Linea C: Raggi Vs Giachetti. La grillina ribadisce lo stop al Colosseo. Il Dem vuole Chiesa Nuova
Chiariamolo fin dalla prima riga: questo non è un endorsement di MXR per nessuno. Daremo la nostra indicazione di voto al termine della campagna elettorale, tra circa un mese. Il dovere di cronaca, però, ci impone di mettere a confronto le idee di due tra i più noti candidati a sindaco, Roberto Giachetti (Pd) e Virginia Raggi (M5S), sulla linea C. Anche perché entrambi i candidati ne hanno parlato nei giorni scorsi. In estrema sintesi le posizioni sono queste: Raggi, forse tatticamente, conferma la sua posizione di volere “portare in tempi rapidi la linea C al Colosseo per poi valutare” se proseguire. Giachetti, contrariamente alle prime uscite, sembra aver centrato il problema e si augura il proseguio della linea dopo piazza Venezia, “Chiesa nuova compresa”. Vediamo meglio cosa dicono i due.
Partiamo dalla Raggi, che proprio ieri ha presentato il suo programma sulla Mobilità in una conferenza stampa al Senato. “I prolungamenti delle metro saranno la prima cosa su cui lavoreremo- ha fatto sapere- Pensiamo alla linea B fino al Gra, alla B1 fino a Bufalotta e alla linea C fino al Colosseo. Tra le linee tram pensiamo a quella sulla Togliatti” con capolinea sud a Cinecitta’ e nord a Grottarossa con incroci con le linee A, B e C. Raggi ha poi proposto l’ormai famigerata “funivia da Casalotti al capolinea della linea A a Battistini”, vecchio progetto di RomaMetropolitane di cui ci eravamo già occupati in passato, nel 2012. Quando è stato chiesto alla Raggi se la sua posizione sulal linea C oltre il Colosseo fosse cambiata lei ha infine risposto “no, arriviamo al Colosseo e poi valuteremo”.
E’ invece cambiata, come detto, la posizione di Giachetti. Ricordate? I primi tempi il candidato del Pd ogni volta che si parlava di linea C restava vago ribadendo la necessità di un tavolo con il Governo per capire come proseguire oltre Venezia. Tre giorni fa ecco invece come si è espresso. “Sono assolutamente favorevole alla linea C– ha detto- Serve per la pedonalizzazione del centro storico. Per quanto mi riguarda, però, voglio che i romani possano avere con certezza la cognizione di quello che accadrà e che è condizionata ad alcune subordinate come le problematiche archeologiche da piazza Venezia a corso Vittorio. Bisogna capire se si può fare la stazione di Chiesa Nuova, io mi auguro di si. Sarebbe una straordinaria possibilità di concludere al linea, con questa stazione, fino a Ottaviano. E’ evidente, altresì, che non possiamo avere altri 40 anni di lavori. Serve un tavolo con il Governo, le imprese, il Comune e la sovrintendenza dove si possano prendere impegni e dire in quanto tempo si concluderà l’opera e con quanti soldi”. Giachetti ha poi ribadito di voler realizzare il prolungamento della linea B fino a Casal Monastero e di costruire tre linee di tram entro la consiliatura: il prolungamento del 8 fino a Marconi, con una biforcazione, mentre sull’altro lato il capolinea a Termini, il tram della Musica e quello da Centocelle alla stazione Termini, in parte già preesistente.
Segnaliamo, sempre per dovere di cronaca, che Alfio Marchini, interrogato sulla linea C, ha risposto in modo molto paraculo, direi quasi democristiano, con queste parole. “Sulla linea C se ci sono dei contratti vanno rispettati e quindi andranno visti gli aspetti giusti per farlo. A Roma, però, c’è bisogno di un piano di potenziamento rapido con i tram. Le metro vanno benissimo, ma Roma hanno dei tempi biblici quindi pensiamo a sette nuove linee di tram”.
Per ora fatevi un’idea voi. A fine campagna elettorale vi daremo il nostro giudizio finale. Vogliamo aspettare l’ultimo giorno anche perché abbiamo in agenda una serie di incontri con i vari candidati sindaco per capire se le loro idee possono cambiare avvicinandosi alle nostre, oppure no (Raggi in primis). Vi faremo sapere a brevissimo.
Giachetti mi ricorda molto Veltroni, che in campagna elettorale spergiurava che nel 2007 saremmo saliti sulla metro C fino a San Giovanni. Soprattutto ha l’appoggio incondizionato di Caltagirone il che mi fa pensare molto male sul fatto che la metro C cessi di essere la moderna fabbrica di San Pietro e si trasformi un’opera realizzata. Se Caltagirone (che fa parte del consorzio) sponsorizza così pesantemente Giachetti lo fa per interesse e non certo per ideologia. Viceversa i media di Caltagirone sparano ogni giorno a palle incatenate sulla Raggi. Ragionando anche su questo credo che sia proprio la Raggi la scelta migliore per terminare al più presto questa benedetta metro C perché oggettivamente è l’unica non legata al consorzio e non userebbe i guanti bianchi verso di loro come invece farebbe Giachetti. Non vorrebbe la metro C oltre il Colosseo? Intanto pensiamo a farla arrivare al Colosseo. Con la Raggi secondo me ci sarebbero molte più possibilità che con Giachetti. Poi alla prossima tornata elettorale si farebbero altre valutazioni.
Non fa una piega
se vince Raggi viene posta la pietra tombale sulla METRO C, esattamente per i motivi che hai detto (pregiudizio ideologico dei M5S verso qualunque tipo di opera infrastrutturale – volontà di contrastare le lobby di destra e sinistra che in Italia si spartiscono i lavori). E’ così, che vi piaccia o no. Sulla pelle dei cittadini che invece devono usare questa infrastruttura.
Ho detto esattamente il contrario: credo che la Raggi sia l’unica in grado di far aprire in tempi rapidi la tratta fino al Colosseo proprio perché non cura gli interessi del consorzio.
Ovviamente nessuno di noi ha la sfera di cristallo.
Lo vedremo – nel caso malaugurato che venga eletta Raggi – alla prova dei fatti.
Io dico che la prima cosa che farà (lei ed i suoi accoliti) sarà quella di scatenare una guerriglia contro il consorzio METRO C, sempre più pesante, fino ad arrivare al ribaltamento del tavolo, con tutto quello che ne conseguirà.
Altro che Colosseo!!! Non apriranno nemmeno S. Giovanni.
alex69alex scrive:
10 MAGGIO 2016 ALLE 09:40
Sottoscrivo. Qui per molti basta che uno arrivi e dica “proseguiamo con i lavori della metro” che tutti dietro come pecoroni… bah!
Boh!…o forse cani, cani-lupo: chi più urla, pardon abbaia, la spunta?
Siamo in tema di trasporti, quindi lasciamo la MC ed andiamo alla cura del ferro, che credo non ci sia più, essendosi tutto corroso, visti i decenni di chiacchiere!
Quadruplicamento Roma Casilina – Ciampino, senza il quale i pendolari hanno voglia a sbraitare.
I NO che bloccano da 30 e passa anni il completamento dell’opera (pronta come sedime al 70-80%) hanno raccolto i consensi:
– del vecchietto che non voleva più rumore alle sue finestre,
– dei 4-5 alberi da abbattere in un giardino a memoria di un bimbo purtroppo morto proprio a causa di un albero,
– della Chiesa di S.Policarpo, distante oltre 500 m. dal tracciato, ma minacciata dalle future vibrazioni!,
– di una palestra, no credo in regola, da abbattere: i terreni intorno alla Staz.Casilina sono o erano statali, essendovi progettata quasi un secolo fa la grande Stazione Roma Sud,
– invasione del giardino di una scuola, che però è ubicata dal lato opposto ai previsti 2 nuovi binari.
Potrei continuare, perdendo tempo, a ricercare altri decine di opposizioni.
Gli antichi Romani, in tempo di crisi, prevedevano la nomina A TEMPO di un dittatore. Essendo l’Italia, da quando riesco a comprendere qualcosa, sempre in crisi, SERIETA’ imporrebbe che ogni progetto abbia un “dittatore” che nel tempo massimo di 6 mesi senta chiunque abbia interesse all’opera, dopo di ché tutti zitti. Ad evitare i corsi e ricorsi al TAR, chiunque li persegue, sappia che dovrà pagare alla collettività i danni per i ritardi, ovviamente nel caso di soccombenza.
