Meleo propone un referendum per proseguire la linea C
“Metro C fino a Corviale? Stop al Colosseo? No, forse a piazza Venezia, oppure, nel dubbio, virare verso piazzale Flaminio…”. Abbiamo perso quasi il conto delle proposte bizzarre arrivate negli ultimi tempi da alcuni rappresentanti dell’amministrazione guidata da Virginia Raggi. Anzi, approfittiamo per scusarci con i lettori per la nostra prolungata assenza e per non avervene dato conto. Ma ieri finalmente una nuova proposta, lo anticipiamo, una proposta che disapproviamo, ci ha destati dalla frustrazione e dall’oblio in cui eravamo finiti negli ultimi tempi, sfiaccati dalla tanta superficialità sul tema linea C e dalle pessime notizie delle ultime settimane. La notizia è questa: l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, ha proposto “un referendum” per capire come proseguire la linea C dopo il Colosseo.
L’assessore ha sostanzialmente detto questo: “Dopo il Colosseo decideranno i romani. Come ho sempre detto la metropolitana arriverà sicuramente fino ai Fori Imperiali-Colosseo, dopodiché ho già chiesto al nuovo amministratore unico (di Roma Metropolitane supponiamo) e a tutti i tecnici di farmi un piano rispetto a tutte le possibili alternative che abbiamo per proseguire questa linea. Quando avrò tutti gli studi di fattibilità economica, giuridica e finanziaria li presenteremo alla città e la città dovrà a quel punto esprimere la propria opinione“.
Noi di MetroXRoma riteniamo questa proposta fortemente sbagliata, quasi irricevibile. E non perché siamo contrari ad uno uno strumento democratico come il referendum. Riteniamo, però, che questo sia un tema troppo tecnico da poter essere gestito e delegato ad una consultazione popolare che rischia di essere nuovamente strumentalizzata, o molto più probabilmente, rischia di non essere capita. In altre parole per essere sicuri che un referendum di questo tipo possa essere davvero utile dovremmo essere certi che i romani fossero tutti perfettamente a conoscenza delle problematiche archeologiche, finanziarie, e trasportistiche legate alla scelta di come proseguire. Il voto è una cosa seria: già è difficile far leggere a tutti gli elettori un programma elettorale, figuriamoci una relazione tecnica o ingegneristica. La politica non dovrebbe abdicare al suo ruolo di guida, di avanguardia, dovrebbe prendersi le responsabilità di decidere ed essere in grado di capire l’importanza di un’opera che forse farà storcere il naso a qualcuno, soprattutto a chi deve subire il disagio di un cantiere, ma che è assolutamente fondamentale se vogliamo vivere in una città moderna, con sempre meno auto e con un centro storico pedonale.
Tuttavia, se la scelta sarà quella del referendum, siamo pronti alla sfida. MXR è pronta a scendere in campo e siamo pronti a trasformarci in comitato promotore a sostegno della nostra proposta, che non può che essere una sola: la prosecuzione della linea C come da progetto minimo originale, con le fermate Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Ottaviano ed eventualmente anche Clodio. Su questa posizione, chiara ed inequivocabile, lanciamo un appello ai tanti che ci seguono, alle pagine Fb che simpatizzano per noi e agli amici delgi altri comitati e blog come Roma fa schifo, Riprendiamoci Roma, Salviamo Chiesa Nuova, Salviamo la linea C, RomAnderground. Se battaglia deve essere, sarà una battaglia che deve impegnare tutti i comitati romani che hanno a cuore la città, una lotta di tutta quella parte buona dei cittadini che bramano di vivere finalmente in una città normale ed europea, dove le opere che servono si fanno e dove i centri sono pedonali.
Le altre proposte in campo sono fantasiose o impraticabili, lo diciamo fin da subito. Nemmeno prendiamo in considerazione la folle idea di deviare a Corviale prima di Colosseo, ne abbiamo ampiamente parlato qui. Si tratta di un’idea suicida, figlia di un’ideologia assurda secondo cui in centro non si può muovere nemmeno una foglia, figuriamoci scavare sotto terra. E non a caso il suo proponente è l’assessore Paolo Berdini, in odore di uscita dalla giunta per le sue idee azzardate su svariati temi. Questa ipotesi non dovrebbe essere presa in considerazione dal referendum visto che sia Meleo con questo annuncio, sia Raggi ripetutamente, hanno detto chiaro e tondo che almeno fino a Colosseo non si può che procedere.
L’idea di uno stop a Piazza Venezia, se il quesito referendario prendesse in considerazione questa proposta, può essere praticata solo se si tratta di una scelta temporanea e con la realizzazione sotto piazza Venezia di una fermata provvisoria non capolinea, in modo da poter proseguire in futuro senza buttare al vento 700 milioni. Questa sarebbe infatti la cifra necessaria per costruire un capolinea, con successivo scambio, in quella posizione (realizzare una fermata provvisoria non capolinea costerebbe meno della metà, circa 250/300 milioni). Quella di interrompere la linea a Colosseo è un’altra follia trasportistica: fermarsi lì vorrebbe dire non dare la possibilità ai potenziali 300.000 utilizzatori della linea C di arrivare effettivamente in centro in modo veloce e senza scambi. Resterebbe loro solo la possibilità di scambiare a San Giovanni, sulla già sovraccarica linea A, che tra qualche mese con l’apertura di San Giovanni rischia di esplodere, per arrivare tra l’altro in una zona del centro già servita che è il Tridente. E’ invece l’ansa Barocca l’area bisognosa di mezzi pubblici efficienti con i quali poter essere pedonalizzata e il punto di arrivo di decine di migliaia di persone in arrivo da Roma est che di scendere a piazza di Spagna, se devono arrivare a largo Argentina, non sanno che farsene (e che quindi continuerebbero ad usare mezzi privati o autobus inquinanti, lenti e scassati).
Infine la deviazione verso Flaminio, accarezzata solo come ipotesi dal presidente della commissione Trasporti, Enrico Stèfano, non è una novità assoluta e ne avevamo parlato anche noi nel 2014. Si tratta evidentemente di un piano B che non ha vantaggi evidenti sul centro di Roma e che poteva essere preso in considerazione solo come unica alternativa all’idea di bloccare tutto al Colosseo. In quel caso avremmo detto “meglio di niente”, almeno c’è Venezia e si scavalla il centro per poter proseguire l’opera verso Prati e poi verso la Cassia. Ma si tratta pur sempre di un percorso che non porta vantaggi in termini trasportistici a quella grande fetta di centro storico di cui abbiamo appena parlato, l’ansa barocca e i suoi inestimabili valori messi a dura prova, ogni giorno, ogni settimana, ogni anno, da milioni di automobili inquinanti.
Solleviamo infine un problema di garanzie sull’esito del possibile referendum: se il quesito referendario si basasse su più ipotesi di proseguimento ed una sola contraria con lo stop a Colosseo, si rischia di annacquare la possibilità di vittoria dei favorevoli ad andare avanti. Tre ipotesi favorevoli a proseguire, messe insieme, potrebbero essere maggioranza ma l’opzione stop al Colosseo, da sola, potrebbe prevalere e prendere più voti di ciascuna delle altre ipotesi prese singolarmente. Deve essere chiaro che se la maggioranza dei cittadini dovesse essere favorevole a proseguire, seppur con idee diverse, non si potrà assegnare la vittoria all’opzione dello stop al Colosseo. Anche per questo proponiamo un coordinamento su una proposta unica che non annacqui le altre opzioni eventuali. E la proposta, la ripetiamo, è: proseguire secondo il percorso originale.
