Linea C, ancora ritardi: Pantano-Centocelle a giugno 2014
Nuova brutta notizia per la linea C. Al termine di un sopralluogo ai cantieri del sindaco Ignazio Marino è stato reso noto lo slittamento dell’apertura della prima tratta da Pantano a Parco di Centocelle da ottobre 2013 a giugno 2014. Un ritardo di un anno e mezzo rispetto le previsioni dell’ex sindaco Alemanno, ancora più grave se si guarda al cronoprogramma originale che prevedeva l’apertura dell’intera tratta Pantano–San Giovanni nel 2011. È invece probabile che a San Giovanni si arriverà nel 2016. L’unica buona notizia di giornata è il probabile sblocco di 375 milioni per finanziare la stazione Venezia.
Il punto della situazione. La tratta Pantano–Parco di Centocelle aprirà la prossima estate. L’assessore ai Trasporti, Guido Improta, non lo ha detto. Ma il nuovo cronoprogramma è dovuto, con ogni probabilità, ai necessari lavori di adeguamento delle stazioni, già concluse, per le nuove norme antincendio. “Il pre-esercizio – ha invece detto l’assessore – inizierà ufficialmente entro dicembre” e durarà circa 6 mesi. L’avvio del pre-esercizio entro fine anno è almeno funzionale allo sblocco dei 375 milioni per la nuova stazione Venezia e tra poco vedremo perché.
Non si è parlato della tratta Parco di Centocelle–Lodi ma Improta ha detto chiaramente che “il cronoprogramma su tutta l’opera subirà modifiche”. E’ quindi plausibile pensare che anche questa tratta, le cui modifiche delle norme antincendio non determinano grossi disagi visto che si è un po’ più indietro con i lavori e si può intervenire in corso d’opera, subirà solo un lieve ritardo rispetto a fine 2014, forse scalando ai primi mesi del 2015.
La situazione più critica è quella che si registra per la tratta Lodi–San Giovanni. “La talpa – ha spiegato Improta – è ferma sottoterra da ottobre 2011. Sono state ritrovate interferenze archeologiche molto significative. Ma il sopralluogo effettuato oggi ha fatto emergere che i ritardi sono legati anche a una sottovalutazione delle problematiche e alla mancanza dell’amministrazione precedente di accompagnamento di tutti i soggetti coinvolti nell’opera, che non può essere certo lasciata alla buona volontà dei realizzatori. Ci vuole un presidio politico adeguato alla complessità dell’opera che si vuole realizzare”. Nessuna data per l’apertura di questa tratta (l’intero nuovo cronoprogramma sarà reso noto prossimamente) ma è evidente che San Giovanni slitterà almeno al 2016. Anche perché la talpa deve essere smontata e rimontata a via Sannio per la successiva tratta. Marino è “molto preoccupato”, anche se ha fatto sapere che “non ci sono ripensamenti sull’opera“.
Infine la tratta San Giovanni–Colosseo–Venezia. “Prossimamente ci sarà un tavolo di confronto che vede coinvolti il Comune, il ministero ed i fornitori – ha detto Improta – in quella sede definiremo il cronoprogramma di attività, ovvero quando ricominciare a scavare”. La questione del taglio degli alberi non sembra preoccupare. A causare ritardi, probabilmente, sarà prorpio quella talpa sotto San Giovanni che dovrà essere tirata fuori e poi ricalata giù. E finché questo non avviene, gli scavi non partono. Come noto le risorse fino a Colosseo ci sono tutte; i fondi per la stazione Venezia, 375 milioni, dovrebbero essere quasi al sicuro. A concederli è lo Stato attraverso il cosiddetto “Decreto del Fare”. Inizialmente erano legati all’entrata in servizio effettivo della Pantano–Parco di Centocelle ad ottobre 2013 e alla presentazione, negli stessi tempi, del progetto esecutivo della stessa nuova stazione Venezia. Improta ha spiegato però che ora, grazie ad un emendamento PD appoggiato dalle varie forze politiche, “l’unica condizione da realizzare per lo sblocco di questi fondi è il pre-esercizio entro dicembre 2013”. Cosa che, appunto, avverrà. Tuttavia l’emendamento, dichiarato ammissibile, deve essere ancora votato dal Parlamento.
