Linea B1: Jonio apre a settembre
Si inizia ad intravedere un po’ di luce alla fine del misterioso tunnel del capolinea della linea B1. Finalmente RomaMetropolitane ha fatto sapere quando verrà attivata la nuova stazione Jonio. Interrogato ieri sera dai cronisti delle agenzie di stampa, alla fine della riunione sui cantieri della linea C, il Dg Luigi Napoli ha annunciato che “entro settembre, con l’apertura delle scuole, la stazione sarà aperta al pubblico e funzionante”.
I cantieri del nuovo capolinea, dunque, seppur a rilento stanno andando avanti. “Entro giugno, o al massimo luglio- ha detto il direttore generale di RomaMetropolitane- i lavori saranno terminati. Sempre a luglio contiamo di far partire le prove funzionali. E poi ci vorrà circa un mese di pre-esercizio. L’obiettivo è aprire la stazione Jonio a settembre 2014”. Ci sarà da fidarsi? Vedremo.
Ad ogni modo a quel punto la linea B1 sarà terminata, almeno per la sua tratta storica e finanziata. Sarà quello il momento di fare una riflessione sul futuro dell’opera. Come è noto esistono due progetti per il proseguio della linea fino alla Bufalotta: il primo con le fermate Cervialto e Serpentara, prima della stessa fermata Bufalotta, ed il secondo con le stazioni Vigne Nuove e Mosca prima del capolinea a due passi da Ikea. Si trovernano le risorse e la volontà politica di proseguire (possibilmente senza nuove cubature da regalare ai privati in cambio dell’impegno finanziario)? Noi, ovviamente, facciamo il tifo per il proseguio della linea.
Chiedo scusa, solo per completare il discorso.
Praticamente sembra ci fosse un bunker clandestino ove stampavano biglietti atac che distribuivano nelle normali reti di vendita. Solo che i proventi non andavano all’atac, ma alla politica. Chissà quanti altri casi ci saranno che noi neppure sappiamo.
Se poi ci mettiamo le altre ruberie + i dipendenti assunti dalla politica + le inefficenze = capiamo perché abbiamo le tasse più alte d’Italia, a Roma non funziona più nulla, abbiamo infrastrutture (metropolitane in primis) da paese sottosviluppato quale siamo, non ci sono i soldi neppure per riasfaltare le strade ed abbiamo un buco di bilancio di più di 800 milioni.
Svegliamoci, non facciamoci prendere in giro che non ci sono i soldi per costruire le metropolitane e non protestiamo solo per il nuovo logo della Roma o per le possibili penalizzazioni della Lazio.
Qui si ruba ogni giorno e nessuno fa nulla, la città è un porcile e sembra vada bene a tutti; se continueremo con la nostra pecoreccia rassegnazione allora si che avranno vinto loro.
Avete visto lo scandalo dei biglietti falsi all’atac?
http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2013/11/04/news/bancomatac-70221702/
La politica ed i suoi accoliti si sono pappati 70 milioni di euro l’anno per almeno 13 anni, QUASI QUASI IL COSTO DELLA LINEA D come metro leggera.
Serve aggiungere altro?
La stranezza della B1 e i suoi ritardi ciclopici sta anche nelle stazioni. S.Agnese, conca d’ora e la costruenda Jonio son tutte faraoniche ed esterne. Con un grande dispendio di suolo. Eppure le metro in genere stanno sotto, anche con stazioni “importanti” dal punto di vista architettonico. basta guardare Napoli senza andare all’estero. Il paradosso di Jonio è che i binari sono ormai pronti mentre la struttura esterna va a rilento.
Con questo modo di fare la rete metro sarà un sogno in una città che sprofonda in una crisi di mobilità sempre più mediterranea e sempre meno europea (volendo bene alle tante belle cose del mediterranei ma non al traffico di Cairo, Beirut o Algeri).
Non dobbiamo rassegnarci, bisogna insistere con una visione di insieme.
Io so solo che oramai Roma è alla paralisi della mobilità.
Oggi ci sono volute 2 ore e mezzo per andare da Colleverde a Grotta Perfetta, ove lavoro, quasi lo stesso tempo per andare in treno da Roma a Milano
Ma perché non facciamo una manifestazione di protesta, del tipo bloccare simbolicamente il Campidoglio in 50000!!!!!!
– dipendenti pubblici assunti dalla politica + linee metro costruite
Incredibile, nonostante il Comune di Roma abbia un bilancio da 6,5 miliardi di euro, non ci sono i soldi per fare opere infrastrutturali!!!!!
Ad esempio anche a voler finanziare la linea D da solo, il Comune dovrebbe tirar fuori 130 milioni per 10 anni, non una cifra impossibile.
Secondo me c’è un disegno per farci prendere l’auto e farci spendere i soldi in benzina per motivi di gettito fiscale.
Vergogna!!!!!!
…perchè purtroppo aveva ragione Montanelli…
post, commenti e proteste per il nuovo logo della ASROMA o circa uno starnuto di Totti, sono molto più numerosi di quelli contro i disservizi pubblici.
Ma a questo punto non sarebbe meglio investire su una D piuttosto che su un collegamento Jonio-Porta di Roma? Non dico che i costi sarebbero gli stessi, è ovvio che una D anche solo nella tratta centrale prioritaria costerebbe molto di più del rimanente della B1. Ma visto che i soldi sono pochi io organizzerei un sistema di priorità.
Dopo la C fino a Venezia riporterei in auge l’idea della tratta della D Jonio-Venezia o perlomeno solo Jonio-Spagna che sono “solo” 6 fermate, ma creando così una rete degna di questo nome. Solo dopo penserei ai prolungamenti C fino a Clodio, B1 fino a Porta di Roma, A fino a Torrevecchia, B fino a Casal Monastero.
Ma fare un circuito è un’idea così idiota?
Molto democrisiama ma si risolve capra a cavoli.
Settembre? Ritardo notevole comunque. Speriamo non ci siano ulteriori rinvii….ma oramai non mi stupisce piu nulla.
Assolutamente si deve andare li dove ci sono zone urbanizzate..non si discute
Ma la fermata “Bufalotta” sarebbe la stessa per tutti e due i percorsi?
PS: si potrebbero vedere delle mappe? Io conosco solo quella del 2 percorso
Giacomo, abbiamo appena postato un’immagine dei due percorsi sulla nostra pagina Facebook. La foto sta tra le risposte date ad un utente, all’interno del post su Jonio (lo stesso che stiamo commentando qui)
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=591805014188372&set=p.591805014188372&type=1&theater
Grazie mille!
Ma la differenza tra la Verde e la Blu in cosa consiste?
Beh, la prima ipotesi è solo tramite finanziamento pubblico, la seconda tramite PF. Se non vogliamo cubature nuove, l’unica ipotesi da portare avanti è la prima…
peraltro la seconda passa letteralmente in mezzo al nulla per metà del suo percorso.