Ben vengano altri suggerimenti, sulla traccia di quanto esposto.
I romani nominavano il dittatore per fare la gurra non per costruire una strada.
E poi se non vi fidate dei soliti politici e contestate i candidati sindaci perché dovreste fidarvi di un dittatore che potrebbe benissimo essere espressione di un partito intrallazzato con i poteri economici che devastano la città? Restereste tutti zitti?
Io continuo a sostenere il mio comitato di 4 eletti e 4 nominati che dirige aziende pubbliche sul modello londinese. Via sindaco assessori e minisindaci. Togliere il potere dalle mani del singolo è l’unica via per far rinascere Roma perché il dittatore illuminato sarebbe si la migliore soluzione, ma è più facile vincere al superenalotto che trovarne uno.
Io sono a favore delle opere infrastrutturali da completare o da cominciare e dei grandi eventi: quindi Olimpiadi, metropolitane, stadi, Nuvole, Vele, etc.
Sono contrario alla mafia e alle mangiatoie… ma penso che una metropoli, capitale di uno stato, che si vuole affacciare finalmente al nuovo millennio deve tenere in egual cura all’ordinario e allo stra-ordinario. Lo sviluppo passa attraverso gli investimenti e la pianificazione. Perchè è semplicemente così che succede in tutto il mondo in quelle città che ci fanno strabuzzare gli occhi quando le visitiamo.
A me l’ idea di una Roma piccola, di una Roma senza ambizioni, di una Roma che “tira a campà”, come vorrebbero tanti romani, abdicando al ruolo di cittadini e di abitanti della Capitale d’ Italia, inorridisce.
Premesso questo, sono orientato a votare la Raggi. Come si sposa questo con tutto quello che ho premesso finora? Perchè credo che la propaganda elettorale sia una cosa e i fatti siano ben altro. Giachetti è certamente quello più rassicurante sentendolo parlare. Ma poi faccio una riflessione. Giachetti è dello stesso partito di Marino, che ha amministrato la città fino a ieri. E io ho visto tante cose nella mia vita… ma mai mi era capitato di vedere un partito, nel caso specifico il PD, che rinuncia spontaneamente ad una posizione istituzionale per una ragione etica e programmatica. Men che meno lo ha mai fatto il PD, che tiene sulla poltrona amministratori i cui illeciti vanno ben oltre lo scontrino o la Panda in doppia fila. Non sono una vedova di Marino. Non lo conosco e non credo abbia fatto bene durante il suo mandato. E NON ci metto la mano sul fuoco che fosse onesto. Ma penso che credere che il PD lo abbia fatto fuori per etica politica è risibile e inverosimile. Più probabile che lo abbia fatto fuori perchè fuori controllo, letteralmente. E qui bisogna chiedersi a quali interessi del PD è andato contro Marino. Dalla risposta a questa domanda deriva la mia scelta di non votare Giachetti.
Giachetti è stato messo là per curare quegli stessi interessi del PD che Marino non curava. E dubito profondamente che questi aspetti siano le metropolitane, l’ efficienza delle municipalizzate e quant’ altro, che invero erano linee politiche abbastanza care a Marino. Giachetti non garantirà nulla di tutto ciò. Non è stato scelto dal PD per fare questo. Al di là delle rassicurazioni elettorali.
Perchè la Raggi dunque? Pur essendo manifestatamente contraria alle opere e agli eventi? Perchè lei parla ai suoi elettori, così come il PD fa con i suoi o la destra coi suoi. E gli elettori del M5S, non me ne vogliano, sono fondamentalmente populisti e “naive”. Ad un elettore 5s non puoi dire “faremo lo stadio della Roma” per convincerlo a votarlo, ma dovrai dire “faremo le piste ciclabili e gli autobus elettrici”.
Diverso sarà quando però la Raggi si troverà ad amministrare. Vi troverà contratti in essere, vi troverà catene di comando rigidamente strutturate, vi troverà procedure burocratiche, vi troverà strutture operative già avviate e in corso d’ opera, etc. Un sindaco, come ricordato da molti anche qui, non avrà tutto questo spazio di manovra. Dovrà interagire con interlocutori diversi dall’ elettore medio dei 5S e probabilmente non sarà in grado di bloccare macchine organizzative tanto imponenti e già avviate; e probabilmente manco opporrà questa grande resistenza a queste macchine. In un contesto del genere preferisco un partito che non ha interessi privati pregressi ramificati nelle fondamenta di un sistema, che non ha ancora dimostrato di cosa è capace (mafia capitale e mondo di mezzo) e che tuttosommato professa di voler fare delle regole e della legalità un caposaldo del proprio mandato.
Magari poi ruberanno e mal gestiranno come tutti gli altri. Ma ad oggi sono gli unici di cui non abbiamo la certezza che lo faranno (e il fatto che Il Giornale ha avviato la sua campagna denigratoria contro la Raggi mi lascia ben sperare). Per gli altri, dal PD al PDL (che presentano un palazzinaro) alla destra (che presentano un’ omologa di Alemanno e Polverini), la certezza ce l’ abbiamo… e di consegnare volontariamente altri 5 anni di governo della città al malaffare potrebbe definitivamente distruggere Roma.
Chiudo dicendo che ho fatto una riflessione anche sui finanziamenti del Governo a Roma, che secondo alcuni verrebbe meno se ci fosse la Raggi al Campidoglio. Fra meno di due anni potremmo avere un governo di un altro colore politico. Siamo sicuri che Giachetti sindaco sarebbe così nelle grazie di quel futuro Governo da ricevere fondi a pioggia e non soltanto ostruzionismo politico? Domani la situazione politica potrebbe essere ribaltata.
Rispetto le tue idee. Secondo me sopravvaluti il M5S. Premesso che io sono apolitico, sei proprio sicuro che nel 2018 ci saranno i M5S al Governo? Essendo quelli del no a tutto e delle corbellerie non finanzierebbero neppure una nuova traversina di metro. Perchè vuoi politicamente suicidarti? Scherzo ovviamente.
Piaccia o non piaccia, è’ evidente che l’unica possibilità di portare avanti lo sviluppo delle metropolitane (e in particolare la linea C) a Roma è legata all’elezione di Giachetti, non fosse altro perché dietro a costui c’è Renzi e il Governo nazionale, che sono in qualche modo sono disposti a finanziare le opere infrastrutturali necessarie all’Italia e in particolare a Roma. Le recenti prese di posizione del Ministro Del Rio sono a tal fine abbastanza indicative. Probabilmente i lavori continueranno a procedere lentamente, con tempi “italiani” ed ancor più “romani”, ma intanto e comunque i cantieri andranno avanti e prima o poi si arriverà al risultato finale, di aver dotato Roma di una rete di TPL degna di questo nome.
Con la Raggi, no. E nemmeno con Marchini e nemmeno la Meloni, per tutta una serie di ragioni, dal probabile ostracismo da parte del Governo centrale ad una serie di pregiudiziali ideologiche.
I grillini sono ideologicamente contrari a qualsiasi ipotesi di sviluppo, teorizzano la “decrescita felice”, per loro conta solo la tanto sbandierata “onestà” (che poi si è visto come la interpretano, ad esempio recentemente a Livorno…).
Marchini, volente o nolente, è portatore anche e soprattutto degli interessi di una certa borghesia medio-alta romana, che ama i privilegi e il proprio quieto vivere nel Centro storico e mal accetterebbe l’ipotesi di vederlo facilmente raggiungibile (con pochi minuti di metropolitana) da tutti i borgatari dell’hinterland.
La Meloni, infine, e nonostante sia bella “tosta”, alla prova dei fatti finirebbe per gestire la consiliatura in maniera non molto diversa da quella del quinquennio di Alemanno ….
Pur essendo un libero pensatore, non legato ad alcun movimento politico, ed avendo semplicemente l’aspirazione di promuovere lo sviluppo della nostra Capitale affinché recuperi il gap infrastrutturale con le altre principali metropoli, invito tutti coloro che abbiano i medesimi obiettivi a tenere ben conto delle considerazioni sopra esposte, ed orientare il proprio voto verso Giachetti.
Non sarà forse “il meglio”, ma è certamente il “meno peggio”
Mi piace!
Concordo al 100%.
