Un tram tra Parioli, MAXXI e Prati: chiamatela linea della Cultura
Chiamiamolo Tram della Cultura. Oppure Tram della Scienza. Prende corpo, dopo anni di discussioni e dibattiti, la nuova linea tranviaria che collegherà i Parioli a Prati. La buona notizia è stata data ieri dall’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta. Il nuovo tram sarà realizzato su nuovi binari e, anche se il percorso non è ancora ufficiale, dovrebbe collegare piazza Ungheria a piazzale Risorgimento passando per viale Parioli, davanti all’Auditorium, in via Guido Reni, davanti al MAXXI e al prossimo museo della Scienza, sul ponte della Musica e probabilmente in viale Angelico.
Il progetto sarà presentato nei prossimi mesi e sarà contenuto, come spiegato da Improta, “nel nuovo Piano della Mobilità urbana che verrà presentato dopo l’approvazione definitiva in estate del Pgtu. Nel Pmu daremo grosso peso al ferro con nuovi tracciati di tram”. L’obiettivo non dichiarato del Campidoglio è realizzare l’opera entro il quinquiennio del sindaco Marino. Aspettiamo, dunque, per i dettagli della nuova linea. Una certezza è che via Guido Reni, una volta arrivato il nuovo tram, sarà liberata dalla sosta centrale e diventerà un boulevard con ampi marciapiedi per la passeggiata. Un vero e prorpio asse dei musei dal sapore europeo ed internazionale. Il nuovo tram, poi, si incrocerà con la linea 2 in via Flaminia. Mentre non è chiaro se a piazza Ungheria sarà attestato un nuovo capolinea (difficile, ma vedremo) o se da lì i binari saranno connessi con quelli già esistenti del 19 e del 3, allungando su viale Regina Margherita, oppure verso lo zoo, il nuovo tram.
A Roma ci sono in tutto 7 linee tramviarie (sulla prenestina il 5, il 14 ed il 19, la linea della Casilina, il 2 sulla Flaminia, il 3 sul tracciato della vecchia circolare e l’8 dalla gianicolense al centro). Mi chiedo come mai si pensi di costruirne un’altra tra Parioli Flaminio e Prati che già sono serviti dalle linee 2, 3 e 19. Stravagante anche il progetto della linea 1 da Termini a Piramide lungo una linea già servita dalla metro B tra Termini e Piramide, dalla metro A tra Termini e Manzoni e, in superficie dalle linee tramviarie 5 e 14 tra Termini e Manzoni e dal tram 3 tra Manzoni e Piramide. Purtroppo come nella politica nazionale, anche in quella locale si fanno prevalentemente operazione di immagine e manca la volontà, la capacità e la fantasia per affrontare i problemi.
Secondo me si dovrebbe efficientare innanzitutto l’esistente, ripristinando le corsie preferenziali con cordoli veri, potenziando i sistemi elettrici che non permettono di mettere sulle rotaie i jumbo tram che nel frattempo fanno la ruggine in deposito. Al momento pochi percepiscono l’utilità di un tram rispetto ad un bus proprio perchè sono poco valorizzati dall’azienda di trasporti. E’ ovvio che poi ti rispondono “perchè spendere tutti questi soldi per un tram se ci puoi mettere un bus che tanto è uguale?”
Una roba inutile, costosa, che rovinerebbe solo una parte di Roma in parte recuperata. Anche volendo immaginare una linea del genere, molto meglio una linea di autobus, che non passi sul ponte della musica, ma faccia strade laterali, tanto non sarà mai una linea trafficata.
Ci piacerebbe sapere 1)secondo quali calcoli strutturali una linea tram possa passare sul ponte; 2)come si e’ arrivati da una variante quasi dell’ultimo minuto a cambiare il progetto originario del ponte da pedonale, tipo millennium bridge, a tranviario (di fatto si e’ cambiato completamente progetto: chi lo ha deciso?) 3)altri “piccoli dettagli”, tipo come mai su piazzale Maresciallo giardino il tracciato svolta contromano, o se cosi non fosse quali soluzioni siano state ipotizzate per l’instradamento su viale Angelico verso Piazza Risorgimento, cosa a mio modesto parere non banale. Sicuramente piu’ difficile di piazza Euclide. Anche se storicamente la linea tram su viale Parioli e’ stata piu’ volte proposta ma sempre affossata dalla rivolta dei cittadini locali (perche’ non saprebbero piu’ come parcheggiare in quarta fila i loro SUV e macchinette da fighettini?). Scusate la pignoleria ma se un tram viene chiamato “della Scienza e della Cultura” qua mi sembra scarseggino entrambe (la Cultura non sono solo libri musei e melodrammi, come credono i bifolchi e gli ignoranti, ma anche rotaie, ponti, linee aeree etc.)
