire le porte finché blabla sono stati muti.
Come si nota il treno in fermata non era il solito TAF (e non lo era il treno guasto che abbiamo sorpassato più tardi a La Storta). Come aveva già osservato qualcun altro sono sempre più treni urbani arrangiati con mezzi di fortuna, ovvero composizioni non adatte al servizio urbano. Evidentemente ci sono molti treni TAF guasti/fermi/fuori servizio.
Il treno ha proseguito con ca. 160 minuti di ritardo e dovrebbe giungere a Viterbo in questi minuti. Ovviamente stessa sorte e toccata a tutti i treni di seguito.
Sempre a proposito della FR3 segnaliamo l’iniziativa dei comitati di quartiere delle zone attraversate dalla linea che chiedono la sua trasformazione in una metropolitana di superficie (vedi link qui e qui).
L’infrastrutture ha dei seri limiti che impediscono una sua conversione in servizio metropolitano. Ciò non toglie che è necessario cominciare a lavorare nella prospettiva di una conversione delle linee FR in linee suburbane sul modello delle s-bahn berlinesi se non vogliamo continua a soffocare di traffico.
Sono uno di quelli che soffre ogni giorno su questa linea e purtroppo anche in questa situazione posso dire “io c’ero!”.
Le perplessità sono tante, una di queste è che non c’è mai chiarezza, nessun addetto ai lavori ha mai delle informazioni concrete sulle tempistiche, le persone vengono lasciate 2/3 ore ad aspettare un segnale un informazione che non arriva mai, poi all’improvviso il treno rotto si muove, gli altri treni pure.
Salito sul treno delle 17:16 ad Ostiense, si parte con 40 minuti di ritardo, arrivati alla galleria del San Filippo bloccati per più di un ora in ostaggio senza poter neanche scendere, andarsene, fumare o decidere in generale della propria vita.
Dopo vari battibecchi con il capo treno riusciamo a convincerlo ad arrivare almeno con qualche carrozza nei pressi della banchina (ma io dico c’è bisogno che lo chiedano i pendolari?), altra oretta d’attesa e poi alle 20 in punto magicamente si riparte.
E qualcuno vuole farci credere che questo è un guasto ?!
Viaggio da 8 anni sulla FR3 e ormai riconosco i guasti dal resto a occhi chiusi, ci prendono in giro, le forze dell’ordine chiamate idem, turisti che piangevano e si strappavano i capelli dalla rabbia !
Il bel paese è un paese finito !
La trasformazione delle Fr1 ed Fr3 in metropolitane “di superficie” (anzi la Fr3 non lo sarebbe neanche troppo viste le ampie porzioni sotterrate) è una possibilità fantastica per aggiungere due linee alla città, ma va fatto con senno. Non si può pensare di mescolare il servizio regionale (meno frequente ma che richiede velocità superiori) da quello metropolitano ad alta frequenza e fermate. Per questo è necessario separare anche a livello di infrastruttura i due servizi (chiunque voglia usare la Fr3 per raggiungere la città attualmente subisce l’interminabile lentezza del tratto urbano) ma ciò comporterebbe un aggravio dei costi (per la Fr3 si potrebbe sfruttare l’anello ferroviario però, per bypassare il tratto urbano, per la Fr1 bisogna vedere come si evolverà il piano di binari di Tiburtina). E per il servizio urbano i treni a due piani sono improponibili (ed i Taf nonostante sulla carta promettano accelerazioni da metropolitana, non le raggiungono assolutamente!). C’è poi la scelta di utilizzare moderni elettrotreni a singolo piano (Stadler Flirt, Bombardier Spacium) o treni ancora più metropolitani (con lo svantaggio di ottenere un sistema completamente “chiuso” come le S-Bahn di Berlino e Amburgo). Certo ci vuole una volontà politica ferrea (ma al giorno d’oggi sembra più praticabile trasformare queste 2 linee in S-Bahn che realizzare la metro D, non che non vada fatta!) e un bel po’ di soldi. Se solo riuscisse il comune di Roma (chiedo scusa, Roma Capitale) utilizzare i moderni sistemi di collaborazione PPP senza regalare inutili privilegi ai palazzinari.