Se questo referendum si farà, noi andremmo all’attacco. Ma vogliamo prima vedere come e quando l’assessore Meleo riuscirà ad indirlo, considerando sia l’illustre precedente del referendum sulle olimpiadi, annunciato in pompa magna in campagna elettorale e poi mai tenutosi, sia la possibilità di chiedere il parere (vincolante? consultivo?) dei cittadini su un appalto che, ad oggi, è ancora valido.
Dagli esponenti di questa giunta grillina vengono continuamente fuori proposte assurde, fuorvianti e senza senso, che hanno un unico scopo: quello di mettere in discussione qualsiasi progettualità che si stia attuando. Un vero e proprio depistaggio per bloccare tutto. Un modo più sofisticato per dire NO A TUTTO.
Dopo sei mesi di questa disgraziata consiliatura, che ha cagionato il periodo più nero per Roma dal tempo delle invasioni barbariche, E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA !!!!
Le cronache che si susseguono oramai da mesi, e che hanno avuto un’accelerazione in questi ultimi giorni, dimostrano ampiamente che non ci sia limite al peggio che ci viene quotidianamente inflitto da quest’accozzaglia di invasati, incompetenti, lazzaroni e (ora possiamo ben dirlo) anche disonesti che stanno al (mal)governo di questa città.
A causa loro Roma ha perso la candidatura olimpica (che ne avrebbe potuto rilanciare l’immagine e l’economia), ha visto bloccare la riqualificazione delle Torri TIM all’EUR, ha subito il boicottaggio della Fiera, sta assistendo ad una meschina melina (per non dire ad un vero e proprio sabotaggio) contro un meraviglioso progetto di riqualificazione urbana come quello di Tor di Valle – Stadio della Roma tra l’altro finanziato interamente da investitori esteri e privati (che ovviamente saranno amaramente pentiti di averlo proposto in questa città….), e si potrebbe andare avanti con moltissimi altri esempi.
L’unica opera che quest’anno è proceduta speditamente è l’ampliamento dell’Aeroporto di Fiumicino, e guarda caso ciò è potuto avvenire proprio perché esso è ubicato in un altro Comune, seppur limitrofo (se si fosse trovato nel Comune di Roma Capitale, la Giunta Raggi avrebbe trovato modo di bloccare anche questi lavori…….).
Ma questa Giunta ha fallito miseramente non solo per la negazione alle Grandi opere, ma anche per la piccola ed ordinaria amministrazione quotidiana. Non hanno riparato nessuna buca nelle strade, ma anzi hanno lasciato che se ne aprissero altre. Non hanno risolto, ma anzi hanno incancrenito, il problema dei rifiuti, e ciò a prescindere dalle eventuali responsabilità penali della Muraro. Hanno lasciato nel più completo abbandono alcune strutture già esistenti, fra cui vorrei ricordare l’Auditorium di via Pineta Sacchetti che è andato semidistrutto da un incendio senza che il Sindaco muovesse un dito. Per ultimo, oggi prendiamo atto che non sono riusciti neppure a far approvare il Bilancio (per la prima volta nella storia di questa città).
Tornando all’argomento Metropolitana (che è l’oggetto di questo forum) è evidente che la Giunta Raggi farà di tutto per fermarla il più presto possibile, e purtroppo non penso che ci sia possibilità alcuna di far riesaminare in senso positivo la questione, di fronte a gente inzuppata da ideologie distruttive e contrarie allo sviluppo, e per di più eterodirette da un’azienda con sede e interessi a Milano e che probabilmente ha tutto l’interesse a far regredire la Capitale a favore del Capoluogo Lombardo. E anche su questo aspetto, cioè sulla legittimità di un sindaco eletto dal popolo ma contrattualmente legato mani e piedi (e portafoglio) ad un’azienda privata ci sarebbe molto da ridire (e anche da deliberare in sede giudiziaria).
Pertanto, e mi scuso di questa lunga disquisizione, l’unica cosa da fare è promuovere ed accelerare la caduta di questo Sindaco e di questa Giunta, che oramai sta paurosamente vacillando.
Mi rendo conto che il Comitato MetroXRoma è fondamentalmente apolitico e quindi non deve assumere posizioni politiche. Ma qui non si tratta di politica, si tratta di SALVARE QUESTA CITTA’. E il Comitato dovrebbe fare la sua parte, facendo appello a tutte le persone di buona volontà e di qualsiasi opinione politica per andare al più presto a nuove elezioni e gettare le basi per un nuovo rinascimento romano dopo sei mesi di vero e proprio oscurantismo.
E’ vero che molti romani hanno votato M5S, ma essi sono stati letteralmente presi in giro (o si sono fatti prendere in giro, ma questo non importa). Ciò che importa è che si volti pagina e che si dimentichi al più presto questo brutto capitolo della storia di Roma.
Tempo fa, quando si paventava il rischio che questa Giunta bloccasse i lavori di Metro C subito dopo il Colosseo lascando le TBM interrate sotto i Fori Imperiali, scrissi di non preoccuparci troppo perché l’attuale Sindaca non sarebbe durata nemmeno per vedere il completamento del Pozzo di Via Sannio (dove saranno appunto reintrodotte le TBM). Ebbene, spero con tutto il cuore che tale mio augurio si materializzi davvero !
Sottoscrivo in pieno!
Caro Ing sottoscrivo pienamente il tuo pensiero come sempre lucido e anche disarmante allo stesso tempo. Il problema a mio parere non è più tanto la sindaca, ma quelli che hanno votato la sindaca e che la difendono a spada tratta. Ho sentito e apprezzato il discorso di Giachetti all’assemblea nazionale PD e, benchè io non sia un elettore del PD, ne ho apprezzato la lucidità e la chiarezza. Con tutti i limiti che potrà avere, non lo conosco e quindi non mi sbilancio, mi è sembrato la scelta ottimale…..ma purtroppo. Poletti ha detto quella corbelleria sui giovani che vanno via dall’Italia, ma mi rendo conto che anche solo andare via da Roma sarebbe salvifico. Cosi è inaccettabile vivere. Sporca, insicura, senza un minimo di servizi (guarda il caso vigna clara). Che altro dire? Io sono davvero amareggiato. Vorrei che il comitato tutto si muovesse unendosi a tutti i comitati presenti a Roma per chiedere le immediate dimissioni della Sindaca. LORO SONO UGUALI A QUELLI CHE CRITICANO. UN COMICO CHE GOVERNA DEI COMICI.
Difficile immaginare che se si tornasse a votare il tisultato sarebbe molto diverso da quello scito dalle urne, che ha sancito per il M5S un plebiscito senza precedenti. Anche perché tutti gli altri li abbiamo già provati e i risultati si vedono. Il tempo per i partiti della partitocrazia è scaduto. Se Roma è caduta nelle mani di questa banda capitanata da un comico la colpa è solo e soltanto loro. Ora non ci resta che lasciarli governare per tutto il mandato, dando loro modo di dimostrare tutta la loro inadeguatezza. A quel punto, avendoli provati tutti, ma proprio tutti, non ci resterà che accettare un commissariamento sine die perché la democrazia in questa città ha prodotto sempre solo disastri
Purtroppo, e ribadisco purtroppo, quella che tu giustamente chiami “banda capitanata da un comico” ha già ampiamente dimostrato tutta la sua inadeguatezza, ma anche la sua dannosità per Roma (un breve elenco dei guai già arrecati l’ho sintetizzato nel mio post precedente) e, probabilmente, anche la sua disonestà, come dimostrano le vicende Muraro e Marra, per non citare il contratto contra legem con la Casaleggio.
E’ evidente che la Giunta Raggi in 6 mesi ha fatto più danni di quanti ne fecero in un decennio quelli che la precedettero e, al paragone, Alemanno e Marino apparirebbero come degli statisti.