Parole parole paroleeeeeeeee. Giachetti fino a ieri diceva di piantarla con le metro a Roma ed ora voilà giravolta e la linea C arriva a Ottaviano. Dato che c’era poteva pure dire di Argentina e stappavate lo spumante. Beati creduloni. Quanto a Raggi non fingete di ignorare che per il 2024 la metro arriverà giustappunto a Colosseo con o senza di lei che vi piaccia o no. Quanto ai tram trovo ridicola la trasformazione in tram del termini centocelle quando invece andrebbe prolungato a torvergata. Soldi buttati al cesso. Bene la proposta di Marchini sull’argomento. Di paraculo trovo la linea di questo articolo tutto pro Fiacchetti e non diteci che non è così. Li romani nun se faranno abbindolà. W e sempre w la Capitale.
Siamo andati avanti a “meno peggio” per anni, i risultati li vediamo. Giachetti può dire quello che vuole ma devi guardare il partito che lo appoggia e tu stesso parli di probabile ostracismo da parte del Governo centrale se viene eletto qualcun altro. Che dovremmo pensare?
In quanto a Livorno aspetterei un po’ prima di dire che i 5s hanno fatto come chi li ha preceduti. Sai chi c’era prima di loro?
D’accordo con te. Giacchetti (non lui, ma chi lo sostiene) rappresenta LA CONSERVAZIONE: ostinarsi a non voler comprendere ciò significa, senza offesa, avere gli occhi foderati di prosciutto. Non ce l’ho con Giachetti, che personalmente nemmeno conosco e sarà certamente una persona integerrima, ma inutile nascondersi dietro a un dito: se vince lui, continuerà a comandare la partitocrazia e i potentati di mafiacapitale, i palazzinari, gli affaristi de noantri… tutti quelli che ci hanno portato allo sfascio. Con questo non voglio dire che i 5stelle siano la panacea, e personalmente sono sempre stato avverso a un certo modo di ragionare da NIMBY, e per questo cerco di incalzare la loro base interagendo sulle loro piattaforme (e per fortuna i loro siti web, almeno, li usano anche per ascoltare la gente, non solo per fare da vetrina e cassa da risonanza al leader maximo, berlusconianamente). Ma almeno, loro sono estranei ai gruppi di potere che hanno saldamente da mezzo secolo le mani sulla città: proviamoci! Restando in tema, per il futuro della linea C, sostenere Giachetti significa proseguire con QUESTO consorzio, sulla base di QUESTO appalto, con i postumi della legge Obettivo… Ripeto e ripeterò fino alla nausea: ABBIAMO GIA’ DATO!!!!!!!!!!!!!
Per quanto riguarda Livorno, sembra che siano in arrivo altri due Avvisi di Garanzia al Sindaco M5S (e l’ipotesi investigativa parla di Bancarotta Fraudolenta….).
In ogni caso io sono garantista, e aspetto le sentenze (se possibile definitive) prima di dire chi sia degno e chi indegno. Ma questo vale per tutti gli indagati, e di qualsiasi movimento politico. Non si può essere forcaioli in un caso e garantisti nell’altro.
Ciò premesso, a me interessa principalmente lo sviluppo di Roma e delle sue infrastrutture e giudico come catastrofica una forzata “PENITENZA” della città, costretta a rinunciare a qualsiasi opportunità e progettualità, con il nefasto risultato di veder allargato (e non accorciato) il divario infrastrutturale con le principali metropoli mondiali e forse anche italiane (ad es. Milano).
Le malversazioni e i crimini compiuti da precedenti amministratori non possono essere fatti pagare dall’intera città, condannandola ad un declino forzato, cosa che immancabilmente si verificherebbe con l’elezione (veramente PUNITIVA) della Raggi
@Ing Non solo l’amministrazione Raggi-M5S blocchera’ tutte le opere di sviluppo per la citta’ (praticamente per loro fermare il proseguimento dei lavori della Metro C e’ una questione di vita o di morte, oltre che ideologica), ma combinera’ una catastrofe generale che portera’ Roma e i romani, gia’ reduci da due amministrazioni come quelle Alemanno e Marino, all’esasperazione collettiva. Eleggere a sindaco una come la Raggi che pure un bambino capirebbe incapace di dirigere neanche un circolo bocciofilo, solo come voto di protesta verso la “vecchia partitocrazia” (ricordatevi quando al Nord come “voto di protesta” votavano i quaquaraqua Padani: si sono visti poi i risultati) e’ solo volonta’ di sadomasochismo e menefreghismo delle sorti di citta’ ,(virtu’ purtroppo tipiche dei romani).
C’ è da dire che sorprende e non poco questo improvviso da parte di Giachetti nel volersi adesso schierare a favore del proseguimento della C fino ad Ottaviano con Chiesa Nuova ( per carità ben venga !! magari !! ) e del prolungamento della B fino a Casal Monastero, visto e considerato che fino a poco tempo prima, circa 2 mesi fa era più o meno sulla stessa lunghezza d’ onda della Raggi e/o di Marchini da ultimo ” se ci sono dei contratti da rispettare ne prenderemo atto, tipo dire ” visto che i cantieri sono già stati avviati non ci possiamo più opporre “. Se ben ricordo era solamente favorevole ai tram. Spero vivamente che Non si tratti della solita Politica degli annunci con i collaudati trucchi e le dichiarazioni fatte ad hoc solamente per strappar consensi a fini elettorali. Certo chiunque verrà eletto sindaco avrà ” Una Bella Gatta da pelare
Forse quelle degli esordi erano dichiarazioni frutto di sue personali convinzioni, poi qualcuno, da dietro e quinte, deve avergli suggerito le battute come da copione. Alla regia c’è la “struttura tecnica di missione” di Incalza (indagato), alle macchine il Consorzio….
Salve Alex !Per la serie ” proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno o almeno ci proviamo ” Non vorrei sembrare ripetitivo ma il 19 Aprile e’ stato pubblicato in Gazzetta il Nuovo Codice degli Appalti D. Lgs. n.50/2016 con tutte le novità introdotte tra le quali stop alle gare al massimo ribasso, il rafforzamento del ruolo dell’ Anac a sostegno della legalità, la Centralità del Progetto, ( dovrà essere presentato un Progetto di fattibilità corredato di indagine geologica, archeologica, sismica ed energetica ) dunque lo stop ai vecchi progetti preliminari ( quindi il discorso varrà per le tratte successive la T2 fino ad Ottaviano , per la futura D quando e se la si farà ) per evitare il ripetersi di quanto avvenuto con la C fino a San Giovanni con le innumerevoli varianti , sospensione lavori, riprese, ritardi, costi lievitati, almeno così si spera. Non sapendo più , al momento, a chi credere e verso chi orientare il voto, prossimo venturo, un’ ultima riflessione sempre in tema di MC ” Che fine ha fatto la breve nuova tratta Colosseo ( Fori Imperiali)- Venezia ed il relativo finanziamento ?? Ricordo che su ” http://www.metrocspa.it ” si legge ” presentato in data 15 Dicembre 2014 il Nuovo Progetto definitivo per Venezia come stazione passante, mentre quello precedente prevedeva Venezia come stazione terminale . Bah !! Parafrasando il titolo di un vecchio simpatico film di qualche tempo fa del 1978 , ambientato alla vigilia della seconda guerra mondiale ” Il Mistero della Signora Scomparsa ” potremmo chiamarlo ” Il Mistero della Tratta e del Finanziamento Scomparso .
Sembra che Incalza sia stato prosciolto da tutto. Sarà colpa sua o merito dei magistrati? O viceversa?
Concordo sul fatto che, dal punto di vista di chi vuole più metro, solo Giachetti offre qualche spiraglio. Tuttavia c’è un problemino : lui non ce la farà, perché agli occhi dell’elettorato rappresenta la vecchia gestione, cioè la mala gestione, come Meloni sul fronte opposto. Possono solo sperare di arrivare al ballottaggio, cosa peraltro difficile per entrambi. Il rischio è che al ballottaggio vadano invece Raggi e Marchini e la prima è ancora in netto vantaggio. Quindi, anzichè concentrarsi su una improbabile Giunta Giachetti (lui è presentabile, ma il suo partito?) conviene fin d’ora lavorare per far cambiare idea agli altri due più accreditati. In fondo anche Giachetti ha corretto il tiro rispetto all’inizio in cui voleva solo dei tram.
