Le metro? una impresa olimpica
Si arricchisce di colpi di scena la vicenda legata alla possibile scelta della nostra amata città come sede ospitante dell’edizione olimpica del 2020. E’ di ieri la notizia data dal quotidiano spagnolo Marca che a contendere a Roma il titolo di luogo prescelto per le Olimpiadi potrebbe esserci proprio Madrid, la capitale spagnola con impianti sportivi e servizi metropolitani all’avanguardia! Ma le sorti di Roma per l’aggiudicazione delle Olimpiadi rientrano in uno scenario complesso, prevalentemente di natura geopolitica. La situazione è inevitabilmente legata all’altro grande evento olimpico, quello dei gioci invernali. In questo contesto il Comitato olimpico ha deciso: i giochi invernali 2018 si svolgeranno a Pyeongchang, in Corea del Sud. Secondo molti esperti la corsa di Roma per le Olimpiadi del 2020 ne uscirebbe rafforzata, perchè sembra ormai scontato che tra nove anni la fiaccola spetterà ad una capitale europea.
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Lo spiega bene Franco Carraro, membro del Cio di lunga militanza. “Nel 2014 si va a Sochi che è mezza Europa e mezza Asia, nel 2016 a Rio dei Janeiro che è in America nel 2018 a Pyeongchang che è Asia. A questo punto potrebbe essere logico nel 2020 tornare in Europa. E in Europa Roma è una candidatura forte”. Stando così le cose, la concorrente più temibile per la città eterna a questo punto diventerebbe Madrid, che dopo la sconfitta del 2016 a favore di Rio de Janeiro, sembra intenzionata a riproporsi. La capitale spagnola ancora non ha ufficializzato la sua candidatura, ma la stampa iberica non ha dubbi: Madrid sarà in campo e Roma dovrà prendere le adeguate contromisure.
E quali contromisure prendere? Solo dal punto di vista della mobilità Madrid batte Roma in modo vergognosamente schiacciante: la sola Metropolitana (e non contiamo i servizi tramviari e di Metros Ligeros) si estende su 293 km di vie, 13 linee e 300 stazioni, e offre i suoi servizi a oltre 600 milioni di utenti annuali. La rete è la seconda più estesa dell’Unione Europea e la quinta del mondo dopo quelle di Shanghai, Londra, New York e Tokyo. È inoltre una delle reti maggiormente in espansione, con ampliamenti durante gli ultimi decenni e non meno ambiziosi progetti in corso.
I ritardi infrastrutturali di Roma Capitale in due fondamentali settori di valutazione per l’assegnazione, quello sportivo e quello della mobilita’, sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. La cittadella dello sport a firma dell’archistar Calatrava va a rilento a causa della mancanza di finanziamenti. Sul piano della mobilità, tra ritardi, project financing fantasiosi, cancellazione di fermate centrali, la metro C annaspa, mentre della D non si hanno ancora certezze. Quanto alla chiusura dell’anello ferroviario e della realizzione degli interventi necessari a potenziare e rendere “metropolitane” le ferrovie regionali e quelle gestite da Atac (Roma – Lido, RomaNord e Giardinetti) non ci sono novita’ rilevanti, ne sembra esserci un’accellerazione di investimenticredibili in tal senso. Sul piano tram, oltre ai proclami e le chiacchiere spese in passato e di recente dai vari assessori al ramo, si prevede al momento il solo spostamento del capolinea del Tram 8 da Largo Argentina a Piazza Venezia. Se si pensa che i 500 metri di distanza verranno coperti in 2 anni di lavori con una spesa di 8 milioni di euro ci si avvilisce definitivamente.
Nella capitale spagnola, la linea più recente, la 12 (MetroSur) che con un percorso circolare collega i sobborghi meridionali di Alcorcón, Móstoles, Fuenlabrada, Getafe e Leganés, ha rappresentato uno dei più grossi progetti di ingegneria civile in Europa. I lavori, iniziati nel 2000 e portati a termine l’ 11 aprile 2003 con l’inaugurazione dopo soli 3 anni, hanno portato alla realizzazione di 40 km di tunnel e di 28 nuove stazioni comprendendo anche l’interscambio con la linea 10 che la collega al centro città. A Roma la metro B1, per soli 5 km di tracciato, è in lavorazione dal 2005!! Con queste premesse sara’ proprio difficile battere Madrid.
ho visitato Madrid la prima volta nel 1989 pensando che fosse una città povera ed indietro rispetto a Roma e scoprii che non era ovviamente cosi’ e rimasi shokkato scoprendo che gia’ allora aveva 10 linee di metro (roma ne aveva una e mezza la A e la B fino a TERMINI), da allora il numero di kilometri a Madrid e piu’ che raddoppiato e che stazioni! che servizi!. A ROMA abbiamo fatto molto da allora da 1 linea e mezza a 2 !… Non c’e’ dubbio che si meriti Madrid le olimpiadi . Forza Madrid !
Il problema è che in Italia, vedi Mondiali ’90, Giubileo 2000, Expo 2015, non si realizzano opere pensando al pubblico. Il primo pensiero è sempre “Chi ce deve magnà?”. E allora avanti con iter lunghissimi, scavi lenti, varianti, amici degli amici e compagnia.
differenze tra le due città veramente da far impallidire. Ma possibile che a Madrid fanno 40 chilometri di tunnel in 3 anni e a Roma per la b1 sono passati sei anni ed ancora non vede la luce. Sono solo 5 chilometri. E’ una vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E forse sarebbe meglio così, piuttosto che fare figure…tipo l’Expo a Milano, che comunque dal punto di vista della mobilità è dieci anni avanti.
Concordo! Se Madrid entra in ballo, dal punto di vista della mobilità “non c’è partita”. Siamo fritti!