Pertanto lasciar governare questa giunta per tutto il mandato significherebbe semplicemente radere al suolo questa Città, che francamente non se lo merita essendo tra l’altro la nostra Capitale.
Infine, non credo proprio che alle prossime (e spero imminenti ) elezioni i romani perseverino in questo errore madornale. Anche gli indignati a tutto e a tutti, piuttosto andranno in piazza a spaccare le vetrine, ma non rivoteranno di certo questa gente. Meglio qualche vetrina rotta (ci penserà la Forza Pubblica a limitare i danni) che una città demolita per cinque lunghi anni
Lei evidentemente o non ha vissuto negli anni di piombo oppure era troppo giovanenper ricordarli, altrimenti non scriverebbe simili sciocchezze come “meglio qualche vetrina rotta”. Dalle vetrine rotte alle molotov alle P38 il passo è breve. Rifletta prima di spararle così grosse. Io quegli anni me li ricordo fin troppo bene e per quanto possiamo lamentarci della situazione politica di oggi, non vorrei tornarci per tutto l’oro del mondo
Io mi associo ad Alex e Michele, e ritengo che fare la stazione di Risorgimento e anche di Argentina sarebbe di estrema utilità per la MC, in quanto essendo due piazze importanti e centrali, servirebbero un bacino di utenza molto alto. Quindi cancellarle solo perché hanno la “sfortuna” di trovarsi vicine a due stazioni già confermate (Ottaviano e Venezia) mi sembra molto limitante e penalizzante. Se sul progetto originario sono state inserite, vuol dire che sono state ritenute due stazioni necessarie alla Metro C, altrimenti non comparirebbero sul tracciato della linea verde. Perché allora vogliono cancellarle? Facciamoci sentire tutti, noi che scriviamo su MetroxRoma ed il Comitato stesso, per far sì che questo non avvenga, per far sì che la terza metropolitana di Roma sia completata con tutte le sue stazioni, nessuna esclusa.
Ciao Luigi !!
Non vorrei sbagliarmi ma, se ben ricordo , oltre alla scusa della vicinanza dell ‘ originaria fermata ” Torre Argentina ” a Venezia ( come mai allora Termini- Repubblica sulla A SI’ ?? ) un altro motivo che, ufficialmente parlando , portò alla sciagurata decisione di cancellare tale fermata ( il motivo che fu addotto ) fu la notevole, abbondante presenza di ” substrato archeologico ( Caspita che novità !! L’ Archeologia qua a Roma !! Chi l’ avrebbe mai detto !! SI COGLIE IL SARCASMO ??? ) che avrebbe reso impossibile il riuscire a collocare presso S. Andrea della Valle le uscite- entrate della costruenda stazione.
P.S. Anche nel caso di Chiesa Nuova, dopo la cancellazione di Torre Argentina, fu deciso di non realizzarla per la notevole difficoltà del riuscire a conciliare l’ illustre passato con la modernità- il futuro.
Oltre alla scusa degli elevati costi di realizzazione venne riportato , anche sui giornali, che qua nella capitale come inizi a scavare trovi stratificazioni , di epoca imperiale o repubblicana .
Ci sarebbe da chiedere a questi geni ” Ma chi ve l’ aveva chiesto nel periodo compreso tra gli anni 90 – inizio 2000 , fino al 2007, di voler costruire una nuova linea della metropolitana qua a Roma ?? Io no di certo.
Un Saluto
Ciao Michele !!
Ma certo, sono tutte balle quelle che ci vengono dette per giustificare la loro non voglia di fare (e mi riferisco ai nostri “cari” politici ed amministratori).
Ne inventassero delle altre e non le solite che non ci sono i soldi, o la troppa vicinanza tra una stazione e l’altra, o l’abbondante presenza di substrato archeologico a Roma (ma ad Atene, come già ho scritto, non c’è la stessa situazione sotterranea?!).
Siamo stanchi delle loro parole, passassero invece ai fatti.
Tengo a ribadire l’importanza fondamentale della fermata Risorgimento, che non deve assolutamente essere soppressa pena la vanificazione dal punto di vista trasportistivo dell’intera tratta T2, qualora venisse realizzata come da progetto. La scusa che “tanto Ottaviano dista solo 300 metri” non regge assolutamente ed è smentita da numerosi esempi che posso citare senza difficoltà. Si pensi alle distanze tra: Duomo e Cordusio MM1 (meno di 200m); Termini – Repubblica MA (più o meno la stessa distanza); Cavour-Colosseo MB (in linea d’aria meno di 300m), Cairoli-Cadorna MM1 (poco meno di 300m). 300metri è una distanza assolutamente accettabile tra due stazioni in centro o comunque in zone densamente popolate, e se due stazioni, pur distanti anche meno di 300 m, sono strategiche dal punto di vista trasportistico, come negli esempi citati, vanno realizzate entrambe senza scuse. Se non si farà Risorgimento i soldi spesi per la MC saranno stati soldi buttati come e più che se si salterà Chiesa Nuova. Quindi, per favore, smettete almeno voi addetti ai lavori di considerare Risorgimento come definitivamente cassata. Il progetto preliminare consegnato da MetroC, che, ricordo, non prevede nemmeno Chiesa Nuova, è carta straccia se, come auspico, dopo Venezia la Giunta Raggi chiuderà ogni rapporto con il Consorzio e indirà una nuova gara. Questa sarebbe l’unica scelta auspicabile che l’Amministrazione Raggi potrebbe fare, e sarebbe un’occasione per rivedere il progetto della tratta centrale reinserendo le fermate abbandonate come Chiesa Nuova e Risorgimento (magari anche Argentina). Sono tutte importanti, e non capisco proprio perché lo stesso Comitato, che tanto si batte perché venga realizzata la prima, non combatte con la stessa determinazione per la difesa della seconda, forse addirittura più importante ancora
Ciao Alex 69 !!
Condivido in pieno il tuo intervento. La Tratta T2 ha senso solamente se dopo Venezia si realizzano tutte le fermate , come da Progetto Originario. Tra l’altro anche sulla Linea B, abbiamo il caso lampante di Eur Fermi ed Eur Palasport, 2 fermate vicinissime , quasi appiccicate, quanto saranno distanti ? 200 metri l’ una dall’ altra ?? Quindi anch’ Io propendo per ritenere, quello della breve distanza tra 2 fermate non un valido motivo per non realizzare, nel nostro caso Risorgimento .
Ricordo benissimo a metà Giugno 2015, ero presente anch’ Io, all’ allora Flash Mob per Salvare la Fermata Chiesa Nuova, dopo la cancellazione di Argentina. Negli ultimi 2 anni , anche su pagina Facebook Salviamo Chiesa Nuova e’ sempre stato ribadito il NO AL TUNNEL di 2 KM SENZA ALCUNA FERMATA INTERMEDIA TRA VENEZIA E SAN PIETRO .
Infatti ,Saltando anche Chiesa Nuova finirebbe per non avere alcuna utilità trasportistica, quella che invece avrebbe con Chiesa Nuova dove si scenderebbe per recarsi a Piazza Navona e con Risorgimento , con lo scambio tra Tram , il 19, per esempio, e la MC
visto che ancora nessuna notizia è stata pubblicata sui siti internet si deduce che ancora non abbiano deciso nulla in merito al ricorso per la riapertura della stazione vigna clara. Perchè non facciamo una manifestazione, un flashmob o qualsiasi altra cosa per intanto fare aprire questa tratta? non si può avere una stazione finita ma chiusa.
Comitato potete intervenire in qualche modo?
Referendum, chiacchiere, convegni.
Parlare, studiare, progettare, ma la fase più importante non si fa: la realizzazione.
