Linea C, arrivano i soldi, ripartono i cantieri
Una buona notizia ci scuote dal torpore di depresione in cui eravamo sprofondati da qualche tempo. Nella giornata di oggi si è svolto un nuovo incontro in Campidoglio, dopo quello di pochi giorni fa, tra il sub commissario al Bilancio, Lino Castaldi e i rappresentanti del consorzio Metro C. Alla fine della riunione il Campidoglio ha emesso un comunicato stampa che vi alleghiamo. Con questo si annuncia “l’accelerazione alla regolazione dei debiti nei confronti di Metro C ed il pagamento di tutte le fatture entro 60 giorni per un importo complessivo di 102 milioni”. La replica di Metro C non è ancora arrivata, ma si attende, a breve, la riapertura dei cantieri chiusi da alcune settimane. Con l’obiettivo, annunciato da RomaMetropolitane pochi giorni fa, di riuscire ad inaugurare la stazione di San Giovanni entro il 2016.
Segue la nota del Campidoglio. Da parte nostra annunciamo che, pur soddisfatti della notizia, a breve pubblicheremo il nostro punto di vista sul consorzio Metro C e la nostra richiesta ufficiale agli enti finanziatori, Stato, Regione e Comune. Stanchi di questo infinito teatrino.
“Si è svolto oggi in Campidoglio un incontro con il Consorzio Metro C. Il Sub Commissario al Bilancio, Lino Castaldi, ha evidenziato come Roma Capitale, al fine di risolvere le criticità lamentate dal Consorzio nel primo incontro del 14 dicembre 2015, in poco più di due mesi abbia erogato allo stesso risorse per circa 43,7 milioni di euro, imprimendo una forte accelerazione alle regolazioni dei debiti ancora non saldati. Nel corso dell’incontro è stata, inoltre, comunicata la definizione di un cronoprogramma che prevede i pagamenti al Consorzio Metro C di tutte le restanti fatture gia’ certificate entro i prossimi 60 giorni, per un importo complessivo di circa 102 milioni.
Si è ribadito, infine, che dallo scorso 21 dicembre è attivo un tavolo di raccordo interistituzionale che coinvolge tutti gli enti finanziatori della Metro C, finalizzato, tra l’altro, ad aggiornare in tempi rapidissimi il Quadro economico dell’opera. Il commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca, auspica che la forte iniezione di liquidità, nonché l’imminente definizione di un nuovo Quadro economico, consentirà al consorzio Metro C la sollecita riapertura dei cantieri”.
Ho dimenticato un “piccolo” dettaglio: se la professionalità e la produttività media degli addetti al trasporto pubblico di qualsiasi livello, nonché il comportamento degli utenti, resteranno quelli attuali (un discorso approfondito sugli amministratori locali e sui politici andrebbe fatto a latere), noi non andremo da nessuna parte, neanche con una rete capillare di sistemi di ultima generazione. Dopo poco tempo farebbero tutti la fine di quelli attuali (cannibalizzati, vandalizzati, sporchi, scassati, accumulati nei depositi per incuria, incapacità ed inefficienza). Quindi, o cambiamo tutti, ma proprio tutti, atteggiamento e pretese, oppure non saremo mai un popolo e una nazione “à la page” (alla pari) con gli altri.
Fine della trasmissione.
Quanto ha ragione.
Finalmente chi ha il coraggio di dire come stanno le cose; si parla sempre di diritti (specie quelli -alcuni truffaldinamente- acquisiti), ma di doveri?
Come in fisica ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, in etica ad ogni diritto dovrebbe corrispondere un dovere!
Scusate se mi intrometto, spero per l’ultima volta. Se qualcuno (o tutti) di voi ha la possibilità di utilizzare il programma Google Earth di immagini satellitari, con tanto di Street View, è pregato di farsi un “giretto” virtuale per le strade delle principali città europee non “troglodite” come Roma (Colonia. Francoforte, Bruxelles, Amburgo, Monaco, Basilea, Berlino, Ginevra, ecc. ecc.) e vedere “de visu” come è organizzato il trasporto pubblico di superficie (bus, filobus, tram) con relative fermate e interferenze stradali (semafori, incroci, pedoni, corsie preferenziali, ecc.). Vedrà che tutti i problemi che ci poniamo su Roma, lì sono stati risolti da un pezzo, comprese le velocità commerciali dei mezzi. Bastebbe copiare le idee e risparmiare molte supposizioni o circonvoluzioni cerebrali nostrane. Se poi anche quelle scelte non vi andassero bene, allora non prendetevela solo con degli amministratori asini o ladri, le colpe sono anche nostre e del nostro “stile di vita” da mal-educati irreversibili (alla Verdone per capirci).
Metro C, ok fondi: pagamenti entro aprile (Tiscali)
http://notizie.tiscali.it/regioni/lazio/articoli/Metro-C-ok-fondi-pagamenti-entro-aprile/
Ricordo un articolo del comitato di qualche tempo fa ” E’ ufficiale con le Olimpiadi Metro C fino a Farnesina”…ecco le dichiarazioni di Montezemolo
«Il progetto per le Olimpiadi accelererà una serie di opere per la città: l’anello ferroviario, i collegamenti su ferro all’interno della capitale, il miglioramento del treno verso Fiumicino. Opere che senza Olimpiadi non si faranno» ha puntualizzato Montezemolo. La metro fino allo stadio? «Non credo sinceramente. Come cittadino mi farebbe piacere ma ai fini delle Olimpiadi non è fondamentale». Più importanti invece sono i collegamenti con Tor Vergata, polo centrale dell’organizzazione.
Scusate se vado un po’ fuori argomento ma stamattina guardando il TG non sapevo se ridere o piangere.
Stavano dando la “notiziona” della visita del Presidente del Consiglio On. Matteo Renzi presso i cantieri per, audite audite, l’interramento dell’intero anello ferroviario della Capitale!!!!! Peccato che si trattava della sua visita in Argentina! Vi rendete conto? L’Argentina! Che fino a pochi anni fa era al disastro economico (quello vero, non quello raccontato dai nostri politicanti) ed oggi compie opere di questo tipo. Qui invece ancora stiamo parlando di qualche metro in più od in meno per una mezza linea di metropolitana! Che tristezza.
