Linea C, il mistero continua sul cantiere San Giovanni-Colosseo
Prima i cantieri non si potevano aprire perché non c’erano i soldi della Regione Lazio. Poi l’annuncio di un primo slittamento per far svolgere la via Crucis in via dei Fori imperiali. Poi l’altro rinvio per permettere la parata militare del 2 giugno. Ed infine il presunto collegamento tra lo sblocco del cantiere ed il via libera della Corte dei Conti… Ma dico, ci prendono per scemi al Comune di Roma?
La verità è che Alemanno e compagnia non sanno più cosa inventarsi per giustificare l’ingiustificabile rinvio “ab aeternum” dell’apertura dei cantieri della linea C tra San Giovanni ed il Colosseo. Secondo i vertici di RomaMetropolitane i lavori avrebbero dovuto iniziare a gennaio-febbraio 2012. Siamo quasi a luglio, fiaccati dall’anticiclone Caronte, ma di cantieri non se ne vede neanche l’ombra.
Secondo l’ormai ex presidente di RomaMetropolitane, Giovanni Ascarelli, il cantiere potrebbe aprirsi tra luglio ed agosto. Ma le sue parole risalgono ad aprile e potrebbero essere ormai datate. Vorremmo essere in grado di darvi una risposta puntuale ma per ora non si riesce a capire la vera causa di questo slittamento: forse semplice incompetenza all’Assessorato alla Mobilità, forse l’ennesimo blocco della sovrintendenza per il cantiere su via dei Fori imperiali che si annuncia pesante per la circolazione (ma non per i monumenti), a fronte di una scarsa capacità politica del Campidoglio ad imporre quella che dovrebbe essere la sua linea: ovvero l’apertura del cantiere. Forse, infine, davvero mancavano i soldi della Regione che, però sono stati sbloccati giovedì scorso (293 milioni). L’unica cosa certa è che i soldi, sbloccati dal Cipe da mesi (circa 750 milioni), ora ci sono tutti. Se, dunque, a settembre torneremo dalle nostre vacanze ed i cantieri non saranno ancora aperti il Campidoglio non potrà più trovare nuove scuse per celare quella che a quel punto emergerà come causa principale del rinvio: incapacità.
I sindacati hanno rovinato definitivamente e credo in modo irreparabile l’Italia.
Bonanni ad esempio insorge sui tagli al pubblico (Spending Review) e contestualmente promuove un convegno sulla fiscalizzazione del canone RAI e….pagare gli stipendi ai proprio raccomandati nullafacenti. BASTAAA
Anche se poco attinente con il post, vorrei gentilmente informare chi, come me, deve subire la piaga dell’utilizzo del trasporto pubblico romano, in merito a un annuncio pubblicato nel sito ATAC poco fa:
“VENERDI’ 6 LUGLIO: Sciopero del trasporto pubblico di 24 ore, con rispetto delle fasce di garanzia indetto da CGIL, CISL, UIL e UGL. Corse garantite da inizio servizio fino alle ore 8.30 e tra le ore 17 e le 20.
Inoltre sciopero dei trasporti di 8 ore, dalle 8.30 alle 16.30, indetto dall’O.S. FAST
Saranno a rischio le corse diautobus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Viterbo. ”
A soli 14 giorni dall’ultimo sciopero i signori ATAC sciopereranno nuovamente. Io non ho davvero più parole, è una vergogna. Roma è splendida, ma ogni giorni di più prego affinché io possa “affrancarmi” da questa città e dalla piaga del viverci, in favore di un posto più civile…
Certo che ormai non c’è proprio più niente neanche un minimo di buon senso. Va bene il diritto di scipero ma credo che ormai abbiamo raggiunto e superato il limite. Volevo poi soffermarmi sulla tua ultima riflessione. Io sono nato a Roma e la penso come te è piena di problemi sembra che ci sia l’anarchia più totale non c’è nessun rispetto delle regole tanto da far venir voglia di evadere per un posto migliore. Ma poi scatta una molla, ovvero quel senso di appartenenza che ti fa lottare per renderla migliore. Questo comitato ne è una piccola testimonianza e ho aderito molto volentieri perchè evidentemente non siamo in pochi a volerla cambiare in meglio anche se sarà molto difficile perchè sembra di lottare con un coltello contro chi ha una pistola. L’importante però è provarci! 😉
la mia impressione è che, in realtà, noi lottiamo a mani nude…e spesso siamo manganellati!!!!!
“a fronte di una scarsa capacità politica del Campidoglio ad imporre quella che dovrebbe essere la sua linea: ovvero l’apertura del cantiere”.
evidentemente la linea del comune è quella di non aprire il cantiere; e magari la sovrintendenza ha pure dato parere favorevole, come fu per il tram in via nazionale, che il comune si ostina a non volere adducendo come scusa proprio la sovrintendenza.
la linea del comune è: chi se ne frega delle esigenza dei cittadini, dobbiamo difendere i centurioni e i baretti dei tredicine (altro che monumenti).
secondo me la metro c è meglio scordarsela, e trasferirci a berlino.
Incapacità? Dici davvero?
Ma dai, con una giunta che dopo aver aperto con mesi di ritardo una diramazione di TRE fermate (B1) non riesce nemmeno a farla funzionare, tu mi vieni a parlare di incapacità?
L’articolo è un po’ datato, e probabilmente per alcuni, di parte.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/02/01/news/la_metro_c_si_ferma_al_colosseo_la_corte_dei_conti_budget_esaurito-29179738/
Ma quello che mi sembra di leggere tra le righe, è che ci potrebbe essere un ricatto bello e buono in atto da parte delle imprese costruttrici. Perchè se si mantengono chiusi gli appalti accessori ad aziende esterne in concorrenza vera, quindi finendo i soldi, quindi mettendosi nella condizione di dire al comune: “per continuare l’opera, NOI abbiamo questa soluzione”, cioè un patto capestro che costa al comune ancora di piu, e inoltre con la concessione di AREE EDIFICABILI in zone del centro storico, questo non so come altro potebbe essere chiamato.
Spero voi ne sappiate piu di me, perche ho paura. E’ facile fare demagogia spingendo per un’opera che serve a tutti, ma celandoci dietro altri interessi. E dove se non in Italia?
Fortunatamente la corte dei conti ha rigettato la richiesta, essendo la stessa inamissibile (non si può evitare la gara quando ci sono in ballo miliardi di euro). Detto questo, tocca trovare i soldi per proseguire…
incapacita’ totale condita con milioni di balle che ormai dicono tutti (senza neanche coordinarsi nella cazzata da preferire).
Bah…
Osservando bene le foto ufficiali delle stazioni quasi ultimate, pubblicate sul sito della metro C, noterete le classiche bacheche che illustrano il percorso della linea ed indovinate un pò? Il numero delle stazioni è solamente 22 ossia la linea C arriverà solamente a San Giovanni. Certo un indizio un pò sospetto.. Non è che il restante della linea C non verrà mai realizzato ?
Passeranno molti anni tra l’apertura della Stazione S Giovanni e l’apertura di quelle successive. Tutto sommato non sembra una scelta sbagliato sul piano della comunicazione e forse tentare di capire quale sarà la sorte della linea C da delle mappe è un po’ azzardato.