Al convegno odierno dell’INU, mi sono sorbito le tante chiacchiere, compreso quelle di chi gestisce questo sito e sentito tanti di quei dati, temo molti sparati, se non fasulli, che se li giocassi al lotto qualcosa vincerei.
Se ‘sti numeri li diamo in pasto al “popolino” si può ottenere tutto e l’esatto contrario, a seconda di come si porgono. E’ il solito discorso di contare mele e cocomeri, facendo la media del peso.
Esempi:
Berlino km.146 di metro (U-Bahn), ma solo Alexander Platz- HauptBahnhof sono 4 binari al centro città, che non sono conteggiati perché DB, però almeno 2 binari svolgono servizio urbano.
Velocità media: quella di Roma è solo 2 Km.circa inferiore a quelle di Berlino / Londra: allora andiamo bene!!!
Ma nella velocità media è considerata anche la linea notturna per Ostia, che viaggia a Km.60/h., cito il caso più eclatante.
Nei costi dell’AV Milano-Torino si calcolano anche i costi per il totale rifacimento dell’Autostrada omonima e parallela.
All’AV Roma-Napoli sono imputati i costi per fognature, impiantistica ed asfaltatura delle strade della lottizzazione (abusiva) vicino a Carchitti, ove, colmo degli sprechi, la linea transita in galleria, della serie chi strilla più forte, la vince.
Invece per la Metro C, difesa a spada tratta dai vari ineffabili ed impreparati Prosperetti, che non ne ha azzeccata una, compreso i dati -dimezzati- del suo ufficio stampa, si confonde il costo a Km. (aumentati, i Km., grazie alle curve e controcurve sotto la Casilina che è quasi tutta dritta!!!), mischiandoci le ristrutturazioni al costo doppio di un rifacimento totale per la scuola Carducci (3,5 mln. + 800 mila €), i semafori d’oro a Giardinetti (5,5 mln.) LA RIASFALTATURA DELLE STRADE DETERIORATE DAL PASSAGGIO DEI CAMION CON LO SMARINO (non lo sapevano che la terra non se la mangiano i lombrichi?) e via dicendo per altre 19 pos.
A mie verbali e vibrate contestazioni nessuna risposta (compresa all’osservazione che l’Aereoporto di Ciampino, che non è a Ciampino, ma nel Comune di Roma e grazie a questa ignoranza l’Aereoporto non ha pagato per decenni il becco di lira o cent di nettezza urbana).
Temo che tra un po’, anche i Poli artici ed antartici ci batteranno.
P.S.: da anni denuncio quanto sopra, avessi ricevuto una smentita….scritta ovviamente, le chiacchiere stanno a zero.
Si è dimessa la Muraro (unica assessora competente, oggetto di una impietosa campagna diffamatoria) e non Berdini, contrariamente a quanto si vociferava. Due brutte notizie
La Muraro non doveva neanche entrare; con tutti i soldi (NOSTRI) intascati, mi limito a quelli ufficiali, potrà PAGARSI STRA SUPER AVVOCATI ed uscirne verginella.
mi pare chiaro che ognuno voterà per avere la metro sotto casa o dove gli fa più comodo , non mi è chiaro invece come pensano di fare i quesiti penso ci sara da ridere .. per non piangere .. sempre ovviamente che non cambino idea prima… come penso sia probabile
A me viene la tremarella al sol pensiero che questa banda di improvvisati statisti con tutta probabilità verranno eletti dal popolo italiano a guidare il Paese alle prossime elezioni. A costoro non farei amministrare nemmeno il mio condominio
io nemmeno il mio guardarobaa
Buongiorno a tutti, a me sinceramente viene un po’ da ridere, va bene consultare la gente ma non basterebbe andare un po ‘ su internet e leggersi notizie e commenti sui vari blog (a partire da questo)? A cosa serve indire un referendum, con tutto quel che costa, se le risposte sono già in rete. Almeno nei blog ci trovano gente più o meno veramente interessata e magari qualcuno più o meno competente, come già qualcuno ha obiettato cosa ne sa La Sora Cesira della Metro? Nulla e manco le interessa, infatti se ne sta per i fatti suoi fuori dai blog! Inoltre c’è secondo me il ridicolo rischio che se fanno un referendum (che ricordiamolo NON è vincolante) e il 50% +1 dei votanti vota per un tracciato che non servirebbe a nessuno, magari questi gli danno pure retta.
Ma una buona amministrazione non potrebbe per una volta: 1- insediarsi; 2- prendere in carico tutti i progetti già approvati, costruendi od in corso d’opera; 3- farsi i caxxi propri e non rompere i maroni bloccando tutto solo perché gli gira così?!?
lo ripeto: non hanno le palle. Sanno solo fare opposizione, ma nel momento in cui si sono ritrovati ad avere in mano le sorti della Capitale d’Italia hanno manifestato tuta la loro inadeguatezza. Tutti sono capaci a urlare “ladri”, “onestà”, e via dicendo; più difficile è assumersi la responsabilità di prendere le decisioni strategiche. Siccome questi non sanno nemmeno da che parte cominciare, preferiscono non fare e nemmeno sulla scelta di non fare riescono ad assumersene la responsabilità. Pura viltà
Scusate il fuori-tema, ma guardate questa, è incredibile, e non ho resistito all’idea di postarvela!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/05/cina-non-ce-spazio-e-la-metropolitana-passa-attraverso-il-palazzo/3236740/
Mah… perfino in un articolo come questo il Fatto quotidiano, testata che si è distinta per la sua feroce campagna anti-metro C, non ha perso occasione per rifilare sull’argomento la solita dose di bugie ad uso e consumo del popolo bue. Oramai i giornalisti fanno a garava chi la sparavpiù grossa: qui i lavori per la linea C sarebbero iniziati addirittura negli anni ’90… quanyo infimo è il livell8 del giornalismo italiano, corporazione o meglio casta protetta da un Ordine che mi domando cosa si aspetti ad abolire
Hanno la fortuna di un sistema dirigista, beati loro. Fanno migliaia di Km. anno di AV, noi milioni di chiacchiere….
Poi bastano 4 radical- chic dalle orecchie delicate che bloccano per decenni Vigna Clara.
Uno Stato serio e con la Maiuscola, potrebbe accettare tali proteste, ma ove si rivelassero di parte ed infondate far accollare ai ricorrenti i milioni di € di danni provocati alla Comunità. E se fosse ancora più serio, comincerebbe a controllare le carte e le licenze (se rilasciate) degli edifici.
Allora sì che potremmo rincorrere i Cinesi.
Io penso che chiedere ai cittadini non sia mai un male, bisogna capire con quali forme (referendum consultivo?) e con quali dati (io spero che allora i blog specializzati tirino fuori le cifre vere per contestare, all’occorrenza, quelle dei politici e per fare controinformazione).
Penso che una volta che si attesti la metro a Fori Imperiali ogni ipotesi di deviazione diventerà impossibile e il tracciato originario tornerà l’unico praticabile.
Ma ribadisco che l’errore fatto con la prima tratta non va ripetuto : bisogna partire dalla Cassia (S.Andrea) e avvicinarsi al centro (Clodio) non viceversa, altrimenti serviranno secoli e con i secoli creasceranno a dismisura le spese. Errare è umano, perseverare ….
Ciao Viviana !!
Nel condividere la prima parte del tuo intervento, almeno fino a ” una volta che si attesti la metro a Fori Imperiali ogni ipotesi di deviazione diventerà impossibile e il tracciato originario tornerà l’unico praticabile, sono tuttavia in disaccordo sull’ ultima parte quando affermi che ” bisogna partire dalla Cassia ed avvicinarsi al centro non viceversa.