PS : io appartengo a quella che tu chiami borghesia medio-alta (che poi tra media e alta c’è la differenza che passa tra un impiegato e un imprenditore!) sto ai Parioli e quindi in uno dei quartieri peggio serviti dai mezzi pubblici. Vorrei tanto avere la metro, quella vera, anzichè il trenino di Euclide…
Cara Viviana,
apprezzo molto che Tu aspiri ad una vera modernizzazione di Roma e delle sue infrastrutture, e il fatto che Tu appartenga a quella che dovrebbe essere la classe dirigente valorizza ancor più la Tua posizione.
Mi spiego meglio. Ben venga, anche a Roma, una borghesia illuminata e positivista, che propugni lo sviluppo della Città, che voglia farle cogliere tutte le migliori opportunità per farla risalire nel ranking delle città ALFA, e che viceversa non la voglia condannare nell’oblio di una decadente “città museo”, oppure di una “città in castigo” che deve stare ferma per almeno 5 anni per scontare le malefatte di alcuni amministratori.
Purtroppo, gran parte degli abitanti del Centro storico (specie quelli che si fanno più sentire) non la pensano come Te. Per rendere l’idea, come ho già postato, basta pensare alle posizioni assunte dai vari Tamborrino, Giannone, Comitati del Celio, Italia Nostra, ecc. ecc.
Ecco, io vorrei invece che tutti i Romani e in particolar modo coloro che hanno maggior peso decisionale, ragionassero come gli abitanti di una moderna Capitale che vuole stare al passo coi tempi. In altre parole, vorrei che non fossero da meno dei loro omologhi milanesi i quali, pur non essendo cittadini di una capitale, si comportano come se la loro città lo fosse !
A Milano nessuno si oppone alle Metropolitane, a Milano hanno voluto l’Expo (e ne sono orgogliosi) e se potessero vorrebbero anche le Olimpiadi , a Milano ben pochi votano M5S (anche se tale movimento è nato in quella città). Eppure anche a Milano ci sono state ruberie, malversazioni e corruzione (basti pensare a Tangentopoli, ma anche ai recenti scandali della sanità lombarda). Ma nessuno si sogna per questo di mettere la città in castigo ….
Da quello che si legge sugli organi di informazione sembrerebbe che a Livorno la magistratura stia contestando l’attività propria del sindaco.
Il sindaco ha assunto 33 precari e ha sottoscritto un concordato preventivo che “rimodula” il debito della municipalizzata della raccolta rifiuti, secondo la magistratura questi sarebbero atti illegittimi perchè la “rimodulazione” del debito va a ledere i diritti dei creditori e l’assuzione in pianta stabile dei 33 precari avrebbe effetti deleteri sul bilancio, a questo punto mi rimane veramente difficile capire perché la magistratura non indaghi anche sulle attività dei manager di una grossa azienda, tipo la Brembo quella che produce i freni per diverse case automobilistiche e che è parecchio più grossa della municipalizzata di Livorno
Salve Ing.
Nell’ augurarmi che queste di Giachetti non siano solamente battute di un copione imparato a memoria , quindi esclusivamente tattiche a fini elettorali ma un vero credo , anche se stupisce questo ripensamento e la rivalutazione della C fino ad Ottaviano con Chiesa Nuova da un paio di settimane a questa parte e, nella speranza che anche gli altri aspiranti sindaco, dalla Raggi a Marchini ed alla Meloni, possano seriamente prendere coscienza dell’ importanza dello sviluppo ed ampliamento della rete metropolitana romana da unire poi e collegare a quella dei tratti urbani delle ferrovie regionali ( come a Berlino le 9 linee della U bahn unite ed integrate perfettamente con tutte le linee della S bahn e con i tram adduttori alla metro, questi prevalentemente nell’ ex Berlino Est )
a proposito di una parte del suo intervento ” Marchini, volente o nolente, è portatore anche e soprattutto degli interessi di una certa borghesia medio-alta romana, che ama i privilegi e il proprio quieto vivere nel Centro storico e mal accetterebbe l’ipotesi di vederlo facilmente raggiungibile (con pochi minuti di metropolitana) da tutti i borgatari dell’hinterland. mi piacerebbe rispondere, rivolto a tutte queste persone che ancora hanno ” questo modo di pensare un po’ classista ” La città è di tutti e per tutti . Per intendersi meglio ” Che cosa avrebbero dovuto fare ?, per esempio, a New York ” avrebbero dovuto ragionare ” la metropolitana servirà solamente Manhattan e Brooklyn , il Queens ed il Bronx no perché sono inferiori a noi, dei pezzenti, non li vogliamo dalle nostre parti ?? in maniera simile ed analoga a Parigi o Londra ” avrebbero dovuto costruire muri e barricate simbolici per ghettizzare il centro o le aree più ” chic, di tono, di classe ?’ non esiste al mondo !! in tutte queste città il centro e le periferie da Nord a Sud da Est ad Ovest sono collegate e non si può impedire a chiunque di accedervi. Anche a Roma , nel caso ci dovessero essere ancora persone che ragionano così , la mentalità dovrebbe cambiare .
Purtroppo, a Roma gran parte della borghesia (specie quella più retriva) non ha l’apertura mentale di quella newyorkese o londinese, e forse nemmeno di quella milanese.
Un imprenditore di Manhattan (o della City di Londra) dà più importanza al fatto che i propri impiegati arrivino puntuali e “freschi” sul posto di lavoro (grazie ad un efficiente sistema di metropolitane) e a tal fine è anche disposto a sopportare un po’ di “caciara” sulla 5° strada (o a Trafalgar square).
Viceversa, i molti “borghesi” del centro di Roma (che in gran parte NON sono imprenditori ma solo dei possidenti parassitari) se ne fregano altamente se chi lavora deve affrontare quotidiane transumanze bibliche, e pertanto boicottano ogni possibile ipotesi di sviluppo del TPL, soprattutto nel centro storico.
I nimby alla Giannone o alla Tamborrino, i membri dei Comitati del Celio e i parrucconi di Italia Nostra ne sono al proposito esempi eclatanti
Tanto è assai improbabile che termini la consigliatura con Colosseo aperto e funzionante. Quindi dire che arriverà oltre significa fare auspici, non diversi da quelli di Veltroni che indicava C e D pronte entro il 2015.
Dovremmo allora essere un “gruppo di pressione”, di quelli buoni perchè non mossi da interessi che non siano il bene della città, di chi ci vive, di chi ci lavora, di chi ci viene a spendere le sue ferie.
Dal momento che la Rete (WEB, non metropolitana :-)) ha una sua influenza ed il suo giudizio è sempre più temuto dai politici, si può cogliere l’occasione per far uscire i politici dal vago e costringerli a studiare.
Per far questo dovremmo dimenticare le affinità partitiche eventuali e concentrarci solo sul tecnico. Insomme essere cittadini esigenti ed influenti.
Sono d’accordo sia con questo post che con quello precedente. Però, mi sbaglierò, ma mi pare che le intenzioni ed il modus operandi di questo comitato non siano in tal senso indirizzati..
Abbandonare le proprie convinzioni e proprie ideologie politiche (tranne chi si autoassurge diritti innati di superiorità morale…) per pianificare il raggiungimento di un obiettivo unico. Pensate la base di voti che formeremmo.
Un conto e’ che i cantieri, durante il periodo di una amministrazione comunale, siano aperti e che i lavori vadano avanti nel modo piu’ rapido possibile per essere poi terminati in un periodo successivo; un conto e’ fare del tutto affinche’ i cantieri siano bloccati, l’opera sia ritardata ulteriormente ed una giunta contribuisca in maniera determinante perche’ cio’ avvenga.E’ stranoto come le posizioni ideologiche del M5S siano contrarie alla realizzazione di ogni opera che stravolga il mantenimento dell’esistente (a Milano salirono sugli alberi quando ci fu la vicenda dell’abbattimento di codesti per la costruzione della Metro 4); quindi non ci vuole un dottorato di ricerca per capire che una giunta Raggi, totalmente dipendente dalla Casaleggio & Associati, fara’ del tutto per boicottare non solo la Metro C ma anche qualsiasi altra possibilita’ di sviluppo della rete metropolitana romana fermi da anni, compresi i prolungamenti delle linee esistenti.