Riflessioni finali. I nuovi ritardi sono una mazzata per chi crede in una mobilità europea su ferro anche a Roma. Ormai emerge con chiarezza che per realizzare la linea C serve la totale attenzione della politica. È evidente, invece, che negli anni di Alemanno questa attenzione sia mancata completamente. Il progetto che aveva ereditato da Veltroni prevedeva l’apertura della linea, fino a piazzale Clodio, nel 2015. Oggi, dopo i suoi 5 anni, nel 2016 si arriverà a San Giovanni e si parla di 2020-2021 per arrivare a Venezia. Colpa dell’archeologia? In parte. Con un’amministrazione più attenta questi problemi sarebbero stati risolti prima. Sembra che Marino abbia ripreso in mano la questione. Noi lo diciamo da tempo: Roma ha bisogno di quest’opera. La politica deve capirlo e fare ogni cosa possibile per realizzarla ma anche i cittadini possono fare molto, esigendo a grande voce la linea C almeno fino a piazzale Clodio. Per questo più siamo meglio è. Presto vogliamo incontrare il sindaco Marino. Unitevi al comitato per aumentare la nostra forza.
Ma invece i progetti per la Roma-Giardinetti quali sono? Trasformazione in Metrotranvia??
ho visto le foto di Marino in giacca e cravatta sulla roma lido. vediamo se ha il coraggio di venire sulla roma-giardinetti. non credo sopporterà il caldo….sempre ammesso che la linea funzioni. oggi infatti ennesimo guasto con una vettura da cui usciva fumo. è una linea da quarto mondo. vergogna
Ciao a tutti,
nel caso ci fossero ancora dubbi è ormai evidenti che ormai da 40 anni siamo mal governati a tutti i livelli nella migliore delle ipotesi da cialtroni, incapaci ed inetti, non a caso l’Italia è ormai fallita e Roma è ridotta ad un letamaio. Dovremmo chiederci perché il meccanismo che porta ai vertici di questo derelitto paese il peggio del peggio sembra indistruttibile ed immodificabile. Secondo me se un marziano viene sulla terra e vede quello che è accaduto finora con la metro C si mette a ridere a crepapelle per giorni interi.
In questo caso si è rasentata la follia:
1) Costruzione della parte periferica prima della centrale con il risultato che alla fine andranno in tilt le due linee esistenti per sovraccarico
2) Burocrazia asfissiante e bizantina
3) Scelte progettuali pressoché ridicole (vedere il problema delle talpe a San Giovanni)
4) Incapacità di un vero project e risk management
5) Tempistica dei finanziamenti quantomeno discutibile
6) Controlli dei S.A.L. inesistenti
7) Pagliacciate dei vari comitati (vedi i ridicoli e strumentalizzati membri di Italia Nostra) incapaci di concepire qualsivoglia bene comune
Intanto a SANTIAGO DEL CILE, non a New York, stanno costruendo la linea 6!!!! E noi non riusciamo neppure a sapere quando aprirà una manciata di fermate!
Pensate all’estero che fiducia possono avere di noi e delle nostre aziende, visto che siamo ormai incapaci anche di asfaltare una strada!!!! Ed è triste constatare che più andiamo avanti e più precipitiamo nel baratro senza che nessuno di questi buffoni cerchino di invertire la rotta salvando il salvabile (a proposito, è rimasto qualcosa?).
Mi chiamo Flavio e sono nuovo del forum! Mi accodo volentieri al discorso di uscire dal web e farci sentire! E’ ora di farla finita di subire passivamente. Mi tenfo stretto parlando solo del problema metro e di Roma e dico che lo schifo e la vergognosa immonilità che c’è a Roma ha superato livelli inimmaginabili solo 10 anni fa!
Il discorso della Metro C lo ricordo da quando facevo le superiori, circa venti anni fa quanto prendevo il “trenino” e mi interessa visto che vivo sulla casilina!
Secondo il mio modesto parere l’opera è ormai un fallimento totale!! Ma mi spiegate come è possibile paralizzare un quadrante abitato come quello di via casilina per anni e anni! Miliardi e miliardi andati in fumo quando si poteva migliorare a questo punto la linea roma pantano con attrabversamenti e treni nuovi guadagnando tempo (in qualche anno sarebbe stata pronta e in denaro! Quando sento dire che per la tratta san giovanni colosseo (2 fermate) ci vuole se non sbaglio quasi un’altro miliardo penso che sia assurdo solo proporre una spesa simile per 2 fermate di metro! Ma ci rendiamo conto un miliardo!!!!!!!!!!!!! Mi dispiace ma è impensabile programmare un’opera con queste tempistiche e con miliardi e miliardi vanificati quando li si potrebbe destinare alle periferie che ormai fanno pietà in quanto a cura del verde e architettura urbana! Questo è il mio pensiero da ingenuo…poi sapete tutti meglio di me come vanno le cose ormai in politica!