I lavori cui quegli ignoranti dei giornalisti italiani facevano riferimento sono propedeutici alla creazione di una imponente rete di RER a servizio della capitale argentina; per maggiori informazioni sull’argomento allego un articolo in spagnolo comunque facilmente comprensibile:
http://www.buenosaires.gob.ar/noticias/primeros-pasos-para-la-futura-red-de-expresos-regionales
Logicamente ogni paragone con le pietose vicende romane è del tutto superfluo.
Che dilemma, piangere!
Ma avete mai notato come sono vestiti? Pesanti e siamo d’estate oppure a braccia scoperte in pieno inverno.
Per non dire poi del TG3, anzi Radiogiornale3: manco in caso di un incidente vicino a Saxa Rubra, dove “DOVREBBERO” lavorare, sono riusciti a mandare in onda un immagine!!! Tutti alle origini, ossia a zappare la terra.
Comunque non c’è alcuna necessità di andare nella capitale argentina per vedere concretizzate quelle progettualità in materia di trasporto urbano che a Roma ci possiamo solo sognare; ieri a Palermo, come peraltro già postato, sono state inaugurate tre nuove stazioni a servizio del passante ferroviario. Sull’opera allego un video delle FS estremamente esplicativo:
https://www.youtube.com/watch?v=IP15oqIrQ1s
Io rinnovo la mia disponibilità ad un incontro mirato a creare un gruppo costruttivo.
Non per sabato 20 (come mia iniziale proposta), ma sabato 27 sempre h 17.00. Zona Lodi/Re di Roma.
Ovviamente si accettano alternative.
Destra o sinistra che sia non facciamoci prendere in giro!
In assenza di adesioni….non vi “romperò” più.
Ciao Luigi !! da parte mia anch’ Io rilancio il mio intento , il mio contributo , nella speranza che possa essere o risultare utile, parlo ahimè da non addetto ai lavori, da ” quisque de populo. Ben venga Sabato 27, attendo conferme , anche tramite pagina Facebook, nella speranza che anche altri si uniscano nel, come dici tu ,creare questo gruppo di persone che non hanno voglia di arrendersi . Innanzitutto bisognerebbe ” abbozzare , ” rilanciare , delineare 4-max. 5 punti , non di più , poche ma buone, idee-proposte che noi riteniamo serie ed utili e che soprattutto non diano l’ impressione , come si suol dire ” di dare 1 colpo al cerchio ed 1 alla botte . Per farmi capire meglio, almeno per come la vedo Io , ” Ben venga questo ” Rilancio del Progetto di adeguare la Roma- Lido in metropolitana, con successiva estensione, prolungamento del tracciato verso Flaminio ma, tutto ciò dovrebbe avvenire in concomitanza, insieme alla ripresa dei lavori ( speriamo quanto prima ) della Metro C che, non solo deve aprire a San Giovanni tra 1 anno , proseguire verso Colosseo-Fori Imperiali ma anche arrivare a Venezia, e non in alternativa , bloccando i lavori e lasciando la Linea C un’ eterna incompiuta come invece tanti vorrebbero . Bisognerebbe fare pressione, lanciare una petizione per chiedere ufficialmente , quanto prima l’ inizio dei lavori fino a Venezia . Successivamente , una volta partiti i lavori fino a Venezia , andrebbe chiarito , una volta per tutte, se il tracciato post Venezia debba proseguire verso Ottaviano , con Chiesa Nuova, o se debba essere rivisto il progetto per farlo deviare verso Arenula- Trastevere . Una volta arrivata la C a Venezia a quel punto il Tram numero 8 avrebbe una funzione di collegamento con la metro ” altro che Rilanciare la Rete Tramviaria !! , riprendendo serie considerazioni , pareri già espressi da Andrea 16 Febbraio , sull’ utilità dei tram solo in funzione adduttrice alle Metropolitane . Per finire chiedersi , vista purtroppo la lentezza dell’ avanzamento dei lavori della C se, senza aspettare ulteriori 20-30 anni le aree , i territori compresi tra Ottaviano- Clodio , Farnesina.. fino a Cassia Tomba di Nerone possano in futuro essere collegati alla Metro tramite 1 diramaz. A1 , eventualmente in alternativa alla C, senza dover attendere chissà per quanti decenni ancora, il giorno in cui la C sarà arrivata , avrà aperto al pubblico fino ad Ottaviano. Per concludere anche rilanciare i progetti di prolungamento B1 Jonio Bufalotta ,riprendere il discorso del prolungam. Rebibbia Casal Monastero , della A da Battistini verso Casalotti e del collegamento da Anagnina a Torre Angela Metro C
Confermo la disponibilità anche per il 27 febbraio alle 17. Spero però che le adesioni aumentino…
E spero anche che vengano trattate altre problematiche del trasporto pubblico a Roma, oltre alla MC, come, ad esempio, la trasformazione della Roma Lido in metropolitana, l’ammodernamento della Roma Nord, la MD, la chiusura dell’anello ferroviario, il miglioramento del sistema ferroviario metropolitano, etc…
Se dura molto (h.19?), forse potrò essere presente; ho una Mostra e mi costerebbe molto non esserci.
Irromopono nella campagna per le primarie PD le dichiarazioni di Giachetti a Repubblica:
da Repubbica Roma del 09/02/2016:
Sulla questione mobilità, dice Giachetti, “io punterei su un forte potenziamento della rete tranviaria piuttosto che immaginare altre linee della metropolitana, perché a Roma se vai sotto, da qualunque parte, ci sono problemi. Bisognerà mettere mano anche alla Roma-Lido, un altro tema aperto. La Regione lo sta facendo e questo dovrebbe portare a qualche idea risolutiva. Penso che la rete degli autobus vada rivista, ci sono alcune zone di Roma in cui aveva senso
che arrivassero, ma ora arrivano nel deserto”. Quello della Metro C, inoltre, è un tema che “va affrontato con grandissima serietà: un argomento talmente complesso e delicato che se dessi una risposta sarei un fanfarone e un demente. Poi ci sono anche problemi riguardanti la linea B. Credo che vada fatto un ragionamento che chiuda definitivamente questa partita, la linea C è stata progettata nei primi anni Novanta e siamo ancora a ‘carissimo amico’”.