Perché ti pare che finora i lavori della C sono andati avanti precisi come un orologio, senza intoppi, senza varianti, senza aggravi di costi e senza peggioramenti in corso d’opera?
E volete andare ancora avanti per chissà quanti anni e miliardi con la stessa gente che ha portato alla situazione attuale?
Sottoscrivo. Qui per molti basta che uno arrivi e dica “proseguiamo con i lavori della metro” che tutti dietro come pecoroni… bah!
NO !
I precedenti amministratori VOLEVANO realizzare la metropolitana, poi avranno pure rubato, pasticciato, non rispettato i tempi e i budget di spesa, e chi più ne ha più ne metta. Ma la volevano fare, e comunque qualcosa hanno fatto, seppur poco e meno del dovuto, ma qualcosa hanno fatto. La linea C è infatti realizzata per quasi la metà del percorso ipotizzato dal PRG e una volta completata l’altra metà (con tutti i nodi di scambio, ecc. ecc.) potrebbe completamente cambiare l’efficienza e la qualità della vita nella città di Roma.
Inoltre, i precedenti amministratori inquisiti sono completamente fuori dall’attuale gioco elettorale, mentre gli attuali candidati (anche se del medesimo colore politico) non mi risulta che siano dei disonesti.
Viceversa, la Raggi NON VUOLE completare la metro C, ma farla “arenare” (assieme alla TBM) subito dopo il Colosseo, il che implicherà la condanna perpetua di tale opera, che non potrà mai più generare le prestazioni per le quali è stata concepita (e finanziata). In altre parole, il blocco della linea C di fatto vanificherebbe anche la valenza delle opere già completate, perché una linea monca non potrebbe mai raggiungere valori trasportistici rilevanti.
C’è quindi una bella differenza tra chi VUOLE fare un’opera (e magari la fa male) e chi NON LA VUOLE fare.
Naturalmente, penso che Giachetti, con una buona squadra (ed il Governo nazionale che gli sta dietro…….), possa anche farla bene !
Come si è visto plasticamente con la metro C che doveva passare sopra la A in pieno strato archeologico!, a volte l’apertura dei cantieri è un ostacolo piuttosto che un vantaggio.
A parte la demenza di Veltroni, c’è il punto che a bocce ferme è possibile scegliere con calma il fornitore e metterlo a un tavolo comune con sopra-intendenza , corte di conti e altri enti abilitanti pima ancora di aver recinto le aree. Una volta iniziati i lavori oramai il fornitore è quello e nessuno può più controllare le terse parti che a quel punto non faranno di ceto mancare la loro opera di boicottamento.
Sono piuttosto sconfortata. A me pare che tutti i candidati dicano, seppure con accenti diversi, che la metropolitana a Roma NON è una priorità, che bisogna spendere tempo e soldi di noi contribuenti nella fantimatica riorganizzazione di Atac, che – forse – avremo una o due linee di tram in più. In pratica il niente, vista la situazione attuale. Resteremo a distanza abissale dalle altre città europee nel presupposto che a Roma non si può fare quello che altrove si fa. Presupposto sbagliato e se fosse vero dovremmo allora pagare meno tasse, cosa che non accadrà. E così, nella rinuncia generale, Roma rischia di scivolare sempre più in basso, in assenza di una visione e di un comune sentire che spinga a rilanciare i trasporti come condizione basilare della qualità della vita in una metropoli con diversi milioni di abitanti, capitale di due stati e polo turistico tra i più importanti. Peccato.
Finché la sovrintendenza ha la possibilità di decidere autonomamente e inappellabilmente quali lavori fare a quali no, sarebbe suicida dare cronoprogrammi certi.
aggiungici che a Roma, a comandare, di sovraintendenze ne abbiamo ben TRE!
In nessun paese del mondo occidentale gli ingegneri e i costruttori fanno quello che gli pare se ci sono di mezzo reperti storici.
Non mi risuta però che in nessun altro Paese del mondo si blocchino lavori per cinque-sei anni per dei ritrovamenti che poi saranno seppelliti. Né che le sovraintendenze abbiano da metter bocca persino sui fili del tram o del filobus. Le metro no perché i cocci sottoterra, tram e filobus no perché si deturpa il cielo, allora ditelo che vanno bene solo e maghine e facciamo prima, ma su, via! E non si dica che solo a Roma ci sono problemi di ritrovamenti, perché a Napoli, Atene e Istambul le metro le fanno
Il problema non è tanto la sovrintendenza, quanto il fatto che le su decisioni siano inappellabili e risultino automaticamente allo blocco di lavori. Quasi una corte costituzionale del traffico. Peraltro, come la sua analoga istituzionale, mi pare che nessuno la voti.
Il problema non è tanto la sovrintendenza, quanto il fatto che le sue decisioni siano inappellabili e risultino automaticamente allo blocco di lavori. Quasi una corte costituzionale del traffico. Peraltro, come la sua analoga istituzionale, mi pare che nessuno la voti.
Alex a me piacerebbe che ogni tanto si sapesse nel dettaglio il come e il perché delle decisioni delle varie sovrintendenze. Non ho mai avuto la possibilità di vedere disegni e foto e leggere documenti o pareri quando ci sono stati blocchi di lavori per qualche veto ma ho sempre letto commenti su blog e forum basati su affermazioni generali se non vaghe, degne più di un discorso al bar che di una discussione ragionata. Quello che rimprovero senz’altro alle sovrintendenze è la mancata comunicazione al “popolino” delle loro attività, anche perché in questo paese c’è tantissima ignoranza quando si parla di archeologia e storia, cosa assurda se si pensa a dove viviamo, e ci sarebbe un gran bisogno di spiegare e far capire.
Chi se ne intende un poco sa che anche un coccio a prima vista comune può essere importantissimo e che un muretto con qualche pietra può rappresentare un capovolgimento totale sulle conoscenze della storia della città ma se non viene detto chiaro e tondo è ovvio che la gente penserà che bloccare una metro per un muretto è assurdo. Inoltre ragionando così non si vedranno le eventuali “colpe” dell’altra parte, di chi cioè, ad esempio, aveva pensato di far passare una galleria a S. Giovanni dentro lo strato archeologico.
In quanto alla durata dei blocchi dipendono sia dalle condizioni del sito da esplorare sia dai fondi che ci sono a disposizione. Il bilancio del MiBACT è lo 0 virgola qualcosa a fronte di una quantità di beni da tutelare senza paragoni al mondo.
Emanuele, a me piacerebbe che al “popolino”, oltre che le decisioni, venissero spiegati i SILENZI della sovraintendenza. Per chi se lo fosse dimenticato: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/25/palazzo-spada-via-libera-al-garage-della-casta-ruspe-nel-giardino-del-600/893413/
Nessuno qui si sofferma sulla questione della squadra di governo che codesti signori si appresterebbero a mettere assieme. Perché, nei fatti, non sarà l’uomo solo al comando a risollevare le sorti di questa città. Ad oggi non ci è ancora dato sapere quali saranno gli assessori a formare la Giunta di questi candidati alla poltrona del Campidoglio. Raggi compresa. A me tremano i polsi solo a pensare certi nomi che potrebbero esser fatti. Mi auguro che non voglia, la Raggi, nominare Tamburrino assessore ai trasporti, altrimenti apriti cielo!
La posizione migliore è quella della Raggi perché Giachetti mi pare stia parecchio nel vago. Costui dice che occorre rimettersi insieme a un tavolo addirittura con la sovrintendenza che invece dovrebbe essere deprivata del suo diritto di veto, ovviamente con legge nazionale.
Cioè Giachetti vorrebbe che si ricominciasse tutto da capo con gli stessi appaltatori e le stesse regole? Assurdo oltre ogni logica.
Si arrivi a Colosseo-Venezia e poi si lavori al “cambio di paradigma” con una nuova legge nazionale che rimoduli gli ambiti di potere delle sovrintendenze dei sindaci sulle opere pubbliche. Dopo questa auspicata rivoluzione copernicana si potrà ripartire con un progetto che preveda non solo CN ma anche Argentina!!!