Pur rendendomi perfettamente conto di quanto anche la Via Cassia sia congestionata dal Traffico ( lo so per esperienza in quanto per un certo periodo di tempo , fino ad un paio di anni fa, per almeno 2 volte a settimana mi dovevo recare dalle parti dell’ Ospedale Villa San Pietro e non ti dico tra prendere la macchina, oppure i mezzi di trasporto, ovverosia la MA fino a Flaminio, poi tram n. 2 e poi autobus 301 il tempo che si impiegava un’ ora ed un quarto abbondante, talvolta anche di più ) tuttavia ritengo che correremmo il rischio di trovarci,
( nel caso in un futuro dovessero decidere di far partire i lavori per la nuova tratta di Tracciato della Metro dalla Cassia verso il Centro) paradossalmente con un ” troncone di nuova metro separato dal resto della tratta già in servizio ” ( quella attuale fino a Lodi, oppure fino al Colosseo- Fori Imperiali dal 2021 ) in attesa del successivo prolungamento per unificare tutto il tracciato.
E’ l’ errore che hanno già commesso a Berlino quando nel 2009 aprirono al servizio un Prolungamento di tracciato della futura U5 dalla Hauptbahnhof- Stazione Centrale fino al Brandenburger Tor che, essendo separato del resto del tracciato della Linea U5 Hönow- Alexander Platz, già da decenni in servizio, venne chiamato Linea U55 . Ed il paradosso è che dal 2010 hanno dovuto far partire i lavori di Prolungamento dall’ Alexander Platz al Brandenburger Tor che termineranno a fine 2018 con l’ apertura l’ anno successivo, nel 2019, di questo prolungamento ed unificazione tra la U5 prolungata e la Tratta U55, aperta al pubblico 10 anni prima .
Tra l’ altro quest’ apertura al servizio, là da loro, di questa U55 è stata per anni oggetto
di forti e pesanti critiche in quanto etichettata come “un Troncone di Metropolitana, Inutile, troppo breve, solamente 1,5 km di tracciato, che non aveva alcuna utilità trasportistica in quanto totalmente separato ed isolato dalla Linea U5 e non interscambiabile né col resto della Linea U5 e neppure con alcuna delle altre 8 Linee della U Bahn- Metropolitana.
In conclusione ritengo che anche da Noi si dovrebbe procedere , quanto prima al prolungamento Fori Imperiali Clodio con Venezia, Chiesa Nuova, San Pietro, Risorgimento ed Ottaviano e, in un secondo momento (arrivata la C ad Ottaviano con i 2 scambi con la A ed 1 con la B ) alla realizzazione del nuovo tratto Ottaviano- Clodio fino alla Cassia Toma di Nerone od anche oltre
Viviana, al di là delle obiezioni sollevate da Michele che condivido tutte, c’è un semplice impedimento tecnico a realizzare quanto tu auspichi, e cioè che,a meno di non realizzare un secondo deposito per le vetture provenienti dalla Cassia, ogni prolungamento della C DEVE essere connesso alla tratta già in esercizio perché deve arrivare a Graniti
Vi ringrazio e capisco pienamente le vostre sagge osservazioni tecniche, la mia era in fondo una provocazione : intendevo semplicemente stigmatizzare lo stillicidio di stazioni messe in funzione una alla volta in tempi biblici perdendo poi – col passare interminabile del tempo – i soldi, il senso e la voglia di completare tutta l’opera.
OK, almeno si arrivi a Clodio, nei tempi più rapidi possibile. Ma questi signori che ci governano (non intendo fare distinzioni partitiche, li accomuno quasi tutti) mancano di amore e visione per la città, non comprendono che si tratta di una metropoli in crisi ma pur sempre di una capitale, città d’arte di primissimo livello mondiale, centro religioso di riferimento per decine di nazioni, agglomerato urbano economicamente molto importante e comunque densamente popolato ( è una città metropolitana) che deve essere interconnesso al suo interno e con le realtà circostanti. Sono molto preoccupata e delusa per la visione antimoderna, rinunciataria e retrograda che sta dilagando.
san giovanni-garbatella-casetta mattei-corviale………e arrestate tutti sti morti de fame che c’è magnano.
Siamo alla distrazione di massa.
1 – cosa ne sanno le persone alla sora Maria di simili problemi così complessi anche per noi esperti?
2 – chi garantirebbe EQUITA’ di informazione?
3 – chi è fuori del percorso, voterà NO è ovvio, preferisce qualcosa per il suo giardino.
4 – i radical-chic, Calma che vuole trasformare in tram e da S. Giovani la Metro C ci farà passare la
calma…
5 – il tutto andrebbe se:
5a – fosse una votazione su un piano generale, ma generalissimo, non ove si prevedano pure le
…caditoie. Tirato per i capelli, ho datto una letta rapida a Ferrotranviario: SONO SBAGLIATE PURE
LE LINEE…..
5b – fossimo in Germania, ove nel dopoguerra per redigere i PRG dei Comuni, hanno nazionalizzato i
terreni; passato il PRG, senza influenze e spinte lobbistiche, li hanno restituiti ai legittimi proprietari
Per ultimo, fuori tema, ma in tema per chi vuol capire: PASSERELLA per una corsia preferenziale.
Ma non sarebbe stato meglio unificare il 50 (inutile e latitante la domenica) ed il 51. Chiunque li usa, si fa per dire, ben conosce le problematiche: frequenze da Polo Nord (d’inverno, che si gela) ed Equatore, (d’estate….)
Unico bus da Lodi a Manzoni a Temini e poi, eventualmente a S.Silvestro. Ricordo anche il 496 a via Nola per Termni!!!
Condivido in particolare l’ultimo punto. Il 50 allo stato attuale è una follia ed uno spreco. Inutile, anzi dannoso, perché va ad intasare un tratto già super trafficato.
La soluzione è talmente semplice che, “ovviamente,” non viene presa in considerazione:
Istituire un 50 express da Lodi a Termini passando per Via Nola, Santa Croce, Carlo Alberto e Piazza vittorio. 4 Fermate e in pochissimi minuti raggiungi termini percorrendo vie molto meno trafficate e appunto già percorse dalla linea da lei citata (credo abbia invertito due cifre (649 e non 496). ). Questo eviterebbe il sovraccarico della A. Chi si ferma a termini magari preferisce un bus veloce piuttosto che prendere la linea A.
Altra alternativa potenziare, almeno nelle ore di punta, il 649 che invece ha delle frequenze assurde.
Mi chiedo perché le così semplici e immediate non si facciano . Stessa cosa lo spreco assurdo della doppia frequenza della Metro C. A metà percorso la mattina è pienissima, sempre più piena.
Grazie, chiedo scusa, ma scrivo di getto ed a mente, che un po’ antica….è il 649.
Il 496 non esiste.
Noi siamo i fondatori dell’UCAS, di che meravigliarsi?
Altro assurdo della C: solo 13 convogli, zozzissimi all’esterno; fortuna che l’interno ancora è quasi integro; alcuni vetri sono graffiati dai soliti vandali fancazzisti.
Chiedo all’Ag.Mobilità, visto che sono pagati, se mi fanno un po’ di conti sulla frequenza Lodi-Grotte Celoni e Lodi-Pantano.
Ultimo appunto: l’arroganza e l’ignoranza degli addetti all’interfono: mancanti i convogli per Pantano, vanno allegramente (vuoti) quelli per Alessandrino. Essendosi il disservizio verificato anche la sera prima, chiamo: il PdM senza sentir ragioni, sbraita che come e dove devono andare i convogli li decide lui (non l’utenza che gli paga l’immeritato stipendio).
Se fosse stato a tiro, dopo 2 ore in 2 giorni perse nell’attesa, l’avrei preso a calci, ma non in culo, in bocca, così lo stipendio rubato lo avrebbe dilapidato dal dentista.
