Sconfitta storica per M5S e Celio: Consiglio comunale contro stop linea C a San Giovanni
Il Consiglio comunale di Roma Capitale quest’oggi ha preso una decisione definitiva sul futuro della linea C: “l’opera non si deve fermare a San Giovanni ma proseguirà almeno fino a piazza Venezia“. Con 22 voti contrari, 4 favorevoli e nessun astenuto l’aula Giulio Cesare ha infatti bocciato un emendamento del Movimento Cinque Stelle che chiedeva al sindaco e alla giunta “lo stop a San Giovanni dei lavori per la metro C, con l’interruzione dei lavori delle tratte San Giovanni-Colosseo e Colosseo-Piazza Venezia, e a valutare l’applicazione di alternative sostenibili, efficienti ed economicamente accettabili“. L’ultimo assalto dei Nimby de’Noantri, i grillini romani e i comitati del Celio è definitivamente sventato. Ed ora avanti tutta con i lavori!
Per chi non vuole il bene della città, per tutti coloro che erano pronti a sacrificare il futuro della mobilità romana per guadagnare un pugno di voti tra gli spaventati comitati Nimby del quartiere Celio, per chi cavalca la protesta come il presidente della commissione Ambiente, il democratico Athos De Luca, quella di oggi è una sconfitta storica, da cui non si tornerà più indietro. Il primo colpo l’aveva dato in mattinata l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, che aveva detto chiaramente: “i cantieri sulla tratta T3 vanno avanti”. Il secondo, mortale, l’ha inferto la maggioranza di centrosinistra in Aula Giulio Cesare, la stessa di cui dovrebbe far parte (fino a prova contraria) anche Athos De Luca. Con un voto che sancisce che la linea C non si può fermare a San Giovanni ma proseguire. Un voto dal quale non si può tornare indietro. Anche visto che i cantieri sono già partiti e le risorse ci sono tutte, ben 792 milioni fino al Colosseo e 300 per piazza Venezia.
Il Movimento 5 Stelle, in particolare, chiedeva che il proseguimento della linea oltre la stazione San Giovanni avvenisse con altre metodologie, come il prolungamento del tram 8. Nel testo della mozione i grillini citavavano anche le parole del presidente De Luca che aveva affermato “la metro C arrivi fino a San Giovanni, sotto il Colosseo meglio un tram”. Lo stesso De Luca durante la discussione del provvedimento aveva chiesto ai consiglieri grillini di rinviare la votazione per “per riportare la mozione in aula più avanti con un documento condiviso”.
Il voto ha seppellito il povero De Luca e i quattro grilli romani. Ma a dirla tutta già le parole di Improta avevano tranquillizzato. “I cantieri della nuova tratta T3– aveva detto durante l’ultimo inutile assalto mattutino in commissione Ambiente, un trappolone capitanato dai soliti noti del Celio- vanno assolutamente avanti. Naturalmente andranno avanti anche gli approfondimenti tecnici sulla questione delle alberature e delle aree di cantiere, cercando di alleviare i problemi“. Resta, dunque, la questione del taglio degli alberi nei cantieri logistici. Noi speriamo davvero che se ne possano salvare il più possibile. Ma non accettiamo che la difesa di pugno di piante che saranno ripiantumate quattro volte superiori e la lotta contro la cantierizzazione di villa Rivaldi (per altro, lo ricordiamo a chi non vuol sentire, AUTORIZZATA dalla Sovrintendenza), diventino la scusa ufficiale per nascondere i veri motivi egoisti che spingono chi non vuole la linea C: “no all’opera per non avere rotture di scatole con i cantieri sotto casa“.
Sono state settimane di passione, quest’ultime, per chi ama davvero l’ambiente ed un futuro sostenibile per la mobilità romana. Perchè, lo ricordiamo, volere una metro come la linea C, specie se si riuscirà a finanziare la tratta T2 fino a Clodio, vuol dire meno auto, meno smog, più isole pedonali, e più biciclette. Ma ora i cantieri della tratta T3, risolta la questione degli alberi, possono proseguire spediti. Sperando che l’apertura della tratta fino al Colosseo avvenga prima del previsto 2020. E sicuri che l’apertura di Venezia arrivi prima del 2024. Come Comitato MetroXRoma vogliamo fare un paio di ringraziamenti. il primo all’assessore Improta, che pur con estrema sensibilità verso la questione del taglio degli alberi ha eretto un muro invalicabile davanti a tutti coloro che volevano fermare l’opera. Ed un’altro alla maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale. Che non si è fatta abbindolare dalle sirene velenose arrivate dai grillini e dal democratico Athos De Luca.