Ecco il link: http://roma.repubblica.it/cronaca/20…tti-133034015/
Link funzionante:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/02/09/news/roma_giachetti-133034015/
Da uno che fa campagna sullo scooterone cosa ci si poteva aspettare: acqua fritta condita da nuvole. Quanti tram? Dove? Entro quanto tempo. Metro c che finisce dove. Quali bus. Quali zone? Meglio cettolaqualunque
E’ chiedere troppo al candidato sindaco di uno dei principali partiti italiani e attuale partito di governo (ma vale per gli altri) punti di programma concreti, precisi, misurabili, numeri. E’ mai possibile valutare affermazioni di questo tipo?
Caro Luigi, è vero che più dettagliato è il programma più elementi di valutazione possono essere sviluppati; tuttavia considera che dei punti importanti nelle dichiarazioni di Giaccetti riportate da Lorenzo ci sono. “Se vai nel sottosuolo di Roma problemi se ne trovano sempre”: perchè se vai in superficie? Roma di fatto è bloccata dalle auto nelle ore di punta; certo per giacchetti che va in sgooterone magari le cose vanno meglio; e poi non penso proprio che abiti in perifiria. Comunque anche nelle altre città trivellare sotto la superficie non è una passeggiata. Stante il caos della viabilità, i tram rischiano di creare più problemi che soluzioni se non sono supportati da una rete underground adeguata. “la linea c è un tema serio”: perchè gli altri sono da ridere? Bah….la qualità dei nostri politici è veramente disastrosa. ” la linea C “è stata progettata negli anni novanta e siamo ancora a carissimo amico”: ma pensate che lo sappia che mancano solo due fermate per collegare l’estrema periferia romana orientale con il centro del “centro storico”, altro che carissimo amico….manca poco (in termini di distanza) a realizzare il primo dei due bracci della metro c……….certo rimane quello che va verso nord ovest….ecco, qui siamo a carissimo amico…..a giacchè e non pensi che sarabbe meglio darci una mossa per avviare i lavori del secondo braccio….per le prossime comunali prevedo un disastro ineluttabile….
Allegato una bozza in corso di discussioni con altri colleghi.
Gradite integrazioni, soprattutto per i motociclisti, per i quali vanno proposti maggiori stalli di sosta, specie sui marciapiedi, ove non intralcino, e la possibilità di transitare sulle corsie preferenziali.
SOLUZIONI per la MOBILITA’
Ogni cittadino verifica ogni giorno la situazione dei trasporti a Roma.
Non stiliamo programmi da libro dei sogni, ma SOLUZIONI articolate nel tempo. Per ogni punto c’è una scheda dedicata.
A 100 giorni
– riprogrammazione corse, riduzione soste inutili dei bus e sovrapposizione delle corse; Costo -1
– campagna antievasione, con nuovi sistemi di dissuasione; costo -1
– riattivazione fermate bus lungo il percorso da/per deposito costo -1
– riattivazione controllori del traffico ai capilinea/hub
1. -. Nuove corsie ciclabili “leggere” su tutte le vie consolari spostando la fila di automobili parcheggiate verso l’interno della carreggiata. Bike sharing capillare e posteggi bici in tutte le fermate della metropolitana e vicino ai principali capolinea. . Bit mezzi pubblici elettronici..
A 6 / 12 mesi
– impegno straordinario per la manutenzione (bus e metro) Costi finanziabili con revisione costi attuali
– controllo e manutenzione piste ciclabili Costo finanziabile dalla riduzione dei costi del servizio giardini grazie alle nuove gare
– valutazione per la riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti
– impegno straordinario per il recupero delle corsie preferenziali, che a volte
ove non c’è spazio si possono limitare ai 200-300 m.prima degli incroci
– semafori dedicati al servizio pubblico
– aumento taxi dedicati ai disabili a costi sociali
– auto condivisa, passaporto per guidatore certificato (che offre passaggi a pagamento a costi definiti)
– definire un progetto esecutivo e definitivo della metro C dal Colosseo
– unico Ente di gestione della mobilità per tutta l’area metropolitane, con chiusura o trasformazione in divisioni operative: unico CDA, unico dirigente per le divisioni operative (costi -1)
Progetti di lungo periodo
– riesame linee bus, soprattutto come adduttrici di traffico a linee tram, metro e ferroviarie, con accurato esame accurato dei flussi origine / destinazione
– introdurre svolta continua a destra ed interi isolati con vie a senso unico e vie chiuse per migliorare la sosta
–
– incremento linee tranviarie protette
– chiususa (dal 1921) dell’Anello ferroviario
– parcheggi custoditi da pensionati al costo di 50 cent/giorno
– nelle grandi stazioni metro posti custoditi per bici (ci sono i vigilantes) e rastrelliere all’esterno
–
(24/36 mesi) Nuovi bus con obbligo entrata anteriore, telecamere e posti guida blindati
Mentre la capitale si culla nel limbo delle grandi opere incompiute, delle inchieste della Magistratura, dei contenziosi legali fra stazioni appaltanti e consorzi di imprese, degli inconcludenti programmi elettorali sciattamente elaborati da sedicenti candidati alla poltrona di primo cittadino, a Palermo, alla presenza del Ministro alle Infrastrutture Delrio, sono state oggi inaugurate tre nuove stazioni del passante ferroviario urbano, Maredolce, Guadagna e Lolli, delle quali Guadagna e Lolli sotterrane; quest’ultima, in particolare, posizionata in pieno centro lungo la Via Dante nelle immediate vicinanze del Politeama:
http://palermo.gds.it/2016/02/16/maredolce-guadagna-e-lolli-a-palermo-3-nuove-fermate-del-passante-ferroviario-inaugurazione-con-il-ministro-delrio_475768/
Le inaugurazioni odierne seguono di un mese e mezzo l’attivazione, lo scorso 30 dicembre 2015, delle quattro linee tranviarie urbane; nel frattempo sul passante i lavori vanno avanti lungo tutte le tratte ancora da completare comprese fra i terminal di Punta Raisi e Castelbuono, malgrado le ben note rilevanti difficoltà di natura geologica legate al sottoattraversamento di Cefalù e di Vicolo Bernavà; riguardo al passantino si lavora alla fermata sotterranea di Lazio/Libertà e alla tratta a galleria scatolare superficiale fra Giachery, il Porto, Emerico Amari e il Politeama.