Ma ci rendiamo conto, UN ANNO E OTTO MESI la talpa ferma senza che nessuno ne sapesse nulla, o dicesse????
E’ una cosa gravissima, il comune dovrebbe andare in tribunale contro l’amministrazione precedente per i ritardi e danni all’intera città di Roma provocati da questo comportamento criminale (da parte di un ente pubblico che dovebbe controllare).
La commissione d’inchiesta in parlamento è proprio il minimo.
Ripeto: il punto non sono problemi archeologici che possono starci. Il punto è che a Roma, ai romani, ai residenti e commercianti delle zone interessate, è stato tenuto NASCOSTO che non si lavorava più!!
Era previsto che la talpa restasse ferma a San Giovanni per un periodo ..non cadiamo dalle nuvole per favore..
Il tutto è dipeso dal ritardo con il
Quale il CIPE ha erogato e poi sbloccato i fondi per la tratta San Giovanni/ Fori Imperiali-Colosseo..
Ricordi per esempio che a causa di questo ritardo da parte del CIPE la società MetroC SPA aveva messo in mobilità un serie di operai che al momento non avrebbero lavorato nel nuovo cantiere??
Per favore non pensiamo che Marino e’andato in sopralluogo a San Giovanni e ha scoperto che c’era la talpa..
Di colpe l’amministrazione Alemanno ne ha molte ma questa proprio no!!
Mamma mia che paese di pagliacci…
La talpa potrebbe essere ancora sotto perche’ cosi’ era previsto.
Buona giornata
Francesco
La talpa potrebbe essere ancora sotto perche’ cosi’ era previsto.
Buona giornata
Francesco
Brutta notizia da un lato..per quanto riguarda la slittamento alla prox estate della tratta Pantano/ Parco di Centocelle…ma buona notizia il fatto che l’avvio del pre-esercizio entro fine anno sblocchera’ comunque le risorse per la Stazione Venezia.
Mi auguro che il Sindaco Marino, assieme a Improta affrontino subito con la max urgenza il problema da risolvere alla Stazione San Giovanni in modo che in tempi rapidi si inizi a scavare in direzione Stazione Venezia.
In risposta a chi dice che sarebbe utile iniziare a scavare da Clodio in direzione Venezia mi sento di affermare che non sarebbe una cattiva idea ma credo che per quella tratta manchi ancora la copertura finanziaria che Marino dovra’cercare da subito se vogliamo la Linea C nella tratta fondamentale pronta per il 2022/23. Continuo a ribadire che c’e’ anche la max urgenza per il nodo Pigneto e per la trasformazione in metropolitane della Roma Lido e della Roma Nord con la costruzione delle previste nuove stazioni.
Infatti, secondo me, è esclusivamente per quei finanziamenti che inizierà a dicembre il preesercizio……..
Ma a giugno vedrete come usciranno altri “intoppi” e non sarà possibile attivare la prima tratta……….però intanto i finanziamenti se li saranno già intascati..,….
La repubblica delle banane……
E’ ora che questo comitato, faccia una grande manifestazioene su via casilina e sotto il campidoglio!!!!
Piazza dei Mirti deve essere ripristinata e cosegnata ai cittadini!!!
Basta sprechi e ritardi….
VERGOGNA. CHE PAGLIACCI
La responsabilità però è anche dei cittadini, non Di tutti per carità, ma di tanti….
….molti romani (in questo caso romanisti) si sono addirittura scomodati nel seguire l’ASROMA nel ritiro di montagna….e nemmeno per andare a tifare, bensì per andare a contestare….
INSOMMA SI PERDE PIU TEMPO A CONTESTARE L’ASROMA CHE E PENSARE AL BENE COMUNE…
Andrea ti rispondo con le stesse parole con cui ho risposto un po più sotto a morgenstern: contattaci in privato, e se vuoi inizia a frequentare le nostre riunioni. Per ora la nostra attività si concentra quasi esclusivamente sul web ma vogliamo crescere ancora un po’ a livello di numeri su internet e soprattutto a livello di “iscritti”. Perché è nostra intenzione uscire dalla rete molto presto ed organizzare qualcosa sul campo. E più siamo meglio è!
mi piacerebbe partecipare ai vostri incontri. come fare? perchè non pensate di pubblicare un calendario/programma di incontri qui sul sito?
