La matematica è un’opinione
Da più parti ci fanno notare che Roma Capitale, o Comune di Roma che dir si voglia, dichiara ufficialmente sul suo sito
“Attualmente, la frequenza di passaggio dei treni sulla Linea B nell’ora di punta è di un convoglio ogni tre minuti e mezzo, pari a 17 convogli l’ora. Con l’entrata in esercizio della B1, un terzo dei treni (5 convogli l’ora) percorrerà la B1 e i restanti due terzi (12 convogli) continueranno sulla B. Le frequenze dell’ora di punta sulla linea B si attesteranno su un convoglio ogni 4 minuti e mezzo, mentre sulla B1 saranno di 6-7 minuti. Con l’entrata in servizio dei nuovi 15 treni oggetto del bando di gara, è previsto che le frequenze tornino poi all’attuale regime.”Problemino buono per i bimbi delle elementari: Se ci sono 5 treni che passano in un’ora, quanti minuti distano l’uno dall’altro?
Svolgimento: in un’ora ci sono 60 minuti. i treni sono 5: 60 minuti diviso 5 treni uguale 12 minuti. Ogni treno passa ogni 12 minuti signora maestra.
Non era difficile. Eppure abbiamo appena letto che secondo il comune con 5 “convogli” si garantiscono frequenze di 6-7 minuti!!! e con 12 “convogli” 4 minuti e mezzo (che, facendo sempre i calcoli sarebbero 5 minuti tondi tondi).
Dunque signori del Comune… non sapete fare le divisioni o ci volete solo prendere in giro? Perché il sospetto che in realtà due conti ve li sappiate fare viene… E gli utenti, quando vedranno che i treni passano con una frequenza simile al treno per Fiumicino se li ricorderanno i vostri annunci e le vostre promesse.
A proposito di annunci sorvoliamo per pura noia sul fatto che si insiste a dire che il cronoprogramma è stato rispettato: troppo facile, cambiandolo ogni 6 mesi. Quando nel 2005 sono stati aperti i cantieri si disse che la metro B1 avrebbe aperto nel 2010. Forse aprirà a marzo-aprile 2012. Il resto sono chiacchiere.
proporrei di proporre questo intervento, lucido,attento e matematicamente impeccabile, sui vari quotidiani come posizione del comitato, che, tra i suoi compiti, oltre a propendere per uno sviluppo di una rete normale di metropolitana, deve avere quello di difendere i cittadini dalle boiate, dalle finte inaugurazioni e dalle, scusatemi il termine, cazzate che dicono per quello che riguarda il rispetto del cronoprogramma. La verita’ vera è che non si riesce a capire il motivo per il quale altrove, con l’utilizzo di medesime tecnologie, accorgimenti tecnici e progettuali, si realizzino metropolitane di 40 chilometri in 4 anni (vedi Madrid). Questo il sindaco Alemanno e i tecnici presenti alla visita del cantiere della B1 non lo hanno mai detto. Eppure le medesime ditte sono operanti in altri paesi nordici dove non solo rispettano i tempi ma sono, in alcuni casi, addirittura in anticipo. Pensare dunque che ci sia del marcio, che ancora ad oggi, dal 2005, per soli 3,5 chilometri di Metropolitana, non si siano terminate completamente le finiture interne ed esterne alla stazione è scandaloso.
E altrettanto scandaloso che Alemanno e Aurigemma continuino a ripetere che la B1 vanta il primato di essere stata aperta in anticipo: intanto perche’ non è stata ancora aperta e non si sa quando aprira’ ( a meno che loro per “apertura” non intendono la pagliacciata della finta inaugurazione del 17 dicembre..), e poi, se non sbaglio ,alcuni comunicati di Roma metropolitane e del Comune di qualche anno fa, prevedevano la fine dei lavori nel 2010…Quindi vorrei sapere di quale anticipo parla il nostro Sindaco..La realta’, ( quella vera, non quella taroccata che piace ad Alemanno) ci dice che non solo la B1 non verra’ aperta in anticipo, ma è, anzi, in ritardo clamoroso rispetto anache alle piu’ pessimistiche previsioni ( non dimentichiamo..sette anni di lavori per frae tre, dico tre fermate di metro….)
alemanno ad oggi ha solo riempito di cavolate noi cittadini..una vergogna.