Per completare le info di giornata, infine, vi riportiamo le parole del responsabile del progetto Linea C, Giovanni Simonacci. “I tempi di frequenza della futura linea C fino a San Giovanni, in attesa della tratta T3 fino a piazza Venezia, saranno di 7 minuti nel 2015, per poi scendere a 4 dal 2017 e poi a 3 minuti con l’incremento della flotta”.
Navigando in Internet mi sono imbattuto per caso nel “Rapporto sul progetto della linea C” di un certo ing. Alei.
Non sto qui a giudicare i risultati oggettivi del documento, ma ho trovato assai interessante quanto esposto nell’ultima pagina (pag. 75) del rapporto al punto 13 “Cosa si può realizzare con il costo di un chilometro di metropolitana” in cui si confrontano appunto i costi unitari di metro C con quelli di altri beni e servizi utili alla collettività.
Il costo della parte di linea C in costruzione/progetto (Pantano-Venezia di 20,5 km) è di circa 3 miliardi di euro che danno un costo/km di 150 milioni di euro; con tale importo (150 milioni) si possono acquistare n. 66 locomotori elettrici tipo E464 di FS. Con l’intera somma impegnata ad oggi possono essere comperate 66 x 20 = 1.320 locomotive E464.
Poiché il parco locomotive di linea FS è composto da 1.731 unità (1.528 locomotori elettrici di vario tipo e 203 locomotive diesel a dicembre 2012), la linea C finita equivarrebbe in soldoni all’acquisto di tanti locomotori elettrici monotipo quasi quanto quelli posseduti da tutta la rete ferroviaria FS/Trenitalia.
E’ normale che sia così? E’ bene investire tutti questi soldi per una singola linea? E’ meglio indirizzare i pochi finanziamenti disponibili su altre priorità? I benefici ottenuti dalla collettività compensano l’onere finanziario dedicato ad un’unica opera? Cosa sarebbe meglio fare con quei quattrini per migliorare la mobilità in tempi più brevi e con risultati più performanti?
Le cose non vanno di certo meglio se si prendono come riferimento i costi/km della linea M4 di Milano (112 milioni), della metropolitana automatica di Torino (70 milioni) o della linea 1 di Napoli (300 milioni).
Oltre i costi, vanno messi in conto anche i tempi. Da noi realizzare una nuova linea su ferro richiede da 10 a 20 anni. Quando l’opera è completata, risulta già tecnologicamente obsoleta e deteriorata dal tempo trascorso e dalle intemperie tanto da necessitare di interventi manutentivi a volte prima dell’inaugurazione (basti solo pensare agli anni trascorsi dal completamento delle prime strutture quali gallerie, manufatti, depositi, stazioni, ecc. prima dell’apertura al pubblico di un tratto funzionale, alle modalità di realizzazione e alla qualità dei materiali impiegati), senza contare gli anni di attesa per usufruirne che, se conteggiati anch’essi economicamente, farebbero lievitare ulteriormente i costi subiti dalla collettività.
In sostanza, con questi costi parametrici, per dotare le maggiori città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Palermo, ecc.) di una rete di trasporto su ferro tipo metropolitana (pesante o leggera, tanto il risultato cambia ben poco) che complessivamente ammonti quanto meno a 200 km di nuove linee (N.B. nel confronto con le maggiori realtà europee ne occorrerebbero molti di più, almeno il doppio) lo Stato dovrebbe mettere mano a finanziamenti dell’ordine di 30 miliardi di euro, con cui si potrebbe rinnovare per 8 volte l’intero parco locomotive FS.
Secondo voi è ragionevole che il trasporto pubblico su ferro del tipo metropolitana, qualora fosse anche realizzato in tempi non biblici, costi alla collettività nazionale una enormità siffatta? Cosa c’è che non va? (Io lo so, ma poi rischio una denuncia per diffamazione) Dove sono i nostri organismi di controllo? Dove sono le vere analisi costi-benefici? Chi decide i progetti? Su quali presupposti? Chi materialmente redige i progetti? Perché a Madrid costruiscono metropolitane in 5 anni a 37 milioni al km? Truccano i bilanci?
Perché mediamente in Italia ogni cosa, dallo spillo al transatlantico, passando per assicurazioni, scuola, libri, costi di tenuta dei conti correnti bancari, medicine, bollette dei servizi, tasse, ecc. ecc. costa da 1,5 a 4 volte la media europea? Perché siamo “cool” (fichi)? O siamo presi per il c****?