Edoardo: non è male l’idea di incontri pubblici per tutti. Magari dopo l’estate possiamo pensarci. Intanto se vuoi partecipare da subito (o comunque alla prossima riunione che organizziamo) scrivici in privato qui sul sito o su Fb e intanto ti inseriamo nella mailing list dei membri
……..Se penso che fino a qualche settimana fa Alemanno proclamava l’imminente messa in esercizio della Metro C……!! Precisamente…..a luglio!!!
……Il paese governato da politici PAGLIACCI!!!
ma la stazione jonio quanro aprira?non se ne parla mai
ero rimasto a ottobre di quest’anno
Concordo con chi ripropone l’attenzione sullo strategico nodo di scambio del Pigneto: un’opera nell’opera della quale si ha oramai traccia solo sui grafici ma della quale non si sentono citare, da tempo, né scadenze né ipotesi di copertura finanziaria. Al di là dell’effetto immediato di garantire tempi ‘europei’ alla mobilità in (alcune zone) della città, la metro C ambisce anche ad annullare la barriera tra semicentro (al di là di Porta Maggiore) e periferia con il centro. In tal senso il Pigneto è individuato come quartiere-cerniera. Senza la realizzazione della progettata interconnessione, però, l’idea resterà allo stato di buona intenzione. Sarebbe opportuno che, al di là delle battaglie ideologiche sull’isola pedonale o sulle destinazioni dei grandi contenitori pubblici, quelli del Pigneto si mobilitassero per un’opera, questa sì, rivoluzionaria. Le cose si ottengono quando fortissimamente si vogliono.
secondo me è impensabile far seguire alla metro questo percorso..bisognava puntare su ndstiense già nodo di scambio e pronto a servire la massa di gente che lavora ad eur la linea b e i treni regionali oltre quelli ad alta velocità e da li andare verso clodio..continuando cosi su questa strada forse ci vorranno altri dieci anni!assurdo!che brutta notizia!
E il centro storico con cosa lo serviamo?? Con le macchine? Questo tracciato è stato studiato appositamente insieme alla linea D per coprire una volta per tutte il centro storico collegandolo alle periferie. Aree come il Colosseo Piazza Venezia l’ansa barocca con Piazza Navona Campo de Fiori ecc verrà liberata dal traffico. Facendo così lo si può rendere il più possibile pedonale e vivibile salvaguardando il patrimonio archeologico. Quello che suggerisci tu non serve a niente
il centro storico lo serviamo con la B e la A già eisistenti e un bel tram sui fori imperiali chiusa al traffico…se per arrivare al centro devo sfondare momuntenti e impegarci altri trenta anni non ho cmque risolto il problema..e poi scusa..la passaggiata in centro onestamente sul problema serio di arrivare al lavoro credo sia meno importante….. scusa ma qui anni i esasperazione 🙂
Propongo al Comitato, per far sentire di più la voce dei cittadini, di coinvolgere anche i municipi interessati e organizzare banchetti per la raccolta firme, da istituire presso le future stazioni della linea C da Pantano a Lodi, con le seguenti richieste:
– completare quanto prima la linea C almeno fino a piazzale Clodio
– realizzare le interconnessioni previste con le linee regionali, tra cui quella molto importante della stazione ferroviaria del Pigneto
Concordo con te Francesco …. Pigneto …
Che intendete con “unitevi al comitato”?
Vuol dire contattaci in privato, e se vuoi inizia a frequentare le nostre riunioni. Per ora la nostra attività si concentra quasi esclusivamente sul web ma vogliamo crescere ancora un po’ a livello di numeri su internet e soprattutto a livello di “iscritti”. Perché è nostra intenzione uscire dalla rete molto presto ed organizzare qualcosa sul campo. E più siamo meglio è!
era una notizia altamente prevedibile. I ritardi non fanno mai piacere, ma sembra che questo slittamento a giugno 2014, con pre-esercizio entro al prossimo dicembre, non dovrebbe comportare la temuta perdita dei finanziamenti per Venezia.
Due cose spero: che ci si concentri con la massima attenzione sui nodi San Giovanni e PIGNETO (secondo me altrettanto importante!!), e che, come dice giustamente Daniele, si investa subito sulla trasformazione delle linee esistenti (Lido e Nord) in metro E ed F.
A me pare ormai chiaro che apriranno direttamente la tratta Pantano-Lodi, fra 2014 e 2015.