Sono inoltre in avanzata fase di progettazione esecutiva altre tre linee di tram, per le quali sono stati ottenuti i relativi finanziamenti europei; per quanto riguarda la linea della metropolitana automatica prevista fra il nodo Oreto e Notarbartolo a servizio dei Mandamenti del centro storico, tutto il progetto esecutivo si trova da tempo nella capitale all’esame dei vari Ministeri per l’ottenimento, si spera in tempi rapidi, dei relativi stanziamenti di bilancio, considerato che la UE non concede finanziamenti per le metropolitane sotterranee ma solo per le linee tranviarie.
Per i puristi delle metropolitane va precisato che nella tratta centrale il passante è, a tutti gli effetti, una linea sotterranea urbana classica; in particolare fra le stazioni Francia e Notarbartolo il tunnel viene realizzato con le TBM a elevata profondità sotto l’esistente galleria a binario unico e le fermate sotterranee sono previste esattamente sul modello della romana Quattro Venti.
Un’ultima doverosa considerazione: se anche nella capitale ci fossero dei politici scaltri e capaci in grado di saper fare il loro mestiere invece dei soliti quaquaraquà che da anni siamo costretti a sopportare, probabilmente anche noi potremmo godere di qualche inaugurazione trasportistica in più.
Come si dice: “Carta canta”! E sono proprio i numeri che fanno la “differenza”, in senso letterale: DOVUTO (minuendo) – DATO (sottraendo) = DIFFERENZA.
! Ma qui i conti non tornano, se “la matamatica non è un’opinione”, come dicevano i nostri padri. Vediamo un pò… DOVUTI: 225 mln – DATI: 43 mln = DIFFERENZA: 182 mln di euro. E, quindi, COSA SONO I 102 MLN DI EURO DI EURO PROMESSI? AI 182 MLN DI EURO SI DEVONO AGGIUNGERE GLI 800 MLN DI EXTRA COSTI, IN TOTALE 992 MLN DI EURO, IN ACCERTAMENTO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA E DELLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI! Il Consorzio METRO C riapre i cantieri ? … Gatta ci cova!!!
Luca scrive:
16 FEBBRAIO 2016 ALLE 14:03
Le stazioni metro di Mosca sono un’attrattiva turistica. L’idea della metro C come insieme di stazioni archeologiche era uno stimolo in più al turismo e si sarebbe inserita perfettamente in un ambito di valorizzazione del patrimonio archeologico delle periferie che non ha paragoni nel resto del mondo. Ma non si è avuta sufficiente lungimiranza per portarla avanti.
Con tutto quello che abbiamo, compreso il NON inventariato nei magazzini dei vari Musei, ci mancava solo l’idea “ECCELLENTE” dell’Archistar Crozza di turno per dealizzare Stazioni Museo
Massimo scrive:
13 FEBBRAIO 2016 ALLE 19:42
La politica a Roma messa da parte?!? Spero Lei stia scherzando. Tronca non è nessuno è non sta facendo proprio nulla almeno non per propria volontà. Cosa Le fa pensare che dopo un vero e proprio golpe politico come quello avvenuto a Roma, sia stato messo a dirigere Roma qualcuno sganciato dalla politica stessa? Ci illumini.
Marino stata veramente dando un taglio netto ai clientelismi che a Roma sopravvivono da decenni e per questo motivo è stato “Troncato”. Fattene una ragione.
Sbaglio se scrivo che ha votato Marino?
Non sbaglia affatto ed ho anche firmato la petizione per convincerlo a resistere alle pressioni sfociate poi nello squallido trattamento a lui riservato, sono infine pronto a confermare il mio voto se decidesse di ricandidarsi ma al pari dei 5 stelle a Roma non avrebbe vita facile.
E ne vado fiero.
Mi smentisca Lei se dico che Marino se avesse potuto godere di tutta la libertà di cui ha goduto Alemanno avrebbe cambiato finalmente Roma.
1 – quando apre S.Giovanni?
2 – quando si applicano le penali, per ritardi come questo?
3 – notizie ufficiose, danno che il consorzio, davanti a perizie terze, è sceso da 8 mln. a 3 mln. di pretese. Ma siamo al suck arabo?
mai
mai
si
Almeno su questo progetto, ulteriore conferma.
http://pigneto.romatoday.it/pigneto/stazione-ferroviaria-pigneto-progetto-informazioni.html
Siamo sicuri che ripartono i cantieri?!? Mmmmm
lo sapremo giovedì qundo si riunirà il consiglio di amministrazione del consorzio e verrà deciso se accettare la proposta del comune. Comunque è singolare che la disponibilità al pagamento delle fatture arretrate sia arrivata due mesi dopo la richiesta del consorzio. Se il comune si è dichiarato disponibile al pagamento, significa che quelle fatture erano regolari, allora perchè prendersi così tanto tempo per regolare la propria posizione? Comunque se il consorzio rifiuta la proposta, dopo la volontà conciliativa del comune, sapremo a chi addebitare le colpe del fallimento della metro c……
Sono d’accordo con il mio omonimo.
E in ogni caso stante le notizie di stampa il mancato pagamento sarebbe quindi frutto di decisione arbitraria e illeggitime da parte dell’a mmnistrazione. Non ci è infatti notizia di fatture irregolari, sal errati, mancate lavorazioni etc.Insomma un bel assist verso il consorzio che è passato dalla parte della ragione…
Attenzione la Metro C, nonostante l’osceno progetto, non è un fallimento, ma sempre più frequentata.