Purtroppo debbo prendere atto che la gente continua a non capire.
Finché nei posti di comando, qualunque essi siano, ci saranno i soliti personaggi in cerca d’autore, questo stramaledetto paese non andrà mai da nessuna parte. Gente che parla, parla, sparla, aumenta solo le tasse e non decide mai nulla, tranne l’incremento dei loro emolumenti e mazzette. A loro di noi, di voi, non gliene frega niente, non è mai fregato niente, come la famosa frase del marchese del Grillo/Sordi: “Perché io so io e voi non siete un c****!!” A “loro” interessa solo trasferire i nostri/vostri soldi e immobili persi con tasse inique ed “espropri” perpetrati da Iniquitalia dall’Italia ai paradisi fiscali dove avranno modo di reinvestirli in yacht, ville, escort, proprietà fondiarie, miniere, pozzi di petrolio, società, industrie, ecc. ecc., senza nemmeno ringraziarci sentitamente per la nostra imbecillità e somma magnanimità.
Ecco perché a Roma non si decide mai nulla e quel poco che si fa è a totale danno della collettività. Sono decenni che cerco di farvelo capire, ma voi siete orbi e sordi e io sono stanco, molto stanco e arcistufo di passare per un mentecatto quando i mentecatti sono da tutt’altra parte.
…SUBITO IL NO!!! …MA PROPRIO SUBITO!!!
POI, INSIEME, AI SENSI DEL D.LGS N° 42/2004, Art. 144, IL CONCERTO, CONDIVISO, DELLE PROPOSTE ALTERNATIVE.
ahahahahaha ma proprio subito è!!! sennò la Giannone si arrabbia!!
mi permetta, ma questo suo discorso non può reggere. Proponga fin da subito le alternative e le sue proposte!
Luigi perdonami l’intromissione, ma questa signora non conosce minimamente la materia di cui parla, cerca soltanto visibilità. Prova ne è il fatto che continua a scrivere cose senza senso da più parti, cercando appoggio, ma peccato per lei trovandolo solo in quelle poche persone che magari si fidano di lei, ma che non conoscono di cosa si sa parlando. Alternative non ne ha perchè appunto non conosce oppure proporrà il tram 8 come dicono il M5S (di cui lei è un’attivista) o De Luca, anche perchè gli mancano le basi sulla conoscenza del TPL
Andrea, figurati, è che sono “abbastanza stanco” di questo immobilismo e del NO a priori.
Ci possono stare le divergenze, ma vanno motivate. E’ come se uno dicesse: non sono d’accordo con.. , ma non ti spiego il perchè, mah!
Con tutti i numeri a caso delle leggi che scrive, magari ci becca pure quella in cui la sovrintendenza nega letteralmente il tram ai fori,
Solo forse, eh.
ma che vvoi?
E Lei pensa che, scrivendo qui, possa ottenere un minimo di consensi o credibilità, oltretutto dopo aver sparato informazioni a casaccio nel post precedente? Va bene, avanti così.
ripeto il mio invito ai grilli di andare oltre al No e di presentare un piano complessivo per risolvere il problema della mobilità in questa città che ha
a) un gap infrastrutturale pauroso
b) nel quale OGNI GIORNO MUOIONO persone di traffico (andatevi a leggere le percentuali di incidenti e morti su strada a Roma).Una vita vale meno di un albero? Rifletteteci su
C) una qualità della vita pessima e dove è l’auto a determinare scelte anche commerciali importanti.
Un piano articolato, che tenga conto di un attento studio dei flussi al quale far corrispondere l’infrastruttura reale idonea a sostenere la domanda di una parte di cittadini che si spostano quotidianamente dal punto A al Punto B. Avrete spazio anche su questo sito. Grandissimo spazio.
Ovviamente gradiremmo leggere anche le previsioni di spesa relativo al piano armonico sulla mobilita’ sostenibile da voi proposto. Ripeto dev’essere scinetificamente fondato.
Attendo fiducioso. Dopo i NO i fatti. Grazie
chiedo scusa per gli errori di battitura ma trovoMI in strada e scrivo da cell, a causa di uno spostamento necessario per motivi di lavoro… in attesa del 764 (che non passa mai!!!!) .Perchè Roma è paralizzata..anche a mezzogiorno. lo sapete questo?
La cosa per me più deprimente in tutta questa faccenda è la posizione di Athos De Luca.
