LINEA B1: IL MISTERO DEI 15 NUOVI TRENI
La confusione regna sovrana sul fronte metro B1. Dopo aver dato la notizia, ieri, dell’ennesimo rinvio per l’inaugurazione della linea, oggi vi segnaliamo l’imbarazzante situazione relativa al numero ed alla frequenza di passaggio dei treni che dovrebbe viaggiare sui binari dell’inauguranda diramazione… Il punto è questo: Roma Capitale ha chiuso la gara per l’acquisto di 15 nuovi convogli. A vincerla è stata la spagnola Caf. Ma questi treni, secondo quanto affermato dai nostri amministratori solo pochi giorni fa “andranno a rinnovare l’attuale parco mezzi della linea B e B1 sostituendo i treni più vecchi”. Attenzione, “a rinnovare”, non ad aggiungersi… Con buona pace della frequenza che resterà molto bassa.
Su questo argomento c’eravamo lasciati, qualche mese fa, con alcune dichiarazioni dell’assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma. Il nostro aveva dichiarato che la frequenza di passaggio dei treni sulla linea B1 sarebbe stata di circa 6-7 minuti grazie all’utilizzo di 5 treni sui 17 in servizio all’ora di punta sul resto della linea mista B-B1 (ovvero dalla stazione Bologna in giù). Lo avevamo sbugiardato con l’aritmetica, dimostrando che ad oggi si rischia di veder passare un treno ogni 12 minuti. Aurigemma, però, aveva concluso il suo intervento ricordando che “con l’entrata in servizio dei nuovi 15 treni oggetto del bando di gara, è previsto che le frequenze tornino all’attuale regime”. Ovvero uno ogni tre minuti e mezzo.
Arriviamo, dunque, al presente ed alla gara per i 15 nuovi treni che saranno consegnati entro 24 mesi da oggi, al ritmo di uno-due convogli al mese dal dodicesimo mese in poi. Sarebbe stato logico aspettarsi che quest’ultimi avrebbero ingrossato le fila del parco treni attualmente in servizio. Invece, a precisa e ripetuta domanda, sempre Aurigemma ha risposto che “questi nuovi treni non hanno nulla a che vedere con l’inaugurazione della linea B1, la cui apertura è garantita dall’attuale parco mezzi Atac in servizio. Quelli nuovi fanno parte di un programma di rinnovamento della flotta messo in campo dal VII dipartimento ed andranno a sostituire alcuni convogli più vecchi che attualmente sono in servizio e che devono essere sostituiti con il tempo”. Ci auguriamo sia stata una svista. Magari l’assessore questa cosa non se la ricordava bene. Oppure voleva dire che solo qualcuno dei nuovi treni servirà a mandare in pensione un ugual numero di convogli dell’attuale linea B. Perché se così non fosse la frequenza della linea B1 resterebbe drammaticamente bassa.
La gara, ad ogni modo, qualche frutto sembra averlo portato. A vincere il bando sono stati quelli della Caf, l’azienda iberica i cui treni sono utilizzati su tutta la linea A e, solo in parte, anche sulla metro B (non vi potete sbagliare, sulla linea blu sono quelli più puliti, spaziosi, luminosi e con i monitor a bordo). L’offerta degli spagnoli ha consentito di risparmiare 2 milioni, che sono stati subito riutilizzati dall’assessorato alla Mobilità per acquistare altri due nuovi treni, che quindi saranno in totale 17. L’estetica della linea ringrazia: sarebbe stato veramente brutto avere troppi modelli differenti sulla stessa linea. L’industria nazionale un po’ meno, visto che Caf ha battuto l’italiana Ansaldo Breda, che però si può consolare con la commessa per i treni della linea C…
Mah!…Io di misteri ne vedo molto pochi, anzi vedo una cosa molto chiara e lampante: siamo amministrati da incapaci, non c’è nessun mistero…
Riguardo Londra e la questione dei treni differenti o uguali.. Non è così… A Londra girano 3 treni diversi (almeno nel 2009 giravano); avere tutti treni uguali sarebbe bello, ma x una miriade di problemi è impossibile, ma x una miriade di motivi sarebbe bello; per quanto riguarda la frequenza e tutti questi problemi da “passeggeri” che giustamente l’utenza si pone, purtroppo qua i problemi sono squisitamente tecnici: la linea è fatta per un tot di treni e aumentarli causa problemi di “intasamento” per dirla in parole povere… Se risolvono i problemi di capienza, allora si puó risolvere la frequenza… Ma queste cose semplici, i fenomeni che comandano manco sanno dove stanno di casa…. A loro importa tagliare il nastro, fare il brindisi e coltivare elettori.
Magari tagliassero i nastri! I nostri politici fanno solo parole. Vuote parole smentite ogni giorno dai fatti. Bisogna mandarli a casa!!
Mah…secondo me si sbagliano pure nel tagliare il nastro..gia’ quella è un ‘operazione un po’ complessa per le loro menti………
“L’estetica della linea ringrazia: sarebbe stato veramente brutto avere troppi modelli differenti sulla stessa linea.”
Più che l’estetica della linea, avere tutti treni dello stesso tipo e modello è un vantaggio economico non indifferente. Il personale non deve essere formato sulla manutenzione di più treni ed hai un magazzino ricambi unico che non deve gestire i ricambi di più modelli. Non male.
Guardate Londra, quando aggiornano i treni nel giro di qualche anno sostituiscono tutti i convogli con lo stesso modello, gli stessi colori e tutto il resto identici. In questo modo i treni possono essere utilizzati su tutte le linee senza dover sostituire nulla.
Speriamo che al deposito di Magliana non mandino subito in putrefazione i nuovi CAF come hanno fatto con quelli attualmente in circolazione.
Londra? Beh..non facciamo confronti un TANTINO ( ma appena un tantino….) azzardati…..