Il Comitato mi pare sia parecchio avvitato sulla situazione attuale, non si rende conto che da questa impasse se ne esce solo con un rimescolamento totale
Sottoscrivo. Giachetti in fondo è il braccio di Renzi, che rappresenta per Roma il vecchio della politica. Altro che rottamazione. Meglio provare con la Raggi, che almeno rappresenta l’unica possibilità di rottura con il passato. Ripartire da dove ci siamo fermati, vittime dei ricatti di questo Consorzio, forte dei poteri ottenuti grazie alla legge obiettivo, e schiavi dei veti delle sovraintendenze? No, grazie, abbiamo già dato.
Da non renziano,dire che Renzi rappresenta per Roma la vecchia politica non ha alcun senso
Il partito che sostiene Renzi rappresenta per Roma la vecchia politica che ha governato la città negli ultimi vent’anni, parentesi Alemanno a parte
E che rappresenta la nuova invece????
A questo paese servirebbero 10-100-1000 Renzi.
Facciamo 56 milioni cosi si fa prima no?
Magari. Almeno sarebbero tutti onesti e senza paure dei magistrati.
Ecco appalesarsi…la famosa superiorità morale…. Uno che si autodefinisce onesto, banalmente non lo è!
Le ricordo due dati decisamente sottaciuti dalla stampa e per i quali Renzi e tutta l’attuale classe politica saranno ricordati:
1) Per la prima volta nella storia aspettativa di vita degli italiani si è ridotta, e non di poco (2 mesi in un anno è una enormità)
2) Tasso di natalità mai cosi basso dall’Unità d’Italia.
Per carità, non certamente tutto “merito” di Renzi, ma la inviterei a riflettere anziché incensarlo.
E in ogni caso, perché uno dei 56.000.000 di Renzi non interviene per sollevare le sorti di questa città, e perché mai è intervenuto, nemmeno tramite Del Rio sulla questione Metro C e TPL locale?
Nessuna superiorità morale. Onesto in quanto non condannato e rispettoso delle istituzioni. Di Roma non è il Premier che si deve occupare direttamente.
Ma su, non lo avete ancora capito? altro che completamento dei lavori fino al Colosseo! quelli del M5S (su input dei loro occulti suggeritori) se vincono la prima cosa che faranno è far saltare il tavolo con il consorzio METRO C (Caltagirone – COOP).
Giocheranno al “tanto peggio tanto meglio”, sulla pelle dei cittadini della periferia est.
Tanto loro o abitano in zone “ricche” oppure vanno in bicicletta…
far saltare il tavolo con il consorzio METRO C (Caltagirone – COOP), e magari rimettere tutto a gara con le nuove norme sugli appalti e aprendo a ditte straniere: quale sciagura, vero? 🙂
Beh, come dar torto. Ovvio che se poi il contratto non è ben scritto e la società vincente, magari Svedese, viene bloccata dalla sovrintendenza o dai comitati dei cittadini sono cavoli…! In quel caso Svedese deve diventare tanto la Sovrintendenza che i comitati dei cittadini!
Purtroppo in questo Paese ci sarà sempre chi dirà no su QUAOUNQUE cosa, l’importante è che chi governa tenga la schiena dritta e vada avanti fregandosene. Una volta che le decisioni sono state condivise dai cittadini, ovvio. Lo stesso vale sia quando chi dice “no” è la sovraintendenza di turno (i cui pareri, checché se ne dica, solo in un caso su cento sono vincolanti), sia che si tratti del comitato di NIMBY di turno
Girate intorno al punto fondamentale: potete far venire ditte svedesi (che credo neanche esistano) o tedesche o giapponesi per far costruire la metro a Roma ma se il “manico” non va ci saranno sempre casini. L’Italia ha società che costruiscono in tutto il mondo senza problemi, le competenze ci sono.
Intanto allora cambiamo il manico votando la raggi, poi magari cambieremo pure la scopa aggiudicando la tratta successiva a Colosseo con una nuova gara, e magari non è detto che non la vinca l’attuale contraente. Ma con nuove regole
La voterò anche io. Speriamo bene.
Esatto, si deve cambiare il manico. Ma il manico è composto solo in parte da sindaco e assessori perché ci sono anche i partiti dietro a sindaco e assessori e all’opposizione, e poi c’è la macchina comunale che tanti problemi ha causato a Marino.
Continuo a pensare che l’unica soluzione è eliminare sindaco, assessori, attuale macchina comunale e minisindaci sostituendo il tutto con un consiglio di 8 membri (4 eletti localmente e 4 nominati dal governo) che governa società pubbliche sul modello londinese.
Emanuele, ti seguo finché non inizi a parlare della tua proposta di “soluziine”: da lì non ti seguo più
Giachetti dalle sue dichiarazioni è sembrato possibilista anche per la Linea D, sempre nell’ottica del tavolo con il Governo per avere soldi e tempi certi. E si è espresso anche diverse volte sulla necessità di trasformare in metropolitana la Roma-Lido. Comunque il 21 Maggio presenterà il programma insieme alla Giunta Comunale e li potremo leggere per bene le sue proposte e scoprire anche chi sarà il suo Assessore competente in caso di vittoria.
Dato che ne ha parlato la Raggi mi sento invece di rilanciare per quanto riguarda il famoso “Tram sulla Togliatti” l’idea della monorotaia (tra l’altro non nuova ai 5 Stelle) con un progetto tipo quello della Linea 3 di Daegu, in Sud Corea. Si avrebbe così, a costi superiori rispetto ad un tram ma molto inferiori rispetto ad una metropolitana sotterranea, una vera linea metropolitana dalle potenzialità enormi: il capolinea con il deposito, la sala comando e un parcheggio di scambio andrebbe collocato di fronte all’Ospedale Sant’Andrea, da li la linea incontrerebbe in ordine la Roma-Nord a Saxa Ruba, la FL1 a Fidene, l’ipotetico prolungamento della B1 a Vigne Nuove, l’ipotetica Linea D a Pugliese, la Linea B a Ponte Mammolo, la FL2 a Togliatti, il capolinea del Tram 14 sulla Togliatti, la Linea C e la Roma – Giardinetti (che ipoteticamente con le Olimpiadi potrebbe arrivare fino a Tor Vergata) a Parco di Centocelle, la Linea A a Subaugusta. Si avrebbe così una linea metropolitana efficiente e con un enorme potere redistribuivo su tutto il sistema di TPL romano che una linea di tram non potrebbe mai avere (velocità commerciale minore, incroci stradali molto frequenti, nessun collegamento diretto con le varie Stazioni metropolitane o ferroviarie, maggior difficoltà per l’attraversamento dei fiumi Aniene e Tevere). In un secondo momento la linea potrebbe essere poi prolungata in modo da incontrare di nuovo tutte le altre linee della metropolitana, le altre stazioni e linee ferroviarie e la Roma-Lido fino a ricongiungersi così davanti al Sant’Andrea in modo da formare un anello metropolitano di cui Roma avrebbe veramente bisogno. Questo potrebbe davvero rivoluzionare il TPL sia in periferia che in tutta la città, cosa che con il tram non si potrebbe mai fare: ad esempio sulla Togliatti la situazione con il tram, anche con l’asservimento semaforico, non sarebbe poi così diversa rispetto al 451 che già ora serve quella tratta.
D’accordo su tutto ma per favore, lasciamo stare ste benedette Olimpiadi, PER FAVORE!
Ricordo che il tram sulla Togliatti è stato bloccato come conseguenza del progetto di sbrinamento della C a Teano. Certo forse ciò stato fatto frettolosamente in quanto grand parte della Togliatti “vecchia” rimarrebbe fuori dal percorso di questo sbinamento, ma non di meno ritengo questo non possa essere sostituito integralmente dal tram.
Certamente, Caro Jey, tu pensi positivo ed aspiri (come me) ad un miglioramento infrastrutturale della Tua città.
Purtroppo ci sono altri che “godono” a fare i disfattisti e che vorrebbero mettere questa città IN CASTIGO oppure IN PENITENZA per almeno 5 anni, facendole perdere tutte le migliori opportunità. Spiace constatare che molti di essi sono pure Romani DOC (e non i legaioli della Val Brembana….)
Mi pare che il punto in comune tra i due sia che entrambi sanno che non si può continuare ad andare avanti come è stato finora. Giachetti si è spinto a dire che vuole ma bisogna mettere le cose in chiaro, la Raggi che dopo Colosseo bisogna mettere le cose in chiaro.
Se Giachetti intende proseguire dopo il Colosseo con QUESTO contraente e con QUESTE regole della legge obiettivo, allora RAGGI TUTTA LA VITA!