Certo Renato, solo dei pazzi possono pensare che una metro che “pesca” in uno dei quadranti della città più popoloso e meno infrastrutturato possa essere pocco fraquentata…..che dici lo facciamo presente all’amico Dibba? (joke)
http://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/02/14/metro-c-1.1508865
‘…I sindacati ringraziano il prefetto, unico punto di riferimento, visto il disastrato scenario politico-istituzionale, per la convocazione del tavolo…’
Vorrei capire dove siano tutti questi meriti di Tronca…
Il governo sotto elezioni si è deciso a riversare soldi su Roma? si parla, oltre alla questione metro C, di un miliardo per Trasformare Roma Lido in metropolitana, chiudere anello ferroviario e rinnovare la Roma Nord…sparate preelettorali o realtà?
Temo sparate preelettorali come sempre.
Una buona notizia, ok, in questi tempi cupissimi serviva proprio. Lo prendo come una speranza di riuscire a chiudere al più presto la vergogna S. Giovanni (se a fine anno o inizio 2017 non importa basta che chiuda) e, almeno, arrivare a Fori Imperiali in un lustro o giù di lì. Per un Commissario va più che bene. Non è il caso di spingersi oltre, a questo punto tutto il progetto dovrà essere oggetto di un ripensamento serio. MI chiedo se, a questo punto, non sia meglio che oltre Venezia si proceda verso via Arenula, Trastevere, un paio di fermate a Monteverde e chiusa la storia della linea C.
I turisti che incontro a Roma non fanno altro che chiedermi come raggiungere Trastevere in metro, perchè non accontentarli?
Se l’ansa barocca è così problematica, miglioriamo il servizio tranviario e buonanotte. Non possiamo aspettare il 2040, almeno non io.
Aggiungo che non possiamo aspettare il 2040 anche perchè, se questo dogma rutelliano della congiunzione Fori – Vaticano ancora oggi, cioè vent’anni dopo, è ancora un miraggio, facciamocene una ragione, e puntiamo più sull’anello ferroviario.
ANELLO FERROVIARIO a tutta birra, ma con gestione metropolitana: ancora vedo il capotreno che scende e dà il via libera al macchinista!!!!
Assolutamente condivisibile. Partire fin da ora con una sana riprogettazione e studio di fattibilità, e una volta arrivati a San Giovanni o Colosseo, virare verso alternative che risultassero realizzabili al 2025 come Flaminio o Ostiense, e impegnare le altre risorse su progetti realizzabili a tale anno come una penetrazione urbana della Roma Lido verso Flaminio o Lungotevere o un passante nord Bologna-Ottaviano, per arrivare in tempi certi a 4 vere linee metropolitane.
Ciao Piero condivido appieno…meglio una certezza fruibile a breve termine che sparare con progetti irrealizzabili, costosi e magari poco funzionali….arrivare ad ostiense comunque permetterebbe alla metro C una ottima interconnessione con al B e tanti treni a san giovanni con la linea A…ed al centro visto la delicatezza del sottosuolo si potrà arrivare con un buon servizio tram…
sono sempre convinto che la linea C deve proseguire come da progetto, sotto corso vittorio emanuele con 2/3 fermate, san pietro e poi clodio!
Per trastevere, la linea D… si cominciasse dalla parte centrale Spagna-Trastevere e poi il resto e nn facessero come adesso con la C prima la parte periferica e poi, forse, la parte centrale!!!! questa a casa mia si chiama progettazione con criterio!!!!!
Il problema di iniziare dalla parte centrale è banalmente quasi impossibile… perché se per calare le talpe occorrono pozzi di qualche decina di metri di diametro…. dove parti da piano stradale per realizzare il pozzo di immissione…(tralasciando i probabili rischi di incappare in qualche significativo reperto dopo i primi metri di scavo)??? per quello in genere si parte dalla periferia al centro… Adesso che caleranno le talpe a Via Sannio il nodo grosso da sciogliere è: in attesa che si definisca come proseguire oltre Venezia, meglio intanto realizzare la galleria o ci si ferma…. e poi tra qualche anno per riprendere bisognerà calar le talpe… minimo minimo da Ottaviano, se non da piazzale Clodio e andare verso p.zza Venezia…????
bravo piero, sarebbe una cosa ottima una linea di metro che passasse a roma nord che collegasse piazza bologna con via ottaviano…
Finirà al Colosseo. Il fallimento è stata l’idea di sottopassare Roma, ove notoriamente ci sono solo topi e sabbia…..
Da Piazza Venezia ‘ndo vai?
Per i TRAM ricordo ancora una volta che va bene solo se in tragitto blindato, cioè senza incroci a raso, altrimenti anche un vecchio Viberti (con le mezze marce) sarebbe più veloce.
E a Piazza Venezia ed a Corso Vittorio come ci si va?
Con il calesse?
E la A ad Ottaviano come la si scarica?
La penetrazione urbana della Roma Lido fino a Flaminio coprirebbe un tratto a domanda potenziale superiore a quello Colosseo-Ottaviano, con minore difficoltà tecnica e orizzonte di realizzazione più rapido (e certo). Venezia-Ottaviano coperta da una linea di tram, che potrebbe proseguire fino a Termini con il ripristino del tram su via Nazionale.
Giustissima l’idea di portare a Flaminio la Roma-Lido, infatti la tratta Venezia-Flaminio è collegata malissimo anche con i bus.
Però, per favore, basta con la storia dei tram al posto della metro; devo ricordare ancora una volta che i tram soprattutto nel centro storico sono lenti persino più degli autobus? Ci sarebbero milioni di attraversamenti pedonali, una marea di auto e taxi e milioni di pedoni che attraverserebbero continuamente i binari.
Senza contare che la sovrintendenza non autorizzerebbe mai l’arredo urbano necessario.
Vogliamo mettere le punte di 80 Km/h a cui va la metropolitana con 1200 passeggeri a treno con i max 30km/h (ma in centro camminerebbe se va bene ad una velocità media di 19km/h) e le max 250 persone di un tram? Perchè si è fatta largo l’idea che i tram volino, possono essere una valida alternativa di adduzione alle metro solo in strade particolari, ad esempio la Nomentana fino a P.Sempione, la Tiburtina o simili, ma la metro è insostituibile.
