La metro B avrà nuovi treni… un giorno.
Sono anni che ci dicono che la prossima sarà l’ultima estate bollente sui treni della linea B. Ricordiamo nitidamente le promesse di una linea completamente climatizzata entro la fine del 2010 con l’ammodernamento dei treni attualmente circolanti. Per risparmiare. Successivamente si ritrattò dicendo che sarebbero circolati 9 nuovi treni climatizzati in breve tempo e i rimanenti vecchi treni sarebbero stati dotati di aria condizionata. Oggi si dice che, sempre per risparmiare, si comprano nuovi treni (che per la cronaca costano una decina di volte in più dell’installazione del climatizzatore) per sostituire tutto il materiale rotabile della linea entro qualche anno (2014?). Le promesse di un servizio civile in concomitanza della apertura della B1 e del rincaro del biglietto sono sfumate, come al solito, nel nulla.
Perchè atac non è in grado, pur essendo dotata delle officine per la manutenzione straordinaria, di ammodernare i propri mezzi come fanno ad esempio a Berlino, dove treni degli anni 80 sono stati dotati di tutti i comfort (oltre che essere tirati sempre a lucido)?
Perchè non utilizzare dunque questo patrimonio di 30 treni della B dirottandoli, come già fatto in passato, sulla lido in modo da trasformarla, attraverso l’aumento del passaggio dei treni, in una metropolitana?
E visto che siamo in tema, che fine hanno fatto i treni Firema Freccia Flaminia II, appaltati anni dalla Regione Lazio ai tempi di Marrazzo, che avrebbero dovuto sostituire i vecchi treni sulla linea Roma-Nord? Ci risulta che la Firema sia fallita, e con essa anche l’ordine. Ma se quei treni servivano perchè non si è provveduto a un nuovo appalto?
mi sa che ieri l’assessore era alquanto rinco…
http://www.comune.roma.it/servizi/albonet/servlet/Dispatcher?tipo=1&page=5&idAtto=18357&idFile=2697913
Ma avete visto la novità sulla Metro A fra Barberini e Termini?
Scendete giù e tirate fuori il telefonino… 😀
grazie per queste inofrmazioni, certo non reperibili sui siti ufficiali!
Comunque non si può che ribadire lo scandalo quotidiano che i pendolari ed i turisti sono costretti a vivere a discapito della propria salute. Sono incinta di 6 mesi e questa estate per venire a lavoro (tratta Rebibbia-Garbatella) più volte mi sono sentita male nei treni per deportati della linea B.
Sono stata costretta a scendere e a volte ad attendere anche mezz’ora un treno nuovo con l’aria condizionata.
MA COME SI PUO’ CONTINUARE A TOLLERARE TUTTO QUESTO?????
ho scoperto da pochi giorni il vostro sito a dir poco fantastico e finalmente qualcosa che informa e conferma tutte le cose che pensavo!
Sì, è un sito molto utile! Fa infatti capire come ci siano ancora persone (sempre meno, per fortuna!) che non si rendono conto dello spreco di denaro che è stato perpetrato nei decenni passati e dello spreco che si cerca di continuare a perpetrare negli anni a venire.
Eppure lo sfascio economico di questo Paese è sotto gli occhi di tutti! Si sono “succhiate” tutte le risorse disponibili ed ora ci stanno buttando sul lastrico. Per continuare a dilapidare denaro stanno cercando di “raschiare il fondo del barile” addirittura con provvedimenti a dir poco discutibili.
Il cosiddetto “vertice di Arcore” di ieri ha decretato il mantenimento del regime previdenziale previsto per coloro che maturano quaranta anni di contributi, ma ha escluso dai quaranta anni i periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare (che rimarrebbero utili ai fini del calcolo della pensione).
Una tale norma dovrebbe valere solo per chi non ha ancora riscattato quei periodi (e quindi può valutare la convenienza di effettuare o meno il riscatto). E’ infatti paradossale che valga anche per chi ha già riscattato quei periodi quando la nuova norma non esisteva e quindi con il preciso scopo di utilizzarli per raggiungere i quaranta anni di contributi previsti per la pensione di anzianità.