La Raggi – mal consigliata – ha preso una cantonata colossale. Da Colosseo, appunto.
Nessun candidato – in generale – dovrebbe dire : poi vedremo, bisogna capire etc…
Se non sanno le cose, se non sono preparati dopo anni di dibattiti tecnici, non si candidino. Non glielo ha prescritto il medico.
Perchè non mi dicano che sono anti M5S dico però che una cosa buona sul loro sito mi pare questo strumento di riflessione, una mappa utile :
http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/roma/webmap.html
Praticamente sulle metro non dicono nulla di nuovo: i prolungamenti della B e della B1 sono progetti di Romametropolitane e la C fino al Colosseo che spacciano per prolungamento è addirittura già cantierata, anzi dovrebbero dire accorciamento della C visto che tagliano Venezia che era già parzialmente finanziata. Tutto sta nel vedere in cosa si tradurrà quel sibillino “poi si vedrà”. Una cosa di quel che ha detto la Raggi invece ho apprezzato: un no fermo e senza ripensamenti alle Olimpiadi. Dopo le dichiarazioni possibiliste di Di Maio sentite uscire dalla sua bocca in un’intervista telvisiva, avevo temuto per il peggio
Sono d’accordo. Spacciare per prolungamento un accorciamento però sa tanto di approccio lessicale e politico molto re n zusconiano. Come uno che versa 80 euro in una tasca….togliendone 300 dall’altra…
@alex69 Veramente oggi la Raggi, dopo l’incontro con Malago’, si e’ dichiarata anche lei “possibilista” su eventuali Olimpiadi a Roma; altro dietrofront dopo quello sullo stadio della Roma, il che dimostra pienamente la serieta’ e l’affidabilita’ di un candidato gia’ durante la campagna elettorale. Mi viene in mente quando si candido’ Marino con il suo slogan “Dajeee!”: dal principio anche un bambino avrebbe capito che il personaggio in questione non ne avrebbe azzeccata una nel suo mandato (a parte chiudere Malagrotta e riuscire a far aprire almeno la tratta Lodi-Pantano della Metro C); figuratevi quello che potrebbe combinare da sindaco una come lei, con tutte le gaffe gia’ compiute fino ad ora, le sbianchettature sul suo curriculum, le prese in giro come “io e la mia famiglia siamo sempre stati di sinistra”(smentita dal suo ex datore di lavoro Previti che defini’ la famiglia della Raggi “di destra se non addirittura fascista”) e via dicendo fino alla funivia (riprendere un progetto vecchio di Veltroni ma gia’ bocciato all’epoca e durante le amministrazioni successive perche’ considerato irrealizzabile e’ sinonimo di totale incapacita’ politica) e con un atteggiamento presuntuso e snob (vedere i suoi trench e quando fece bloccare la Metro C per il suo tour elettorale da diva Hollywoodiana) di una che ostenta arroganza da ogni lato. Se una del genere ha le capacita’ di essere sindaco, beh in questa citta’ stiamo volontariamente buttandoci in un pozzo senza fondo.
Mi spiace, ma se anche condividessi tutto queo che hai scritto, non basterebbe a convincermi a votare chi è sostenuto dai gruppi di potere del cinsociativismo partitocratico che ha appestato questa città fino ad affossarla con mafiacapitale. Si insiste nell’errore di dare troppa importanza al Sindaco, che invece è solo un fantoccio manovrato dai gruppi di potere. Marino docet. Dietro alla Raggi ci sono Grillo e Casaleggio junior? Beh, mielle, cemtomila, un milione di volte meglio della partitocrazia che ha fatto sprofondare Roma al livello infimo in cui si trova. Di destra, centro e sinistra, consociativa e inciucista. Che sta dietro a TUTTI gpi altri candidati,
@alex69 Esprimi contraddizioni. 1) Marino era uno che era inviso, per non dire detestato, da Renzi e praticamente tutto il PD (tant’e’ che il suo grido di battaglia nel suo breve mandato fu “Non e’ politica, e’ Roma”), percio’ era uno che si era messo CONTRO il suo stesso partito, non capendo nella sua ingenuita’ che cosi’ stava praticamente distruggendo la sua carriera politica ed appresso la citta’ che governava; 2) “Mille,centomila volte meglio Casaleggio jr & Grillo” che la vecchia partitocrazia significa che tu (come praticamente tutti i romani d’altronde) gia’ sai benissimo che la giunta Raggi-M5S a Roma, con lo stesso criterio dell”antipolitica”, fara’ solo uno sconquasso totale, ma la voti solo per protesta fregandotene del destino della citta’ e dei suoi abitanti. Irrazionalita’ pura tipica dei grillini.
1) Marino è stato messo dallo stesso partito che poi lo ha fatto fuori, inizialmente perché andava bene un “fantoccio” che non avrebbe disturbato i loro giochi di potere, poi ha fatto un tal casino, ma involontariamente (non ergiamolo a paladino antipartitocrazia, per favore, così gli diamo troppa importanza!), che lo stesso partito che lo aveva messo lì ha preferito scaricarlo. E’ stato un pupazzo, vittima di giochi di potere, ma comunque un omuncolo e come Sindaco meno che mediocre. Comunque è il passato, ho fatto male a nominarlo, non volevo certo riscatenare una inutile polemica: gli stiamo dado troppa importanza.
2) fai un processo alle intenzioni. NON HO SCRITTO che voterò 5stelle “per protesta”, quello che ho scritto è chiaro e comprensibile a tutti. Ho scritto che NON VOTERO’ chi ha governato Roma in questo mezzo secolo (no Giachetti personalmente ma la partitocrazia che lo sostiene, che è consociativa come la maggioranza che sostiene questo Governo molto “democristiano”). Se preferisci la conservazione, perché tutti gli altri candidati, con variazioni sul tema, la rappresentano, sei libero. Ma non venirmi a dire che me ne frego del destino della città e dei suoi abitanti, perché queste considerazioni le rispedisco al mittente: menefreghista è chi vota sapendo che il suo voto sarà per la continuazione dello status quo.
Condivido in pieno !
Eleggere la Raggi significherebbe di fatto METTERE IN CASTIGO questa Città per almeno 5 anni, facendole perdere tutti i “treni” (non solo in senso metaforico….) per un definitivo salto di qualità
Votare gli altri significherebbe continuare così. Lo capisce pure un bamhino. Se a voi ve piace…
Beh, quella mappa è una brutta copia di quella offerta da RomaMetropolitane. Dice solo quello che c’è, non i progetti.
Il virgolettato di Giachetti e Marchini mi pare quello più aderente alla realtà. Giachetti, sebbene io sia personalmente scettico sul passaggio sotto Corso Vittorio, almeno argomenta in modo realistico: i soggetti interessati si siedono attorno ad un tavolo e si esaminano soluzioni, costi e tempi.
Ma poi Giachetti non ha un programma, seppur di massima, messo per iscritto. O non commenta neanche sulla tramvia o metrotranvia sulla Togliatti, per la quale esiste una delibera approvata dalla amministrazione che lui si propone di governare. Mentre la Raggi, che pure ne fa un punto delle sue priorità, parla di capolinea a Cinecittà, quando invece la forza di una linea sulla Togliatti sarebbe il passaggio sotto l’Appia Antica — fondamentale per portare i pendolari provenienti dal Lazio meridionale e dai Castelli e gli abitanti dei popolosissimi quartieri Casilino e Tuscolano all’Eur, sgravando di parecchio Termini ed il carico delle metro A e B per spostamenti casa-lavoro. Sintomo del fatto che parla senza aver analizzato i numeri.
Poi in generale non ho sentito parlare nessun candidato della gestione, a parte forse Marchini che poi se ne esce con la storia dei 10 euro che nemmeno commento e la Raggi sulla proprietà di atac senza probabilmente neanche averne letto il bilancio. Nessuno parla dei rapporti tra Cotral, Atac e FS nella rete Metrebus che solo sei mesi fa hanno raggiunto i minimi storici rischiando di far saltare la tariffa unica. Oppure nessuno fa proposte argomentate per Roma sud-ovest.