Francamente ignoro se il ponte sia stato progettato o meno per supportare un’eventuale transito di un tram; mi auguro di sì, non fosse altro che per la ragione che di pedoni, al momento, ne passeranno sì e no una decina al giorno, e credo sia una stima per eccesso. Almeno col passaggio del tram avrebbe una sua utilità. Quanto al punto 3, come giustamente osservi, credo siano piccoli dettagli tutti risolvibili senza troppa difficoltà (a piazza Maresciallo Giardino si potrebbe benissimo modificare la viabilità riservando il lato sinistro del tratto di l.tevere Cadorna dal ponte alla piazza ai binari, restringendone la carreggiata per quei soli 100 metri e istallando opportuni impianti semaforici, così come a viale Angelico, che fra viale e controviali avrebbe tutto lo spazio, certo sacrificandone un po’ alle auto private ma ben venga! Su viale Parioli, effettivamente, la vedo più dura: i pariolini dovranno rinunciare a parcheggiare i loro Cayenne in doppia fila e capisco che questo sia un sacrificio troppo grosso per loro 🙂
….chiedo scusa per quell’apostrofo inopportuno tra “un” ed “eventuale” riferito a sostantivo maschile, errore di battitura come parecchi altri che commetto di frequente per la brutta abitudine che ho di non rileggere i miei post prima di postarli… :-/
Veramente mi risulta che originariamente il ponte doveva essere pedonale e per il trasposto pubblico tanto che c’è una pavimentazione laterale (che sarebbero stati i marciapiedi) e l’asfalto al centro, poi se non sbaglio per assecondare le richieste di ambientalisti e residenti è stato chiuso completamente al traffico veicolare. Però ovviamente i calcoli strutturali sono stati fatti per poter essere carrabile, tanto che i dissuasori centrali sono rimovibili per consentire il passaggio dei veicoli e il tram di certo non è un carico eccezionale che non rientra nei calcoli di un ponte carrabile…
Visto che il nuovo numero di Focus contiene un excursus tra le molteplici connessioni tra mente e stomaco, e i suggerimenti per riconoscere (e prevenire) i vari disturbi dell’apparato digestivo, dall’ulcera alla psiconevrosi, con i consigli per curarli al meglio?
l’unico ponte contemporaneo a Roma con una linea architettonica degna del nome e vogliono snaturarlo piazzandoci binari, cavi e tralicci? non capisco perchè non possano mettere un autobus tipo serpentone invece del tram hanno soldi da buttare per fare le rotaie e tutti i servizi?
Ma no, per far passare la linea sul ponte potrebbero pensare ad un alimentazione da binario (ovvero senza fili elettrici) o a mezzi che, grazie a particolari batterie, possono viaggiare per alcune centinaia di metri in autonomia
Sinceramente vedendo quanto tempo perde il 90 Express per staccarsi / attaccarsi alla linea non è una soluzione molto pratica a mio parere percorre il tratto con l’alimentazione a batteria, mentre mettere un mezzo alimentato a terra significherebbe , al di là della sicurezza per i pedoni ( potrei sbagliarmi ma mi pare che le linee alimentate a terra abbiano dei rischi), avere un mezzo unico in tutta Roma che in caso di guasto non può essere sostituito da altri mezzi circolanti ovviamente comprare diversi mezzi in più eliminerebbe tale problema anche se comunque con il tempo non garantirebbe l’assenza del rischio di rimanere con poche vetture. Inoltre reputo il tram un mezzo superato come tipologia per il trasporto pubblico che richiede sempre più adattabilità e manegevolezza.
Quel ponte è stato pensato progettato e costruito proprio per farci passare il tram. I cavi e le rotaie non sono così invasivi.
