Metro+fr: amore impossibile (a Roma)

Non siamo soli! E’ vero che noi siamo arrivati da poco ma fortunatamente esistono già altre realtà che con le loro battaglie hanno dimostrato di credere nell’importanza di rimediare al vergognoso gap che separa Roma dal resto del mondo civile in tema di trasporto pubblico.

La prima di queste realtà di cui parliamo è un bel comitato chiamato “Secondo NOI – Nuova officina di idee per il 2° Municipio” che ha sposato la nostra stessa causa su un aspetto molto importante: l’integrazione tra le varie modalità di trasporto, in particolare gli interscambi tra linee FR e metropolitane (vedi il quinto punto del nostro manifesto).

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Nel secondo municipio, come è noto, si stanno costruendo due stazioni della diramazione della linea B. La stazione “Libia” in particolare si trova a soli 250m in linea d’aria dalla stazione “Nomentana” della linea ferroviaria che porta a Fiumicino (FR1). In un paese civile l’integrazione tra le due infrastrutture sarebbe stata la prima priorità per il Comune. Invece la B1 e la FR1 sono assolutamente indifferenti l’una con l’altra: forse non si odieranno ma di certo non si amano. Perché il figlio primogenito dell’amore tra infrastrutture è il famoso effetto “rete” che, a quanto pare, viene considerato dai nostri amministratori irrilevante: eppure è proprio questo effetto che permette all’intero sistema del trasporto pubblico su ferro di essere utile ed efficiente.

Per fortuna qualcuno con spirito critico sul territorio esiste: ed eccoci al comitato Secondo NOI che ha raccolto tantissime firme per la realizzazione di un tunnel sotterraneo che permetta di scambiare dalla metro Libia alla stazione Nomentana (e viceversa) velocemente. Firme tradotte in una mozione di iniziativa popolare votata nel consiglio del 2° Municipio.

Il Comune, per quanto ne sappiamo, fa orecchie da mercante: eppure avrebbe tutto l’interesse a trarre spunto da questa iniziativa per coinvolgere la Regione Lazio e RFI per avviare una ristrutturazione della stazione Nomentana e la creazione del tunnel di collegamento e rendere così più funzionale e più sicura una stazione balzata agli onori della cronaca solo per il degrado e un omicidio.

Nonostante l’ingiusta indifferenza da parte del comune, o forse proprio per questo, facciamo i migliori auguri al meritevole comitato per le iniziative future e gli assicuriamo che la loro battaglia è anche la nostra. Non demordete ragazzi!