Mi fa piacere che venga risollevata questa istanza che avevo presentato oramai un decennio fa su “Il mondo dei treni”. Il percorso sarebbe Piramide-Mattatoio-Arenula(scambiando con la D) – Domus Aurea – Vittorio (scambiando con la C) – Flaminio (scambiando con la A). Del tutto d’accorso sulal questione dei tram che vanno bene a fatica per città di poche centinaia di migliaia di abitanti ma non certo per le metropoli. A meno ovviamente di non voler chiudere del tutto al traffico la zona all’interno del (semi-)anello ferroviario. Altra istanza appesa…
Concordo con te. Portando la Lido a Flaminio, presumo passando per CIrco Massimo, Venezia e Corso, con la ristrutturazione e le altre nuove fermate previste (Torrino GRA, Mezzocammino, Giardini di Roma, Acilia Sud e Stagni di Ostia), si avrebbe una linea (E) che attraversa buona parte della città con le sue 21/22 fermate facendo da cerniera con la A e intersecando tutte le altre.
E’ per questo che sostengo che la C potrebbe puntare a Trastevere con poche fermate e raggiungere un traguardo possibile in tempi ragionevoli, non perchè l’ansa barocca non mi piaccia, ma semplicemente perchè i problemi sollevati sono troppi e non si può rimanere vent’anni con un’opera tronca. Poi, chissà, magari i nostri nipoti vedranno anche l’ansa barocca …
Ma perché la Lido a Flaminio dovrebbe essere più realizzabile e/o meno costosa della C sotto Corso Vittorio?
Non vorrei dire una scemenza, ma credo che la situazione sotto l’ansa barocca al livello di presenza di falde acquifere sia tra le peggiori, forse sotto via del Corso è un pò meglio. Ma dico forse.
Partendo da Piramide, per il primo tratto fino a Circo Massimo potresti allargare la galleria esistente e così la stazione. Poi, tra Venezia e Flaminio, credo ci siano sotterranei utilizzabili per una stazione (non so se il sottopasso di Galleria Colonna o altro), ciò che invece rende irrealizzabile Argentina e, a quanto pare, anche Chiesa Nuova. Ovviamente attendo conferme da tecnici meglio informati
In aggiunta a quanto riportato da gianlux, da aggiungere anche il fatto che l’odierna Via del Corso, ovvero il tratto urbano dell’antica Flaminia, fu oggetto di un intervento urbanistico mi pare nel Settecento, per cui il primo substrato archeologico è ridotto rispetto a Corso Vittorio. E anche le criticità sotto il profilo idraulico mi pare siano minori. Oltre ai paventati 3 sottoattraversamenti del Tevere previsti dal progetto metro C.
In ogni caso, non si può stabilire sulla carta la soluzione progettuale più idonea, come fatto in passato: ciò che va fatto è realizzare una analisi di prefattibilità per due-tre scenari alternativi per tutta la città, che contempli la mappatura del substrato archeologico, delle criticità idrauliche e quant’altro, raffronti i carichi di linea per i diversi tracciati ipotizzati, la fattibilità delle stazioni lungo tali tratte ed i relativi costi, le economie di scala create da eventuali integrazioni di linee esistenti, i modelli di servizio e quindi permetta su basi razionali di dire: “è più conveniente, in termini di passeggeri/euro trasportato, realizzare 5 km di metro e 5 di tram qua, anziché 6 di metro là” e via dicendo.
Un esercizio di questo tipo credo non sia più rinviabile.
Al centro di Roma si viaggia benissimo con le ridondanti linee di bus.
Visto che la Metro viaggerebbe ad almeno -30 m., i tempi di salita-discesa più l’attesa, fan sì che col bus i tempi di spostamento sono uguali se non inferiori; poi Roma è così bella che fare un po’ di strada a piedi, riempie la mente!
Cio’ che piu mi fa ridere( o piangere) di queste cose, e’ che davanti a notizie positive, siamo sempre negativi…..sti politici( e non solo loro….) sono dei veri fenomeni, dei maghi……riescono nelle operazioni impossibili….
È successo quello che temevo, anche se dai segnali mandati dalle Istituzione avevo sperato in un cambio di rotta: si sono ancora una volta calati le braghe davanti al Consorzio. Questo è un chiaro segnale per il Consorzio stesso che potranno continuare a tenere ostaggio le Istituzioni e l’intera cittadinanza finché vorranno. Spero che questa sia veramente l’ultima volta e poi dopo san Giovanni, si rescinda definitivamente il contratto con questo Contraente, senza se e senza ma. Altro che Venezia, o addirittura oltre!
Salve Alex !! riguardo a queste ulteriori nuove News delle ultime 24 ore non so cosa sia meglio, parlando francamente . Certo che sarebbe auspicabile che venga rescisso il contratto col Consorzio Metro C ma, vista la situazione nella quale ci troviamo penso che non convenga a nessuno ” che succederebbe ? Ci troveremmo con la sola ed unica nuova stazione San Giovanni finalmente aperta e poi i lavori della Stazione Amba Aradam che gia’ sta prendendo forma e quelli per Fori Imperiali interrotti ?? Piuttosto le Istituzioni dovrebbero impegnarsi seriamente per aprire al pubblico di qui al 2022 almeno !! fino al secondo scambio Colosseo- Fori Imperiali e che si decidano seriamente anche ad aprire i cantieri fino a Piazza Venezia. A quel punto rescindere il Contratto col Consorzio Metro C e magari affidare con nuovo Bando la prosecuzione dell’ Opera a qualche altra Impresa o R.T.I. Un’ altra soluzione potrebbe anche essere, una volta arrivati almeno!! fino a Venezia o fermarsi li’ per il momento con un nuovo progetto da Venezia fino ad Ottaviano con Chiesa Nuova oppure deviare il tracciato verso Flaminio e magari collegare al resto della Rete metropolitana ad Ottaviano con la Linea A le aree di Piaz.le Clodio Farnesina e Tomba di Nerone sulla Cassia con una Diramazione A1 . Semplicemente una mia opinione. Un cordiale saluto
Da quanto è dato leggere sui media o sul web, ma di questa mia affermazione gradirei un conforto legale da parte del Comitato o comunque da persona informata della materia, dal punto di vista contrattuale risulterebbe formalizzata la sola tratta compresa fra le fermate San Giovanni e Colosseo / Fori Imperiali; tutto il resto, come diceva Califano, è noia …
La notizia è buona e, pur sapendo che qui dentro ormai è un covo di sostenitori del partito del “tanto peggio tanto meglio” che va tanto di moda oggi parlando di Roma, ritengo che vada accolta con un cauto ottimismo.