Per i lavoratori anziani, tra l’altro, quei periodi non sarebbero affatto utili ai fini del calcolo della pensione! Il periodo relativo al servizio militare ha infatti un mero valore figurativo (giacché riscattato gratuitamente). Il calcolo della pensione verrà inoltre effettuato con il metodo retributivo e quindi i versamenti del riscatto (relativo ad un percorso di laurea di decine di anni or sono) non inciderebbero minimamente sul calcolo della pensione.
Mi auguro che i nostri rappresentanti al governo si rendano conto quanto sia scorretto non valutare, a posteriori, periodi riscattati onerosamente. Chi ha versato contributi dei quali non si può giovare, potrebbe chiederne la restituzione allo Stato. Se la nuova norma fosse “licenziata” nella forma apparsa sui mezzi di comunicazione, a mio parere si configurerebbero infatti i termini per una “class action” nei confronti delle Istituzioni Previdenziali.
Mi sembra che la considerazione più saggia l’abbia formulata lo scorso 24 Agosto Mimmo Dorazio, a margine del post di cui al link http://www.metroxroma.it/?p=200: “E’ vitale che i Cittadini diventino parte attiva nelle scelte trasportistiche del Comune e che i nostri Amministratori sentano una volta per tutte che sono i Cittadini che devono partecipare alle scelte, perché sono loro che vivono sulla loro pelle i disagi dei trasporti, che devono essere ecosostenibili e favorire gli utenti e non i palazzinari”.
Solo così avremo finalmente dei sistemi di trasporto efficienti, utili, dal costo accettabile e realizzati nei tempi corretti! Ma i nostri Amministratori se ne accorgeranno mai? Personalmente ritengo di no!
L’unica cosa che si può fare, realisticamente, è quella di cambiare gli Amministratori appena possibile (cioè tra meno di due anni) ponendo bene attenzione a chi, in campagna elettorale, assicurerà la partecipazione dei Cittadini.
Mi sembra che la considerazione più saggia l’abbia formulata lo scorso 24 Agosto Mimmo Dorazio, a margine del post di cui al link http://www.metroxroma.it/?p=200: “E’ vitale che i Cittadini diventino parte attiva nelle scelte trasportistiche del Comune e che i nostri Amministratori sentano una volta per tutte che sono i Cittadini che devono partecipare alle scelte, perché sono loro che vivono sulla loro pelle i disagi dei trasporti, che devono essere ecosostenibili e favorire gli utenti e non i palazzinari”.
Solo così avremo finalmente dei sistemi di trasporto efficienti, utili, dal costo accettabile e realizzati nei tempi corretti!
Ma i nostri Amministratori se ne accorgeranno mai?
Personalmente ritengo di no!
L’unica cosa che si può fare, realisticamente, è quella di cambiare gli Amministratori appena possibile (cioè tra meno di due anni) ponendo bene attenzione a chi, in campagna elettorale, assicurerà la partecipazione dei Cittadini.
Certo però che hai preso come riferimento una cosa completamente diversa dalla metro C. Quella cosa la puoi paragonare più al tram 8
ora leggo il link. Caro Paolo il teletrasporto ci stava eccome. Se calcoli che per la tratta t3 il costo stimato e’ di 650 milioni di euro a chilometro, ti ci mettevano anche il signor SULU!:p
In vacanza sono stato a Maiorca, ho visitato ovviamente anche Palma, piu’ grande della citta di Cagliari che pure appartiene ad un’isola ben piu’ grande. Il raffronto anche qui è impietoso. In Sardegna, come ben sapete, non esistono autostrade. Mentre nella piu’ piccola Maiorca si. Ma parliamo di Metro. Hanno realizzato in una citta’ di 400 mila abitanti una metropolitana per collegare il centro all’universita’.Una sola linea. Uno spettacolo.ProgettatA sul finale del 2004 ed entrata in servizio nel 2007…. dopo 2 anni di lavori. Il progetto ha avuto un costo reale di 312 milioni di euro rispetto ai 235 preventivati.OK, aumenti ok.Ma non a livello della C e garantendo i tempi di consegna. Solo 2 anni per 8 chilometri e 9 stazioni. Ma a Roma ci sono i reperti…. ma chi la beve piu’ sta baggianata? Bastaaaaaa
Certo però che hai preso come riferimento una cosa completamente diversa dalla metro C. Quella metro la puoi paragonare si è no al tram 8.