Ciao Ragazzi. Quello della frequenza dei treni, della loro qualita’, e della qualita’ delle altre stazioni della linea B, è purtroppo un problemone. Si deve constatare in modo orami palese che si è costruita un’infrastruttura (considerata di piccolissime dimensioni appena 3,5 chilometri) in un periodo spropositato di tempo (nemmeno rispettato) durante il quale (e qui è la reale vergogna) il comune di Roma non ha provveduto a far partire il bando per l’acquisto di nuovi treni, in modo da garantire un servizio normale. Tale situazione non fara’ altro che aumentare il gap tra la linea A e quella B, con la previsione di crescita esponenziale che la seconda avra’ con l’entrata in funzione della B1.
Un pasticcio tutto romano che purtroppo denota misero dilettantismo (nonostante una spesa considerevole e anni e anni di disagi per un intero quadrante cittadino). Fossi in Alemanno mi vergognerei anche per questa ulteriore chicca.
Ma di che si vergogna quello? E poi ti raccomando il suo compare Aurigemma:aveva detto che la b1 avrebbe aperto entro Dicembre 2011 o al massimo entro Gennaio 2012, anzi ,no, forse a Febbraio o al massimo entro Marzo…Vi rendete conto? Un assessore alla Mobilita’ di una Capitale europea che non è nemmeno in grado di dire, almeno approssimativamente, quando aprira’ un’opera di tale importanza. E poi, l’affare dei nuovi treni mai comprati dal Comune..semplicemente indescrivibile..Aprono un nuova linea di Metro e si dimenticano di comprare i treni nuovi….pazzesco…
@ daniele: la tua logica è stringente. Ma continua a rimanere oscuro perché 17 convogli orari danno una frequenza di 3,5 minuti mentre 5 convogli ne danno una di 6 minuti. il tragitto dei convogli è paragonabile anche se non identico
Ciò non toglie che se facciamo semplicemente proseguire i convogli in quesione l’analisi risulti corretta. Voleva essere solo un appunto di metodo e non di merito.
Caro Daniele,
mi chiedo non quale coraggio il Comune di Roma si permetta di diramare comunicati simili, a mio parere zeppi di corbellerie e pie intenzioni che rimarranno tali solo a chiacchiere.
Una prima mastodontica corbelleria (o forse sarebbe meglio definirla “vera e propria falsità”) è quella che riguarda il bivio realizzato in corrispondenza della stazione Bologna, che viene definito come “una novità per la Metropolitana di Roma”.
Non occorre essere un tecnico con approfondite conoscenze dei sistemi di trasporto di massa romani per sapere che tale affermazione non corrisponde a verità. Tutti i Romani che sino agli anni ottanta si sono recati ad Ostia prendendo la metropolitana alla stazione Termini sanno infatti che sino ad allora sulla linea B un bivio esisteva già, in corrispondenza della stazione Magliana.
Tale bivio costituiva però un evidente problema per la regolarità dell’esercizio e, nel momento in cui la tratta Termini-Laurentina fu ristrutturata in concomitanza con la realizzazione della Termini-Laurentina, gli allora responsabili dei Trasporti romani decisero sapientemente di eliminare il bivio e di trasformare quella di Magliana una stazione di sola corrispondenza.
È un vero peccato che in poco meno di trenta anni la sapienza dei responsabili di allora si sia perduta e che la conoscenza dei responsabili attuali si sia involuta al punto tale da ripresentare un’obsoleta, superata ed inefficiente soluzione di tracciato come se fosse una “novità”!
Ma dico di più! Dopo che un cittadino romano si è reso conto della grande corbelleria sul bivio della stazione Bologna, come può “bersi” le affermazioni sulla presunta attenta progettazione per integrare i nuovi sistemi della linea B1 con quelli già attivi sulla linea B o sull’altrettanto attenta gestione della “migrazione” della nuova linea all’interno della linea B in esercizio?
Tali affermazioni servono solo a “far mettere le mani avanti” ai tecnici che hanno avallato scelte funzionali sbagliate pur sapendo che non potranno funzionare. Quando si vedrà che non funzioneranno, potranno sempre dire che “ce l’anno messa tutta”.