Gli ho anche dato il mio voto di preferenza alle ultime Comunali, memore del buon lavoro a Monteverde e della sua giustissima lotta contro la cartellopoli romana.
Purtroppo la sua insostenibile posizione sulla questione Metro C e l’approssimazione con cui ha gestito l’intera faccenda l’hanno irrimediabilmente discreditato ai miei occhi, di sicuro non lo voterò più.
Peccato che:
VIA DEI FORI IMPERIALI E COLOSSEO E DINTORNI: VINCOLO DI
INEDIFICABILITA’ ASSOLUTA (COME PER LEGGE, ai sensi del Vincolo di
interesse archelogico e paleontologico previsto dal D.L. 490/1999 (ec
1089/1939) O RELATIVA (DELLA SERIE FACCIAMO COME CI PARE!…)?…
Dal d.l. n. 269/2003:
3. Opere non suscettibili di sanatoria (art. 32, comma 27°, del decretolegge
n. 269/2003).
Non sono suscettibili di sanatoria secondo il disposto dell’art. 33 della legge
n. 47/1985 le opere che siano in contrasto con i seguenti vincoli, sempre che
gli stessi siano stati imposti prima dell’esecuzione delle opere e comportino
l’inedificabilità:
a) vincoli imposti da leggi statali e regionali nonché dagli strumenti urbanistici
a tutela di interessi storici, artistici, architettonici, archeologici, paesistici,
ambientali, idrogeologici;…
METRO C E DINTORNI…
Dal Decreto Legge del 2013 numero 69 art. 18: CAPO III Misure per il rilancio delle infrastrutture (SBLOCCA CANTIERI, MANUTENZIONE RETI E TERRITORIO E FONDO
PICCOLI COMUNI) 1.:
3.Con delibere CIPE, da adottarsi entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto nei limiti delle risorse annualmente disponibili, l’asse viario Quadrilatero Umbria-Marche, la tratta Colosseo – Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma,…
4.6. Entro il 30 ottobre 2013 viene sottoposto al CIPE il progetto definitivo della tratta Colosseo – Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma, da finanziarsi a valere sul Fondo di cui al comma 1 “a condizione che la tratta completata della stessa
linea C da Pantano a Centocelle sia messa in pre-esercizio entro il 15 dicembre 2013. (Comma così modificato dalla legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98)”……MA LA TRATTA DA PANTANO A CENTOCELLE ANDRA’ IN PRE-ESERCIZIO NEL GIUGNO 2014, SE TUTTO VA BENE, E, ALLORA, IL FINANZIAMENTO DI CUI AL COMMA 1 DEL FONDO, E’ GIA’ STATO REVOCATO, COME DA DICHIARAZIONI RILASCIATE PUBBLICAMENTE DALL’ING. IMPROTA: “Dal punto di vista amministrativo occorre che il Ministero, Regione e Comune s’incontrino per definire il destino di questa infrastruttura dopo piazza Venezia in modo da garantire i finanziamenti necessari. Allo stato attuale si arriverà a Piazza Venezia nel 2024…”… !!!…
E, QUINDI, DOV’E’ IL FINANZIAMENTO PER I LAVORI DELLA METRO C CHE SONO STATI EFFETTUATI, CON EFFETTI DISASTROSI PER IL “PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA'” SU VIA DEI FORI IMPERIALI, INTORNO ALCOLOSSEO E DOVE SONO LE AUTORIZZAZIONI, CHE POSSONO ESSERE RILACIATE SOLO SE C’E’ IL FINAZIAMENTO PER ESEGUIRE LE OPEREE SE SWONO STATI RILASCIATI TUTTI I PERMESSI ( …Possono accedere al finanziamento solo “gli interventi muniti d i
tutti i pareri, autorizzazioni, permessi e nulla osta” previsti dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e dal decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207.) ?…
Arch. Paola Giannone
A regà questa ufficilamente non ce sta co la testa!!! 😉
Noi manco la leggiamo più, è un disco rotto che dice un sacco di inesattezze. Parafrasandola: peccato per lei che sia stato tutto autorizzato…
secondo me chi non ci sta con la testa è chi pretende di spendere ancora centinaia e centinaia di milioni a debito, in una situazione economica disastrosa.
Bè sai a volte dalle situazioni disastrose se ne esce anche investendo in infrastrutture e creando quindi posti di lavoro. In questo caso hai anche un qualcosa di determinante per il bene di una città
Pre-esercizio nel Giugno 2014?!?! Ma manco per niente!! Confondi l’inizio con la fine dello stesso!! Leggendo questo “appello” si capisce che il tuo unico scopo è solo fare disinformazione, beh complimenti.