Antonio ti ricordo che viviamo a Roma… altro che sbinamento. Ci vorrebbero secoli.
Caro Pierluigi,
hai perfettamente ragione!
“Sbinamento”? Questo fantasioso termine è proprio destinato a rappresentare uno scenario di pura fantasia!
Perché, allora, non diventare fautori del “teletrasporto”?
Auspico che in questa sede si resti con i piedi per terra!
Tanto per ricordare quanto siano “terra-terra” i progetti delle metropolitane romane, suggerisco di leggere quanto riportato sulla Metro C al link http://www.eur.roma.it/news.php?news=3017&arch=1
Ma infatti io non dicevo domani mattina, ho parlato apposta di “futuro lontano”. Magari secoli no, ma tra 20-30 anni ci si potrà almeno pensare?
Ovvio poi che serva chiudere la linea e rifare le gallerie, e che per far questo sia necessaria una rete metroferroviaria talmente sviluppata da poter sostenere un’operazione di questo genere.
Magari con la C-D aperte, con l’anello ferroviario chiuso, e il passante Tiburtina-Ostiense con un treno ogni 7-8 minuti. Forse.
Io spero che in un futuro lontano sia possibile predisporre lo sbinamento della linea B-B1, ossia la creazione di due linee indipendenti, eventualmente con prosecuzione di una delle due diramazioni oltre Bologna.
La B1 non si può “sbinare” o comunque è una cosa complicata. La diramazione in costruzione era già prevista quando fecero la Stazione Bologna, infatti li i binari sono sovrapposti in modo da non interferire con il binario in senso di marcia contrario (stessa cosa con la stazione Teano della C). Tutto si piò fare ma credo che bisognerebbe chiudere la linea e ricostruire le gallerie.
Quanto riportato sul suo articolo è purtroppo una triste realtà. Una situazione che pochi colleghi finora hanno potuto e/o voluto rimuovere e con la quale stiamo facendo i conti da decenni. Temo che non ci resti, forse, che sperare che un giorno tutto questo finirà ed anche nella nostra Roma le opere pubbliche ritornino ad essere fatte “per i cittadini” e non per altro. Quando tutto ciò accadrà sarà un grande giorno, un giorno in cui Roma ed anche l’Italia sarà diventata un Paese normale, vale a dire europeo.
Coraggio caro Ercolani e complimenti.
Grazie Ing. Testaguzza!
So che Lei è un autorevole componente della Commissione Trasporti dell’Ordine degli Ingegneri di Roma. I Suoi complimenti mi giungono perciò particolarmente graditi.
Quindi se ho ben capito, la metro B avrà una diramazione in più con gli stessi treni, quindi da Bologna a Rebibbia circoleranno la metà dei treni, giusto?
Che dire, bella str…
Caro Antonio,
la tratta Bologna-Rebibbia verrà penalizzata comunque!
Anche se vi fossero più treni.
Non appena entrerà in servizio la diramazione verso Piazza Conca d’Oro (la cosiddetta “B1”) potremo vedere il bel risultato delle scelte di quei “soloni” che da anni ed anni (troppi!) decidono le sorti delle nostre metropolitane e che hanno realizzato tale diramazione praticamente al Centro di Roma.
La logica vorrebbe che le diramazioni fossero realizzate lì dove le portate dei passeggeri si riducono (preferibilmente ai margini della città, non certo nel centro!). In corrispondenza delle diramazioni i treni devono infatti distribuirsi su due diverse direttrici e le frequenze si riducono inesorabilmente.