Vogliam parlare dello scandalo ascensori bloccati da oltre un mese. Nessuno pensa alle tante persone anziane, con handicap, o a semplici mamme o genitori con bambini o comunque a chi ha delle difficoltà motorie di qualsiasi tipo.
Ci sono 9 ascensori rotti compresi quelli di Torre Maura e Gardenie!
Peraltro rompono pure i cabassisi con l’annuncio continuamente ripetuto.
Ripeto, le vetture da Pantano la mattina sono stracolme….ma nessuno ne parla, tantomeno i famosi giornalisti assoldati dai nimby che denunciavano come le carrozze erano vuote.
A proposito. Nessuno ha dati ufficiosi del traffico giornaliero aggiornati?
Dato del 04.08.16 per le 21 stazioni: pax.28636 somma dei vari tornelli.
sugli ascensori fermi (almeno quelli che son tra pantano e torrenova), si tratta delle verifiche periodiche. Essendo poi trascorsi ormai 20 anni dall’installazione e trattandosi di ascensori idraulici son in corso in pratica il rinnovo dei collaudi di funzionamento. Son procedure un po’ farraginose e lunghette (decisamente burocratiche, quello sì)… dunque ancora temo che staranno fermi per un po’ (speriamo l’inizio del 2017 li riporti in funzione…)
Noi di Salviamo la Metro C ovviamente non possiamo che accettare l’invito.
Per Info o domande stiamo su Facebook ( SalviamolaMetroC) e Twitter ( @savemetroc ) :
https://facebook.com/SalviamoLaMetroC/
https://twitter.com/saveMetroC?s=09
Bene. Quindi per ogni proposta di tracciato si procederà ad ottenere un parere della Soprintendenza. A che servirebbe votare prima ? Cosa non si fa per evitare di fare …
Alla Soprintendenza (a Roma son ben 3), andrebbe imposto il tempo massimo di una settimana, ma per risposte definitive, non per bloccare i lavori, come è successo a S.Giovanni (sentite i lavoratori), solo per capire se il sasso trovato era o meno di valore.
E poi tutti ‘sti sassi perché non li vendiamo all’asta? Tolti i pochi pezzi pregiati, il resto è paccottiglia informe di valore solo in menti compromesse. Però i tedeschi ce li pagherebbero come oro, se a Schwabisch Gmund con tre sassi originali scoperti, hanno ricostruito il Castrum del vecchio Limes.
La Soprintendenza su S. Giovanni richiede che si valorizzi quanto trovato allestendo uno spazio museale nella stazione…non sono stati fermi a decidere sui “sassi”. Anzi la parte archeologica dello scavo è terminata da un bel pezzo visto che sono più di tre anni che come archeologo non metto piede in quella stazione… Vero limite della Soprintendenza è non essere in grado di comunicare i lavori eseguiti e quanto rinvenuto. Questo da modo di inventare che tutti i ritardi sono dovuti all’archeologia così come l’innalzamento dei costi.
Benissimo la valutazione comparata per alternative, per niente bene affidare a referendum decisioni tecniche e politiche.
Sulle Olimpiadi un referendum avrebbe avuto senso, sul come completare una linea metro proprio no.
Le aziende appaltatrici dei servizi di analisi costi-benefici sono pagate proprio per fornire basi razionali per le decisioni dei politici, degli amministratori e dei tecnici, ed i cittadini non devono avere la responsabilità decisionale che invece spetta a questi, la cui funzione è esattamente quella di scegliere la miglior soluzione ed attuare quanto di conseguenza sulla base di un documentato interesse per la collettività.
ovviamente perché lo sforzo valga l’impresa, il progetto deve essere rispettato e la MetroC deve proseguire sotto corso Vittorio Emanuele.
io mi chiedo poi perché non prevedere che alcune fermate strategiche abbiano più uscite, anche distanti una dall’altra, in modo da servire più zone di uno stesso quartiere: mi riferisco a soluzioni che renderebbero la vita più facile a molte persone e non avrebbero, in alcuni casi, costi così proibitivi.
Pontelungo MetroA non è collegata con un tunnel alla vicinissima ROMA TUSCOLANA della linea regionale, la futura ROMA PIGNETO ancora non è nemmeno stata cominciata, molte fermate periferiche potrebbero avere delle uscite che “avvicinano” alcuni quartieri alle fermate.
Mi associo totalmente ad Alex69 in merito al fatto che questi dilettanti allo sbaraglio non hanno idea di cosa veramente serva a Roma . La Meleo non aveva detto che a dicembre avrebbe protetto le corsie preferenziali con cordoli? Per quanto riguarda i romani penso che se oggi venissero ripetute le elezioni comunali i risultati sarabbero gli stessi delle ultime votazioni, gli elettori grillini non hanno spirito critico e voterebbero per affossare la linea C per poi eventualmente lamentarsene.
Intanto è di oggi la notizia che si sarebbe dimessa la Muraro. La Giunta perde altri pezzi
Sinceramente io conosco 7 persone che hanno votato la Raggi e di queste solo 1 la rivoterebbe oggi, ma si tratta di un lobotomizzato.
In materia di processi partecipativi riguardanti il trasporto pubblico locale domenica 11 dicembre 2016 si è tenuta a Zaragoza una consultazione popolare alla quale i cittadini erano chiamati ad esprimere un parere in relazione al tracciato della nuova linea tranviaria 2; in particolare era chiesto loro di scegliere fra quattro possibili alternative meglio evidenziate nel documento informativo realizzato da Ayuntamiento de Zaragoza che allego al mio intervento. Per ciascuno dei tracciati in proposta venivano specificati i costi, i flussi di traffico, le aree urbane interessate dal percorso e le opere accessorie in materia di riqualificazione urbana e parcheggi di dissuasione. A differenza di quello che si vorrebbe tentare nella capitale italiana all’elettore iberico non veniva chiesto di decidere riguardo le sorti o le linee guida dell’intero collegamento, esponendolo con ciò al rischio di dover soddisfare specifiche esigenze particolari dell’elettore magari in contrasto col più ampio interesse collettivo, ma solo di esprimere un parere in relazione a specifiche tratte in quanto l’itinerario di massima della nuova linea 2 è già ampiamente delineato e supportato da strumenti progettuali e normative istituzionali e finanziarie in ambito locale. In particolare la linea è prevista dal piano urbano del traffico che ne delinea inconfutabilmente gli estremi e i flussi di traffico da soddisfare, connettendola adeguatamente in ambito progettuale con l’esistente linea tranviaria 1 e la rete di cercanias di Renfe. Altra nota importante: all’elettore veniva chiesto di esprimere un parere alla luce di dati tecnici resi di agevole comprensione anche per persone non particolarmente esperte della materia grazie a una grafica e a un linguaggio di facile comprensione; un classico esempio di democratizzazione di un argomento per sua natura tecnico ma comunque destinato a impattare sulla quotidianità dei cittadini altrimenti destinato ai soli addetti ai lavori.
https://www.zaragoza.es/sede/servicio/linea-2-tranvia/
L’idea del referendum non è malaccio, il sistema di voto può anche essere un ballottaggio dove si presentano le varie proposte sulla scheda e poi le prime due se le giocano in una sfida finale, a usta di naso penso che se la giocheranno Flaminio-Clodio-La Storta, tutte le altre ipotesi, compresa quella di fare di Venezia la stazione tombale, non andrebbero oltre pochi punti percentuali. Ma oltre quel referendum se ne dovrebbe fare un altro, ci dovrebbe essere una consultazione del tipo “Volete che l’intero TPL romano sia ceduto a FFSS?” Quella proposta sbancherebbe, i SI’ beccehrebbero percentuali simil-bulgare
Quoto Claudio un refendum con due/tre ipotesi è una cosa possibile:
stop a piazza venezia oppure
prosecuzione fino a La Storta con
1ma ipotesi corso vittorio metrò ottaviano piazzale Clodio
2da ipotesi via del corso, piazza cavour metrò lepanto piazzale Clodio.