I tecnici dotati di raziocino sanno infatti che, quand’anche il Comune di Roma riuscisse a trovare le risorse per raddoppiare la dotazione di treni circolanti sulla linea B, mai e poi mai sarà possibile ripristinare l’efficienza di un esercizio compromesso dall’insana introduzione della deviazione in corrispondenza della stazione Bologna (tra l’altro proprio nel punto più critico, cioè al centro della linea!).
E non lo sanno solo i tecnici! Lo sa anche il Coordinamento dei Comitati di quartiere del IV Municipio di Roma, che si oppone al prolungamento della linea B1.
A tale proposito ti suggerisco di leggere con attenzione il contenuto del Capitolo “Criticità funzionale (errore progettuale della biforcazione di Piazza Bologna)” del documento riportato al link http://www.eur.roma.it/documenti/osservazioniB1.pdf, la cui esposizione inizia alla pagina 7.
Errata corrige:
Tale bivio costituiva però un evidente problema per la regolarità dell’esercizio e, nel momento in cui la tratta Termini-Laurentina fu ristrutturata in concomitanza con la realizzazione della Termini-Rebibbia, gli allora responsabili dei Trasporti romani decisero sapientemente di eliminare il bivio e di trasformare quella di Magliana una stazione di sola corrispondenza.
La storia che lei racconta non corrisponde al vero! Prima cosa le frequenze che aveva la prima linea B da Termini a Laurentina era di un treno ogni 20 minuti e di un treno ogni ora da Termini a Ostia (il cosiddetto rapido). Tutte e due le infrastrutture avevano standard FERROVIARI che permettevano appunto l’interscambio tra le due linee. Una volta aperta la tratta Termini Rebibbia con standard metropolitani (ovvero sagoma limite più piccola e catenaria più bassa rispetto a quella ferroviaria) si è dovuto adeguare la restante tratta Termini Laurentina a metropolitana visto che era una ferrovia. Fu così vietata la circolazione dei convogli MR100 e 200 risalenti all’apertura della linea che avevano standard inadeguati alla metropolitana e dirottati sulla Roma Lido che manteneva standard ferroviari cosa che ha tuttora. Non centra niente la perturbazione della linea data dal bivio ma semplicemente il materiale della linea B non può circolare sulla Roma lido. Basti vedere le modifiche che devono essere fatte per far si che il materiale metropolitano circoli sulla Lido. Inoltre non c’è stato nessun dramma o scomodità per raggiungere ostia basta scendere e fare 5 metri!! Quindi per la metropolitana il bivio è una novità mentre per la ferrovia metropolitana non lo era sono cose completamente diverse.
Caro Andrea,
dici cose corrette solo in parte (e ti assicuro che sono perfettamente a conoscenza di quello che dico, visto che ho lavorato direttamente all’adeguamento della tratta Termini Laurentina).
Certamente prima della realizzazione della tratta Termini Rebibbia la linea B aveva delle prestazioni inferiori, ma ti assicuro che era già una linea di metropolitana a tutti gli effetti. Infatti il fatto che linea B e Roma-Lido fossero alimentate da una linea aerea allo stesso voltaggio e che vi circolassero di treni con la stessa sagoma non faceva certamente di entrambe delle ferrovie. Né la riduzione della sagoma dei treni era funzionale a fare della linea B una metropolitana, perché lo era già prima.
Il principio da me esposto è un principio generale. Quanto più aumentiamo le frequenze dei treni, tanto più è disastroso pensare di realizzare delle biforcazioni sulla linea senza comprometterne le prestazioni.
Questo è valido se e solo se il percorso considerato impegnasse i treni per tutti i sessanta minuti che tu dici. Per essere più chiaro farò un esempio: se ho un treno ed un tragitto che viene percorso in 10 minuti andata e 10 ritorno avrei una frequenza di venti minuti per direzione con un solo treno. La matematica è un opinione solo quando la mole di dati considerata è incompleta. Lungi da me appoggiare in alcun modo le politiche di Alemanno, ma mi sono sentito chiamato in causa per amor di verità.
Daniele