Stavo in ansia…
mi stavo chiedendo…” che fine avra’ fatto l’Arch.Giannone??!!”…
ed eccola tornata a scrivere….x la gioia di “Grandi e Grillini”…
Mah si… aveva scritto pure al NYT!!!… come se agli americani jene potesse fregà qualcosa della Metro C.
questa è la classica presunzione da Roma Nord…
ARCHITETTO,
AMMETTIAMO CHE LEI ABBIA RAGIONE….QUALI SONO LE SUE PROPOSTE, QUALI LE ALTERNATIVE?
ARCHITETTO, AMMETTIAMO (PER UN ATTIMO) CHE LEI ABBIA RAGIONE, QUALI SONO LE SUE PROPOSTE, QUALI LE ALTERNATIVE?
Il preesercizio della prima tratta funzionale (Pantano-Centocelle) può tranquillamente essere avviato entro l’anno, visto che la tratta è pronta. Un’occhiata alle informazioni reperibili a distanza di due click sarebbe opportuno prima di parlare.
Giugno 2014 è l’apertura al pubblico, accorpando la tratta Pantano-Centocelle a quella centocelle-Lodi.
Chiedo venia: fine 2014 l’apertura al pubblico (almeno questo si ricava dall’Atto Attuativo considerando i tempi presunti di preesercizio della tratta Centocelle-Lodi). Comunque resta il fatto che la scadenza di fine 2013 è del tutto alla portata, il che garantisce il finanziamento della Colosseo-Venezia.
Chiedo venia: apertura al pubblico a fine 2014, come si ricava dall’Atto Attuativo considerando la durata presunta del preesercizio della Centocelle-Lodi. Comunque la questione non cambia: l’avvio del preesercizio della prima tratta a dicembre è del tutto alla portata, il che garantisce il finanziamento della Colosseo-Venezia.
vai vai…questa mattina 3.40 ore di fila per raggiungere l’ufficio!!! i treni bloccati per guasto….ma quando tuteleranno anche la gente che va a lavoro?….!!! io provo vergona ancora a sentire sempre tutti questi No…questi problemi e problemi sollevati in un vociare infinito ma che non produce soluzione valida….bella notizia che la C prosegue e spero tanto anche in meno di 7 anni si posso arrivare alla linea B…..per M5S perchè non verificate invece come far scendere gli affitti o una seria politica abitativa a prezzi ragionevoli in base allo stipendio?….la mattina bisogna fare km per attraversare al città..sia con i mezzi che con l’auto il risultato non cambia…ore e ore di viaggio…. 🙂
Come si può pretendere di spendere così tanti soldi per una tratta infinitesima di metropolitana? E in una città come Roma, praticamente in default (vedi il link http://www.affaritaliani.it/roma/mandiamo-roma-in-bancarotta-proposta-choc-default-pilotato-09102013.html)!
Sarebbe stato meglio spendere più oculatamente tutti quei milioni di Euro. Magari per sistemare la viabilità di superficie in un modo più degno di un Paese civile.
Gino: le risorse sono state già spese e non c’entrano nulla con il default attuale visto che sono state stanziate un anno e mezzo fa pe rla parte comunale che corrisponde al 18% del totale. Devi sapere, forse non lo sai, che il 70% del costo dell’opera è finanziato dallo Stato…
Complimenti per il lavoro che state facendo a sostegno dell’unica infrastruttura che ha qualche speranza di levare un po’ di traffico da Roma…
Mi fanno veramente ridere i consiglieri Grillini che fanno gli ambientalisti a giorni alterni…
Ad ogni modo volevo chiedervi se sapete quali sono stati i risultati delle indagini archeologiche fatte a Colosseo e piazza Venezia… quale è il reale rischio di incappare in importanti reperti archeologici che possano bloccare tutto?
Speriamo che questo serva di lezione sia al M5S che al consigliere De Luca. De Luca è uno dei pochi, anche nel PD, che si sta battendo contro lo scandalo dei cartelloni pubblicitari. Perchè non riscerva le proprie energie ad una battaglia sacrosanta come quella? Anche il M5S può dare un grande contributo di trasparenza di cui la torbida politica romana ha assolutamente bisogno, perchè io dei ladri che ci sono anche nell’attuale maggioranza non mi fido. Però anche loro devono evitare di sposare le cause più assurde se vogliono rispetto. La Metro C è un opera fondamentale, con una grandissima utilità e di cui Roma ha disperatamente bisogno. Non c’entra nulla con i miliardi della TAV, o degli F35, che probabilmente potrebbero essere spesi molto meglio sul TPL. La metro C è TPL! Serve alla gente per andare al lavoro tutti i giorni. Deve essere realizzata combattendo sprechi e ruberie, ma DEVE essere realizzata. Non ho mai sentito nessuno proporre di chiudere gli ospedali perchè si ruba sulle forniture di siringhe.