Claudio, io su questa sparata del referendum sposo in pieno la tesi del Comitato: che un tema così complesso che richiede conoscenze tecniche specialistiche, che la maggioranza dei cittadini – che sarebbero chiamati a prendere tale decisione – non ha, e non potrebbe mai acquisire in così breve tempo, non può e non deve essere dato in pasto a una lotteria popolare. Tieni presente cosa è successo da quando è stata abrogata l’obbligatorietà su base nazionale delle vaccinazioni infantili, e a quali rischi le scelte di pochi, plagiati dai santoni della “rrete”, stanno sottoponendo un’intera popolazione negli anni a venire. Per ben deliberare occorre essere informati, e tempo e modo per informare la maggioranza dei Romani in maniera adeguata su questo argomento non ce n’è.
Secondo questa logica neanche si dovrebbe votare per il Parlamento visto che poi esso è chiamato a fare leggi su tutto, ma proprio tutto.
Per rimanere nel sistema dei trasporti si è visto che bella patacca che è stata Malpensa quando la delega è stata affidata a gente che, quella sì, non ne capiva una fava dell’argomento.
I cittadini non è che sarebbero chiamati a decidere sulla sagoma dei binari o sulla automazione della linea ma sul percorso dopo aver valutato il rapporto costi/benefici. Sono abbastanza convinto che la scelta popolare sarebbe abbastanza logica, quello che non farei scegliere dalla volontà popolare sarebbe l’abrogazione di una tassa ma se si tratta del percorso di una metro si può stare certi che la scelta non sarà a cavolo di cane
Mi sembra proprio che tu ti contraddica: prima fai l’esempio del Parlamento (che comunque non ci azzecca niente, anzi avallerebbe il mio ragionamento perché è proprio un esempio di delega delle decisioni importanti a istituzioni ad esse preposte), subito dopo citi Malpensa per dimostrare che è meglio non delegare ma far decidere direttamente ai cittadini. Fai pace con te stesso
Il referendum per la metro C è privo di qualsiasi senso, in quanto per definizione la metro C servirà solo i quartieri che insistono sul suo tracciato, tutti gli altri cittadini voteranno contro il proseguimento dell’infrastruttura visto che verrà finanziato con i loro soldi ma ne usufruiranno solo indirettamente. Per esempio i residenti di una qualsiasi periferia non servita dalla C e priva di collegamenti adeguati voteranno contro, perché razionalmente il loro interesse è risparmiare risorse sulla metro C per destinarle alla loro periferia. Inoltre più ci si avvicina al centro e più crescono i voti contro la metro, perché i residenti non ne trovano alcuna utilità. Se venisse indetto un referendum per ogni infrastruttura (come la Meleo ha espressamente dichiarato di voler fare) a Roma non si costruirebbe più nulla. E per fortuna che alla maggior parte di cose che dicono non viene dato alcun seguito pratico.
La continuazione della Metro C deve rispondere all’interesse di decongestionare il traffico veicolare, con abbassamento del tasso di inquinamento globale e per questo il tracciato deve innanzitutto coprire i maggiori flussi di spostamento. Questi hanno la propria direzione verso il centro città (ecco perché un tracciato periferia-periferia senza passare dal centro è un abominio tale che non può che nascondere un interesse inconfessabile). Pubblichino gli studi a disposizione del comune sui flussi di spostamento e la scelta del tracciato si giustificherà da sola sulla base di tali flussi senza bisogno di alcun referendum. Poi se proprio si vuole salvare la città dalla spessa coltre di particolare che la sta avvelenando si marginalizzi la sovrintendenza la quale occupandosi dei morti non ha in alcun modo a cuore i vivi.
In ultimo faccio presente che se veramente si vuole pedonalizzare il “centro di Roma” almeno una metro la vogliamo far passare….!
In effetti questo referendum sembra confermare l’incapacità del metodo di governo a 5stelle di prendere decisioni per il futuro dell’intera collettività, attraverso una sintesi virtuosa dei vari interessi contrapposti. Quello in cui si sta riuscendo, invece, è di porre gli interessi contrapposti, inevitabili nella vita di una collettività, l’un contro l’altro acuendo lo scontro tra interessi di bottega.
Una metro tangenziale periferia periferia ha senso solo se il centro è già coperto da metro…
A Milano la M5 è la prima metro che resta esterna alle mura spagnole dei bastioni (dove si hanno le antiche porte della città ad esempio p.ta Venezia p.ta romana…) solo Garibaldi M5 e Monumentale M5 sono vicine ad una porta porta Volta o nuova ma ne restano comunque fuori.
Questo perché in centro ci sono già M1,M2 ,M3 , passante ferroviario (linee S meno centrali della metro) e in futuro ci sarà anche M4 sulla cerchia dei navigli il limite della mediolanum degli antichi romani…
Insomma una situazione molto diversa da quella romana…
P.S. aspettate che apra S . Giovanni e poi capiranno che è necessario arrivare a Ottaviano Mc per ridistribuire i flussi di passeggeri…
Insomma costi quel che costi le stazioni Venezia Chiesa Nuova S. Pietro e Ottaviano Mc sarebbero i soldi meglio spesi per la città di Roma…
Altrimenti si sarebbe fatto 30 ma non 31
Sarebbe come se consegnassero un appartamento senza infissi e quindi (non abitabile).dicessero al compratore guardi abbiamo speso troppo o così o niente…
Questo sarebbe il fermarsi a Colosseo per i cittadini e turisti una linea non risolutiva della mobilità e per pedonalizzazione del centro storico obiettivi della linea sin dai tempi di rutelli
Marco, non dimenticare anche tu: R I S O R G I M E N T O!!!!!!!!! Guai a saltare questa stazione. La scusa che “tanto Ottaviano dista solo 300 metri” non regge! Basti pensare alle distanze tra: Duomo e Cordusio MM1 (meno di 200m); Termini – Repubblica MA (più o meno la stessa distanza); Cavour-Colosseo MB (in linea d’aria meno di 300m), Cairoli-Cadorna MM1 (poco meno di 300m). 300metri è una distanza assolutamente accettabile tra due stazioni in centro o comunque in zone densamente popolate, e se due stazioni, pur distanti anche meno di 300 m, sono strategiche dal punto di vista trasportistico, come negli esempi citati, vanno realizzate entrambe senza scuse. Se non di farà Risorgimento i soldi spesi per la MC saranno stati soldi buttati come e più che se si salterà Chiesa Nuova.
Ragazzi, bene per la guerra contro questo stupido e vile referendum.
Comunque almeno voi, per favore, smettete di scordarvi la fermata Risorgimento. E’ assolutamente importante.
Ben Detto !!
Sia Venezia che Risorgimento entrambe importanti, indispensabili perché permetteranno l’ interazione sinergica tra Metropolitana e Tram . A Venezia si potrà prendere il Tram 8 per recarsi a Trastevere e viceversa da Trastevere recarsi alla MC, cosi’ come a Risorgimento il passaggio da MC al Tram 19 e viceversa
Al posto di Ottaviano Mc e Risorgimento Mc si potrebbe fare un ‘unica stazione sotto la via Ottaviano a sud di quella della Ma con il doppio mezzanino alle due estremita’. E stazione realizzata senza scavi in superficie mi vengono in mente Dergano M3 e porta Venezia passante ferroviario (anche le stazioni del passante hanno doppio mezzanino)
a Milano diverse stazioni metro hanno il doppio mezzanino (che diventa triplo se sono incroci Duomo Loreto Lotto e Garibaldi Fs con due metro e 9 linee suburbane.
