Report processo partecipativo prolungamento B1
Il giorno 27 settembre scorso si è svolto, presso l’ITC Matteucci a via di vigne nuove, l’incontro tra i cittadini e gli enti interessati per discutere del prolungamento della metro B1 oltre Jonio. Anche noi del comitato Metro X Roma eravamo presenti! Ci è stato mostrato il progetto preliminare (scaricabile da qui) che mette in luce la differenza con il progetto precedente, secondo noi peggiorandolo in quanto:
- non passa più in una zona a densità elevata (serpentara);
- non prevede più il nodo di scambio principale al di fuori del raccordo, sostituendolo con la stazione Mosca situata ad 1 km da questo, verso il centro.
“Tale cambio di percorso” rispondendo l’architetto Sandri di Roma Metropolitane ad una domanda dei cittadini, “è stato scelto in seguito a difficoltà realizzative presenti sul vecchio percorso che avrebbero penalizzato il rapporto di costi-benefici“. Ed è proprio questo il punto sul quale molti cittadini e comitati vogliono chiarezza.
Quali sono le difficoltà realizzative? Quanto denaro in più richiederebbe il vecchio tracciato?
Molti intervenuti hanno chiesto più trasparenza al comune e agli enti coinvolti, in quanto non è stato fornito nelle documentazioni del progetto né un prospetto dei costi, né uno studio dei flussi, né soprattutto una motivazione sostenuta da documenti del perché questo tracciato costi meno o sia più efficace del primo!
Anche sul piano del finanziamento ci sono molte zone d’ombra. Sappiamo che i 580 milioni di euro che servono a costruire l’opera vengono messe dai privati in toto. L’assessore Aurigemma ha però tenuto a precisare che tali fondi non proverranno da ulteriori cementificazioni, ma dall’urbanizzazione dei fondi di riserva del comune: in altre parole le aree interessate erano comunque destinate all’urbanizzazione. Qui lo spunto per una nostra domanda: se in quelle aree comunque si sarebbe costruito, dove troveranno i costruttori gli extra-profitti per poter costruire la metropolitana?
Altra domanda sul piano economico è stata da noi rivolta in tale sede alle amministrazioni: nel caso ci siano, come quasi tutti i lavori pubblici, incrementi del costo dell’opera a cantieri aperti, chi pagherà per questi? Sarà forse il costruttore? Sarà forse il comune o la regione con fondi pubblici? O avranno forse i costruttori ulteriori premi di cubatura per coprire i costi aggiuntivi?
Inoltre, in queste zone di futura urbanizzazione ora del comune, chi avrà il compito di controllare la qualità del progetto? Avremo un nuovo Corviale a Roma o una nuova Garbatella? Se le valorizzazioni ci saranno (come secondo noi è giusto che sia dal momento in cui i costruttori finanziano l’opera e le casse comunali e statali sono irrimediabilmente vuote) che almeno queste siano di qualità e soggette anche a processi partecipativi rivolti ai cittadini.
Durante il nostro intervento abbiamo inoltre proposto la predisposizione della linea della metro per un futuro scambio con la tranvia sul viadotto Gronchi, costruita a metà anni fa e lasciata a se stessa, che avrebbe collegato rapidamente la stazione di Fidene e Ponte Mammolo.
Tali domande sono in attesa di riscontri dalle amministrazioni, in quanto l’incontro non prevedeva un dibattito, ma solo proposte da parte della cittadinanza a cui risponderanno su internet nel prossimo futuro. In attesa di tali risposte il comitato continuerà a raccogliere e pubblicare informazioni, sperando che tra 5 anni riusciremo ad attraversare Roma dall’Eur alla Bufalotta!
sono state trasmesse oggi le osservazioni al progetto di prolungamento da parte del coordinamento dei comitati del IV municipio
Trovo interessante l’articolo riportato a link http://www.eur.roma.it/documenti/voceMunicipio.pdf
Ritengo molto importante il COMUNICATO STAMPA che segue, diramato in data odierna dalla Rete Romana di Mutuo Soccorso:
Le sottoscritte Associazioni e Comitati di Quartiere considerano estremamente positivo l’esito della votazione con cui Mercoledì 29 settembre u.s. il Consiglio del IV Municipio ha approvato un ordine del giorno per chiedere al Sindaco Alemanno e all’Assessore alla mobilità Antonello Aurigemma di utilizzare strumenti diversi dalle valorizzazioni immobiliari e di reperire presso il Cipe e la Regione Lazio i fondi pubblici necessari a realizzare il prolungamento della metro B1 da piazzale Jonio fino a Porta di Roma.
Questo importante presa di posizione condivide e fa sue le fortissime critiche e le preoccupazioni espresse nel corso dell’Assemblea pubblica svoltasi il giorno prima all’ITC Matteucci e convocata dall’Assessorato alla Mobilità del comune di Roma per presentare il progetto del prolungamento in questione,
In quella sede Comitati e Associazioni di Quartiere, Urbanisti, Esperti di mobilità, moltissimi cittadini hanno criticato il nuovo percorso scelto per la futura linea metropolitana riaffermando semmai la validità di quello indicato precedentemente dal PRG, ed hanno manifestato la più netta contrarietà ad ogni falsa forma di “project financing”, che preveda per la realizzazione dell’opera la concessione di realizzare nuove cubature nel IV Municipio e nell’Agro Romano, sia l’utilizzo di oneri concessori provenienti da progetti urbanistici e destinati in realtà alla realizzazione di importanti opere di interesse pubblico e sociale (asili nido, scuole, ambulatori, centri sportivi, ecc.).
Soprattutto tantissimi interventi hanno messo in evidenza che il Comune di Roma non è ancora stato in grado di rendere disponibile la documentazione indispensabile per consentire di avviare e svolgere seriamente il processo partecipativo richiesto da Associazioni e Comitati e di quartiere del IV Municipio.
Roma, 30/09/2011
Firmato:
CdQ Serpentara , CdQ Talenti, Rete Romana Mutuo Soccorso IV Municipio, CdQ Città Giardino – Cimone, CdQ Vigne Nuove, CdQ Porta di Roma, CdQ Parco delle Valli, Ass. Diritti dei Pedoni
In una citta’ normale, e chiudo, la Roma Giardinetti, funzionalissima nonostante la gestione da 6 mondo, sarebbe gia’ stata ristrutturata e le vetture sostituite con un tram moderno. E’ una vergogna tutta romana
ahhh ! In una citta’ normale zone predisposte come il viadotto Gronchi e la togliatti accoglierebbero da subito un fiammante tram!!! In una citta’ normale, schiacciata dal traffico, si creerebbero automaticamente delle interconnessioni,presenti e future, figlie piu’ che di lungimiranza, di pragmatica analisi della realta’. Che un comitato consigli ad un disattento amministratore di prevedere un collegamento con una tranvia, ancora oggi purtroppo sulla carta, e’ vergognoso. Ma siamo in una citta’ che poco ha di normale, purtroppo.
Magari facessero la tranvia almeno da Fidene a subaugusta con ulteriore prolungamento all’eur come da progetto!! Ma ormai ci credo poco si parla addirittura di monorotaia….
Secondo me, sarebbe meglio una vera e propria metro da far passare sotto la Togliatti, magari non limitandosi al tratto Fidene-Subaugusta-Eur, ma realizzando una vera e propria circolare.
Ovviamente è un’utopia…
Ottima l’idea della predisposizione della linea della metro per un futuro scambio con la tranvia sul viadotto Gronchi che è praticamente pronta per accogliere un tram