La “politica del fare” del trasporto pubblico
Riportiamo una lettera pubblicata sul sito del Corriere della Sera di un cittadino “vigilante”, che non si lascia far ingannare dagli annunci e dai proclami che, quasi quotidianamente, leggiamo sui quotidiani. Invitiamo alla lettura e alla diffusione della lettera.
Caro Conti,
non so se questo è il posto giusto per il mio “sfogo”, tuttavia vorrei segnalare che in un’intervista relativa ai cantieri della metro C a Colosseo ( disponibile qui), l’assessore alla mobilità Aurigemma ha dichiarato “stiamo facendo l’impossibile affinché Roma si doti finalmente di una rete di Metro al livello delle altre grandi capitali europee” e “La politica del fare inaugurata nel 2008 sta dando risultati che sono sotto gli occhi di tutti”.
Bene, allora vorrei far notare all’assessore che la mobilità romana è vicina al collasso. Le metro funzionano a singhiozzo (la B ha un guasto al giorno, e i treni non sono sufficienti, specialmente con la prossima diramazione ed i 15 treni nuovi promessi dovevano essere ordinati anni fa, non ora), la Lido è in ginocchio, di nuove linee tranviarie si è solo accennato e non è stato realizzato nulla di concreto, dei bus è meglio non parlare sia per pulizia, stato, decoro e puntualità, tanto che persino autisti ed impiegati atac lamentano la forte mancanza di tecnici per la riparazione e l’ordinaria revisione dei mezzi. Inoltre sempre l’assessore ha dichiarato, tempo fa, di aver abbandonato, oltre a molti altri altrettanto utili, il progetto della linea D, fondamentale per la pedonalizzazione del tridente. Egli inoltre continua a dire che i lavori della B1 sono “in anticipo”, nonostante i rinvii che vanno avanti da un anno e mezzo, così come per la C; per esempio i suddetti cantieri della nuova linea a Colosseo dovevano aprire mesi e mesi fa.
Vorrei chiedere allora all’assessore, se mi è consentito, se non si vergogna nemmeno un pochino a rilasciare tali dichiarazioni vista la situazione attuale, e se, cortesemente, prima di parlare potrebbe informarsi sul reale stato delle cose, anche perché, in questo modo, eviterebbe di fare brutte figure rivelandosi ignorante in materia di mobilità (materia che dovrebbe essere di sua competenza).
Effettivamente la “politica del fare” è sotto gli occhi di tutti.. ma quella del fare schifo, però!
Preferirei (io come molti altri cittadini) che se ci sono problemi i nostri amministratori lo dicessero umilmente, invece di di ripetere a macchinetta slogan politici che non convincono nessuno, ritenendo di avere come uditorio persone ignoranti.
Grazie per l’attenzione,
Federico F.
http://forum.roma.corriere.it/una_citta_mille_domande/11-05-2012/la-politica-del-fare-del-trasporto-pubblico-2059255.html
Grazie Federico, c’è bisogno di cittadini come te!!!
grande ottima lettera!!! prima o poi verrà un sindaco decente a Roma
grande fefe
DonVis
Aurigemma…Alemanno…, ma con gente simile al governo della citta’
c è ancora qualcuno in grado di stupirsi se le cose vanno a scatafascio?
Vi ringrazio per averla pubblicata anche qui!
Spero venga letta dall’interessato!
Visto che mi erano finiti i caratteri sul sito del corriere, colgo l’occasione qui per porre un’altro interrogativo:
Dove sono finiti i soldi PUBBLICI (non ricordo la cifra esatta) stanziati per i 15 treni della B1, poi “sostituiti” dai fondi della BEI?
Dove sono finiti i soldi pubblici?
Mi sembra chiaro.
I soldi pubblici sono finiti da un pezzo!
In circolazione non c’è più il becco di un quattrino. Basta leggere i giornali o vedere la televisione per capire che siamo con le pezze al sedere.
Sì, questo lo so anche io, ma se erano già stati stanziati questi soldi, come hanno fatto a “sparire”?
Chissà! Forse ci hanno tappato qualche buco di bilancio o forse erano stati stanziati senza averne la reale disponibilità.
Nessuno può saperlo! La realtà, purtroppo, supera di gran lunga la più fervida fantasia malata.