Il problema grave è che ad un mese dalle elezioni nessun candidato, a parte Marchini, ha presentato un programma per il trasporto pubblico di Roma. I singoli commenti e le singole prese di posizione, senza un programma per gli investimenti e la gestione del trasporto pubblico, sono delle sparate pronte ad essere smentite alla prova dei fatti nel migliore dei casi, o nel peggiore rappresentano il perseverare sistematico dell’approccio che ci ha ridotto in queste condizioni, con gli autobus che si fermano per guasti, i cantieri eterni, la metro C costata 4 miliardi e mezza vuota, le concesse in condizioni precarie, la B senza aria condizionata. E via dicendo.
@Piero: “la metro C costata 4 miliardi e mezza vuota”: scusa, ma tu l’hai mai presa? io la prendo tutti i giorni, per andare al lavoro, e già da Grotte Celoni non riesco mai a mettermi seduto! e questo già da ora che arriva solo fino a Lodi. Vieni a farti un giro, e ti ricrederai.
Su Roma sud-ovest sono assolutamente d’accordo con te: l’asse di via Olimpica – via Colli Portuensi – viale Newton – viadotto della Magoiana fino all’EUR scoppia di traffico e sembra dimenticato da tutti i progetti sulla mobilità. Servirebbe una pinea semicircolare come la Saxa Rubra – Laurentina, con tratti in viadotto laddove lo spazio su superficie limitato non permetta la realizzazione di corsie preferenziali. Non siamo in centro quindi non rompano i maroni con le solite litanie sul deturpamento del paesaggio
Cosi si fa disinformazione. I flussi, considerata la frequenza ridicola e considerato che ancora oggi scambia con il nulla sono ottimi e anche in leggero aumento.Anche io la prendo ogni giorno ed anche, spesso, nel we.
50-60mila passeggeri/giorno, quelli delle ultime stime sui carichi attuali, è poco più di un decimo della capacità potenziale massima, realizzabile con due capolinea veri il secondo dei quali non si sa quando mai esisterà per questa linea. Poniamo che ad oggi si sia arrivati anche a 70-80 mila, siamo a un settimo circa. Lo scambio a San Giovanni ci sarà al 2017 se va bene, a Colosseo al 2021. Significa che la metro C avrà camminato almeno cinque-sei anni molto al di sotto della propria capacità. Significa che stiamo pagando altissimi costi di esercizio per ogni passeggero trasportato dalla linea. Linea che è stata realizzata con aggravi di costi illegittimi e fuori misura, che la Corte dei Conti sta quantificando in una misura che potrebbe raggiungere il 40 per cento del totale. Per non parlare degli oneri di dismissione della linea Rm Pantano e dei lavori di ammodernamento realizzati a suo tempo sulla stessa semplicemente dissipati. Non voglio tornare su argomenti discussi e ridiscussi, anche perché questi sono dati di fatto inequivocabili, altro che disinformazione. Il mio commento era indirizzato contro la cattiva politica, la programmazione sconsiderata e la progettazione carente che ha realizzato questo scempio, che è bene ricordare sempre soprattutto al momento delle elezioni.
Confonde i flussi a regime del progetto originario (con frequenza di 4) con attuale esercizio priva di scambi e con frequenza di 12. Ci è una bella differenza no?
È proprio questo il punto: il sotto-utilizzo attuale è un prodotto di carenze della fase decisoria, di aggiudicazione e di progettazione.
Nessuno mette in discussione che servisse una metro da Centcelle a San Giovanni passando per il Caslino ed il Prenestino. Qui i problemi sono ben altri, di metodo, che hanno prodotto la manchevole condizione di utilizzo odierna:
1) è stato aggiudicato un progetto nemmeno definitivo: ciò oltre agli aggravi di costi avuti fino ad oggi, comporta ad esempio il fatto che oggi non esiste un secondo vero capolinea, il quale non permette il pieno utilizzo, e non è affatto chiaro se San Giovanni o Colosseo lo saranno, e come;
2) la carenza programmatica ha portato ad un disallineamento con il cronoprogramma delle opere accessorie: su tutte, il caso della stazione Fs Pigneto, fondamentale per aumentare i carichi della costruenda C e sgravare la A una volta arrivati a San Giovanni;
3) un mezzo su ferro da Centocelle a Pantano già esisteva ed era stato in parte ammodernato con interventi pagati con le tasse dei contribuenti e realizzati tra gli anni Novanta e i primi Duemila. Iniziando la C in un punto più vicino a Centocelle, anziché da Pantano, si sarebbe forse già arrivati a Venezia ed i costi del sotto-utilizzo attuale non sarebbero esistiti;
4) la modalità del Contraente Generale (non merita ulteriori commenti)…
E si potrebbe continuare.
Tutte queste sono mancanze gravi di cui continueremo a pagare nel tempo salatissimi i costi.
Una metro pesante a guida automatica che trasporta per cinque o sei anni non più di centomila passeggeri è semplicemente uno scempio, prodotto di un metodo nefasto di realizzazione delle opere pubbliche.
@Piero: Lascia perdere, stai fuori. Secondo te allora è stata un “errore” aver costruito negli anni ’50 le autostrade, che nei primi 10 anni operavano ben al di sotto dei loro livelli di saturazione.
Questo invece è stato uno dei fattori che fece decollare il Paese e ci fece uscire dal dopoguerra.
La tua è una posizione radical-chic.
Lascia perdere.
Attenersi alla economicità/antieconomicità delle opere pubbliche, siano esse TPL che altre, è illogico e insensato.
Allora, con lo stesso principio le Metro dovrebbero circolare nelle ore di punta.
Ovviamente non voglio difendere a spada tratta questa opera. Lungi da me, non l’ho mai fatto. Alcuni difetti progettuali (di tracciato) sono evidenti, così come le lungaggini e, ahimè, certe “spese” e altre questioni che lei correttamente ha sollevato, ma sui flussi bisogna essere obiettivi.
Una domanda infine per Piero, ma lei è un utente della Metro C oppure no?
Credo tu neanche ti renda conto di ciò che implicano le argomentazioni che sostieni.
L’esempio che sostieni e ‘ il meno felice che avresti potuto scegliere. L’Italia rurale del dopoguerra costruì settecento chilometri di autostrade in otto anni con tecniche e macchinari arretrati rispetto ad oggi. L’Italia ottava potenza industriale del pianeta impiega sette anni per aprire una metro, di cui buona parte all’aperto su su percorso già esistente, spendendo il doppio del preventivato e non riuscendo a realizzare un secondo vero capolinea a quasi dieci anni dall’inizio dei lavori. Lavorando però con tecnologie degli anni Duemila.
Chiaro che un’opera pubblica abbia rendimenti negativi: altrimenti l’avrebbe realizzata un privato. Ed è bene che lo Stato realizzi investimenti di interesse pubblico anche se il flusso di cassa e’ negativo.
Qui però per una pletora di mancanze ed inefficienze si è costruita un’opera pubblica ampiamente sotto una curva normale di rendimento di un investimento pubblico analogo, e questo per aggravi di costi materiali e di tempi realizzativi causati da carenze gravi della aggiudicazione e progettazione.
Bravo, bravo, e allora per il fatto che “si è costruita un’opera pubblica ampiamente sotto una curva normale di rendimento di un investimento pubblico analogo” che cosa vorresti fare? bloccare tutto a Lodi come vogliono quelli del M5S ed i vari NIMBY in circolazione?
Eh no, troppo facile!
La METRO C, almeno fino a S. Giovanni, e poi a Colosseo, deve essere aperta nei tempi più ridotti possibili. Poi ne riparleremo.
GoldenGoose, Piero, vi state avvitando su una polemica sterile e inutile.
Qui nessuno è per lo stop della linea C a San Giovanni, ma le considerazioni di Piero sono incontrovertibili, il che non significa che la linea C sia inutile o che si debba stoppare addirittura a Lodi. Chi poi ritene che le opere pubbliche, specie così complesse e costose, debbano essere avulse da una analisi costi-benefici, come se il danaro pubblico sia un pozzo di San Patrizio, lui, sì, che è “fuori”.
Con Alex69 ci capiamo sempre. La polemica è chiaramente sterile. Il mio pensiero è: ” Finire l’opera evitando di ripetere errori commessi in passato.”
Qualche buono spunto di metodo e analisi di alternative in proposito. Sperando che i candidati abbiano la stessa attenzione per come vada valutato il completamento di questa opera pubblica:
https://issuu.com/andreaspinosa/docs/cityrailways_i_quaderni_1_il_traspo