Secondo voi sarebbe fattibile a Roma?
sarebbe possibile utilizzando il metodo Roma
Non era il metodo Milano?
Era il metodo Roma che doveva essere adottato per le tratte centrali della MC e, invece, mai adottato a Roma ma, paradossalmente, a Milano sulla costruenda M4. Il “metodo Milano” propriamente detto è il cut-and-cover e non c’entra con quello di cui parliamo
A Roma già Piramide della Metro B è così.
Mi hai preceduto di un soffio.
Buongiorno !!
Vorrei fare una domanda al Comitato a proposito della Fermata ” Venezia ” perché ancora questo dubbio ” Se Venezia come Stazione definitiva- finale, oppure stazione di transito per il successivo prolungamento del Tracciato di Linea, a parte l’ ovvia considerazione da voi sottolineata dei maggiori o minori costi di realizzazione nell’ uno o nell’ altro caso ?
Mi sembra di ricordare che il 15 Dicembre 2014 venne consegnato il Nuovo e successivo Progetto Definitivo per Venezia come Stazione Passante. Per quanto riguarda il Tracciato di Linea post Venezia che, ricordiamolo è in parte gia’ finanziata, Io sarei favorevole a rilanciare il Tracciato Originale con Chiesa Nuova, San Pietro, Risorgimento , Ottaviano e Clodio proponendo al massimo come sola ed esclusiva alternativa quella di deviare da Venezia a Flaminio
Li hanno rifiutati i soldi per Venezia perché “forse” vogliono di chiudere il contratto con Metro C SpA.
In realtà la condizione per chiudere era che la tratta T2 non fosse finanziata (non solo una parte) e comunque Metro C SpA ha già fatto causa al Comune già ai tempi di Marino perché “a causa dell’ immobilismo di palazzo Senatorio si sono persi i finanziamenti”.
Comunque chi non lavora non sbaglia mai !!!
Chi non decide non sbaglia mai !!!
Il M5S non sbaglia mai !!!
l’importante è aver festeggiato la 51 express, togliendo qualche fermata e tracciando una riga gialla che nessuno rispetta (preso il 12 dicembre), come se avessero aperto una nuova linea metro…
C vostri ….
Che tristezza…
P.S.
Ai randellatori di rete pro M5S se non vi piace il mio commento ignoratelo.
Lo so che è difficile da capire ma si può avere un opinione diversa senza essere: venduto, ladro, mafioso, iscritto al PD, iscritto al PDL, comunista, fascista, bastian contrario, non credibile per partito preso etcc.
ma questi qui ci sono venuti o ce li hanno mandati? come si fa a fare decidere ai romani se la metro deve andare avanti o no? ma che razza di modo di amministrare è questo? siamo alla parodia. IL MONDO CI RIDE DIETRO. MA perchè ancora parlano che non sanno nemmeno in quale articolo della costituzione sta scritto che roma è capitale di italia. Mamma mia sono schifato
Semplicemente, non hanno le palle di assumersi la responsabilità di scelte così impegnative perché sono degli incompetenti (la Meleo non ne sa nulla di trasporti ed è stata messa lì all’insegna del peggio del manuale Cencelli, alla faccia del nuovo che avanza), così in maniera paraculesca spacciano il lavarsene le mani in partecipazione popolare, ben sapendo che la maggioranza dei romani sulla metro C opterebbe per fermare tutto
Non posso che approvare quanto scrivi.
A questo punto chiediamo anche ai Romani se vogliono il terzo binario elettrico a terra oppure la linea aerea!
Diciamo che è più facile far decidere al popolo che prendere delle decisioni in proprio. Ma se deleghiamo al popolo le scelte (cosa nobilissima), mi domando allora quale diventi il compito della classe politica. Se non sbaglio li eleggiamo per decidere, credo si chiami delega. Ma almeno, decideranno loro le proposte da presentare ai Romani oppure ricorreranno al popolo anche per decidere quali saranno le proposte da presentare al referendum?
Diciamo inoltre che è anche un buon sistema per prendere tempo in un momento in cui le casse comunali sono drammaticamente vuote. Ma questo non si può dire apertamente.
“decideranno loro le proposte da presentare ai Romani oppure ricorreranno al popolo anche per decidere quali saranno le proposte da presentare al referendum?” Secondo me interpelleranno la “rrete” anche su quali domande scrivere sulla scheda. Incompetenza e demagogia al potere
Basterebbe che si leggessero questo blog!
Invece le hanno avute quelli di prima le palle per decidere…..ma via…..questo ormai è diventato uno spazio politico dove si da contro sempre a questa amministrazione che , purtroppo per voi, governerà fino alla fine coinvolgendo i cittadini nelle scelte importanti……io sono più felice di decidere con il mio voto come fare con la metro C piuttosto che decida qualche lobby del cemento o qualche personaggio potente che deve fare i suoi interessi…….poi fate voi…..
“quelli di prima” qui non c’entrano proprio niente, ora ci stanno “queli di adesso”. Polemica sterile che potevi risparmiarci. Quanto alle considerazioni sulle lobby del cemento e su chi debba decidere cosa… allora facciamo decidere ai bambini di sei anni se vaccinarsi contro la poliomelite? Suvvia…
A Milano qualche hanno fa si è votato un referendum per decidere se fare girare la circolare filoviaria 90 91 tutta la notte (prima di tale referendum la linea circolava dalle 5 del mattino alle 2 di notte)
E per istituire una rete di linee notturne di bus (su percorsi misti dei bus e tram diurni i tram di notte non li vogliono far circolare) e filobus (sulla sola circolare filo viaria
Quindi non sarebbe la prima volta di un referendum in tema di trasporti…
Penso non sia neanche lontanamente paragonabile l’impatto di referendum come quelli di cui parli rispetto a quello che avrebbe una possibile decisione sul futuro di un’opera come la linea C lasciata alla mercé degli umori dei cittadini
Mi sembra difficile paragonare un referendum su un’estensione del servizio, revocabile in qualunque momento, rispetto ad uno che avrebbe impatto per….secoli.
Tram e filobus di notte non girano per motivi economici: nonostante il poco carico, la corrente circola e quindi c’è un costo fisso di dispersione anche se non circola nulla.
Mi pare evidente che ormai abbiano deciso comunque di rescindere il contratto con il consorzio Metro C ed eventualmente proseguire con nuova gara, quindi ci saranno diversi anni di tempo. Avere i lavori appaltati e avviati entro la fine del mandato della Raggi sarebbe già un buon risultato.
Se facessero una cosa fatta bene, presentando i vari progetti alternativi con tracciato, stazioni previste e stima indicativa dei costi, il referendum potrebbe anche essere una cosa buona. Mi fido comunque più dei cittadini romani che di questa classe dirigente improvvisata dei cinque stelle.
Rispetto al sistema di voto, l’ideale sarebbe quello di consentire di esprimere un ordine di preferenza completo delle varie alternative, simile alle elezioni parlamentari islandesi. Ad esempio 1. Tracciato originale 2. Flaminio 3. Venezia 4. Fori imperiali 5. Corviale.
Se nessuno arriva al 50% dei voti con la prima preferenza si aggiungono le seconde preferenze e così via finché una delle opzioni non raggiunge la maggioranza. Così si eviterebbe il problema (molto serio) che avete espresso voi, senza ricorrere a voti tattici di qualunque sorta.
Corviale è stata una sparata di Berdimi, Assesdore che, Dio lo volesse, forse ci farà la grazia di abbandonare questa Giunta risparmiando ulteriori danni alla città per altri quattro anni e mezzo, e dubito che verrà presa in considerazione, sempre ammesso che questo dbandierato referendum si faccia davvero