Egregi concittadini,
è inutile che vi agitiate sul fatto che la Linea C si faccia o non si faccia o cambi tracciato oppure costi troppo, ovvero se abbiano perso la partita Caio o Sempronio.
Nessuno di noi salirà mai su questa “magnifica” metropolitana del futuro perché l’Italia (e con essa il Comune di Roma) si sfascerà molto prima che l’opera sia ultimata.
La manutenzione dei mezzi di trasporto pubblico e delle metro è al lumicino, il comune di Roma è sull’orlo della bancarotta, non si sa fino a quando ci saranno soldi per pagare stipendi e pensioni, l’Italia post industriale si sta trasformando nel “deserto dei Tartari” e voi ancora credete di vivere in un Paese che oramai non c’è più o che ancora “funziona”!
Per cui mettetivi l’anima in pace e smettete una buona volta solo di criticare senza darvi da fare per salvare il salvabile, ossia la vostra pelle, unico bene rimasto dopo il salasso economico che ci siamo cercati per la nostra colpevole negligenza e grandissima inettitudine.
Ave Cesare, morituri te salutant
Vostro Cincinnato
Purtroppo le cose stanno proprio così!
Mi sembra che ci sia troppa gente che non si rende conto dello sfascio economico in cui ci troviamo.
Certo non c’e’ che dire…hai scelto un nickname di un personaggio definito da Petrarca “uno degli exempla di dedizione alla patria..”…che tu sia un po’ presuntuosetto??
“nessuno di Noi salira’ mai su questa magnifica metropolitana del futuro perche’l’Italia (e con essa il Comune di Roma) si sfascerà molto prima che l’opera sia ultimata”…
Siamo di fronte a delle profezie di un Nostradumus de noatri??
Beh in effetti dopo la teoria di complotti..disastri ambientali e archeologici la profezia di Cincinnato ci mancava…
grazie del tuo contributo… ( perdonaci se qualcuno leggendo il tuo post ha osato fare qualche segno scaramantico..)
Finalmente una bella notizia, ma anche io modererei l’entusiasmo perchè i comitati del “No a tutto” sono agguerriti e sicuramente pronti ad altre azioni per bloccare o ritardare l’avanzamento della linea C. Il vero motivo che spinge questi comitati, a mio avviso, è quello che avete scritto nell’articolo e cioè “No all’opera per non avere disagi con i cantieri sotto casa” e poco importa se gli oltre 400.000 romani che abitano sulla casilina, da Lodi a Pantano, questi disagi li stanno sopportando in silenzio da oltre 5 anni.
Bello avere le metropolitane, ma tra ritardi, aumento dei costi, mazzette e malagestione, visto che siamo a Roma modererei l’entusiasmo. A meno che non abitiate dall’altra parte della città.
Considerazione molto sensata.
Finalmente, era ora! Noi romani abbiamo diritto ad una rete di metropolitana decente (e, si ricordi, pianificata e costruita con la benedizione della Sovrintendenza!) – checché ne dica il MoVimento Cinque Stalle…
…inoltre, vorrei sottolineare come A) il Colosseo non corra alcun rischio e sia staticamente a posto (lo dice Mariarosaria Barbera, la sovrintendente – mica pizza e fichi) e che B) la metropolitana ci passa vicinissimo, e per di più a pochi metri sotto terra, da più di sessant’anni. Il Colosseo, checché ne dicano i grilletti, è ancora in piedi (il pericolo maggiore è costituito dalle auto i cui fumi danneggiano l’esterno del monumento).
Mi chiedo poi come facciano a pensare che qualche autobussino e mezzo tranvetto possano sostituire una linea metropolitana pesante che attraverserà non solo mezza città ma anche gli abitati circostanti, fornendo finalmente agli abitanti di questi ultimi un mezzo alternativo, rapido e molto efficiente per raggiungere il centro (i grillini avrebbero forse preferito che detti abitanti continuassero a farsi il Raccordo o prendere i pochi, affollatissimi e puzzolenti autobus che l’ATAC gli manda?).