Ma questo è il problema minore. Il paradosso è che il ritardo sull’arrivo a San Giovanni della C, che in generale è sicuramente una grave disfunzionalità, può rappresentare un’opportunità: abbiamo più tempo per risolvere il gravissimo problema del collo di bottiglia a San Giovanni. L’arrivo di vagoni della C stracarichi con migliaia di passeggeri (nelle ore di punta) a San Giovanni, col 90% degli stessi che (nelle condizioni attuali) si riverserebbe sulla banchina della A direzione Battistini provocherebbe disastri spaventosi e gravissimi rischi di incolumità alle persone, visto che nella fascia oraria 7:45-8:45 (e mi tengo stretto) quella banchina è già colma di gente che non riesce a salire sui vagoni stracarichi da cui scende il 5 % dei passeggeri se va bene – e ne dovrebbe salire il15%. Mettici pure quelli della linea C e diventa uno scenario da Treno Indiano. Per risolvere la pericolosa situazione, potenzialmente a rischio di incidenti mortali, ci sono due cose da fare. Una a lungo termine sarebbe quella di restringere al massimo i tempi del pericolo, fra apertura di San Giovanni e quella di Colosseo, che attualmente sarebbero di circa 4 anni se ho capito bene. L’altra, da attuare nei prossimi anni con piani mirati, è quella di costituire presso San Giovanni uno snodo primario del traffico tram-bus, con linee nuove che procedano interamente su sede propria per collegare con la massima rapidità San Giovanni col centro, lavorando su quello che già c’è ma che non basta assolutamente. Massimo potenziamento del tram (come sede protetta, come capienza dei mezzi, come frequenza) sia verso Colosseo Venezia che verso Vittorio Termini dovrebbero consentire una convenienza per molti rispetto all’inferno mortifero che li attenderebbe sulla banchina per Battistini.
secondo me, un modo per risolvere nel transitorio il previsto problema dell’appesantimento del nodo San Giovanni, potrebbe essere quello di creare, in direzione Battistini, durante le ore di punta della mattina, delle corse da Anagnina che facciano la prima fermata solo a San Giovanni, arrivando quindi vuote e azzerando la coda in attesa.
Nello sconforto, una riflessione va fatta: almeno il nuovo sindaco dice le cose come stanno e – mi pare – anche con un certo stile, senza cadere nella polemica di ricordare che neanche poche settimane fa, in campagna elettorale, il sindaco uscente si “vendeva” l’apertura della tratta a luglio, ben sapendo che sarebbe stato impossibile. Ora, per favore, fate/facciamo di tutto per far si’ che non si perda altro tempo e provate con il sindaco e l’assessore a verificare la possibilita’ di accelerare almeno sulla tratta fino a Lodi. Senza dimenticare la trasformazione di Roma-Lido e Roma-Nord. Ma chissa’, forse potrebbe essere proprio questo uno dei 5 progetti che Zingaretti e Marino hanno detto di voler annunciare a settembre…
Guardate vi dico una cosa l’archeologia ha i suoi effetti, ma non lasciatevi ingannare da queste voci. Io ho lavorato al cantiere di S. Giovanni proprio come archeologo e vi posso dire che i problemi dell’archeologia sono ben poca cosa rispetto ad altri. Studiando la situazione si può vedere come i principali ritardi siano dettati dall’incapacità politica di far fronte ai problemi e spesso se ne creano sempre più. A S.Giovanni ci vorrà più tempo nel creare la stazione con tutte le varie infrastrutture e nel testarle rispetto a quanto si è impiegato per lo scavo archeologico. Ricordo poi che la talpa va nel sottosuolo ad un livello tale per cui non può assolutamente andare incontro a tracce antropiche, il problema è calarla e tirarla fuori ma una volta sotto la talpa scava.
Ma scusate, non sarebbe sensato far partire una talpa, nel frattempo, da Clodio a Ottaviano o Risorgimento? Guadagniamo tempo almeno! Lì dubito ci siano interferenze archeologiche significative.
Ma infatti sono daccordissimo con te, anzi ti diro’ di piu’: per quale motivo non hanno iniziato a scavare da quel quadrante per poi proseguire verso sud est, zona che cmq era gia’ servita se pur da un trenino inizi 900?! A questo punto la metro non dico che sarebbe stata promta ma sicuramente un bel pezzo avanti; considerando inoltre il fatto che molte fermate della roma-giardinetti sono state semplicemente rimodernate e convertite per l’utilizzo della nuova metro!!!