Saremo costretti a vedere la Stazione Tiburtina della Metro (in corrispondenza lo scalo ferroviario AV, quindi il più importante della città) servita da un minor numero di treni. Mi sembra una cosa folle! Non sembra che a te?
Ma nel nostro Paese (ed in particolare a Roma) la logica non ha alcuna cittadinanza (pensa solo alla Metro C, sulla quale mi sono già dilungato abbastanza!) e le cose non potevano andare diversamente! Ce lo ha spiegato molto bene l’Ing. Antonio Alei, alla pagina 28 del suo documento riportato al link http://www.eur.roma.it/documenti/rapportoMetroC.pdf, dove recita esattamente come segue:
“Sia i tecnici che i consulenti non devono essere dei bravi ingegneri. Infatti la loro selezione non viene fatta sul merito, ma procede per stretta affiliazione politica. Se mai dovesse capitare un tecnico capace nella Pubblica Amministrazione, l’evento verrebbe percepito e trattato come un’anomalia e quindi la persona “non allineata” sarebbe percepita come un corpo estraneo all'”organismo” e quindi “incapsulata” ed espulsa il prima possibile. In questo modo i tecnici vengono degradati al ruolo di passacarte dei decisori politici. Essi possono concordare poi qualsiasi variante che viene elaborata avendo come obiettivo sia i guadagni dell’impresa, sia i ritorni diretti ed indiretti del mondo politico. In questo modo si tiene in piedi reciprocamente un mondo di incapaci e di corrotti.”
Sono daccordo che le diramazioni vanno fatte in periferia dove appunto la domanda decresce. Io sapevo che il progetto di prolungamento della B dopo Termini doveva essere proprio quello che si sta facendo ora ovvero la diramizione da bologna a Jonio che infatti si chiama B1 invece si decise di costruire l’altro fino a Rebibbia che si chiamerà appunto B2. Non so come mai questa scelta visto che al tempo e anche ora la linea dopo tiburtina non è che sia così frequentata tranne ovviamente le ore di punta dove c’è un certo affollamento dovuto anche a delle frequenza assure tipo 6 minuti o anche di più!! Ci sono stazioni come Quintiliani Santa Maria del Soccorso dove si contano sulle dita di una mano i passeggeri in transito. Comunque visto che ormai ci siamo si devono assolutamente aumentare le frequenze fino a 2 minuti nel tratto in comune in modo da avere dopo bologna 4 minuti di attesa nei due rami questo nel caso si scelga di fare 50 e 50 ovvero un treno per Conca d’oro un treno per Rebibbia oppure a seconda della richiesta di passeggeri, ma qui bisognerebbe vedere i flussi 2 treni per Rebibbia e uno per Conca d’oro in questo caso la B1 avrebbe treni ogni 6 minuti. Che ne pensi Paolo?
@ Andrea
E’ vero! Il progetto di prolungamento della B dopo Termini doveva essere proprio quello che si sta facendo ora, cioé la diramazione da Bologna a Jonio!
Poi accadde però che il Comune di Roma cadde in “mano comunista” (rammenta le Giunte Argan e Peroselli?). Il Campidoglio decise così di “favorire” il suo bacino elettorale che si trovava lungo la Tiburtina.
Purtroppo quello che dice Ercolani è vero. A Roma le decisioni non sono tecniche, ma politiche. E noi Romani ne paghiamo le conseguenze! E non solo da oggi!
Un bel casino, vero?
Sì, non rimane che “metterci le pezze” in questo modo.
Peccato! Perché sarebbe stato molto meglio servire la Stazione Tiburtina con treni ogni due minuti. Ma questa cosa è ormai impossibile.
ma poi vi rendete conto che siamo costretti a far lotte allucinanti, richiedendo lo standard, il minimo sindacale? E’ una vergogna
Ma, che dire!? E’ uno scandalo nello scandalo. Dobbiamo chiedere assolutamente treni condizionati subito, pronti per la prossima stagione calda!