Eppure, non è ancora entrato loro in testa che senza un’estesa rete di linee metropolitane la cosiddetta “mobilità sostenibile” se la potranno solo sognare la notte… questa città ha bisogno di metropolitane come l’aria.
Tanto vale buttare giù il colosseo direttamente. I lavori della C sono dannosi e un inutile dispendio di risorse economiche. Le metro servono in periferia non distruggendo unc entro stroico già morente.
Si vede che ci capisci poco di Tpl: le metro servono se fanno rete, se riescono a portare le persone dalla periferia in centro creando nodi di scambio che consentano anche il semplice spostamento nel centro della città. Come in ogni Capitale europea.
Detto questo usi un linguaggio da politico di serie C quando dici “Tanto vale buttare giù il colosseo direttamente”. Credi che tra di noi ci sia qualcuno che vorrebbe che il Colosseo avesse anche solo una piccola lesione? Pensi che tra gli ingegneri che hanno progettato l’opera ci siano irresponsabili che metterebbero a rischio il più famoso monumento del mondo, rischiando il linciaggio (senza contare la fine della carriera e la prigione!), per realizzare una stazione? Ti prego, con queste frasi offendi la tua e la nostra intelligenza! Tra l’altro come ben sai a pochi metri dal Colosseo, con tecnologie di 60 anni fa, già ne è stata costruita una di stazione. E per fortuna il Colosseo è ancora lì!
tanto se continua così a Roma ci verrà sempre più poca gente!
Dopo aver letto il tuo post posso solo dirti che non meriti nemmeno una risposta…
I lavori della metro C sono dannosi?? Inutile dispendio di risorse economiche??Buttiamo giu’ il colosseo direttamente??
Siete davvero comici..con la differenza che non riuscite nemmeno a far ridere..
Si, la volontà’ di appalti da parte di Caltagirone e la volontà’ di “stecche” da parte dei politici.
Sono contento…ma per dirla tutta, non solo il m5s aveva fatto delle interrogazioni per mettersi di traverso…
Athos De Luca (Pd), presidente della commissione Ambiente, prima di “ipotecare il centro storico di Roma per almeno 7-8 anni” bisognerebbe avere “le idee chiare su come procedere oltre”. Altrimenti “sarebbe folle”. De Vito (M5S) chiede conto all’assessore Improta dei possibili costi aggiuntivi per la tratta T3 dovuti a nuovi contrattempi di natura archeologica “che nell’ultimo accordo firmato tra le parti sono a carico di Roma Metropolitane”. Ed esige spiegazioni anche Gemma Azuni (Sel) secondo cui “non si capisce la fretta di tagliare gli alberi nel cantiere su via dei Fori Imperiali quando i lavori di realizzazione della tratta inizieranno tra tre anni”.“
Roma ha bisogno di questa infrastruttura. Ha bisogno di chiudere la prima “rete” della metropolitana Termini – San Giovanni – Colosseo e più avanti con il proseguimento fino ad Ottaviano. La mobilità “dolce” (bici) ecocompatibile ed in superficie (tram, bus) sarà sicuramente un plus che insieme alla nuova rete potrà aiutare a smaltire il traffico privato in centro.
Avanti tutta con la T3
curioso che il M5S preferisca il tram, quando invece al posto della tramvia Ponte Mammolo-Cinecittà propone una ridicola monorotaia (sì, il mezzo di trasporto dei parchi di divertimento e delle fiere).
?? scusa da quale fonte ricavi questa informazione, grazie
Leggi le agenzie stampa di questo tardo pomeriggio.
Link prego, e comunque è impossibile, nessuno di noi 4 consiglieri ha fatto affermazioni del genere
Di quale affermazioni parli? E’ citato solo il testo della mozione, non vostre affermazioni. Come ben sai non esistono i link delle agenzie di stampa… Comunque vatti a vedere Ansa, Omniroma, Dire, Agi…
Ps: eravamo presenti sia ieri sera in Assemblea Capitolina che ieri mattina alla commissione Ambiente. La prossima volta ci presentiamo così almeno fugheremo i tuoi dubbi sulla nostra “misteriosa” identità
Beh, curioso no…
per i no-tutto come M5S e vari, solitamente, se è metro pesante deve diventare una metro leggera di superficie (???) o un tram, se è un tram, deve diventare un autobus elettrico….
XD XD
La vittoria dell’insensatezza in un Paese fallito.
OTTIMO! Basta NIMBY! Le metropolitane servono tantissimo.