Il problema è che Euclide non è in un buon punto per lo scambio. Bisognerebbe chiudere al traffico via del Sacro Cuore di Maria e via Guidubaldo del Monte… le strade sarebbero larghe a sufficienza per il passaggio di tram in entrambe le direzioni, ma non ci sarebbe spazio anche per la corsia auto (sebbene siano a senso unico) il risultato sarebbe più o meno quello che vediamo oggi a via dei Reti ad esempio col tram che nelle ore di punta va a passo d’uomo, con l’aggravante del doppio senso che restringerebbe la carreggiata delle auto. Quindi toccherebbe chiuderle, sarebbe l’unica soluzione, come è stato fatto per l’ultimo tratto di via Flaminia…
Altrimenti (ma sarebbe folle) allargare il nodo di Euclide realizzando un’uscita sotterranea su viale Pilsudki, ma bisognerebbe passare sotto la Basilica e per come è fatta la stazione Euclide (dentro un palazzo) mi sembra decisamente poco probabile…
Ad ogni modo sarebbe fantastico se si riuscisse a creare questo scambio, immaginate che utilità una linea che da Policlinico MB (magari con partenza da piazzale Verano dove ci sono molti autobus e l’università) interseca non solo i mezzi di superficie della Nomentana e dell’asse Po-Tagliamento, ma anche la RN a Euclide e la A ad Ottaviano… e in futuro la C a Auditorium, Clodio, Ottaviano e forse Risorgimento e la D a Buenos Aires. Con una linea del genere dovrebbero assicurare un servizio di un mezzo ogni 3-4 minuti per quanto sarebbe piena! Senza contare che serve zone come i Parioli, parte del Flaminio e del quartiere delle Vittorie che sono a corto di buoni mezzi di trasporto pubblico…
Sogni a parte, la stazione Euclide avrebbe poi l’utilità di essere la stazione più vicina all’Auditorium al momento e potrebbe essere utile per chi viene da Saxa Rubra, Prima Porta etc…
Oltre a migliorare le frequenze della RN che sembra già in programma insieme al nodo di Flaminio, sarebbe secondo me un’ottima idea migliorare il servizio in superficie tra Euclide e Auditorium assicurando un collegamento come questo…
ops, doveva essere una risposta a marcoboh
l’ho letta ugualmente 🙂
è vero, quelle vie sono relativamente strette, ma studiandola bene una soluzione si trova. lo scambio a euclide è fondamentale!
E la butto la….
se continuasse su Viale Regina Margherita, poi scartasse a sinistra per Via Bari – Via Catania e arivasse alla Stazione Tiburtina sarebbe proprio una cosa ben fatta
Ci piace!!!
E se poi arrivasse fino a batteria Nomentana??
…..e proseguisse sulla sopraelevata che si deve dismettere (tangenziale est) fino a san giovanni….
Non sarebbe male se utilizzassero la sede della vecchia tangenziale per far passare il tram. Come non sarebbe male, il solito discorso, utilizzare le strade più ampie (togliatti, newton, etc etc) come sede di linee tram veloci 8-style
Visto che si sta giocando a SimCity, perché allora non farlo svoltare a sinistra da viale Reg. Margherita su via Nomentana e fargli percorrere la preferenziale fino a piazza Sempione, e magari, perché no, da lì instradarlo verso viale Adriatico, fargli percorrere via Isole Curzolane, via Monte Cervialto e attestarlo a piazza Vimercati? Servirebbe così un ampio bacino non servito da tram né linee di metrò e manderebbe in pensione i filobus sulla 90, che giorno dopo giorno vengono sostituiti da autobus e presto o tardi renderanno inutile la linea aerea bifilare figlia unica di madre vedova
Fico!
Salute a tutti.
Quando venne inaugurato il ponte lessi da qualche parte che il ponte della musica non era in grado di sopportare il passaggio dei tram (peso e vibrazioni) perché i perni che collegano il ponte ai suoi supporti sono/sarebbero adatti solamente al passaggio pedonale. Alla luce di questo articolo sembrerebbe di no. Potreste chiarire il punto? grazie.
g.
Da quello che ci risulta il ponte è stato perfettamente predisposto al passaggio di tram e autobus
Buona, ottima notizia. Finalmente almeno vedremo passare qualcosa sul ponte della Musica 🙂
magari facendolo passare per piazza euclide, in corrispondenza con la stazione della roma-nord…
In questa città c’è bisogno come il pane di nuove line tranviarie.