Bisogna saperla comunicare la mobilità
Riceviamo da un lettore e molto condividiamo:
Gentile MxR, volevo chiedervi di valutare la mia proposta. Come sappiamo ogni fermata della metropolitana è ben segnalata dalla famosa M bianca su sfondo rosso. Per quanto riguarda però le linee FR è assente in gran parte delle stazione una grafica coordinata e univoca. Il problema secondo me è pressante soprattutto sulle linee FR più “metropolitane” (quindi FR1 e FR3). Allo stesso modo trovo erroneo identificare tutte le linee come FR. Infatti ci sono differenza (sostanziali!) di servizio tra le varie linee: pertanto sarebbe utile e funzionale abbandonare la denominazione di linee FR e utilizzare le sigle S e R. Infine la Roma-Lido dovrebbe finalmente essere identificata dalla sigla M (Metro E?, Metro D?). Riassumendo propongo:
1) la classificazione della roma-lido come metropolitana
1BIS) dotare tutte le fermate della roma-lido del simbolo M e dotare le fermate di tabelloni luminosi sul prossimo treno in arrivo
2) la classificazione delle attuali FR diventa, sul modello berlinese, francese, spagnolo, milanese, S1, S2, … La FR4 diventa però S41, S42, S43 per distinguere al meglio le varie diramazioni (modello tedesco)
3) la classificazione delle attuali FR6, FR7 e FR8 perde la numerazione perchè sono semplici linee regionali a lungo raggio che poco integrano il servizio cittadino
4) dotare tutte le fermate delle linee S del simbolo S: nuove paline, nuove mappe, nuove segnalazioni negli interscambi. Di conseguenza cambia anche la categoria di servizio dei treni: non più R ma S. Questa sigla deve apparire nei tabelloni luminosi, nei tabelloni cartacei, …
5) la linea Roma Viterbo nella tratta urbana diventa anch\’essa una linea S (e quindi vedere punto 4)
6) la linea Roma-Pantano svolge un servizio tranviario e quindi può essere si segnalata nelle mappe ma con una propria sigla identificativa: T+numero.
Perché tutto questo? Per migliorare la comunicazione all’utenza e rendere immediatamente percebile agli utenti che il servizio c’è (paline) e quale servizio c’è (M/S/R). Vi ringrazio per l’attenzione, per l’eventuale risposta. Vi invito, se la mia proposta viene accettata, a stendere meglio la proposta anche con rendering.
Luca Fascia
bisogna fare pressione su quei incapaci di amministratori.se la roma lido venisse trasformata in metro e riportata sulle cartine sarebbe conosciuta anche dai tanti turisti…e porterebbe la citta ad avere 3 linee,non e molto ma meglio di niente.
la lettera “s” sta’ per “suburbana”.
Scusate, ma la lettera S per cosa starebbe?
Ottime argomentazioni! Io conosco gente che non sa nemmeno che esistono i tram. Comunque per quanto riguarda la Roma-Lido, oltre a modificare la segnaletica bisognerebbe aggiungere qualche fermata (Dragona; Dragoncello) e una benedetta diramazione per collegare la città con il Da Vinci, che secondo me è la cosa più importante! Con i biglietti comprati tutti i giorni dai milioni di turisti e cittadini da e per l’aereoporto, rientrerebbero delle spese in pochi mesi e la situazione di ATAC migliorerebbe visibilmente.
E comunque per la fermata Nomentana so che la stanno ristrutturando completamente.
D’accordissimo con questa proposta, intelligente e pratica. Parigi per esempio ha un coordinamento eccellente tra metro (M) e ferrovie metropolitane (Rer) e la simbologia è uguale ovunque, rendendo il tutto una vera rete coordinata.
Qui a Roma non si capisce nulla, per non parlare dello stato pietoso in cui versano le fermate e le poche indicazioni delle Fr. Guardate come è ridotta la fermata Nomentana per esempio.
io pure a tutte le linee tranviarie darei la lettera T, almeno come del resto già sulle fermate c’è la U o la X per le linee normali e quelle espresse.
(la roma-giardinetti la chiamerei T6…)
Ottima idea! hai dimenticato di includere nel sistema di trasporto urbano e nelle mappe e grafiche all’interno dei vagoni anche le linee dei tram, che in assenza di altre linee della metropolitana rappresentano un’importantissima alternativa al trasporto su gomma! Complessivamente non posso che essere d’accordo (soprattutto per la linea Roma-Lido) ma stiamo parlando di una visione forse troppo sistemica e coordinata del trasporto urbano e provinciale, forse troppo civile ed europea a cui i nostri politici non possono certo arrivare… quindi mi dispiace, ma sarebbe troppo bello per essere vero!!! 🙂
Saluti