Se volevano discutere delle modalità del progetto si dovevano svegliarsi nel 2001. Ormai è fatta e approvata, si proceda come votato anni fa. Questa è democrazia! Si ridiscutano le modalità per le linee future (stazioni più piccole, come quelle della nuova metro 5 a Milano magari) faciliterebbero i lavori e costerebbero di meno.
Sul discorso di una metro stile “Linea 5” di Milano i dubbi ci sono: capacità di trasporto sicuramente inferiore ad una “grande” metropolitana, ma costi abbastanza simili
Allora come non detto. L’importante è che il rapporto qualità/prezzo sia soddisfacente.
Non ti preoccupare, Alex! 😀
Per la linea D sono previste stazioni più piccole e meno impattanti, in quanto la linea è considerata “leggera”, per la concezione romana di metropolitana (in realtà è una via di mezzo tra leggera e pesante tradizionale…).
Quindi i fessacchiotti che propongono metro leggere (in superficie, poi??? ma prima si lamentano dell’impatto che una metro può avere con il patrimonio archeologico, a torto, e poi la vonno de superficie???) non sanno che la D lo sarebbe!
Dobbiamo chiedere, URLARE a gran voce che vogliamo la D, oltre alla C! non deve cadere nel dimenticatoio, non deve cadere preda dei NIMBY!
Deve diventare un ulteriore obiettivo! Il progetto preliminare ci sarebbe già, tra l’altro…serve…che serve? ah, volontà!
Forse servirebbero anche i soldi.
la D dovrebbe partire da ponte mammolo (nodo fondamentale di allaccio con la B e i mezzi Cotral) in superfice (sopraelevata), nel tratto E.Galbani/ Kant (con una fermata in prossimità della nomentana all’altezza Marx/ mercato casal de pazzi), per poi interrrarsi su viale Kant i in prossimità di via Arturo Graf.
Sono della zona, questa è pura “pazzia”, gli abitanti del quartiere non accetterebbero mai una soluzione del genere e conoscendo i vari comitati di quartiere si arriverebbe anche alla guerriglia stile NoTav, e non sto esagerando. Inoltre ci sarebbero grandi problemi di tipo logistico e di spazi (su Viale Kant o ci interri la Metro o ci fai passare le auto, entrambe le cose non sono fisicamente possibili)
Quello che servirebbe realmente per la zona sarebbe una linea Fidene-Cinecittà, ma mentre il tratto sulla Togliatti e sul Viadotto Gronchi si può fare tranquillamente in sopraelevata (il viadotto è già attrezzato, la Togliatti è stata pensata per soluzioni simili) il tratto Kant-Graf-Fucini lo si può risolvere solo con un tratto sotterraneo con entrata nel parco di Via Furio Cicogna (con fermata in superficie per abbattere i costi) e poi 3 fermate sotterranee a Kant-Marx (Mercato), Pugliese (interscambio con la linea D), Fucini (più o meno in zona del Municipio) per poi riuscire appunto sul Viadotto.
Questo risolverebbe di gran lunga i problemi di traffico di tutta la zona, cosa che il “famoso” Tram sulla Togliatti non farebbe minimamente, andrebbe a sostituire semplicemente il 451 senza impattare realmente nelle abitudini dei cittadini.
L’unica soluzione è un sistema di metro leggera Cinecittà-Fidene (tempo fa sotto la Giunta Alemanno era stata avanzata la proposta di monorotaia fino a Ponte Mammolo, inutile quanto se non più il tram, ma che in un idea fino a Fidene risolve l’enorme problema del ponte sull’Aniene, oltre a risultare più economica di una metro leggera, meno invasiva e rumorosa, forse però non adatta al pezzo già costruito sul Viadotto, ma tutto questo è una semplice mia elucubrazione).
Mi domando: il Comitato MetroXRoma non potrebbe muoversi anche in questa direzione e chiedere a gran voce una linea Cinecittà-Fidene?
Giacomo, io sono d’accordo anche a interrarla su viale Kant,E. Galbani, con le fermate da te proposte, il problema sono i costi, ecco perchè avevo considerato su viale kant,e.galbani la possibilità che fosse sopraelevata (non continuo a capire perchè nel resto del mondo, le metro passano sopraelevate all’altezza dei palazzi e nessuno reclama), personalmente se a me facessero la metro con fermata sotto casa anche sopraelevata, a me non darebbe fastidio. MetroXRoma sono daccordo con Giacomo fate sentire la voce sulla fidene – cinecittà al Sindaco e company.