Arriva tra l’altro accompagnata da una serie di buone notizie come quella dei fondi destinati alla Lido e alla Nord.
Possono essere spot elettorali come magari no. Ma meglio che se ne parli almeno rispetto al silenzio assoluto. Oggi è un segnale anche il fatto che per catturare voti si debba ancora parlare di trasporto su ferro e non invece della dismissione dello stesso, come in molti temevamo. La politica sa che la gente vuole un sistema efficiente. È qualcosa!
Ai sognatori che credono o sperano in una Roma che trasportisticamente diventi come Londra o Parigi dico che resterà un sogno. Necessariamente, per ragioni storiche, politiche, economiche e territoriali. Ma non è detto che quello che si farà non sarà comunque funzionale e utile ad un sistema di trasporti moderno. In realtà sono convinto che basti “poco” per cambiare molto: la C fino all’Olimpico, la Lido e la Nord riqualificate, nodo Pigneto e anello ferroviario già basterebbero a cambiare faccia e abitudini del sistema trasportistico romano.
Poi ovvio che tutto quello che si avrà in più sarà ben accolto. Ma la misura della modernità di una metropoli non è tanto in quanto sia vasto un sistema trasportistico ma di quanto sia funzionale alle necessità del cittadino. 3 linee metro + 2 linee di metro leggera + le 3/4 ferrovie locali a pieno regime + anello ferroviario sono tanta roba. E nessuna di queste cose è un miraggio.
Quoto alla grande. Ma possibile che non si possa fare un mega accordo tra Comune e Ferrovie per trasformare in tempi stretti tutte le strutture ferroviarie che insistono nell’area metropolitana (od almeno quella comunale) in vere e proprie linee metropolitane dividendosi e le spese (ridotte) ed i guadagni, con vantaggi per tutti? Basterebbe dirottare una parte del biglietto (che sarebbero molti più di ora) come aliquota a favore di rfi fs o chi cavolo sia senza nemmeno la necessità di aumentarne il totale (anche se penso che digeriremmo tutti volentieri un piccolo aumento in cambio di una magia del genere. Non trovate?
Sarebbe bene avere un master plan dello sviluppo urbano e dei trasporti, in cui siano incluse sia le ferrovie (con nuove fermate e miglioramento orario per avere sull’anello linee paragonabili alla overground londinese), che le metro e i tram. Tutti i progetti urbanistici e di mobilità dovrebbero essere pianificati e finanziati attraverso tale strumento, da formalizzare attraverso un accordo di partenariato tra Comune, Regione e Governo, con aggiunta di attori potenzialmente interessati quali Fs, Roma Metropolitane, una dedicata Agenzia per lo sviluppo urbano etc.
Comitato, mi auguro che quando pubblicherete il vostro punto di vista sul consorzio esso contenga la richiesta di una decisa “virata”, la cosa migliore in assoluto sarebbe quella di far arrivare la C a Venezia e poi ripartire dopo un azzeramento totale. La C è vista come un greppia da cui attingere e non come una opera funzionale alla città, su questo penso sarete d’accordo. Ancora meglio sarebbe bloccare tutto a S.Giovanni così da poter rivedere il progetto per avere anche una eventuale fermata Celio
Il tuo ragionamento è corretto, ma c’è il rischio (come spesso è accaduto a Roma e in Italia in generale) che l’infrastruttura, una volta bloccata, non riparta proprio…Oppure verrà riconsiderata tra vent’anni od oltre, è tollerabile attendere tutto questo tempo? Innnanzitutto la speranza è che la MC arrivi almeno fino a Fori Imperiali, giacché sono già stati posti in essere dei cantieri (a prescindere che ora siano fermi) e perché così si dà un senso all’opera, ovverosia l’incontro della MC con la MA (S.Giovanni) e con la MB (Fori Imperiali). Dopodiché si potrà rescindere il contratto e ripartire da zero, ma, scusa se sono diffidente, ho il sospetto che passi parecchio tempo prima che riprendano i lavori, se riprenderanno. Quello che a mio avviso va fatto nel frattempo è inasprire i controlli e le sanzioni nei confronti delle parti coinvolte nella gestione e realizzazione dell’opera, garantendo trasparenza e collaborazione, e possibilmente completare l’opera fino a Clodio e successivamente Cassia. Non è poi pensabile che la Soprintendenza, dopo circa dieci anni dall’inizio dell’opera, decida di realizzare una stazione dell’arte perché scopre, dopo dieci anni (!!!), che le stazioni non sono di suo gradimento, spartane e poco adatte ad una città ricca di storia e archeologica (ma fin’ora dov’era la Soprintendenza? )
Al comune invece le stazioni spartane andavano bene?
Premettendo che 10 anni fa nessuno sapeva come il consorzio avrebbe progettato e arredato le stazioni, mi sembra che sia il comune il primo a dover pretendere strutture adeguate alla città. L’ha fatto o si accontentava di quello che gli passava il convento?
Certo considerando l’aspetto delle stazioni della A e B direi che l’arte e la bellezza a Roma si sono ormai perse per sempre.
Sinceramente io invece penso che le stazioni sotterranee dovrebbero essere minimaliste all’ennesima potenza. Non vedo proprio perché sprecare soldi in più, non devono mica essere musei ma semplici stazioni metro. Arrivo a dire che con il costo di una se ne ricaverebbero due.
Pienamente d’accordo. I turisti mica vengono a Roma per visitare le stazioni della metro! Quel che vengono a vedere sta sopra
Le stazioni metro di Mosca sono un’attrattiva turistica. L’idea della metro C come insieme di stazioni archeologiche era uno stimolo in più al turismo e si sarebbe inserita perfettamente in un ambito di valorizzazione del patrimonio archeologico delle periferie che non ha paragoni nel resto del mondo. Ma non si è avuta sufficiente lungimiranza per portarla avanti.
Emanuele, intendevo dire che ognuno ha fatto come voleva, non c’è stata cooperazione. Nel corso dei dieci anni il Comune non ha coinvolto la Soprintenza riguardo alla configurazione delle stazioni, ma d’altro canto anche la Soprintendenza, nel corso dei dieci anni (non esattamente dieci anni fa), non si è interessata ad un eventuale sviluppo ‘archeologico’ delle stazioni. Per non parlare poi dei difficili rapporti tra il Comune e il Consorzio Metro C
Il blocco a S.Giovanni, con le incompiute (Staz.Ipponio terminata al rustico), ci costerebbe 400 mln.di penali, a fronte dei 900 mln. totali già finanziati per arrivare a chiudere la maglia con la B.
Non esiste alcuna possibilità di aprire al pubblico San Giovanni nel 2016.
Se va tutto bene, inizio 2017. Segnatevi questo post.
Speriamo che si sblocchi la situazione e si completi prima possibile San Giovanni.
Mah…comunque è uno stillicidio
Tronca “auspica”……..vorrei vedere l’atto pratico, visto quanto interesse ha avuto fino adesso per la situazione della vicenda Metro C (come per tutte le altre questioni riguardanti la citta’).
Tronca ha scoperchiato la pentola delle case popolari, se non significa avere a cuore la città…
Guarda che Tronca non ha inventato nulla, la storia di affittopoli fu già sollevata una ventina d’anni fa, ma non ci furono poi purtroppo degli sviluppi positivi. Se poi riuscirà a risolverla ne prenderemo atto, ma non è certo lui che l’ha scoperta
Tronca non ha scoperto manco l’acqua calda. Sappiamo bene tutti cosa è stato messo lì a fare. Fattene una ragione.
Il commissario Tronca sta facendo piu di quanto abbiano fatto Marino & co. Non annunci come la storia dei sette tram o del grab ma oggettive verità come il rinnovato interesse del ministero dei trasporti grazie al tavolo da lui aperto e l’avvio di importanti cantieri (leggere Repubblica.it ) cosi come il blocco di quelli dannosi per la città con l’aiuto di Cantone. Speriamo che questo consorzio (fatto di cooperative rosse come quella dei braccianti di Carpi e chi piu ne ha piu ne metta) avvi subito le pratiche per riprendere i lavori e completare il tracciato fio al Colosseo. Ora una domanda se a qualcuno di voi è capitato di passare per Porta Portese come al sottoscritto di certo avrà notato la realizzazione di una bella fermata con tanto di banchina protetta e palina elettronica ebbene pensate sia il preludio alla riattivazione del tram 3 fino a Trastevere? Rispondetemi grazie
Sulla base di cosa ritieni che Tronca, insediato a Roma come Commissario da circa soli quattro mesi, abbia fatto meglio di Marino e precedenti???
Lui in soli 4 mesi ha scoperchiato il marcio che le precedenti amministrazioni hanno convenientemente finto di non vedere. Una persona apartitica e disinteressata che sta dicendo finalmente la verità e che reagisce di conseguenza. Le pare poco? Chi ha scoperto “l’acqua calda” anni fa non ha fatto poi nulla di incisivo per cambiare le cose Marino compreso. La metro C non differisce da tali dinamiche ahimè. Vedremo cosa deciderà a tal riguardo il consorzio e come reagirà la coppia Tronca – Delrio in caso di criticità. Ci sono le condizioni per poter fermare le prepotenze dei protagonisti di questa assurda vicenda “metropolitana” ora che la politica a Roma è stata messa da parte.
La politica a Roma messa da parte?!? Spero Lei stia scherzando. Tronca non è nessuno è non sta facendo proprio nulla almeno non per propria volontà. Cosa Le fa pensare che dopo un vero e proprio golpe politico come quello avvenuto a Roma, sia stato messo a dirigere Roma qualcuno sganciato dalla politica stessa? Ci illumini.
Marino stata veramente dando un taglio netto ai clientelismi che a Roma sopravvivono da decenni e per questo motivo è stato “Troncato”. Fattene una ragione.
Mi perdoni, quale ‘marcio’ avrebbe scoperto, ‘marcio’ che le precedenti amministrazioni hanno fatto finta di non vedere, quale verità sta dicendo? Così mi sembra un po’ vago. Sul discorso affittopoli ancora dobbiamo vedere i risultati e le ricordo comunque che Tronca è un Commissario, quindi un organo nominato su proposta del Ministro degli Interni dal Presidente della Repubblica, più politico e governativo di così!
Ragionamento curioso. Tronca è stato messo solo da quattro mesi, come scrivi tu stesso, però pretenderesti da lui che avesse fatto più di Marino è stato su quella poltrona per due anni e mezzo,
Alex, ma li leggi bene i messaggi??? Dove ho parlato di pretese???
La realizzazione delle banchine di fermata nell’area antistante Porta Portese era una dei requisiti necessari alla riattivazione dell’esercizio tranviario con passeggeri a bordo fra Porta San Paolo e Piazzale Flavio Biondo; ma non l’unico né certamente quello più rilevante.
Il problema principale resta la mancata attivazione di un polo manutentivo previsto in occasione dell’evento giubilare ed espressamente dedicato alle vetture serie 9100 e 9200, perché il vero problema dell’asfittica rete tranviaria della capitale è quello legato al rilevante numero di vetture immobilizzate perché guaste, incidentate o, peggio, cannibalizzate, usate come fonte di pezzi di ricambio per mantenere in vita una parvenza di esercizio stante la ben nota situazione di default finanziario dell’azienda.
Un altro problema certamente non marginale è costituito dalle ridotte dimensioni dell’anello capolinea di Piazza Flavio Biondo, decisamente esigue rispetto agli spazi necessari alla sosta delle vetture serie 9100 e 9200 e comunque perennemente afflitto dalla sosta selvaggia e dalla presenza di alcuni esercizi commerciali dalla discutibile nomea che sinora hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo; in questo sollecitamente supportati da quelle funzioni della macchina comunale che dovrebbero invece garantire il rispetto del Codice della Strada.